A cosa ti riferisci?Diversificare talmente tnto vuol dire non starci più dietro?
Che avere di tutto e di più è faticoso, piccole cifre centinaia di operazioni non è detto che paghi mi riferivo ad un post addietro.A cosa ti riferisci?
In questo casi trovo conveniente il risparmio gestito, le compravendite con centinaia di titoli in deposito sono gestite da un team.Che avere di tutto e di più è faticoso, piccole cifre centinaia di operazioni non è detto che paghi mi riferivo ad un post addietro.
Oppure i fondi di fondi che hanno una specifica strategia.In questo casi trovo conveniente il risparmio gestito, le compravendite con centinaia di titoli in deposito sono gestite da un team.
Certamente , con i cambi dei tassi i conti depositio con un 5% lordo erano buoni (certo l’inflazione era alta ma piuttosto di andare in negativo ho preferito cambiare temporaneamente strategia)Per approccio emotivo intendo cambiare totalmente strategia, dai fondi azionari al conto deposito. Capisco una strambata, per mettersi al ripari da una raffica di vento, cambiare la velatura, ma vendere tutto, sembra più abbandonare la barca saltando sulla scialuppa. Capisco la presa di beneficio, ma concepisco il conto deposito solo come una transizione in attesa di nuovi investimenti o acquisti importanti. IMVHO.
Se non sono pilotateIn questo casi trovo conveniente il risparmio gestito, le compravendite con centinaia di titoli in deposito sono gestite da un team.
Non me la sono mai sentita di puntare agli ETF. Come dici tu sono strumenti passivi indicizzati, ma mentre i fondi investono in attività economiche produttive, gli etc sono solo strumenti finanziari per l'investitore, non mi è chiaro come li gestiscano.Personalmente, se dovessi ricominciare da capo, investire in gestioni passive tipo ETF, perché diversificando .
Lo devono essere il team di investitori usa sistemi di analisi avanzati a seconda del profilo ed indirizzo prescelto.Se non sono pilotate
Bassi costi, nullo il lavoro che c'è dietro. Tantovale lasciar fare al consulente di conto.Credo che il concetto fondamentale sia tenere i costi di gestione bassi
Bassi costi, nullo il lavoro che c'è dietro. Tantovale lasciar fare al consulente di conto.
Io non pago, salvo casi rari commissioni, specie se prendi la "versione B" del fondo. Ovviamente se gestiti dal consulente del conto bancario, paghi col costo del conto e mancati interessi sui depositi. Diverso il caso del private banker cheviene retribuito in funzione di portafoglio clienti e plusvalenze, ovviamente decurtati dai rendimenti della gestione. Non ci sono pasti gratis. Altrettanto ovvio che sono piccoli differenziali tra rendimenti di investimenti analoghi. Nessuno si arricchisce con nessuno di questi. Però la finanziaria della banca guadagna non solo lo 0.20% di commissioni, ma sul capitale investito che può gestire a piacere, mediamente raddoppiando, o più gli indici degli ETF da corrispondere. Altrimenti non li venderebbero.Mediamente, sull'azionario, i fondi con gestione attiva ti fanno pagare il 3% all'anno di commissioni, ma non riescono a fare meglio dell'indice di altrettanto, per cui la stragrande maggioranza dà rendimenti inferiori all'indice, mediamente del 2%.
Un ETF ti copia l'indice e ti fa pagare lo 0,20%, per cui, alla fine, ti dà di più.
...e perché mai? Niente è per sempre. Quando i rendimenti erano nulli o negativi, vendetti tutte le obbligazioni. Erano quotati al nominale pile cedole future da incassare subito e reinvestire fruttuosamente. Ed evito accuratamente anche i fondi con cedola che non vengono capitaluzzate e reinvestite. Adesso un ottimo strumento sono i fondi pensione integrativa. Il guadagno è certo, dal risparmio sul sostituto d'imposta del 42%. Peccato solo 5k€ max annui. Ottimi strumenti per accantonare a step circa 400-450€ mensili. L'investimento frazionato periodico consente di assorbire le oscillazioni delle quotazioni.
deadmanwalking - 2 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa