a_gricolo ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Se trovo uno che mi presta la sua auto per una settimana (di quelle con sabato e domenica on the road per cosnulenze, insomma 1500km per intenderci) faccio il confronto, se scendiamo sotto i 6c?/km... senza conare che la differenza di costo tra una vetusta SW tradizionale di seconda mano ed una SW ibrida sarebbe cpoerta se i costi al km fossero più che dimezzati...
Se cominciamo a mettere dentro variabili spurie non ne veniamo più fuori, per cui restiamo al capitolo consumi d'uso. ll punto centrale è: i rilevamenti delle riviste (4R in testa) sono sicuramente PRECISI, ma quanto sono ACCURATI?
direi invece che i rilevamenti di 4R siano più accurati (ovvero vicini al valor vero della grandezza sottoposta a misurazione)di quelli dei cicli di omologazione, ma meno precisi (ovverossia meno ripetibili).
Ciò è spiegabile con la diversità con cui vengono effettuate le misure, le riviste provano le vetture su strada, con accessori (clima, autoradio ecc) che assorbono potenza e fanno lievitare i consumi e con un peso maggiore e l'aerodinamica di serie e condizioni reali di traffico e di guida.
I test di omologazione vengono effettuati invece su rulli, senza accessori che assorbano potenza e con accelerazioni da biciclette irrealizzabili su strada.
Anche i pochi test effettuati su strada vengono effettuati con oli speciali per diminuire gli attriti interni, con tutte le fessure sigillate per migliorare il cx, su asfalti particolari per aumentare la scorrevolezza e con la vettura senza clima e tutti gli accessori energivori. E' chiaro che questa modalità di omologare i dati di consumo aumenta la ripetibilità o precisione (il ciclo è sempre quello), ma non la accuratezza cioè aumenta il divario tra il dato rilevato e quello "reale" considerando questo valore pari al valor medio dei consumi rilevati dai singoli autisti nell'utilizzo normale su quelle tipologie di strada (città, extraurbano, autostrada).
E' evidente che questo valor vero è un artifizio (di fatto sarebbe inconoscibile e varierebbe per giunta da auto ad auto) in quanto è solo una stima ed anche lui dovrebbe venir espresso con un intervallo di confidenza, ma qui si entrerebbe troppo nel tecnico, resta però evidente come i test di consumo delle riviste si avvicinino molto di più alle reali condizioni di utilizzo dei veicoli e siano quindi più accurati.
E' anche chiaro che gli stili di guida, a parità di auto, influenzino di molto i consumi e che alcune tipologie di auto (ibride in primis, ma anche elettriche pure) abbiano un benefico effetto educativo che spinge a migliorare le proprie prestazioni "consumistiche" che può motivare gli utilizzatori a realizzare prestazioni anche sensibilmente migliori rispetto a collaudatori che le utilizzano invece al pari di qualsiasi altra vettura.
Detto ciò le prove di omologazione delle ibride sono menzognere per un altro aspetto (più evidente con le ibride plug in) ed è che il ciclo prevede l'utilizzo di tutta l'energia disponibile delle batterie e ciò, se può incidere tutto sommato poco se l'autonomia è di 2-3 Km in modalità elettrica diventa invece macroscopica se in modalità elettrica si possono percorrere magari 35 km. Per capire meglio questo inganno provate a cercarvi e consumi e le emissioni omologate della Porsche Panamera Hybrid e provate ad immaginarvi se siano mai raggiungibili.
D'altronde le normative prevedono per le case il raggiungimento di determinati obiettivi di consumi medi per l'intera gamma e l'inserimento di modelli come quest'ultimo, con listino talmente gonfiato da scoraggiare buona parte dei possibili acquirenti, è fatto al solo scopo di rientrare nei limiti medi proprio sfruttando la menzogna insita nel ciclo di omologazione che trascura la componente "elettrica" dei consumi