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Anche Davide Cironi entra nel team Quattroruote

...c'è di peggio, tipo terribile con due b e una erre......

La cosa che mi fa impazzire è che in molti casi giornalisti e figure istituzionali leggono i propri discorsi o testi,non vanno a braccio.
Allora mi chiedo se è possibile che gli stessi errori vengano commessi anche in fase di scrittura dei testi.
Ma mi pare impossibile.
Fatto sta che se anche il presidente della repubblica sbaglia le doppie allora vale tutto.
 
Io conosco due Cirioni quello delle prove sul tubo gradevoli e quello del fienile il fienile anche non è male ma mai finito di vedere una puntata
 
Io del Cironi guardo solo le prove e devo dire che mi piace come trasmette le sensazioni, mentre il resto, tipo il "pollaio" non lo guardo proprio, perchè non mi interessa in quanto non riporta il "cadavere" allo stato originario.
 
Per riprendere quando sostenuto da @AKA_Zinzanbr ...

Storia della lingua italiana in TV

Fino agli anni '50: l'italiano era l'unica lingua accettata in televisione, poiché la maggior parte della popolazione italiana non parlava la lingua standard.
Anni '60 e '70: grazie ai programmi educativi di Rai, si assiste a una maggiore diffusione dell'italiano standard e una maggiore comprensione della lingua.
Anni '80: con l'arrivo della televisione commerciale e delle nuove tecnologie, si assiste a un cambiamento radicale, con la televisione che si apre a nuove forme di linguaggio e dialetti.
Anni '90: la televisione privata e commerciale, con la sua maggiore libertà espressiva, ha iniziato a introdurre forme linguistiche meno convenzionali, accogliendo dialetti e altre forme di linguaggio.
Dagli anni 2000: si assiste a un ulteriore arretramento dell'obbligo di parlare italiano corrente in televisione, con un aumento di programma che utilizzano dialetti, espressioni gergali e altre forme di linguaggio.


Quanto sopra, per alcuni è visto come un "imbarbarimento", per altri è visto come un'apertura verso un intrattenimento più "leggero" del mezzo televisivo.

Devo dire, sinceramente, che preferisco si parli sempre l'italiano standard in fatto di divulgazione, almeno senza accentuate inflessioni dialettali, mentre mi va bene meno "rigidità" in trasmissioni meno impegnate o leggere... ciò non toglie, auspico, che chi utilizza il dialetto sappia interagire anche in italiano standard alla bisogna, anche se capisco che in molte zone d'Italia, sia a nord che a sud, le inflessioni dialettali portano a "storpiare" le parole in italiano.

FINE OT.
 
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