<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Altra chiusura da crisi (Bridgstone Bari) | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Altra chiusura da crisi (Bridgstone Bari)

zero c. ha scritto:
in val di sangro lo stabilmento di moto di atessa del piu grande costruttore mondiale sta per essere smantellato... :cry:

magari in tanto grigiore questo verrà scongiurato
http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/536191/Honda--lo-stabilimento-di-Atessa.html
 
zero c. ha scritto:
Urs ha scritto:
zero c. ha scritto:
gallongi ha scritto:
zero c. ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Dal Corriere della Sera

La cosa forse più sconfortante (oltre ovviamente ai tanti nuovi disoccupati)
«Per tornare ai livelli pre-crisi» continua la nota «bisognerà attendere il 2020»

Altri link:
Corriere del Mezzogiorno
La storia dello stabilimento

Ma cosa facevano a Bari? Pneumatici finiti?

:D :D :XD: incorreggibile

Ma no...cosa hai capito?

Dicevo se a Bari facevano componenti o gomme pronte da vendere...

Peccato sia Honda sia bridge se ne vanno...l'eccellenza Nip in bassitalia...poteva essere bello. Anzi lo era.
Ma loro non sono come altri..quando devono chiudere ciao e vanno.
Peccato lo stesso.

Perché chiude anche la Honda (moto) in Abruzzo??? O ti riferisci ad un altro stabilimento Honda in Italia?

in val di sangro lo stabilmento di moto di atessa del piu grande costruttore mondiale sta per essere smantellato... :cry:

E la miseria....io avevo una Honda NSR 125 prodotta proprio nello stabilimento di atessa...
 
suiller ha scritto:
gira e rigira il problema è sempre il medesimo... il costo uomo è relativo

quello che spaventa "lo straniero" è il sistema paese-italia, che oggettivamente sta andando sempre peggio...

nn posso biasimarli, guarderei altrove anch'io... e dovessi scegliere un insediamento su suolo europeo guarderei ovunque fuorchè in italia (e grecia)

Non credo sia del tutto corretto cio che dici..

La cosa che balza all'occhio delle grandi società, quando devono portare la loro produzione in un paese estero non è tanto il "paese italia che sta andando sempre peggio", perchè come stiamo colando a picco noi sta colando a picco altrettanta gente.... quanto più la REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO.
Nessuno vuole più investire in Italia perchè il mercato del lavoro è troppo regolamentato: troppe regole, per l'appunto; troppo sindacalismo, ma anche troppe tasse...

Dunque? La conclusione mi sembra una sola: o tutti (e quando dico tutti intendo TUTTI NEL MONDO) pian pianino ci mettiamo sullo stesso piano oppure sì che la situazione non farà altro che peggiorare! Perchè finchè ci sarà un operaio italiano che prende 1000? al mese per fare un'auto (o dei copertoni in questo caso) e uno cinese/rumeno/turco/indiano/etc. che per fare lo stesso prende 4 pomodori e 2 cipolle...la situazione non cambierà.

Meditate, gente..
 
autodipendente666 ha scritto:
suiller ha scritto:
gira e rigira il problema è sempre il medesimo... il costo uomo è relativo

quello che spaventa "lo straniero" è il sistema paese-italia, che oggettivamente sta andando sempre peggio...

nn posso biasimarli, guarderei altrove anch'io... e dovessi scegliere un insediamento su suolo europeo guarderei ovunque fuorchè in italia (e grecia)

Non credo sia del tutto corretto cio che dici..

La cosa che balza all'occhio delle grandi società, quando devono portare la loro produzione in un paese estero non è tanto il "paese italia che sta andando sempre peggio", perchè come stiamo colando a picco noi sta colando a picco altrettanta gente.... quanto più la REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO.
Nessuno vuole più investire in Italia perchè il mercato del lavoro è troppo regolamentato: troppe regole, per l'appunto; troppo sindacalismo, ma anche troppe tasse...

Dunque? La conclusione mi sembra una sola: o tutti (e quando dico tutti intendo TUTTI NEL MONDO) pian pianino ci mettiamo sullo stesso piano oppure sì che la situazione non farà altro che peggiorare! Perchè finchè ci sarà un operaio italiano che prende 1000? al mese per fare un'auto (o dei copertoni in questo caso) e uno cinese/rumeno/turco/indiano/etc. che per fare lo stesso prende 4 pomodori e 2 cipolle...la situazione non cambierà.

Meditate, gente..
Io penso che sia ora che l'Unione Europea inizi a fare qualcosa di concreto :
- prima di tutto cercando di rendere omogeneo il costo del lavoro all'interno dell'area Euro
- in secondo luogo introducendo dei "dazi" per le merci che vengono prodotte in paesi dove il costo del lavoro e' molto piu' basso rispetto al nostro.

Solo cosi' si potra' sperare di riuscire a mantenere i siti produttivi piu' a rischio, cercando di salvare i relativi posti' di lavoro.
In tutto il resto del mondo e' cosi'.
 
pphomebox ha scritto:
zero c. ha scritto:
in val di sangro lo stabilmento di moto di atessa del piu grande costruttore mondiale sta per essere smantellato... :cry:

magari in tanto grigiore questo verrà scongiurato
http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/536191/Honda--lo-stabilimento-di-Atessa.html

Lo spero per l'Abruzzo e per l'Italia... ;)

Comunque la FIOM vuole senz'altro far fuggire anche Fuji visto lo scriteriato e penosissimo sciopero indetto per...nulla :rolleyes:
 
danilorse ha scritto:
autodipendente666 ha scritto:
suiller ha scritto:
gira e rigira il problema è sempre il medesimo... il costo uomo è relativo

quello che spaventa "lo straniero" è il sistema paese-italia, che oggettivamente sta andando sempre peggio...

nn posso biasimarli, guarderei altrove anch'io... e dovessi scegliere un insediamento su suolo europeo guarderei ovunque fuorchè in italia (e grecia)

Non credo sia del tutto corretto cio che dici..

La cosa che balza all'occhio delle grandi società, quando devono portare la loro produzione in un paese estero non è tanto il "paese italia che sta andando sempre peggio", perchè come stiamo colando a picco noi sta colando a picco altrettanta gente.... quanto più la REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO.
Nessuno vuole più investire in Italia perchè il mercato del lavoro è troppo regolamentato: troppe regole, per l'appunto; troppo sindacalismo, ma anche troppe tasse...

Dunque? La conclusione mi sembra una sola: o tutti (e quando dico tutti intendo TUTTI NEL MONDO) pian pianino ci mettiamo sullo stesso piano oppure sì che la situazione non farà altro che peggiorare! Perchè finchè ci sarà un operaio italiano che prende 1000? al mese per fare un'auto (o dei copertoni in questo caso) e uno cinese/rumeno/turco/indiano/etc. che per fare lo stesso prende 4 pomodori e 2 cipolle...la situazione non cambierà.

Meditate, gente..
Io penso che sia ora che l'Unione Europea inizi a fare qualcosa di concreto :
- prima di tutto cercando di rendere omogeneo il costo del lavoro all'interno dell'area Euro
- in secondo luogo introducendo dei "dazi" per le merci che vengono prodotte in paesi dove il costo del lavoro e' molto piu' basso rispetto al nostro.

Solo cosi' si potra' sperare di riuscire a mantenere i siti produttivi piu' a rischio, cercando di salvare i relativi posti' di lavoro.
In tutto il resto del mondo e' cosi'.

Sì, esatto. Sostanzialmente questo è ciò che intendevo dire..
 
autodipendente666 ha scritto:
suiller ha scritto:
gira e rigira il problema è sempre il medesimo... il costo uomo è relativo

quello che spaventa "lo straniero" è il sistema paese-italia, che oggettivamente sta andando sempre peggio...

nn posso biasimarli, guarderei altrove anch'io... e dovessi scegliere un insediamento su suolo europeo guarderei ovunque fuorchè in italia (e grecia)

Non credo sia del tutto corretto cio che dici..

La cosa che balza all'occhio delle grandi società, quando devono portare la loro produzione in un paese estero non è tanto il "paese italia che sta andando sempre peggio", perchè come stiamo colando a picco noi sta colando a picco altrettanta gente.... quanto più la REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO.
Nessuno vuole più investire in Italia perchè il mercato del lavoro è troppo regolamentato: troppe regole, per l'appunto; troppo sindacalismo, ma anche troppe tasse...

Dunque? La conclusione mi sembra una sola: o tutti (e quando dico tutti intendo TUTTI NEL MONDO) pian pianino ci mettiamo sullo stesso piano oppure sì che la situazione non farà altro che peggiorare! Perchè finchè ci sarà un operaio italiano che prende 1000? al mese per fare un'auto (o dei copertoni in questo caso) e uno cinese/rumeno/turco/indiano/etc. che per fare lo stesso prende 4 pomodori e 2 cipolle...la situazione non cambierà.

Meditate, gente..

Però uno tedesco a 2500? al mese lavora.

Meditate anche su questo.
 
renatom ha scritto:
autodipendente666 ha scritto:
suiller ha scritto:
gira e rigira il problema è sempre il medesimo... il costo uomo è relativo

quello che spaventa "lo straniero" è il sistema paese-italia, che oggettivamente sta andando sempre peggio...

nn posso biasimarli, guarderei altrove anch'io... e dovessi scegliere un insediamento su suolo europeo guarderei ovunque fuorchè in italia (e grecia)

Non credo sia del tutto corretto cio che dici..

La cosa che balza all'occhio delle grandi società, quando devono portare la loro produzione in un paese estero non è tanto il "paese italia che sta andando sempre peggio", perchè come stiamo colando a picco noi sta colando a picco altrettanta gente.... quanto più la REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO.
Nessuno vuole più investire in Italia perchè il mercato del lavoro è troppo regolamentato: troppe regole, per l'appunto; troppo sindacalismo, ma anche troppe tasse...

Dunque? La conclusione mi sembra una sola: o tutti (e quando dico tutti intendo TUTTI NEL MONDO) pian pianino ci mettiamo sullo stesso piano oppure sì che la situazione non farà altro che peggiorare! Perchè finchè ci sarà un operaio italiano che prende 1000? al mese per fare un'auto (o dei copertoni in questo caso) e uno cinese/rumeno/turco/indiano/etc. che per fare lo stesso prende 4 pomodori e 2 cipolle...la situazione non cambierà.

Meditate, gente..

Però uno tedesco a 2500? al mese lavora.

Meditate anche su questo.

si, ma la pensione deve costruirsela da se perchè non gli viene detratta dalla busta paga. ho un amico che fa il cameriere a berlino e prende più di me che sono perito chimico qui in italia.
in germania i costi sono tutti diversi, ha una casa di 110 metri quadri in pieno centro e paga 550 euro di affitto, quando la mia ragazza lavorava a milano pagava 500 euro di affitto per 45 metri quadri ed erano in due in casa...
 
zero c. ha scritto:
[...]Comunque la FIOM vuole senz'altro far fuggire anche Fuji visto lo scriteriato e penosissimo sciopero indetto per...nulla :rolleyes:
in questo momento mi sfugge a quale sciopero ti riferisci (comunque l'ennesimo), ma speriamo di no...
...d'altronde mi risulta che la fiom ce l'abbia principalmente con un certo marchionne detto "serghio"...e aggiungo che forse non è tutta colpa sua ma probabilmente anche del mid-management degli stabilimenti...

imho il punto più importante però è quello che leggo in questi ultimi post: stando alle dichiarazioni di tutti, fiat avrebbe convenienza a produrre negli usa piuttosto che qui...pensa un po' come siamo messi...
 
danilorse ha scritto:
Io penso che sia ora che l'Unione Europea inizi a fare qualcosa di concreto :
- prima di tutto cercando di rendere omogeneo il costo del lavoro all'interno dell'area Euro
- in secondo luogo introducendo dei "dazi" per le merci che vengono prodotte in paesi dove il costo del lavoro e' molto piu' basso rispetto al nostro.
Pero' introducendo dazi aumenti il costo dei prodotti finiti di gamma "economica", che finisce per indidere sul benessere della maggior parte delle persone. Va bilanciato (premetto che son cmq d'accordo, ma lo appliccherei diversamente).
 
leolito ha scritto:
danilorse ha scritto:
Io penso che sia ora che l'Unione Europea inizi a fare qualcosa di concreto :
- prima di tutto cercando di rendere omogeneo il costo del lavoro all'interno dell'area Euro
- in secondo luogo introducendo dei "dazi" per le merci che vengono prodotte in paesi dove il costo del lavoro e' molto piu' basso rispetto al nostro.
Pero' introducendo dazi aumenti il costo dei prodotti finiti di gamma "economica", che finisce per indidere sul benessere della maggior parte delle persone. Va bilanciato (premetto che son cmq d'accordo, ma lo appliccherei diversamente).
Il mio obbiettivo sarebbe quello di diminuire la convenienza a spostare le produzioni nei paesi a piu' basso costo della manodopera.
Nella maggior parte dei casi gli imprenditori lo fanno solo per ampliare i prori mnargini di guadagno, ma cosi' facendo tolgono reddito e possibilita' di spesa in Italia e quindi non riescono piu' a vendere i prodotti etc etc.......... e' la storia del gatto che si morde la coda.
E' inutile essere ricchi in un paese povero, e' meglio essere benestanti in un paese che abbia un buon equilibrio sociale !!!
 
autodipendente666 ha scritto:
Dunque? La conclusione mi sembra una sola: o tutti (e quando dico tutti intendo TUTTI NEL MONDO) pian pianino ci mettiamo sullo stesso piano oppure sì che la situazione non farà altro che peggiorare! Perchè finchè ci sarà un operaio italiano che prende 1000? al mese per fare un'auto (o dei copertoni in questo caso) e uno cinese/rumeno/turco/indiano/etc. che per fare lo stesso prende 4 pomodori e 2 cipolle...la situazione non cambierà.

Meditate, gente..

nei 4 pomodori ce 2 cipolle ci metterei anche un esercito che tiene sotto controllo la situazione e la polizia politica che controlla l'esercito...

la cina con qualche miliardo di persone puo' benissimo fare a meno di qualche milione che muore di "lavoro"...

in questo momento chi paga la situazione sono stati nel nostro paese gli operari e chi lavora con i contratti atipici, fra poco chi perdera' l'azienda saranno gli artigiani ed i commercianti e poi tocchera agli statali...quando nessuno paghera' le tasse per il non-lavoro...
 
E in francia chiude uno stabilimento della goodyear

http://it.euronews.com/2013/03/07/goodyear-chiude-uno-stabilimento-in-francia-protestano-i-lavoratori/
 
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