<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alitalia - topic unico 2019-2020-2021 | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Alitalia - topic unico 2019-2020-2021

https://www.ilblogdellestelle.it/20...regalati_a_ryanair_e_alle_altre_low_cost.html

"Oltre un miliardo di euro negli ultimi dieci anni alla sola Ryanair e fino a 800 milioni di euro l’anno alle altre compagnie aeree low cost."
E' un'analisi di parte, ok, ma del 2017, quando M5S non era ancora al governo e soprattutto non c'era il Coronavirus.

Poi ho trovato questo, che è pure di parte ma fornisce dati precisi, riportati anche da altre testate, come i 10 miliardi a Lufthansa.

https://ilmanifesto.it/voli-a-terra-pioggia-di-aiuti-di-stato-alle-compagnie-aeree/

NUMEROSE LINEE AEREE europee hanno già ottenuto aiuti di stato. Per Air France, 45mila posti di lavoro diretti e 14,3% di capitale pubblico, sono stati stanziati 7 miliardi di euro (3 miliardi di aiuti diretti più 4 in garanzia dello stato per prestiti), un “aiuto storico” e che sale ancora se si aggiunge l’intervento – 2-4 miliardi – dei Paesi Bassi per il partner Klm. Il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire ha affermato di aver posto «condizioni concrete» ad Air France sul piano ecologico, ma Greenpeace è scettica: «Non ci sono obbligazioni, né sanzioni, né ambizioni, noi vogliamo sapere esattamente come Air France farà la transizione green».

LUFTHANSA, CHE DAL ’90 è al 100% privata, perde un milione di euro l’ora da quando c’è il coronavirus, 700 aerei su 760 sono a terra, due terzi delle ore di lavoro soppresse. La compagnia è in attesa di 10 miliardi di aiuti dallo stato tedesco, ma resta in discussione il futuro ruolo dello stato nella gestione.

questi sono gli aiuti per il coronavirus, non quelli prima con i quali abbiamo tenuto in vita una compagnia morta. Per quanto riguarda le low cost sono scelte locali legate al fatto che si vogliono tenere in vita gli aeroporti "minori", altrimenti non avremmo tutti gli aeroporti italiani, conta quanti sono ad esempio da Torino a Trieste...dovremmo chiederci tra tre anni avrà i bilanci in ordine Lufthansa o Alitalia ? (tra l'altro essenda compagnia privata non mi pare che molti dei difensori siano attratti dall'azione Alitalia, neppure loro ripongono molte speranze)
 
questi sono gli aiuti per il coronavirus, non quelli prima con i quali abbiamo tenuto in vita una compagnia morta. Per quanto riguarda le low cost sono scelte locali legate al fatto che si vogliono tenere in vita gli aeroporti "minori", altrimenti non avremmo tutti gli aeroporti italiani, conta quanti sono ad esempio da Torino a Trieste...dovremmo chiederci tra tre anni avrà i bilanci in ordine Lufthansa o Alitalia ? (tra l'altro essenda compagnia privata non mi pare che molti dei difensori siano attratti dall'azione Alitalia, neppure loro ripongono molte speranze)

Ti rispondo qui anche in merito all’altra tua replica, esattezza per esattezza c'è da dire che AZ ha ricevuto ultimamente prestiti e non finanziamenti a fondo perduto. Corretto il tuo ragionamento sulle low cost, ma lo scopo di tenere scali aperti lo si è fatto anche con AZ tenendo aperte rotte in modo continuato anche se queste per la compagnia erano una perdita, era quel discorso che facevo post fa per cui le compagnie di linea fanno un servizio che va oltre il loro interesse, ad esempio non si fa mai riferimento ai tanti voli che AZ fa a quando occorre recuperare connazionali lasciati a piedi dalle compagnie low cost o charter, e in estate non sono pochi. Tutto questo per me non giustifica avere un’azienda continuamente in perdita, ma giusto per capire che un risanamento serio per me è auspicabile.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ti rispondo qui anche in merito al altra tua replica, esattezza per esattezza c'è da dire che AZ ha ricevuto ultimamente prestiti e non finanziamenti a fondo perduto. Corretto il tuo ragionamento sulle low cost, ma lo scopo di tenere scali aperti lo si è fatto anche con AZ tenendo aperte rotte in modo continuato anche se queste per la compagnia erano una perdita, era quel discorso che facevo post fa per cui le compagnie di linea fanno un servizio che va oltre il loro interesse, ad esempio non si fa mai riferimento ai tanti voli che AZ fa a quando occorre recuperare connazionali lasciati a piedi dalle compagnie low cost o charter, e in estate non sono pochi. Tutto questo per me non giustifica avere un azienda continuamente in perdita, ma giusto per capire che un risanamento serio per me è auspicabile.
e quando mai ha restituito i finanziamenti?? poi si mi elenchi tutti i voli benefici cui alludi mi fai una cortesia: i voli dove c'è un contratto di programma (isole) sono rimborsati dallo stato/regione.
Come già detto, chi pensa sia risanabile vada in borsa e compri le azioni....costano poco
 
e quando mai ha restituito i finanziamenti?? poi si mi elenchi tutti i voli benefici cui alludi mi fai una cortesia: i voli dove c'è un contratto di programma (isole) sono rimborsati dallo stato/regione.
Come già detto, chi pensa sia risanabile vada in borsa e compri le azioni....costano poco

Non è che in ogni discussione si deve portare la documentazione di quanto si asserisce, anche perché francamente non è mio interesse convincere nessuno delle mie considerazioni e non ho alcun interesse in Alitalia da assumermi il ruolo di difensore ne tanto meno ho un ruolo per cui quello che asserisco influisce su destini della compagna.
 
Boh.... io son stato negli USA con KLM, tanto per dirne una, ed è andato tutto bene.... quando nel 2011 sono andato in Sardegna da Linate, dopo non so quanti anni che non volavo italiano, mi son ritrovato coi bagagli a Bari.
Sventura a parte, per come la vedo io che viaggio solo da turista.... l'unico volo di lavoro lo feci anni fa su Colonia da Malpensa con la Germanwings, non con Lufthansa, penso che la "tara" del "biglietto da visita internazionale" sia più una questione politica che pratica... chi vola vuole spender il meno possibile.... quello che conta è la meta, non il vettore che utilizzi per arrivarci.
I viaggi di lavoro son altra cosa, ma allora dovresti avere una rete di voli capillari da far invidia alla Southwest.... che poi coi problemi che abbiamo noi con gli investimenti internazionali.... vabbè altro discorso.
 
L'imprenditore nel 2017 è stato coinvolto nei Panama papers dai quali è emerso come Avianca Holdings, controllata da Efromovich e Synergy Group, fosse collegata a un conglomerato offshore con più di 20 aziende situate in paradisi fiscali (Bermuda, Panama, Cipro).

Bel "personaggino", non ci bastano i nostri?
 
mi elenchi per cortesia quali altre compagnie di bandiera soprattutto europee sono state finanziate con soldi statali a fondo perduto ??

Mi sono documentato un po', anche perchè non ha senso parlare di una cosa se prima non ci si documenta, a meno che non si sia già esperti di quella cosa.
Intanto "Compagnia di bandiara" significa appunto compagnia "a capitale pubblico".

In Europa ci sono moltissime compagnie "di bandiera". Ecco l'elenco, in ordine alfabetico, con tra parentesi la quota di partecipazione statale nel capitale di rischio:

- Austrian Airlines (Austria, 37%)
- Bulgaria air (Bulgaria, 100%)
- Croatia Arlines (Croazia, 98,36%)
- Scandinavian Airlines Danmark (Danimarca, 50%)
- Air Corsica (Francia, 60,3%)
- Europe Airpost (Francia, 100%)
- Macedonian Airlines (Grecia, 100%)
- Olympic Aviation (Grecia, 100%)
- Luxair (Lussemburgo, 23,1%)
- Air Malta (Malta, 97,9%)
- Norvegia - 3 compagnie - tutte al 50%
- Polske LInie... (Polonia, 67,96%)
- Tap Portugal (Portogallo, 50%)
- TAROM (Romania, 100%)
- Adria Airways (Slovenia, 93,87%)
 
Mi sono documentato un po', anche perchè non ha senso parlare di una cosa se prima non ci si documenta, a meno che non si sia già esperti di quella cosa.
Intanto "Compagnia di bandiara" significa appunto compagnia "a capitale pubblico".

In Europa ci sono moltissime compagnie "di bandiera". Ecco l'elenco, in ordine alfabetico, con tra parentesi la quota di partecipazione statale nel capitale di rischio:

- Austrian Airlines (Austria, 37%)
- Bulgaria air (Bulgaria, 100%)
- Croatia Arlines (Croazia, 98,36%)
- Scandinavian Airlines Danmark (Danimarca, 50%)
- Air Corsica (Francia, 60,3%)
- Europe Airpost (Francia, 100%)
- Macedonian Airlines (Grecia, 100%)
- Olympic Aviation (Grecia, 100%)
- Luxair (Lussemburgo, 23,1%)
- Air Malta (Malta, 97,9%)
- Norvegia - 3 compagnie - tutte al 50%
- Polske LInie... (Polonia, 67,96%)
- Tap Portugal (Portogallo, 50%)
- TAROM (Romania, 100%)
- Adria Airways (Slovenia, 93,87%)
ti correggo su due importanti, Austrian è Lufthansa al 95%, SAS contiene il 30% tra governo danese e quello svedese...Macedonian Airlines a me pare defunta dal 2009 senza alcun interesse del governo Macedone, Olimpic air è della Aegean air, completamente privata
 
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Condivido il tuo pensiero, probabilmente però una compagnia di bnadiera un minimo di tutele pubblica la deve avere ma deve essere anche capace a stare sul mercato
ma infatti il punto è proprio questo. L'unico modo per far si che ci sia un rilancio vero è quello di dare una sforbiciata pesante al costo del lavoro in termini sia di salari che di numeri di dipendenti. E recuperare risorse per investire più aereomobili e rotte.

Certo, ci va una politica forte e credibile
 
ma infatti il punto è proprio questo. L'unico modo per far si che ci sia un rilancio vero è quello di dare una sforbiciata pesante al costo del lavoro in termini sia di salari che di numeri di dipendenti. E recuperare risorse per investire più aereomobili e rotte.

Certo, ci va una politica forte e credibile

io su questo non sono d'accordo, il problema per me non è più il personale ed il costo del lavoro, lo era prima , ma dopo che hai ridotto del 50% il numero dei lavoratori e lo hai portato ad un livello che credo sia basso per una compagnia di un certo livello vuol dire che i problemi sono altri, per me sono stati fatti errori gravi a livello di progettazione, nel senso che qualche anno fa si è intrapresa una strada che ad esempio toglieva molte tratte intercontinentali ,ma allo stesso tempo non si è fatto nulla per essere più competitivi sui voli domestici, ed in più si è tolta la parte cargo. Ovviamente poi ci saranno ancora sprechi e via dicendo, ma di base credo che proprio l'indirizzo che si è dato alla compagnia è stato sbagliato.
 
Alitalia purtroppo paga anni di scelte sbagliate e gestione manageriale fallimentare. Anche l'abbandono di Malpensa e di diverse linee internazionali ha determinato, oltre che un calo di affari, anche un danno di immagine. E' noto poi che per un certo periodo, abbastanza recente, ci sono stati sperperi e sprechi enormi, nonchè benefit e stipendi esagerati.

Per me, a fronte dei 3 miliardi da erogare, occorrerebbe anche un piano industriale serio e come minimo triennale, anche se oggi a ben vedere è pressochè impossibile farlo, perchè non si sa fino a quando dovremo convivere con il virus.

Quello che è sicuro è che anche grosse compagnie di livello mondiale stano ricevendo aiuti di enorme entità, con ingresso pubblico nei capitali sociali, perchè il settore è uno dei più colpiti, insieme al turismo, allo spettacolo e allo sport, dove tutti stanno ricevendo o riceveranno aiuti.

Si potrebbe obiettare che l'aiuto ad Alitalia (se sarà di 3 miliardi come si dice) è spropositato, ma bisogna anche spiegare che tipo di intervento sia.
Infatti questo intervento non ha nulla a che vedere con quello chiesto da FCA, per esempio, perchè nel caso di Alitalia i 3 miliardi non sono un finanziamento da restituire, e nemmeno soldi dati a fondo perduto, buttati in un pozzo. E allora di che si tratta, chiederete.

Si tratta di costituire una nuova società, che dovrebbe chiamarsi Alitalia-Tai (che sa di cinese ma significa Trasporto Aereo Italiano), con appunto un capitale (pubblico) di 3 miliardi, una "newco" che dovrà redigere (secondo MinTrasporti) “un piano industriale di sviluppo e ampliamento dell’offerta, che include strategie strutturali di prodotto” e che dovrà essere "uno strumento di attrazione trasportistica internazionale delle persone per farle tornare in Italia”. I 3 miliardi costituiscono il capitale sociale della nuova società.

Se sarà finalmente qualcosa di positivo lo dirà il tempo, ma certamente, a mio avviso, questa sarà l'ultima spiaggia.

Resta il fatto che Alitalia ormai è una compagnia piuttosto piccola, e tale resterebbe, perchè gli aerei resterebbero quelli. Ha appunto un centinaio di aerei e fattura circa 3 miliardi, quando in Europa ci sono altri Stati che hanno compagnie come Air France-KLM (546 aerei, fonte La Stampa) e Lufthansa (763 aerei e fatturato quasi 40 miliardi, stessa fonte). E la "low-cost" Ryanair, per esempio, ha 300 aeromobili, il triplo di Alitalia.............
 
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io su questo non sono d'accordo, il problema per me non è più il personale ed il costo del lavoro, lo era prima , ma dopo che hai ridotto del 50% il numero dei lavoratori e lo hai portato ad un livello che credo sia basso per una compagnia di un certo livello vuol dire che i problemi sono altri, per me sono stati fatti errori gravi a livello di progettazione, nel senso che qualche anno fa si è intrapresa una strada che ad esempio toglieva molte tratte intercontinentali ,ma allo stesso tempo non si è fatto nulla per essere più competitivi sui voli domestici, ed in più si è tolta la parte cargo. Ovviamente poi ci saranno ancora sprechi e via dicendo, ma di base credo che proprio l'indirizzo che si è dato alla compagnia è stato sbagliato.
Ma scusa ma da Fiumicino ci passi ogni tanto? Hai idea di quanto personale di terra passeggia per l'aereoporto? Anche in altri grandi hub, per carità, ma a FCO si raggiunge dei livelli veramente assurdi.

E senza contare tutti i privilegi (non diritti) che i dipendenti Alitalia hanno (e non rispetto a Ryanair che tratta i suoi collaboratori come bestie)...
Da un punto di vista operativo, certo che ci vogliono più rotte, ma per poterle coprire ci vanno gli aerei...
 
Ma scusa ma da Fiumicino ci passi ogni tanto? Hai idea di quanto personale di terra passeggia per l'aereoporto? Anche in altri grandi hub, per carità, ma a FCO si raggiunge dei livelli veramente assurdi.

E senza contare tutti i privilegi (non diritti) che i dipendenti Alitalia hanno (e non rispetto a Ryanair che tratta i suoi collaboratori come bestie)...
Da un punto di vista operativo, certo che ci vogliono più rotte, ma per poterle coprire ci vanno gli aerei...

ma tu da passeggero, credo poi se hai altri ruoli non lo so , riesci a capire se una compagnia aerea ha un numero di passeggeri eccessivo o meno? come se ora entrassi nell'azienda dove lavoro e mi potessi dire se siamo pochi o troppi. Capirai se ti stupisci ora dell'Alitalia pensa che fino a poco più di dieci anni fa aveva un centro direzionale alla magliana che era un città, con diverse palazzine ed un altro edificio che era il ced che ospitava altre centinaia di dipendenti, a Fiumicino poi c'era tutta l'area merci e via dicendo, ora tutte queste cose sono state quasi tutte dismesse o poco ci manca.
I privilegi dei dipendenti Az quali erano ? quelli di tutte le compagnie di bandiera, se ti riferisci al viaggiare a costo basso io gia l'ho scritto , era un fattore almeno negli ultimi anni veniva fatto pesare e che comunque poi aveva un riscontro poco usufruibile , almeno per il personale di terra, certo che se vengono paragonati a quelli dei low cost c'è poco da fare.
 
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