<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alitalia - topic unico 2019-2020-2021 | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Alitalia - topic unico 2019-2020-2021

sono ignorante in materia ma avevo letto anche io del fatto che le altre compagnie sono molto più snelle sotto questo aspetto. Chiaramente la varietà di modelli è un retaggio delle tratte e delle esigenze del passato ma ora rappresentano un costo di struttura non sostenibile.



qualche interessato c'era e potrebbe esserci, ma non se lo vincoli a mantenerne inalterata la struttura e le disefficienze.
Le offerte più concrete prevedevano il dimezzamento del personale.

Beh, con 5.500 dipendenti diventerebbe un compagnia piccola, qualcosa che non avrebbe nulla a che vedere con la storia e il background di Alitalia. Se la si deve rimpicciolire sempre di più, tanto varrebbe venderla, imho.

Per me ora non è il momento di fare nulla, il periodo è uno dei peggiori mai capitato alle compagnie aeree (tutte). Se e quando si tornerà alla normalità l'ideale sarebbe il rilancio, oppure la cessione/liquidzione.
 
Beh, con 5.500 dipendenti diventerebbe un compagnia piccola, qualcosa che non avrebbe nulla a che vedere con la storia e il background di Alitalia. Se la si deve rimpicciolire sempre di più, tanto varrebbe venderla, imho.

Per me ora non è il momento di fare nulla, il periodo è uno dei peggiori mai capitato alle compagnie aeree (tutte). Se e quando si tornerà alla normalità l'ideale sarebbe il rilancio, oppure la cessione/liquidzione.
Pilota, scusa la franchezza. E allora per la storia (di inanellare bilanci passivi?) e l'opinabile prestigio di Alitalia dovremmo continuare a portare sulle spalle un carrozzone succhiasoldi? E l'ideale del rilancio o della cessione/liquidazione è un disco rotto che va avanti da troppi anni, di "prestito-ponte" in "prestito-ponte".
 
Non esagererei sulla funzione "sociale" di Alitalia, peraltro inferiore a quella di altri vettori che la surclassano per numero di collegamenti e passeggeri.
Quanto al peso economico di tale funzione, cioè un conto passivo cronico, lo accetterei di buon grado se stessimo parlando di ospedali o di scuole e anche di strade e altre infrastrutture. Qui si parla semplicemente di una azienda che, contrariamente a tante altre, non riesce a stare sul mercato.
Ricordandomi poi che qui siamo in un forum del settore auto, domando: questi ultimi (ma solo in ordine di tempo ...) 3 miliardi non potevano andare a sostegno di un settore che contribuisce per il 12% al PIL nazionale? In quale misura Alitalia contribuisce all'economia nazionale?

Ti pongo una domanda, ma se in linea di massima tutte le gravi crisi delle grandi compagnie Europee e anche mondiali sono state sempre accompagnate da grandi aiuti statali c'è un masochismo a farlo? La Svizzera, che non credo sia un paese che sperpera i suoi soldi, fino alla fine aiutò la Swiss Air con finanziamenti a fondo perduto, erano dei folli?il problema da noi piu che altro è che non si è mai avuto un serio piano che andasse oltre gli aiuti, ci si è fermati a questi e ad andare avanti come in tanti altri settori, se si fosse avuto un approccio così probabilmente avremmo ora una situazione differente.
 
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Pilota, scusa la franchezza. E allora per la storia (di inanellare bilanci passivi?) e l'opinabile prestigio di Alitalia dovremmo continuare a portare sulle spalle un carrozzone succhiasoldi? E l'ideale del rilancio o della cessione/liquidazione è un disco rotto che va avanti da troppi anni, di "prestito-ponte" in "prestito-ponte".

Algepa ti ha dato già una risposta. Io posso aggiungere che non avere una compagnia italiana sarebbe triste, ma come dici tu è ancora più triste continuare a mettere soldi in un pozzo senza fondo. E allora? Allora, con acque calme, cioè post emergenza CV, occorrerebbe un piano industriale serio e lungimirante, cosa che nessuno è riuscito ancora a fare. L'alternativa in effetti è la vendita, anche "a pezzi".
 
Ti pongo una domanda, ma se in linea di massima tutte le gravi crisi delle grandi compagnie Europee e anche mondiali sono state sempre accompagnate da grandi aiuti statali c'è un masochismo a farlo? La Svizzera, che non credo sia un paese che sperpera i suoi soldi, fino alla fine aiutò la Swiss Air con finanziamenti a fondo perduto, erano dei folli?il problema da noi piu che altro è che non si è mai avuto un serio piano che andasse oltre gli aiuti, ci si è fermati a questi e ad andare avanti come in tanti altri settori, se si fosse avuto un approccio così probabilmente avremmo ora una situazione differente.
Algepa ti ha dato già una risposta. Io posso aggiungere che non avere una compagnia italiana sarebbe triste, ma come dici tu è ancora più triste continuare a mettere soldi in un pozzo senza fondo. E allora? Allora, con acque calme, cioè post emergenza CV, occorrerebbe un piano industriale serio e lungimirante, cosa che nessuno è riuscito ancora a fare. L'alternativa in effetti è la vendita, anche "a pezzi".
Non mi sembra che Algepa abbia già dato una risposta.
Per altro il suo intervento contiene già la risposta alla domanda che mi pone, infatti:
a) stiamo considerando la situazione finanziaria di Alitalia che è cronicamente in rosso da anni e anni ben prima del Covid-19 nonostante continui e massicci aiuti di Stato a fondo perduto; questo sì è masochismo;
b) alla fine la Svizzera ragionevolmente mollò Swissair: finiranno mai gli aiuti di Stato ad Alitalia?
Fare previsioni e formulare speranze (quanto fondate?) non costa nulla.
 
Non mi sembra che Algepa abbia già dato una risposta.
Per altro il suo intervento contiene già la risposta alla domanda che mi pone, infatti:
a) stiamo considerando la situazione finanziaria di Alitalia che è cronicamente in rosso da anni e anni ben prima del Covid-19 nonostante continui e massicci aiuti di Stato a fondo perduto; questo sì è masochismo;
b) alla fine la Svizzera ragionevolmente mollò Swissair: finiranno mai gli aiuti di Stato ad Alitalia?
Fare previsioni e formulare speranze (quanto fondate?) non costa nulla.

Non mi sono spiegato bene io, il mio quesito nasce dall'evidenza, ma potrei sbagliare, che molti italiani non considerano importante avere una compagnia di bandiera, al che chiedo a tutti questi il motivo per cui tanti governi di molti paesi si sono impegnati anche con grandi sforzi finanziari a salvaguardiare l'esistenza di una tale azienda.
Poi è tacito che i continui piani per Alitalia non abbiano funzionato e che allo stato attuale sono stati solo un modo per tirare campare, ma rinunciare ad una compagnia di bandiera per una incapacità a mettere su un piano che rilanci la compagnia e la faccia diventare competitiva a me sembra un ennesima sconfitta del paese
 
Ultima modifica di un moderatore:
Non mi sono spiegato bene io, il mio quesito nasce dal evidenza, ma potrei sbagliare, che molti italiani non considerano importante avere una compagnia di bandiera, al che chiedo a tutti questi il motivo per cui tanti governi di molti paesi si sono impegnati anche con grandi sforzi finanziari a salvaguardiare l'esistenza di una tale azienda.
Poi è tacito che i continui piani per Alitalia non abbiano funzionato e che allo stato attuale sono stati solo un modo per tirare campare, ma rinunciare ad una compagnia di bandiera per una incapacità a mettere su un piano che rilanci la compagnia e la faccia diventare competitiva a me sembra un ennesima sconfitta del paese
Io preferirei ci fosse una compagnia italiana di trasporto aereo che stesse sul mercato, cioè che compensasse i suoi investitori e garantisse i posti di lavoro.
A mio parere la sconfitta lampante sta nel fatto che questa comunità nazionale non riesce a far stare in piedi una sua compagnia aerea.
Ora ci proviamo per l'ennesima volta riesumando la salma dello Stato Imprenditore. Auguri!
 
Io preferirei ci fosse una compagnia italiana di trasporto aereo che stesse sul mercato, cioè che compensasse i suoi investitori e garantisse i posti di lavoro.
A mio parere la sconfitta lampante sta nel fatto che questa comunità nazionale non riesce a far stare in piedi una sua compagnia aerea.
Ora ci proviamo per l'ennesima volta riesumando la salma dello Stato Imprenditore. Auguri!

Condivido il tuo pensiero, probabilmente però una compagnia di bnadiera un minimo di tutele pubblica la deve avere ma deve essere anche capace a stare sul mercato
 
Non mi sono spiegato bene io, il mio quesito nasce dall'evidenza, ma potrei sbagliare, che molti italiani non considerano importante avere una compagnia di bandiera, al che chiedo a tutti questi il motivo per cui tanti governi di molti paesi si sono impegnati anche con grandi sforzi finanziari a salvaguardiare l'esistenza di una tale azienda.
Poi è tacito che i continui piani per Alitalia non abbiano funzionato e che allo stato attuale sono stati solo un modo per tirare campare, ma rinunciare ad una compagnia di bandiera per una incapacità a mettere su un piano che rilanci la compagnia e la faccia diventare competitiva a me sembra un ennesima sconfitta del paese
mi elenchi per cortesia quali altre compagnie di bandiera soprattutto europee sono state finanziate con soldi statali a fondo perduto ??
 
Che poi.... alzata di scudi per i 6,5 mld. chiesti da FCA come prestito, perciò da rendere.... ma tutti muti sui 3 mld. dati a fondo perso ad Alitalia.
Che poi i 3 rientrano nella manovra da 55 del Rilancio Italia, i 6,5 sono un prestito di Intesa con garanzia statale.
Per quale delle due cose ci sarebbe da indignarsi???

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mi elenchi per cortesia quali altre compagnie di bandiera soprattutto europee sono state finanziate con soldi statali a fondo perduto ??

in primis a suo tempo la Swiss Air, ma anche altre grandi compagnie nel tempo hanno beneficiato di aiuti pubblici, AirFrance, Klm
 
in primis a suo tempo la Swiss Air, ma anche altre grandi compagnie nel tempo hanno beneficiato di aiuti pubblici, AirFrance, Klm
mai a fondo perduto, mai. KLM è stata privatizzata e assorbita da Air France, che a sua volta è una compagnia privata. Swissair ha avuto un prestito che è stato restituito cedendo degli assets, e poi è stata privatizzata, adesso è di British Airways....non ci vedo nulla di simile al disastro Alitalia, che è rimasta pure orfana dell'alleanza con KLM che ha preferito sborsare 170 milioni per andarsene. Proprio non ci vedo analogie e nessuna di queste, dico nessuna è statale. Puoi rileggerti la loro storia ovunque. Quando la si voleva cedere a Air France mantenendo il logo qualcuno si mise di traverso, e non è passato un secolo, poi vennero i capitani coraggiosi che hanno fatto ancora peggio, e siamo ancora qui a cacciar soldi senza alcuna speranza IMHO, compagnia troppo piccola per reggere e troppo inefficiente. A me pare una vecchia zitella cui siano soffiati tutti i possibili mariti anche quelli più brutti e più poveri, seduta su uno sgabello ma nessuno la invita a ballare
 
Oggi ho visto SkyTG24 economia (lo vedo quasi tutti i giorni, spesso in differita).

C'era la ministra dei trasporti Pola De Micheli, la quale ha risposto a una bella domanda della dottoressa Varetto (editorialista economica e manager della TV). La domanda era: "Perchè 3 miliardi ad Alitalia e molto meno a interi settori (in ginocchio) come turismo e spettacolo?"

La ministra (sempre molto precisa e puntigliosa), nell'ammettere che finora tutti tentativi di salvataggio sono falliti (anche dei precedenti governi ovviamente), ha detto che Alitalia è la "porta principale" del turismo internazionale in Italia, è il nostro biglietto da visita, e soprattutto è italiana. Prima del maledetto CV era in ripresa come fatturato, e tutto il settore andava bene nel mondo, con movimento triplicato rispetto a 10 anni fa (grazie anche alle low cost che hanno reso per molti ciò che prima era per pochi). Ora anche le grandi compagnie sono al palo, quando finirà il problema Coronavirus ripartiranno tutti da zero, e per Alitalia ci sarà un progetto nuovo e finalizzato a confermarne il ruolo. Inoltre "Alitalia non sarà mai una low cost", e dovrà sempre costituire la "porta del turismo" in Italia. L'alternativa sarebbe quella di lasciare ad operatori esteri tutto il movimento aereo da e per l'Italia e dentro l'Italia, con la cura approssimativa che esse potrebbero fornire.

Sostanzialmente ha detto questo (sono andato a memoria), e non lo commento per ovvie ragioni. Ho solo riportato le motivazioni da lei addotte sull'intervento in itinere. E come noto altre compagnie internazionali stanno per ricevere enormi contributi statali.
 
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mai a fondo perduto, mai. KLM è stata privatizzata e assorbita da Air France, che a sua volta è una compagnia privata. Swissair ha avuto un prestito che è stato restituito cedendo degli assets, e poi è stata privatizzata, adesso è di British Airways....non ci vedo nulla di simile al disastro Alitalia, che è rimasta pure orfana dell'alleanza con KLM che ha preferito sborsare 170 milioni per andarsene. Proprio non ci vedo analogie e nessuna di queste, dico nessuna è statale. Puoi rileggerti la loro storia ovunque. Quando la si voleva cedere a Air France mantenendo il logo qualcuno si mise di traverso, e non è passato un secolo, poi vennero i capitani coraggiosi che hanno fatto ancora peggio, e siamo ancora qui a cacciar soldi senza alcuna speranza IMHO, compagnia troppo piccola per reggere e troppo inefficiente. A me pare una vecchia zitella cui siano soffiati tutti i possibili mariti anche quelli più brutti e più poveri, seduta su uno sgabello ma nessuno la invita a ballare

https://www.ilblogdellestelle.it/20...regalati_a_ryanair_e_alle_altre_low_cost.html

"Oltre un miliardo di euro negli ultimi dieci anni alla sola Ryanair e fino a 800 milioni di euro l’anno alle altre compagnie aeree low cost."
E' un'analisi di parte, ok, ma del 2017, quando M5S non era ancora al governo e soprattutto non c'era il Coronavirus.

Poi ho trovato questo, che è pure di parte ma fornisce dati precisi, riportati anche da altre testate, come i 10 miliardi a Lufthansa.

https://ilmanifesto.it/voli-a-terra-pioggia-di-aiuti-di-stato-alle-compagnie-aeree/

NUMEROSE LINEE AEREE europee hanno già ottenuto aiuti di stato. Per Air France, 45mila posti di lavoro diretti e 14,3% di capitale pubblico, sono stati stanziati 7 miliardi di euro (3 miliardi di aiuti diretti più 4 in garanzia dello stato per prestiti), un “aiuto storico” e che sale ancora se si aggiunge l’intervento – 2-4 miliardi – dei Paesi Bassi per il partner Klm. Il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire ha affermato di aver posto «condizioni concrete» ad Air France sul piano ecologico, ma Greenpeace è scettica: «Non ci sono obbligazioni, né sanzioni, né ambizioni, noi vogliamo sapere esattamente come Air France farà la transizione green».

LUFTHANSA, CHE DAL ’90 è al 100% privata, perde un milione di euro l’ora da quando c’è il coronavirus, 700 aerei su 760 sono a terra, due terzi delle ore di lavoro soppresse. La compagnia è in attesa di 10 miliardi di aiuti dallo stato tedesco, ma resta in discussione il futuro ruolo dello stato nella gestione.
 
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