<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa vittima dell'ignoranza di Fiat | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Alfa vittima dell'ignoranza di Fiat

Andrew_89 ha scritto:
Smash01 ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
La Bravo e' un ottima auto, e senza ironia, ben fatta, gran motore, comoda ...solo ha un design vecchio.
La Delta e' un buon prodotto che ha il solo difetto di chiamarsi Delta.
La Giulietta e' come la Delta un buon prodotto, anche ottimo, con due difetti : si chiama Giulietta e pensa di essere un' AR, ma non ne ha le credenziali.

Il primo che mi chiede retoricamente quali solo le credenziali....lo bocciò e c'è lo mando... :)

Sono d'accordo. Ed infatti, per la VW rlanciare il marchio Audi, che in Italia Europa, negli anni 80 era praticamente ignoto è stato molto più semplice perchè gli è bastato rimarchiare delle Golf o delle Jetta , cambiare mascheruina, impreziosire gli interni ed aumentarci ilprezzo. Tan'è che le Audi sono sempre state percepirte come i modelli di lusso delle VW. Ancora oggi, nonostante parti in comuni oltre che con Vw anche con Skofda, nessuno ha da ridire, questo perchè l'identità del marchio Audi non è forte come quello Lancia o Alfa romeo.
Il controsenso è prorpio dato dal fatto che la Fiat ha tra le mani due marchi dall'identità troppo forte. O cambia logica d'approccio o non caverà mai un ragno dal buco, nonstante l'immenso valore dei marchi che ha tra le mani

Prendiamo per buono tutto quello che hai detto, ma cosa ha impedito a Fiat di creare l'Audi italiana con Lancia? D'altronde mi pare che fino ad ora (prima dell'arrivo delle fantastiche americane), le Lancia erano delle Fiat un pò meglio rifinite e un pò più costose, e mi pare che venissero apprezzate.
Non vedo però il discorso Audi come possa essere confrontato con Alfa...
Con l'Alfa si è fatto praticamente il processo inverso dell'Audi!
Un marchio che aveva (ed ha ancora, suo malgrado) un grosso appeal che è stato portato dalle stelle alle stalle, dove sembra si fa apposta a fare solo scelte sbagliate!

concordo totalmente...
 
Stamattina ho comprato il 4R di giugno, mi sembra che nessuno abbia scritto dell'editoriale del Direttore, se mi fosse sfuggito, ed è già presente in altro topic, chiedo ai mod. di spostare il mio post...

Comunque, il titolo è " Quell'Alfa 169 che va fatta"... Inserisco la parte principale.....

E' un pò come la bella Cecilia, che tutti la vogliono e nessuno la piglia. La grossa Alfa Romeo, quella che spesso viene indicata con la dizione 169, aspetta sempre il sì per avviarsi, però i giorni passano e questo assenso non arriva mai.
Di essa si sa già tutto: che sarà sulla stessa base della Maserati Ghibli, un telaio modificato praticamente in ogni particolare e che ormai ha ben poco da spartire con quello che i tedeschi della Mercedes portarono nel Michigan per dare vita alla Chrysler 300 C. Si sa che avrà motori a gasolio e, soprattutto, il sei cilindri benzina che a Maranello stanno già producendo per essere montato sulle ultime berline Maserati. Il basamento è quello dell'ottimo Pentastar a stelle e strisce, ma questo non si può dire, viene negato come se si trattasse di un affronto gratuito. Poco importa: a noi automobilisti appassionati interessa il minimo la genesi e molto il risultato finale, che pare proprio all'altezza delle attese, a prescindere da chi lo ha generato, da chi lo ha perfezionato e assemblato e, quindi, da che testata marchiata ci sarà sopra. Si sa soprattutto che la linea è bellissima, sbalorditiva a sentire quelli che l'hanno vista. Tanto bella che avrebbe fatto dire a uno di poche parole come il gran capo del brand, Harald Wester, che "è troppo bella per non metterla in produzione" Già, invece il parto viene continuamente rimandato, anche se a Grugliasco aggiungere una linea a quelle già esistenti non dovrebbe essere particolarmente complicato. Di fatto sorella quasi gemella della Ghibli, l'Alfona godrebbe delle tante sinergie di una produzione fianco a fianco. Perchè allora questa vettura, che restituirebbe al Biscione anche una potente berlina a trazione posteriore e di assoluto prestigio,non decolla mai? La domanda gira tra gli addetti ai lavori e sbatte contro un muro di silenzio a Torino, là dove nessuno parla non per omertà, bensì perchè soltanto uno conosce la vera rispsosta. L'auto è preventivata per il 2014 e la data di uscita, quindi, è ancora raggiungibile; l'impressione è però che tutto il piano AR sia troppo legato alla conclusione della disputa tra Fiat e sindacato ameriano Veba per l'acquisizione della quota mancante e dar vita alla fusione tra Torino e Detroit, per poi arrivare alla quotazione in borsa...........................
omissis
Per noi appassionati sono questioni che annoiano: vorremmo tutto e subito. Rivorremmo, insomma, l'Alfa Romeo che ci hanno promesso. Ma da fuori tutto è facile e con i soldi degli altri è ancora più facile. Però, lo stesso, facciamo presto. Se la 169 è davvero bella come tutti giurano, che vada una buona volta in produzione!



A voi la discussione.........
 
pilota54 ha scritto:
A mio avviso più che "ignoranza" da parte di Fiat resiste ancora una sorta di atavica e sedimentata "gelosia" verso il marchio Alfa da parte della famiglia Agnelli, che conduce sempre a posticipare le decisioni che riguardano la casa del biscione.
Ah peró ... non mi sembra una brutta teoria...
Per cui AR va tenuta (e non venduta) per placare la gelosi della proprietá?
Tutto ció mentre l'italo canadese si diverte a giocare dall'altra parte dell'oceno!

Pensa quando la proprietá scopriá che chrisler magari vale + della stessa fiat...

Saluti zanza
 
Menech ha scritto:
Stamattina ho comprato il 4R di giugno, mi sembra che nessuno abbia scritto dell'editoriale del Direttore, se mi fosse sfuggito, ed è già presente in altro topic, chiedo ai mod. di spostare il mio post...

Comunque, il titolo è " Quell'Alfa 169 che va fatta"... Inserisco la parte principale.....

E' un pò come la bella Cecilia, che tutti la vogliono e nessuno la piglia. La grossa Alfa Romeo, quella che spesso viene indicata con la dizione 169, aspetta sempre il sì per avviarsi, però i giorni passano e questo assenso non arriva mai.
Di essa si sa già tutto: che sarà sulla stessa base della Maserati Ghibli, un telaio modificato praticamente in ogni particolare e che ormai ha ben poco da spartire con quello che i tedeschi della Mercedes portarono nel Michigan per dare vita alla Chrysler 300 C. Si sa che avrà motori a gasolio e, soprattutto, il sei cilindri benzina che a Maranello stanno già producendo per essere montato sulle ultime berline Maserati. Il basamento è quello dell'ottimo Pentastar a stelle e strisce, ma questo non si può dire, viene negato come se si trattasse di un affronto gratuito. Poco importa: a noi automobilisti appassionati interessa il minimo la genesi e molto il risultato finale, che pare proprio all'altezza delle attese, a prescindere da chi lo ha generato, da chi lo ha perfezionato e assemblato e, quindi, da che testata marchiata ci sarà sopra. Si sa soprattutto che la linea è bellissima, sbalorditiva a sentire quelli che l'hanno vista. Tanto bella che avrebbe fatto dire a uno di poche parole come il gran capo del brand, Harald Wester, che "è troppo bella per non metterla in produzione" Già, invece il parto viene continuamente rimandato, anche se a Grugliasco aggiungere una linea a quelle già esistenti non dovrebbe essere particolarmente complicato. Di fatto sorella quasi gemella della Ghibli, l'Alfona godrebbe delle tante sinergie di una produzione fianco a fianco. Perchè allora questa vettura, che restituirebbe al Biscione anche una potente berlina a trazione posteriore e di assoluto prestigio,non decolla mai? La domanda gira tra gli addetti ai lavori e sbatte contro un muro di silenzio a Torino, là dove nessuno parla non per omertà, bensì perchè soltanto uno conosce la vera rispsosta. L'auto è preventivata per il 2014 e la data di uscita, quindi, è ancora raggiungibile; l'impressione è però che tutto il piano AR sia troppo legato alla conclusione della disputa tra Fiat e sindacato ameriano Veba per l'acquisizione della quota mancante e dar vita alla fusione tra Torino e Detroit, per poi arrivare alla quotazione in borsa...........................
omissis
Per noi appassionati sono questioni che annoiano: vorremmo tutto e subito. Rivorremmo, insomma, l'Alfa Romeo che ci hanno promesso. Ma da fuori tutto è facile e con i soldi degli altri è ancora più facile. Però, lo stesso, facciamo presto. Se la 169 è davvero bella come tutti giurano, che vada una buona volta in produzione!



A voi la discussione.........

Ma il direttore ci è o ci fa, sul suo blog aveva dato per sicura la 169, che doveva uscire secondo le sue fonti sicure e super riservate addirittura e sottolineo l'addirittura prima della Giulia...
A Direttò ma che dà i numeri???

I soldi degli altri le ricordo che sono i nostri, quelli con cui gli italiani che pagano le tasse, pagano la penosa ed infinita cassa integrazione fiat Alfa!!!

Direttò che sia Marchionne che non usa soldi suoi?
 
Andrew_89 ha scritto:
Prendiamo per buono tutto quello che hai detto, ma cosa ha impedito a Fiat di creare l'Audi italiana con Lancia? D'altronde mi pare che fino ad ora (prima dell'arrivo delle fantastiche americane), le Lancia erano delle Fiat un pò meglio rifinite e un pò più costose, e mi pare che venissero apprezzate.
Non vedo però il discorso Audi come possa essere confrontato con Alfa...
Con l'Alfa si è fatto praticamente il processo inverso dell'Audi!
Un marchio che aveva (ed ha ancora, suo malgrado) un grosso appeal che è stato portato dalle stelle alle stalle, dove sembra si fa apposta a fare solo scelte sbagliate!

forse non mi sono espresso bene. La Vw ha avuto vita facile perchè rimarchiando Audi dei modelli Vw riesce a spuntare prezzi ottimi senza che nessuno fiati. La stessa cosa non può permettersi la Fiat in quanto Lancisti ed Alfisti hanno delle pretese ben precise e fondate, GIUSTAMENTE dico io.
Una cosa sarebbe rilanciare il marchio Autobianchi, con poca stroia e senza peculiarità un poò come era il marchio Audi per VW, un'altro discorso è rilanciare marchi che hanno un peso ed una storia che probabilmente, (Alfa Romeo soprattutto) nessun'altro marchio ha al mondo.

Mi si dice, vendano a Vw il marchio Alfa Romeo, e per far cosa, delle Vw riamrchiate? Per spostare un po' di clienti
 
Andrew_89 ha scritto:
Prendiamo per buono tutto quello che hai detto, ma cosa ha impedito a Fiat di creare l'Audi italiana con Lancia? D'altronde mi pare che fino ad ora (prima dell'arrivo delle fantastiche americane), le Lancia erano delle Fiat un pò meglio rifinite e un pò più costose, e mi pare che venissero apprezzate.
Non vedo però il discorso Audi come possa essere confrontato con Alfa...
Con l'Alfa si è fatto praticamente il processo inverso dell'Audi!
Un marchio che aveva (ed ha ancora, suo malgrado) un grosso appeal che è stato portato dalle stelle alle stalle, dove sembra si fa apposta a fare solo scelte sbagliate!

forse non mi sono espresso bene. La Vw ha avuto vita facile perchè rimarchiando Audi dei modelli Vw riesce a spuntare prezzi ottimi senza che nessuno fiati. La stessa cosa non può permettersi la Fiat in quanto Lancisti ed Alfisti hanno delle pretese ben precise e fondate, GIUSTAMENTE dico io.
Una cosa sarebbe rilanciare il marchio Autobianchi, con poca stroia e senza peculiarità un poò come era il marchio Audi per VW, un'altro discorso è rilanciare marchi che hanno un peso ed una storia che probabilmente, (Alfa Romeo soprattutto) nessun'altro marchio ha al mondo.

Mi si dice, vendano a Vw il marchio Alfa Romeo, e per far cosa, delle Vw riamrchiate? Per spostare un po' di clienti
 
Smash01 ha scritto:
Andrew_89 ha scritto:
Prendiamo per buono tutto quello che hai detto, ma cosa ha impedito a Fiat di creare l'Audi italiana con Lancia? D'altronde mi pare che fino ad ora (prima dell'arrivo delle fantastiche americane), le Lancia erano delle Fiat un pò meglio rifinite e un pò più costose, e mi pare che venissero apprezzate.
Non vedo però il discorso Audi come possa essere confrontato con Alfa...
Con l'Alfa si è fatto praticamente il processo inverso dell'Audi!
Un marchio che aveva (ed ha ancora, suo malgrado) un grosso appeal che è stato portato dalle stelle alle stalle, dove sembra si fa apposta a fare solo scelte sbagliate!

forse non mi sono espresso bene. La Vw ha avuto vita facile perchè rimarchiando Audi dei modelli Vw riesce a spuntare prezzi ottimi senza che nessuno fiati. La stessa cosa non può permettersi la Fiat in quanto Lancisti ed Alfisti hanno delle pretese ben precise e fondate, GIUSTAMENTE dico io.
Una cosa sarebbe rilanciare il marchio Autobianchi, con poca stroia e senza peculiarità un poò come era il marchio Audi per VW, un'altro discorso è rilanciare marchi che hanno un peso ed una storia che probabilmente, (Alfa Romeo soprattutto) nessun'altro marchio ha al mondo.

Mi si dice, vendano a Vw il marchio Alfa Romeo, e per far cosa, delle Vw riamrchiate? Per spostare un po' di clienti

Goldrake.... ti si riconoscerebbe anche da bendato! Bentornato. ;-)
 
Menech ha scritto:
Stamattina ho comprato il 4R di giugno, mi sembra che nessuno abbia scritto dell'editoriale del Direttore, se mi fosse sfuggito, ed è già presente in altro topic, chiedo ai mod. di spostare il mio post...

Comunque, il titolo è " Quell'Alfa 169 che va fatta"... Inserisco la parte principale.....

E' un pò come la bella Cecilia, che tutti la vogliono e nessuno la piglia. La grossa Alfa Romeo, quella che spesso viene indicata con la dizione 169, aspetta sempre il sì per avviarsi, però i giorni passano e questo assenso non arriva mai.
Di essa si sa già tutto: che sarà sulla stessa base della Maserati Ghibli, un telaio modificato praticamente in ogni particolare e che ormai ha ben poco da spartire con quello che i tedeschi della Mercedes portarono nel Michigan per dare vita alla Chrysler 300 C. Si sa che avrà motori a gasolio e, soprattutto, il sei cilindri benzina che a Maranello stanno già producendo per essere montato sulle ultime berline Maserati. Il basamento è quello dell'ottimo Pentastar a stelle e strisce, ma questo non si può dire, viene negato come se si trattasse di un affronto gratuito. Poco importa: a noi automobilisti appassionati interessa il minimo la genesi e molto il risultato finale, che pare proprio all'altezza delle attese, a prescindere da chi lo ha generato, da chi lo ha perfezionato e assemblato e, quindi, da che testata marchiata ci sarà sopra. Si sa soprattutto che la linea è bellissima, sbalorditiva a sentire quelli che l'hanno vista. Tanto bella che avrebbe fatto dire a uno di poche parole come il gran capo del brand, Harald Wester, che "è troppo bella per non metterla in produzione" Già, invece il parto viene continuamente rimandato, anche se a Grugliasco aggiungere una linea a quelle già esistenti non dovrebbe essere particolarmente complicato. Di fatto sorella quasi gemella della Ghibli, l'Alfona godrebbe delle tante sinergie di una produzione fianco a fianco. Perchè allora questa vettura, che restituirebbe al Biscione anche una potente berlina a trazione posteriore e di assoluto prestigio,non decolla mai? La domanda gira tra gli addetti ai lavori e sbatte contro un muro di silenzio a Torino, là dove nessuno parla non per omertà, bensì perchè soltanto uno conosce la vera rispsosta. L'auto è preventivata per il 2014 e la data di uscita, quindi, è ancora raggiungibile; l'impressione è però che tutto il piano AR sia troppo legato alla conclusione della disputa tra Fiat e sindacato ameriano Veba per l'acquisizione della quota mancante e dar vita alla fusione tra Torino e Detroit, per poi arrivare alla quotazione in borsa...........................
omissis
Per noi appassionati sono questioni che annoiano: vorremmo tutto e subito. Rivorremmo, insomma, l'Alfa Romeo che ci hanno promesso. Ma da fuori tutto è facile e con i soldi degli altri è ancora più facile. Però, lo stesso, facciamo presto. Se la 169 è davvero bella come tutti giurano, che vada una buona volta in produzione!



A voi la discussione.........

Beh, almeno ora sappiamo per certo o quasi che la prossima nuova Alfa in commercio sarà la 169 (insomma la segmento E), che è praticamente pronta (c'è addirittura chi l'ha vista in "carne e ossa") e uscirà nel 2014. Staremo a vedere, speriamo bene!

PS: la Giulia potrebbero anche derivarla da questa, accorciando il pianale di 30 cm............
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Smash01 ha scritto:
Andrew_89 ha scritto:
Prendiamo per buono tutto quello che hai detto, ma cosa ha impedito a Fiat di creare l'Audi italiana con Lancia? D'altronde mi pare che fino ad ora (prima dell'arrivo delle fantastiche americane), le Lancia erano delle Fiat un pò meglio rifinite e un pò più costose, e mi pare che venissero apprezzate.
Non vedo però il discorso Audi come possa essere confrontato con Alfa...
Con l'Alfa si è fatto praticamente il processo inverso dell'Audi!
Un marchio che aveva (ed ha ancora, suo malgrado) un grosso appeal che è stato portato dalle stelle alle stalle, dove sembra si fa apposta a fare solo scelte sbagliate!

forse non mi sono espresso bene. La Vw ha avuto vita facile perchè rimarchiando Audi dei modelli Vw riesce a spuntare prezzi ottimi senza che nessuno fiati. La stessa cosa non può permettersi la Fiat in quanto Lancisti ed Alfisti hanno delle pretese ben precise e fondate, GIUSTAMENTE dico io.
Una cosa sarebbe rilanciare il marchio Autobianchi, con poca stroia e senza peculiarità un poò come era il marchio Audi per VW, un'altro discorso è rilanciare marchi che hanno un peso ed una storia che probabilmente, (Alfa Romeo soprattutto) nessun'altro marchio ha al mondo.

Mi si dice, vendano a Vw il marchio Alfa Romeo, e per far cosa, delle Vw riamrchiate? Per spostare un po' di clienti

Goldrake.... ti si riconoscerebbe anche da bendato! Bentornato. ;-)

Adesso capisco....
 
BelliCapelli3 ha scritto:
crank ha scritto:
Purtroppo Belli non ha l'abitudine di usare l'IMO.E non sa nemmeno che le società per azioni i bilanci li devono pubblicare per obbligo di legge. :D Devono essere depositati presso la Camera di Commercio e sono consultabili anche online presso la medesima Camera o altre banche dati.Quando dico utili, parlo di bilanci ed i consolidati sono in positivo ormai da anni.

Ah si? Beh... ma Alfa Romeo è una SpA... in questo caso forse potresti aiutarci a rintracciarne il bilancio di esercizio, così capiamo se perde e quanto. E magari da quando. ;)
"sono consultabili anche online presso la medesima Camera o altre banche dati."
 
vecchioAlfista ha scritto:
Alfa è un brand del gruppo. Il gruppo può essere anche in pareggio, pur permettendosi di tenere alcuni marchi a regime "minimo (Alfa - Lancia) o addirittura chiusi (Autobianchi, Innocenti).

Chiamale ignoranza, chiamale "visione aziendale", la gestione del marchio non può essere condivisibile, specie sul lungo periodo.
Perchè un'azienda automobilistica deve costruire e vendere auto. Quello che nel breve termine può essere una tutela dei bilanci, sul lungo periodo potrebbe essere il defenestramento definitivo dal mercato.

E per un marchio dal potenziale "aggiunto" come Alfa (per pensarla come il maglionato), continuare a tenerla ai margini ed a rinviare ogni cosa in ogni dove è un'erroraccio e basta. Se non d'ignoranza, di strategia.

Sempre che parliamo di una ditta d'automobili e non di una finanziaria che genera plus-valenze all'estero e cassaintegrazione in casa...
Pensare che un manager, con un curriculum di tutto rispetto, che ha dimostrato anche nella stessa azienda di sapere come muoversi, invece che ignorante abbia delle informazioni ed un piano che noi che chiaccheriamo sui forum non abbiamo è così assurdo?

Perché qui si parla tanto di plusvalenze, ma non mi risulta abbiano venduto stabilimenti. Anzi li hanno comprati.

Una casa automobilistica deve VENDERE auto. Il che significa sapere cosa si vende, avere i liquidi per industrializzarle, ed indovinare il posto ed il tempo per lanciarle.
Numeri alla mano, il gruppo FIAT sta meglio di tanti altri che invece lanciano modelli. E' ignoranza o strategia?

Per fare un esempio, rinviare la sostituzione di Punto e lanciare la 500L è stata ignoranza o strategia?

Mi rifaccio più che altro alla considerazione sulla Alfa - IRI - Che cominciò le perdite alla fine degli ani 70 tanto da arrivare alla cessione.
Ora, direi che sbagli di brutto quando sostieni che un'azienda statale poteva lavorare in debito. La dimostrazione è proprio il fatto che dovette essere ceduta dopo pochi anni.
In quell'epoca Prodi ha dismesso tutta l'IRI, compresa la svendita folle della SME alla Buitoni.
Quanto ai problemi di Alfa, va sottolneato che derivavano da scelte ben lungi dalle questioni tecninche o sindacali, ma venivano dalla cattiva gestione di una certa politica che - ne abbiamo discusso - alla visione "industrale" preferiva quella dell'interesse politico-assistenziale-sindacale.
Questo è pacifico. E vale per molte altre aziende anche non pubbliche. :(
Dopotutto, in Baviera sono diventati leader mondiali nel mercato tradizionale di Alfa, senza snaturarsi ma anzi investendo in quelle tecniche raffinate ed esclusive: per loro il "plus" di costi tecnici/produttivi legati agli schemi non valevano?
Quanto ai competitor giappo, rimane il fatto che le italiane si sono lasciate defenestrare dal mercato per un semplice motivo: il prodotto, troppo spesso, non reggeva il confronto ed, al contempo, si appiattiva e banalizzava perdendo specificità.
Il tutto iniziato in un periodo in cui fiat navifavanell'oro (anni 80). Ergo...
Su BMW c'è tanto da dire. Innanzitutto offriva soluzioni tecniche che la 75 sembrava un'Enterprise al confronto. Per contro quando ci stavi dentro avvertivi una QUALITA' superiore, come interni, come insonorizzazione, anche come carrozzeria e verniciatura.
Sono stati testardi ad insistere con la TP e fortunati perché pochi anni dopo è arrivata l'elettronica.
ALFA già progettava a TA (lo disse anche 75turbotp ai tempi), in FIAT di trazioni posteriori non ne avevano proprio da anni. 155 doveva essere di passaggio prima di una berlina ALFA TP. Poi arrivò una dirigenza che puntava a riunire tutto (esistono addirittura bozzetti di un marchio unico alfa-lancia-fiat) per diventare la Daewoo d'Europa (epoca 156), infine mancò la liquidità e si agì insieme a GM.
Gt_junior ha scritto:
La Bravo e' un ottima auto, e senza ironia, ben fatta, gran motore, comoda ...solo ha un design vecchio.
La Delta e' un buon prodotto che ha il solo difetto di chiamarsi Delta.
La Giulietta e' come la Delta un buon prodotto, anche ottimo, con due difetti : si chiama Giulietta e pensa di essere un' AR, ma non ne ha le credenziali.

Il primo che mi chiede retoricamente quali solo le credenziali....lo bocciò e c'è lo mando... :)
Oltre al design Bravo non è neanche stata sostenuta dal marketing. Praticamente il pubblico ne ignorava l'esistenza.
La Delta più che il problema del nome ha il problema della categoria: troppo piccola come station, troppo grande come berlina. Piace laddove Lancia non c'è.
La Giulietta per me è una Giulietta, in tutti i sensi. Giulietta era un'auto per famiglie con cui ci si può divertire, e lo è anche l'attuale. Meglio di 147 sotto ogni aspetto, per me (tranne i materiali in alcune zone, ma recupera con gli assemblaggi).
renexx ha scritto:
VAG ha investito, come sempre negli ultimi decenni, e il DOVERE di dimostrare di fare qualcosa di valido nel mondo dell'auto ce l'ha semmai Fiat, visto come ha ridotto marchi di prestigio mondiale come Alfa e Lancia.
Tutte le spa hanno il DOVERE di mostrare dove vanno i soldi agli azionisti, agli obbligazionisti ed ai creditori.
FGA lo fa anche se vi arrabbiate quando redistribuisce utili. Gli investimenti li ha fatti in impianti e tecnologia, in proporzione al capitale ha investito anche più di VAG.
Le "vendite zero" di Opel sono superiori (in EU col solo marchio Opel) a TUTTO il Gruppo Fiat.
La 208 si vende bene (4a in Europa ad Aprile), a quel che mi risulta, e, se sorvoliamo sulla DS (tanto fallimentare che diventerà un marchio a sè stante, con saloni dedicati), allora sorvoliamo anche su successoni come Bravo e Delta...
Però c'è chi ha utili e chi ha dovuto chiudere stabilimenti.
pilota54 ha scritto:
A mio avviso più che "ignoranza" da parte di Fiat resiste ancora una sorta di atavica e sedimentata "gelosia" verso il marchio Alfa da parte della famiglia Agnelli, che conduce sempre a posticipare le decisioni che riguardano la casa del biscione.

Si ritiene cioè che la priorità spetti sempre a Fiat e che Alfa-Lancia vengano comunque dopo. Lo stesso non avviene con Ferrari-Maserati perché vengono considerati marchi a parte, che non hanno la benché minima concorrenza con il brand Fiat (nonchè Alfa e Lancia). E ciò verrebbe confermato dai due nuovi modelli Maserati (e 1 Ferrari) appena presentati.

Ora ditemi quello che volete, ma credo sia una "lettura" ancora possibile del fenomeno (in negativo) Alfa Romeo.

La 4C sembrava in controtendenza su questa tesi, ma perché è stata abbandonata a sé stessa e non c'è un progetto successivo in cantiere?
Non credo sia così. Primo perché quando si parla di soldi gente come Agnelli ed Elkann dimenticano qualunque gelosia. :rolleyes:
Secondo perché Lancia apparteneva a FIAT anche ai tempi dela Delta e della Thema (quelle "gloriose").
Poi, come detto sopra, negli anni 90 la dirigenza aveva ben altri piani. Ed i risultati si sono visti. Mentre arrivavano i giapponesi, mentre i tedeschi crescevano a dismisura, gli italiani puntavano sull'omologazione. Va da sè che così Lancia l'affossi. ALFA è durata perché nonostante la dirigenza 147 e 156 sono state grandi macchine, ma intanto i soldi finivano e le vendite calavano.
Oggi rendiamoci conto che veniamo da 13 anni di crisi: dal 2001 praticamente non ci siamo mai ripresi.
Maserati non fino a qualche anno fa veniva dopo tutto, oggi ha una gamma come mai nella sua storia. La motivazione è semplice: oggi c'è chi le compra.
Ragionando più in generale non c'è mai stato un proliferare di special come in questi tempi: Pagani, Spyker, Koeniggsegg... c'ha provato anche Mercedes colla Maybach.
Tolti i ricchi rimangono i colpiti dalla crisi, e vedi come si è puntato su Panda.
Nella scaletta degli investimenti, in quest'ottica, la zona centrale viene in un secondo momento. :(
 
crank ha scritto:
Pensare che un manager, con un curriculum di tutto rispetto, che ha dimostrato anche nella stessa azienda di sapere come muoversi, invece che ignorante abbia delle informazioni ed un piano che noi che chiaccheriamo sui forum non abbiamo è così assurdo?

Perché qui si parla tanto di plusvalenze, ma non mi risulta abbiano venduto stabilimenti. Anzi li hanno comprati.

Una casa automobilistica deve VENDERE auto. Il che significa sapere cosa si vende, avere i liquidi per industrializzarle, ed indovinare il posto ed il tempo per lanciarle.
Numeri alla mano, il gruppo FIAT sta meglio di tanti altri che invece lanciano modelli. E' ignoranza o strategia?

Per fare un esempio, rinviare la sostituzione di Punto e lanciare la 500L è stata ignoranza o strategia?

sei OT Cranck.

Qui si parla di Alfa, non del gruppone nel suo complesso: che farà pure buoni utili finanziari nel breve periodo, ma sta gravemente lasciando scoperto il mercato di riferimento di un marchio "a buona redditività". Lo afferma di fatto pure il Direttore nel suo editoriale (che fra l'altro non condivido per buona parte), ma che ha il merito di evidenziare questo aspetto, al di là delle semplici "aspettative" degli appassionati.

Poi chiamala contingenza, momento storico, strategia su plan che noi non conosciamo, ma rimane il dato di fatto: gli altri saturano il mercato mentre Alfa e Lancia lo abbandonano.
E fiat lancia il minimo indispensabile poiché i soldi (lo abbiamo capito) servono ad altro, od almeno fino alla risoluzione della rogna veba.

Quanto sulla questione 500L/Punto non mi esprimo: non sostituire la regina di tutta la produzione storica torinese lo trovo, semplicemente, un feroce segno della difficilissima contingenza.

Che poi la 500ona ha - per fortuna - un buon successo. Ma ti ricordo che sostituisce, di fatto, tre auto decotte in un colpo solo (Bravo, Punto, 16 e Idea).

crank ha scritto:
In quell'epoca Prodi ha dismesso tutta l'IRI, compresa la svendita folle della SME alla Buitoni.
Questo è pacifico. E vale per molte altre aziende anche non pubbliche. :(

beh, ed allora di cosa parliamo?

crank ha scritto:
Su BMW c'è tanto da dire. Innanzitutto offriva soluzioni tecniche che la 75 sembrava un'Enterprise al confronto. Per contro quando ci stavi dentro avvertivi una QUALITA' superiore, come interni, come insonorizzazione, anche come carrozzeria e verniciatura.
Sono stati testardi ad insistere con la TP e fortunati perché pochi anni dopo è arrivata l'elettronica.
ALFA già progettava a TA (lo disse anche 75turbotp ai tempi), in FIAT di trazioni posteriori non ne avevano proprio da anni. 155 doveva essere di passaggio prima di una berlina ALFA TP. Poi arrivò una dirigenza che puntava a riunire tutto (esistono addirittura bozzetti di un marchio unico alfa-lancia-fiat) per diventare la Daewoo d'Europa (epoca 156), infine mancò la liquidità e si agì insieme a GM.

BMW solo elettronica? o belle lamiere teutoniche?

Mi sembra un po' scarsina come analisi del successo di un marchio che ha sostituito Alfa Romeo non solo nell'immagine collettiva di auto sportiva, ma anche nell'essere punto di riferimento e status-quo della tecnica motoristica e del piacere di guida in quei segmenti e territori tipici di Alfa.

Quanto all'Alfa TA, è un falso problema.
Non è solo una questione di dove tirano le ruote, anzi non lo è mai stata.

E' una questione di chi progetta, sviluppa e costruisce quello schema e quelle meccaniche.

Alfa faceva la TA dai tempi della Sud (e sappiamo con che layout), e nessuno infatti ha mai recriminato nulla.
Poi qualcuno ha deciso di prendere il telaio della tipo, piazzarci un bialbero (o busso) di traverso a sbalzo, pensando di aver trovato la quadratura del cerchio.

Invece aveva solo sancito l'inizio della fine di Alfa, con tutti i guasti seguenti. Di cui, guarda un po', si parla tutt'ora, con corollario di vendite di "storiche" skizzate alle stelle...
crank ha scritto:
....
Tolti i ricchi rimangono i colpiti dalla crisi, e vedi come si è puntato su Panda.
Nella scaletta degli investimenti, in quest'ottica, la zona centrale viene in un secondo momento. :(

Secondo me (mi sbaglierò, perché sono solo un utente da bar), non è questione di strategie, ma di sopravvivenza. Con il capestro veba da dipanare, si è rinviato tutto per tanto tempo, e si è investito quello che si poteva.
Come dicevano pochi giorni fa su Automototv, "se in tempo di crisi tutti i costruttori spingono al massimo i nuovi modelli e Marchionne, invece, fa l'esatto contrario per lo stesso motivo, c'è da chiedersi se lui è l'unico furbo (e gli altri sono tutti dei babbei) o se c'è dell'altro..."
 
crank ha scritto:
Le "vendite zero" di Opel sono superiori (in EU col solo marchio Opel) a TUTTO il Gruppo Fiat.
La 208 si vende bene (4a in Europa ad Aprile), a quel che mi risulta, e, se sorvoliamo sulla DS (tanto fallimentare che diventerà un marchio a sè stante, con saloni dedicati), allora sorvoliamo anche su successoni come Bravo e Delta...
Però c'è chi ha utili e chi ha dovuto chiudere stabilimenti.
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Certo, vediamo un po' in quali stabilimenti investe Fiat:
" Proprio in queste settimane la fabbrica serba è stata messa sotto pressione per aumentare la produzione della 500L, grazie alla crescita della domanda dovuta all'avvio delle vendite sul mercato americano e al lancio, ormai prossimo, della 500L+, la variante a sette posti. Gl'investimenti decisi dal Gruppo Fiat porteranno all'assunzione di nuova forza lavoro (da 2.400 a 3.000 operai), per raggiungere, a regime, una capacità produttiva compresa tra 110.000 e 160.000 esemplari l'anno."

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/fabbrica-fiat-di-kragujevac-un-operaio-danneggia-trentuno-500l?comeFrom=forum_QRT

Gli utili VW li ha riversati anche sui dipendenti. http://motori.corriere.it/attualita/13_maggio_28/volkswagen-aumento-dipendenti_7f3924b6-c784-11e2-803a-93f4eea1f9ad.shtml
 
vecchioAlfista ha scritto:
crank ha scritto:
Pensare che un manager, con un curriculum di tutto rispetto, che ha dimostrato anche nella stessa azienda di sapere come muoversi, invece che ignorante abbia delle informazioni ed un piano che noi che chiaccheriamo sui forum non abbiamo è così assurdo?

Perché qui si parla tanto di plusvalenze, ma non mi risulta abbiano venduto stabilimenti. Anzi li hanno comprati.

Una casa automobilistica deve VENDERE auto. Il che significa sapere cosa si vende, avere i liquidi per industrializzarle, ed indovinare il posto ed il tempo per lanciarle.
Numeri alla mano, il gruppo FIAT sta meglio di tanti altri che invece lanciano modelli. E' ignoranza o strategia?

Per fare un esempio, rinviare la sostituzione di Punto e lanciare la 500L è stata ignoranza o strategia?

sei OT Cranck.

Qui si parla di Alfa, non del gruppone nel suo complesso: che farà pure buoni utili finanziari nel breve periodo, ma sta gravemente lasciando scoperto il mercato di riferimento di un marchio "a buona redditività". Lo afferma di fatto pure il Direttore nel suo editoriale (che fra l'altro non condivido per buona parte), ma che ha il merito di evidenziare questo aspetto, al di là delle semplici "aspettative" degli appassionati.

Poi chiamala contingenza, momento storico, strategia su plan che noi non conosciamo, ma rimane il dato di fatto: gli altri saturano il mercato mentre Alfa e Lancia lo abbandonano.
E fiat lancia il minimo indispensabile poiché i soldi (lo abbiamo capito) servono ad altro, od almeno fino alla risoluzione della rogna veba.

Quanto sulla questione 500L/Punto non mi esprimo: non sostituire la regina di tutta la produzione storica torinese lo trovo, semplicemente, un feroce segno della difficilissima contingenza.

Che poi la 500ona ha - per fortuna - un buon successo. Ma ti ricordo che sostituisce, di fatto, tre auto decotte in un colpo solo (Bravo, Punto, 16 e Idea).

crank ha scritto:
In quell'epoca Prodi ha dismesso tutta l'IRI, compresa la svendita folle della SME alla Buitoni.
Questo è pacifico. E vale per molte altre aziende anche non pubbliche. :(

beh, ed allora di cosa parliamo?

crank ha scritto:
Su BMW c'è tanto da dire. Innanzitutto offriva soluzioni tecniche che la 75 sembrava un'Enterprise al confronto. Per contro quando ci stavi dentro avvertivi una QUALITA' superiore, come interni, come insonorizzazione, anche come carrozzeria e verniciatura.
Sono stati testardi ad insistere con la TP e fortunati perché pochi anni dopo è arrivata l'elettronica.
ALFA già progettava a TA (lo disse anche 75turbotp ai tempi), in FIAT di trazioni posteriori non ne avevano proprio da anni. 155 doveva essere di passaggio prima di una berlina ALFA TP. Poi arrivò una dirigenza che puntava a riunire tutto (esistono addirittura bozzetti di un marchio unico alfa-lancia-fiat) per diventare la Daewoo d'Europa (epoca 156), infine mancò la liquidità e si agì insieme a GM.

BMW solo elettronica? o belle lamiere teutoniche?

Mi sembra un po' scarsina come analisi del successo di un marchio che ha sostituito Alfa Romeo non solo nell'immagine collettiva di auto sportiva, ma anche nell'essere punto di riferimento e status-quo della tecnica motoristica e del piacere di guida in quei segmenti e territori tipici di Alfa.

Quanto all'Alfa TA, è un falso problema.
Non è solo una questione di dove tirano le ruote, anzi non lo è mai stata.

E' una questione di chi progetta, sviluppa e costruisce quello schema e quelle meccaniche.

Alfa faceva la TA dai tempi della Sud (e sappiamo con che layout), e nessuno infatti ha mai recriminato nulla.
Poi qualcuno ha deciso di prendere il telaio della tipo, piazzarci un bialbero (o busso) di traverso a sbalzo, pensando di aver trovato la quadratura del cerchio.

Invece aveva solo sancito l'inizio della fine di Alfa, con tutti i guasti seguenti. Di cui, guarda un po', si parla tutt'ora, con corollario di vendite di "storiche" skizzate alle stelle...
crank ha scritto:
....
Tolti i ricchi rimangono i colpiti dalla crisi, e vedi come si è puntato su Panda.
Nella scaletta degli investimenti, in quest'ottica, la zona centrale viene in un secondo momento. :(

Secondo me (mi sbaglierò, perché sono solo un utente da bar), non è questione di strategie, ma di sopravvivenza. Con il capestro veba da dipanare, si è rinviato tutto per tanto tempo, e si è investito quello che si poteva.
Come dicevano pochi giorni fa su Automototv, "se in tempo di crisi tutti i costruttori spingono al massimo i nuovi modelli e Marchionne, invece, fa l'esatto contrario per lo stesso motivo, c'è da chiedersi se lui è l'unico furbo (e gli altri sono tutti dei babbei) o se c'è dell'altro..."

Tanti applausi! ;)
 
Ringrazio Menech per l'editoriale.

Mi pare buono per lanciare un sasso e fare un po' di casino, ma mi pare manchi un pelino di coerenza.

In ordine sparso, trovo coraggiosa l'uscita sul basamento Pentastar del v6 "Ferrari". Perché era cosa ormai risaputa, ma fiat lo aveva nascosto, ed a quanto pare imposto un certo embargo alla stampa nazionale: mentre in america di questo fatto erano orgogliosi, e lo strombazzano pure i blog di quartiere, In Italia nessuna testata aveva finora osato sfidare l'ira funesta del pelide achillonne .

Un po' troppo candore invece nell'incitamento sulla 169 pronta. Perché menzionare una nuova alfettona é utile ad infiammare gli animi e scatenare i dibattiti, ma il direttore sa - ed omette - che non ci sono motori disponibili sotto il v6 "Ferrari" ed il diesel 3 litri VM. E senza due litri diesel, dove te la sbatti la 169, fai una riedizione del flop Thema?

É un'altra la vettura la cui assenza é più significativa, come già si diceva. É il suv su base Giulietta. Che é già bello che marciante a marchio Jeep, più ambito sul mercato europeo rispetto le segmento E, ed equipaggiabile con una gamma motori già pronta e ben più spendibile sul mercato europeo. Doveva essere fatta a mirafiori se non erro, che invece sta aperta un paio di giorni al mese. Fiat non ne parla, il sig. Cavicchi nemmeno.

Infine, un po' spaccona l'uscita sui "soldi degli altri". Senza arrivare all'estremo di rivendicare i miliardi di aiuti statali, il direttore dovrebbe aver chiaro che un'azienda come fiat, ma anche come Quattroruote, che vende prodotti ai consumatori, investe sì soldi propri, ma allo scopo di intercettare i nostri. Se ci vuol provare, siamo disponibili, ma sarà il caso che l'interessato cominci a sturarsi prima le orecchie su cosa vogliano in cambio legittimi proprietari dei soldi che gli interessa intercettare.

Diversamente può anche continuare nel lavoro di abbassare la saracinesca, già ben avviato.
 
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