<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa vittima dell'ignoranza di Fiat | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Alfa vittima dell'ignoranza di Fiat

ottovalvole ha scritto:
penso che se guardiamo all'italia urge una giulietta sedan e una station wagon, minimo investimento massimo guadagno. se guardiamo al mercato globale urgono una giulia, una ammiraglia e almeno 2 suv oltre alla giulietta sedan. se si vuole seguire la strada della 4c e 8c allora urge una 6c e la spyder e soprattutto le corse, in questo modo l'alfa diventerá produttore di vetture prettamente sportive lasciando il mercato delle berline al resto del gruppo......una sorta di ferrari basso di gamma e sinceramente non mi dispiace!

eviterei voli pindarici della fantasia e mi accontenterei dell'unico prodotto relmente fattibile in tempi brevi ed a costi contenuti, ovverosia una segmento E...
 
Smash01 ha scritto:
In questa fase di mercato, dove l'intero segmento D vale in Italia non più di 2500 3000 auto, fare grossi investimenti per vendere nella migliore delle ipotesi non più di 1000 auto al mese, sempre se azzecchi la linea ed i coontenuti, significa produrre grosse perdite. (SUICIDIO GARANTITO)
Un'altra strada sarebbe fare un'Alfa al risparmio per cercare i volumi, ma allora il potenziale sarebbe di soli 300 pezzi al mese, (in Italia beninteso). Ma questo si che sarebbe un suicidio.

Esatto, ecco spiegato spiegato il motivo dei continui ritardi. Se arriveranno nuove Alfa, io credo di si, arriveranno solo laddove i modelli proposti avranno serie possibilita' non dico di rivelarsi remunerativi ma almeno di dar vita ad oneri sostenibili dal bilancio del Gruppo. La 4C va bene, l'Alfetta potrebbe fare altrettnto, cosi' come un Suv di prestigio. Queste auto potrebbero arrivare tutte quante entto il 2014, il Gruppo ha gia' ampiamente dimostrato di essere in grado di tirar fuori auto di eccellenza assoluta in cosi' poco tempo. Credo che cosi' sara'
 
ottovalvole ha scritto:
penso che se guardiamo all'italia urge una giulietta sedan e una station wagon, minimo investimento massimo guadagno. se guardiamo al mercato globale urgono una giulia, una ammiraglia e almeno 2 suv oltre alla giulietta sedan. se si vuole seguire la strada della 4c e 8c allora urge una 6c e la spyder e soprattutto le corse, in questo modo l'alfa diventerá produttore di vetture prettamente sportive lasciando il mercato delle berline al resto del gruppo......una sorta di ferrari basso di gamma e sinceramente non mi dispiace!

A me una Alfa che rappresenti la Ferrari basso di gamma invece dispiacerebbe. Significherebbe andare a fare concorrenza a Porsche, ma non abbiamo un mercato interno come quello che è il mercato tedesco per Porsche e quindi ci sarebbero difficoltà enormi per fare dei volumi tali da rendere redditiza l'operazione.

Io partire invece con il rifare lo stile alla MiTo e alla Giulietta perchè quello attuale a me fa proprio .... pena.
Insomma farei della nuova MiTo e della Nuova Giulietta delle auto belle come lo fu la 147 quando venne presentata. La base di partenza DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE QUESTA.
Poi, va benissimo, anzi sarebbe opportuno ed inteligente partire dalla maserati Ghibli per avere la futura 169. Ma attenzione, se lo stile ricalca quello della MiTo-Giulietta, con fari ovoidali e tristi allora sarebbero investimenti a perdere.
 
BufaloBic ha scritto:
Smash01 ha scritto:
In questa fase di mercato, dove l'intero segmento D vale in Italia non più di 2500 3000 auto, fare grossi investimenti per vendere nella migliore delle ipotesi non più di 1000 auto al mese, sempre se azzecchi la linea ed i coontenuti, significa produrre grosse perdite. (SUICIDIO GARANTITO)
Un'altra strada sarebbe fare un'Alfa al risparmio per cercare i volumi, ma allora il potenziale sarebbe di soli 300 pezzi al mese, (in Italia beninteso). Ma questo si che sarebbe un suicidio.

Esatto, ecco spiegato spiegato il motivo dei continui ritardi. Se arriveranno nuove Alfa, io credo di si, arriveranno solo laddove i modelli proposti avranno serie possibilita' non dico di rivelarsi remunerativi ma almeno di dar vita ad oneri sostenibili dal bilancio del Gruppo. La 4C va bene, l'Alfetta potrebbe fare altrettnto, cosi' come un Suv di prestigio. Queste auto potrebbero arrivare tutte quante entto il 2014, il Gruppo ha gia' ampiamente dimostrato di essere in grado di tirar fuori auto di eccellenza assoluta in cosi' poco tempo. Credo che cosi' sara'

Ma avete vagamente presenti la Evoque, la Q3 o la CLA, tutte lanciate in piena crisi?
Se il prodotto è valido, vende. Se no, vende di più Smart.
 
renexx ha scritto:
BufaloBic ha scritto:
Smash01 ha scritto:
In questa fase di mercato, dove l'intero segmento D vale in Italia non più di 2500 3000 auto, fare grossi investimenti per vendere nella migliore delle ipotesi non più di 1000 auto al mese, sempre se azzecchi la linea ed i coontenuti, significa produrre grosse perdite. (SUICIDIO GARANTITO)
Un'altra strada sarebbe fare un'Alfa al risparmio per cercare i volumi, ma allora il potenziale sarebbe di soli 300 pezzi al mese, (in Italia beninteso). Ma questo si che sarebbe un suicidio.

Esatto, ecco spiegato spiegato il motivo dei continui ritardi. Se arriveranno nuove Alfa, io credo di si, arriveranno solo laddove i modelli proposti avranno serie possibilita' non dico di rivelarsi remunerativi ma almeno di dar vita ad oneri sostenibili dal bilancio del Gruppo. La 4C va bene, l'Alfetta potrebbe fare altrettnto, cosi' come un Suv di prestigio. Queste auto potrebbero arrivare tutte quante entto il 2014, il Gruppo ha gia' ampiamente dimostrato di essere in grado di tirar fuori auto di eccellenza assoluta in cosi' poco tempo. Credo che cosi' sara'

Ma avete vagamente presenti la Evoque, la Q3 o la CLA, tutte lanciate in piena crisi?
Se il prodotto è valido, vende. Se no, vende di più Smart.
La evoque è quella più bella, ed infatti va alla grande, ragion per cui, se devono sfornare nuovi modelli che siano belli, altrimenti ai voglia a mettere la Tp, o altre raffinatezze tecniche, non le vendi e diventa un bagno di sangue. vederev i numeri della Mito per credere.
 
Smash01 ha scritto:
La evoque è quella più bella, ed infatti va alla grande, ragion per cui, se devono sfornare nuovi modelli che siano belli, altrimenti ai voglia a mettere la Tp, o altre raffinatezze tecniche, non le vendi e diventa un bagno di sangue. vederev i numeri della Mito per credere.

Magari perchè la MiTo forse, per molteplici ragioni, nel proprio segmento, non è, o non è più, valida quanto una Evoque, o una Q3, nel loro.
Poi, o sbaglio, le auto belle le sapevamo disegnare anche noi?
Ah, cavolo, scordavo che Fiat ha fatto scappare anche i migliori designers... :twisted:

P.S. e se basta solo fare un'auto bella, perchè allora Fiat si ostina a fare così pochi modelli? Non è quella che fa bene a non investire, perchè tanto non si vende? Ma se basta una bella linea, che ce vo'?
 
renexx ha scritto:
Smash01 ha scritto:
La evoque è quella più bella, ed infatti va alla grande, ragion per cui, se devono sfornare nuovi modelli che siano belli, altrimenti ai voglia a mettere la Tp, o altre raffinatezze tecniche, non le vendi e diventa un bagno di sangue. vederev i numeri della Mito per credere.

Magari perchè la MiTo forse, per molteplici ragioni, nel proprio segmento, non è, o non è più, valida quanto una Evoque, o una Q3, nel loro.
Poi, o sbaglio, le auto belle le sapevamo disegnare anche noi?
Ah, cavolo, scordavo che Fiat ha fatto scappare anche i migliori designers... :twisted:

P.S. e se basta solo fare un'auto bella, perchè allora Fiat si ostina a fare così pochi modelli? Non è quella che fa bene a non investire, perchè tanto non si vende? Ma se basta una bella linea, che ce vo'?

Ho provato MiTo e Giulietta, e le ho trovate auto di sostanza, ben fatte e robuste. La Giulietta anche meglio della Golf. Però, per me sono auto brutte e mai le comprerei. Trova attualemnte ancora bella la 147, eppure son passati 12 anni.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Oh beh...Il discorso si può approfondire quanto vuoi, con varie ipotesi, variabili e distinguo.

Solo che se ci provi col salumiere non ti fa neanche finire: ti fa subito notare che è un discorso tutto artificiale, perchè la prima azienda tecnicamente sarebbe già chiusa con bancarotta da mo'. Salvo farsi ripianare i buchi delle perdite dalla consorella americana, e farsi pagare la cassa integrazione con gli impianti che lavorano 2 giorni al mese. Da te e da me, ovviamente.

E il discorso si arena subito.
A me basta che tu decida se vuoi fare il discorso da salumiere o quello da dottore.
In ogni caso, che si faccia ripianare i buchi dagli americani, dal mercato brasiliano, dalle regioni o da quello che vuoi, l'importante è chiudere in utile. E visto che molti altri non lo fanno la cosa è tutt'altro che scontata oggi.
Poi negli anni 70 potevi pure permetterti di fare un modello per puro dispetto, oggi le cose sono cambiate e se non si riesce a capire, meglio vendere prosciutti.

renexx ha scritto:
Non sarebbe, se non per il fatto che in Fiat sono tutte seg.A e B, dove i margini sono risicati (ricordi la polemica di Marchionne con VW per i prezzi della up!). E poi, c'è anche Peugeot, consorella di Citroen, che vende da sola come tutto il gruppo Fiat.
Ed Alfa vale meno di Smart.
Tutto ciò non mi pare una bella cosa.
Bella non è affatto. Però anche PSA non se la passa per nulla bene.

Non si può fare un discorso completo senza considerare almeno due momenti.
Il passato, fatto da ALMENO 10 anni di gestione incapace.
Il presente, che vede un mercato occidentale in contrazione pazzesca e su cui è IMPOSSIBILE far qualunque previsione oltre i due anni. Il mercato cinese con un governo che non sa che pesci pigliare, che prende decisoni una in contraddizione con l'altra e che non permette previsioni oltre l'anno. Un mercato di paesi in via di sviluppo che è in crescita ma pieno di concorrenti locali e non e in alcune zone politicamente instabile.

Questo significa che il problema non è la miopia di chi guarda, ma la fitta nebbia dell'ambiente in cui ci si deve muovere: non si naviga a vista, si naviga pressocché a culo.

Date queste premesse si possono fare due scelte di massima (e tralasciando un sacco di altre cose anche più importanti). Si può avere una gamma ristretta fatta di modelli sicuri o si può avere una gamma piena di modelli "lanciamoli e vediamo che succede".

In FIAT è stata fatta prima la seconda scelta, hanno lanciato crossover astrusi tipo Croma e Delta, van tipo il Qubo trekking e Doblò, monovolume per sfruttare l'ultimo spiraglio tipo Idea e Ulysse. La cosa più indovinata è stata il 16 ma hanno cannato la definizione di prodotto.
E' quello che stanno facendo gli altri, eh! Opel con Zafira e Meriva, Citroen con le DS e via elencando.

Poi hanno cambiato strategia e deciso di fare PRIMA una seria ricerca dei desideranda e POI il lancio.

Quindi cosa va nel mercato? Mentre la maggiorparte dei clienti sta scendendo di segmento si apre un'altra fetta di persone che richiedono le auto costose, la zona media è in contrazione fortissima. Lo sforzo va dunque nel ridefinire il basso di gamma, togliendo alle auto piccole l'aura di essere povere e trovi: 500, una Panda curata, Ypsilon 5 porte... il rilancio di Maserati ed il riposizionamento di Ferrari che vuole diventare ancora più esclusiva.
In verità a me la 500L non piace, però sta andando bene e credo che la 500L trekking finisca per essere il vero antagonista di Juke e Quasquai.

Ovviamente ALFA e Lancia in questa situazione se la passano malaccio anche perché coupé e cabrio non ripagano il metallo con cui sono fatte e le medie costano molto senza essere la cassa di un tempo. Se anche VW ha puntato tanto su Polo un motivo c'è. Allora Lancia l'abbini a Chrysler e lavori sui mercati Chrysler, e per ALFA cerchi di lavorare di marketing, fai modelli più esclusivi e cerchi di contenere i prezzi.

Per citare qualcuno che scemo non era: meglio tirare a campare che tirare le cuoia.
 
crank ha scritto:
A me basta che tu decida se vuoi fare il discorso da salumiere o quello da dottore.
In ogni caso, che si faccia ripianare i buchi dagli americani, dal mercato brasiliano, dalle regioni o da quello che vuoi, l'importante è chiudere in utile. E visto che molti altri non lo fanno la cosa è tutt'altro che scontata oggi.
Poi negli anni 70 potevi pure permetterti di fare un modello per puro dispetto, oggi le cose sono cambiate e se non si riesce a capire, meglio vendere prosciutti.

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Crank, davvero... ma quindi tu stai teorizzando che in un periodo di fame ritieni furbo smettere di andare al lavoro, così almeno si risparmiano energie preziose...? Ed alla domanda " con cosa paghi le bollette e il pane?" rispondi bel bello che tanto hai uno zio d'America che ti manda ogni mese la paghetta?

E non ti sovviene che se non avessi uno zio d'America saresti già sotto un ponte, come tutti gli altri che si devono mantenere da sé? Hai bisogno che te lo dica un dottore? :lol:
 
prenderei ad esempio suzuki, una gamma ridotta fatta di vetture da vendere in tutto il mondo, alcune solo col suo marchio e alcune in jointventure con altre case. suzuki alto - nissan pixo, swift, splash - agila, sx4 - sedici, granvitara e jimny. ah! kizashi! un esempio che se si fanno macchine gradevoli avvalendosi anche della collaborazione di terzi (penso che i multijet fiat hanno fatto la loro parte) si vendono bene anche senza un blasone e una gamma completa.
 
ottovalvole ha scritto:
prenderei ad esempio suzuki, una gamma ridotta fatta di vetture da vendere in tutto il mondo, alcune solo col suo marchio e alcune in jointventure con altre case. suzuki alto - nissan pixo, swift, splash - agila, sx4 - sedici, granvitara e jimny. ah! kizashi! un esempio che se si fanno macchine gradevoli avvalendosi anche della collaborazione di terzi (penso che i multijet fiat hanno fatto la loro parte) si vendono bene anche senza un blasone e una gamma completa.

Giusto, ma qua si parla del marchio Alfa Romeo, Suzuki fa automezzi :) l'Alfa Romeo deve fare automobili. E' diverso. :thumbup:

La politica della Suzuki sarebbe consono se vuoi rinverdire un marchio come Autobianchi.
 
crank ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Oh beh...Il discorso si può approfondire quanto vuoi, con varie ipotesi, variabili e distinguo.

Solo che se ci provi col salumiere non ti fa neanche finire: ti fa subito notare che è un discorso tutto artificiale, perchè la prima azienda tecnicamente sarebbe già chiusa con bancarotta da mo'. Salvo farsi ripianare i buchi delle perdite dalla consorella americana, e farsi pagare la cassa integrazione con gli impianti che lavorano 2 giorni al mese. Da te e da me, ovviamente.

E il discorso si arena subito.
A me basta che tu decida se vuoi fare il discorso da salumiere o quello da dottore.
In ogni caso, che si faccia ripianare i buchi dagli americani, dal mercato brasiliano, dalle regioni o da quello che vuoi, l'importante è chiudere in utile. E visto che molti altri non lo fanno la cosa è tutt'altro che scontata oggi.
Poi negli anni 70 potevi pure permetterti di fare un modello per puro dispetto, oggi le cose sono cambiate e se non si riesce a capire, meglio vendere prosciutti.

renexx ha scritto:
Non sarebbe, se non per il fatto che in Fiat sono tutte seg.A e B, dove i margini sono risicati (ricordi la polemica di Marchionne con VW per i prezzi della up!). E poi, c'è anche Peugeot, consorella di Citroen, che vende da sola come tutto il gruppo Fiat.
Ed Alfa vale meno di Smart.
Tutto ciò non mi pare una bella cosa.
Bella non è affatto. Però anche PSA non se la passa per nulla bene.

Non si può fare un discorso completo senza considerare almeno due momenti.
Il passato, fatto da ALMENO 10 anni di gestione incapace.
Il presente, che vede un mercato occidentale in contrazione pazzesca e su cui è IMPOSSIBILE far qualunque previsione oltre i due anni. Il mercato cinese con un governo che non sa che pesci pigliare, che prende decisoni una in contraddizione con l'altra e che non permette previsioni oltre l'anno. Un mercato di paesi in via di sviluppo che è in crescita ma pieno di concorrenti locali e non e in alcune zone politicamente instabile.

Questo significa che il problema non è la miopia di chi guarda, ma la fitta nebbia dell'ambiente in cui ci si deve muovere: non si naviga a vista, si naviga pressocché a culo.

Date queste premesse si possono fare due scelte di massima (e tralasciando un sacco di altre cose anche più importanti). Si può avere una gamma ristretta fatta di modelli sicuri o si può avere una gamma piena di modelli "lanciamoli e vediamo che succede".

In FIAT è stata fatta prima la seconda scelta, hanno lanciato crossover astrusi tipo Croma e Delta, van tipo il Qubo trekking e Doblò, monovolume per sfruttare l'ultimo spiraglio tipo Idea e Ulysse. La cosa più indovinata è stata il 16 ma hanno cannato la definizione di prodotto.
E' quello che stanno facendo gli altri, eh! Opel con Zafira e Meriva, Citroen con le DS e via elencando.

Poi hanno cambiato strategia e deciso di fare PRIMA una seria ricerca dei desideranda e POI il lancio.

Quindi cosa va nel mercato? Mentre la maggiorparte dei clienti sta scendendo di segmento si apre un'altra fetta di persone che richiedono le auto costose, la zona media è in contrazione fortissima. Lo sforzo va dunque nel ridefinire il basso di gamma, togliendo alle auto piccole l'aura di essere povere e trovi: 500, una Panda curata, Ypsilon 5 porte... il rilancio di Maserati ed il riposizionamento di Ferrari che vuole diventare ancora più esclusiva.
In verità a me la 500L non piace, però sta andando bene e credo che la 500L trekking finisca per essere il vero antagonista di Juke e Quasquai.

Ovviamente ALFA e Lancia in questa situazione se la passano malaccio anche perché coupé e cabrio non ripagano il metallo con cui sono fatte e le medie costano molto senza essere la cassa di un tempo. Se anche VW ha puntato tanto su Polo un motivo c'è. Allora Lancia l'abbini a Chrysler e lavori sui mercati Chrysler, e per ALFA cerchi di lavorare di marketing, fai modelli più esclusivi e cerchi di contenere i prezzi.

Per citare qualcuno che scemo non era: meglio tirare a campare che tirare le cuoia.

sicuramente qualcuno. oltre a me, ricorda che, fonti ufficiali Ferrari, hanno affermato, non molto tempo orsono, che il target della casa era, nel medio periodo, di 10000 auto l'anno, del tutto in linea con l'attuale filosofia aziendale...ora che (dichiarazione del Presidente della Lamborghini) il mercato delle supercar è previsto in flessione nei prossimi anni, la produzione verrà ridotta di circa 300 auto l'anno per mantenere l'esclusività del marchio...direi che ormai siamo abituati da anni alle discutibili dichiarazioni dei vertici aziendali...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Crank, davvero... ma quindi tu stai teorizzando che in un periodo di fame ritieni furbo smettere di andare al lavoro, così almeno si risparmiano energie preziose...? Ed alla domanda " con cosa paghi le bollette e il pane?" rispondi bel bello che tanto hai uno zio d'America che ti manda ogni mese la paghetta?

E non ti sovviene che se non avessi uno zio d'America saresti già sotto un ponte, come tutti gli altri che si devono mantenere da sé? Hai bisogno che te lo dica un dottore? :lol:
Discorso da salumiere, va bene.
Io sto teorizzando che in periodo di fame la mia azienda deve ridurre le spese al necessario, accettare anche altri lavori e lavorare per avere utili. Da qualunque fonte.
 
Venerdì pomeriggio ho scambiato due parole con Fabrizio Giovanardi, per chi non lo conosce e' un pilota che ha corso molto con Alfa ed è ancora in attività .
Parlando dell'Alfa mi fa un ghigno e mi dice: " ......ma se hanno mandato via anche De Silva, uno innamorato delle Alfa! Oggi e' il numero uno di VW, mica uno qualsiasi....."
Braccia aperte di rassegnazione.

Qui in Veneto si dice : " a mati e paroni non se comanda!"
 
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