75turboTP ha scritto:
Riccardo S ha scritto:
Cari forumisti,
ho letto con attenzione tutto quello che e stato detto sul argomento ALFA nei giorni recenti, anche nell'ottica di tutto cio che stanno facendo i vertici di FIAT SPA per rilanciare il marchio nonche farlo diventare profittevole e remunerativo (questi sono le basi per il vero rilancio in futuro, di cui non si puo prescindere).
Essendo un'appassionato alfista (due 159 in possesso - berlina 2.2 JTS 2006 e SW 1.9 Multijet Distinctive - 2008) ma allo stesso tempo facendo un consigliere finanziario, dovrei farvi sapere che ogni tentativo volto a risanare i conti, consolidare ripresa e portar avanti tutti i progetti intrapresi (tutto quello che sta facendo Marchionne), sebbene a prima vista limitante dal punto di parere dei nostri sogni, non e indirizzato al declino del marchio, ma - al contrario - giova a mettere la corsia del brand alla strada giusta e - raggiungendo un'equilibrio finanziario, approfittare delle economie di scala nell'ambito del gruppo che si creato con ala acquisizione di Chrysler Group, entrando poi nella fase dello sviluppo vero, ma nache accompagnato da utili operativi.
Quindi, non si fa tutto questo, tutti quei progetti e ripensamenti per ridimensionare il marchio, ma per dargli un certo valore, stabilendo le basi per il futuro sviluppo. E ovvio che noi alfisti volevamo uno sviluppo "supersonico", la raffica dei modelli nuovi d'oggi in poi, una tecnologia all'avanguardia nel differenciare i modelli FIAT da quelli di ALFA, "quadrilateri" anteriori e posteriori, etc. ma non si puo soltanto prendere i pressupposti dai sogni che si ha nel cuore.
Dobbiamo conciliare e consolidare il piano industriale vero e reale, realizzabile, sfruttare un'opportunita di mettere insieme le tecnologie Chrysler e quelle Alfa-Fiat, per andar avanti con il rilancio del marchio ALFA.
Cosi si fa nel mondo che si sta per globalizzare, non si deve prescindere - nemmeno in buona fede - dalle giuste scelte economiche, partendo dalla premessa che ALFA restera il culmine emotivo di FIAT GROUP (a parte il discorso Ferrari-Maserati) e andra a sviluppare in modo ragionevole e prudente scaldando sempre i cuori e sogni di noi.
D'altro canto il piano presentato dai vertici, confermato nella stampa tedesca, non e niente male:
2010 Giulietta
2010 Spider Duetto Centenario
2011 Giulia (oppure 2012 - per me sembra piu credibile, tanto piu che la 159 e cosi bella, valida e dovrebbe andar avanti)
2012 169
2013 Kamal
Non si deve anche considerare come il male peggiore le sinergie meccaniche con Chrysler, ci possono dare una mano per diversificare la gamma e realizzare di piu spendendo di meno.
Ancora una cosa importante, ALFA c'e e va avanti, e italiana e restera italiana per sempre. Non si puo paragonarla con nessun'altra realta di marchio.
Tanti saluti, cordialmente,
Riccardo
D'altro canto il piano presentato dai vertici, confermato nella stampa tedesca
"Fiat Group Automobiles potrebbe sospendere temporaneamente i futuri investimenti in programma per Alfa Romeo nell?ambito di una revisione strategica del brand richiesta da Sergio Marchionne in persona.
Quella del ?congelamento? dei prossimi prodotti è una delle due strade prese in considerazione da Fiat: l?altra, secondo un approfondito reportage appena pubblicato da Automotive News, sarebbe quella di attingere fortemente alla banca organi Chrysler per rimpiazzare la 159 e dare un?erede alla 166 senza spendere più del dovuto. ?L?amministratore delegato Sergio Marchionne ha esaurito la pazienza nei confronti del marchio? riporta testualmente l?organo di informazione. Il numero uno Fiat avrebbe richiesto questa profonda revisione strategica sul marchio Alfa, allo scopo di valutarne le attuali potenzialità
Ricca' Marchionne ha annunciato che non fara' nulla di tutto questo e la stampa tedesca forse quell'articolo(che continuate a postare)e stato scritto prima dell'annuncio.
Caro 75TURBOTP,
Ti ringrazio di cuore per la risposta, ma quello che volevo dire nel mio testo originario viene dalle esperienze gestionali sperimentate presso diverse societa, nonche dall'affetto sempre provato verso il marchio ALFA, verso la nostra Italia (made in Italy) in generale. Dobbiamo diffenderla, non denigrare quello che stiamo facendo noi.
Le parole dette da Marchionne di dover ripensare le strategie non significano che si tratta della rinucia allo sviluppo del marchio, dei nuovi modelli, soltanto - come spesso succede nelle politiche industriali dei grandi gruppi internazionali - di dover costantemente valutare le potenzialita ed opportunita del mercato e di conseguenza - adeguare le strategie proprie in modo che possano sfruttare al meglio le attuali circostanze della situazione.
Quindi - non cancellare il rilancio, ma cambiare un po' rotta per fare di piu con le risorse che si avrebbe a disposizione, servirsi di tutto cio che potrebbe essere messo insieme seguendo la regola d'economia di scala e delle sinergie industriali "sotto la carozzeria": uno piu due talvolta potrebbe fare cinque, usando il senso metaforico delle parole.
Non vedo niente di male, che male sarebbe che si utilizzi per i nuovi modelli un po' di tecnologia americana, in cambio di quella italiana data a loro, mescolando diverse fonti dell'ingegneria?? Cosi e costruito il mondo d'oggi e nel futuro prossimo non cambiera sotto questo aspetto. Non si puo essere autarchico, non ci permetta di fare cosi il mondo del XXI secolo.
Persino questo ripensamento delle strategie dettato da Marchionne serve a definire il nuovo bel corso, guardando indietro dobbiamo mettersi d'accordo che tutto quello che e stato deciso e fatto finora da Marchionne serviva per sviluppare la Fiat, nonche gli altri marchi del gruppo. Tanti bei modelli...
Dal lontano 2004 fino ad oggi. Non sono le parole, sono i fatti. Non vedo perche dobbiamo dubitare che questo grande manager riconosciuto nel mondo non faccia un grande salto di sviluppo per ALFA, forse con vari strumenti e diverse risorse, ma come sempre con la ineguagliabile efficacia e successo.
Staremo a vedere, sono fiducioso che ALFA ci dara ancora tante soddisfazioni, a partire dalla bellissima Giulietta che ci sta ad aspettare.
Ti saluto cordialmente,
Riccardo