<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ALFA ROMEO - sviluppo e rilancio vero - IMPORTANTISSIMO!!! | Il Forum di Quattroruote

ALFA ROMEO - sviluppo e rilancio vero - IMPORTANTISSIMO!!!

Cari forumisti,
ho letto con attenzione tutto quello che e stato detto sul argomento ALFA nei giorni recenti, anche nell'ottica di tutto cio che stanno facendo i vertici di FIAT SPA per rilanciare il marchio nonche farlo diventare profittevole e remunerativo (questi sono le basi per il vero rilancio in futuro, di cui non si puo prescindere).
Essendo un'appassionato alfista (due 159 in possesso - berlina 2.2 JTS 2006 e SW 1.9 Multijet Distinctive - 2008) ma allo stesso tempo facendo un consigliere finanziario, dovrei farvi sapere che ogni tentativo volto a risanare i conti, consolidare ripresa e portar avanti tutti i progetti intrapresi (tutto quello che sta facendo Marchionne), sebbene a prima vista limitante dal punto di parere dei nostri sogni, non e indirizzato al declino del marchio, ma - al contrario - giova a mettere la corsia del brand alla strada giusta e - raggiungendo un'equilibrio finanziario, approfittare delle economie di scala nell'ambito del gruppo che si creato con ala acquisizione di Chrysler Group, entrando poi nella fase dello sviluppo vero, ma nache accompagnato da utili operativi.
Quindi, non si fa tutto questo, tutti quei progetti e ripensamenti per ridimensionare il marchio, ma per dargli un certo valore, stabilendo le basi per il futuro sviluppo. E ovvio che noi alfisti volevamo uno sviluppo "supersonico", la raffica dei modelli nuovi d'oggi in poi, una tecnologia all'avanguardia nel differenciare i modelli FIAT da quelli di ALFA, "quadrilateri" anteriori e posteriori, etc. ma non si puo soltanto prendere i pressupposti dai sogni che si ha nel cuore.
Dobbiamo conciliare e consolidare il piano industriale vero e reale, realizzabile, sfruttare un'opportunita di mettere insieme le tecnologie Chrysler e quelle Alfa-Fiat, per andar avanti con il rilancio del marchio ALFA.
Cosi si fa nel mondo che si sta per globalizzare, non si deve prescindere - nemmeno in buona fede - dalle giuste scelte economiche, partendo dalla premessa che ALFA restera il culmine emotivo di FIAT GROUP (a parte il discorso Ferrari-Maserati) e andra a sviluppare in modo ragionevole e prudente scaldando sempre i cuori e sogni di noi.
D'altro canto il piano presentato dai vertici, confermato nella stampa tedesca, non e niente male:
2010 Giulietta
2010 Spider Duetto Centenario
2011 Giulia (oppure 2012 - per me sembra piu credibile, tanto piu che la 159 e cosi bella, valida e dovrebbe andar avanti)
2012 169
2013 Kamal
Non si deve anche considerare come il male peggiore le sinergie meccaniche con Chrysler, ci possono dare una mano per diversificare la gamma e realizzare di piu spendendo di meno.
Ancora una cosa importante, ALFA c'e e va avanti, e italiana e restera italiana per sempre. Non si puo paragonarla con nessun'altra realta di marchio.
Tanti saluti, cordialmente,
Riccardo
 
Adesso ti diranno che vivi di sogni,al solito a parte parlare contro a prescindere(anche perche' non hanno tutti i torti,a dire il vero,ma si insiste a dire sempre le stesse cose,diventando stucchevoli),altro non sanno fare...
 
Cos'è??

Un manifesto del prossimo futuro che ci aspetta??

Dopo il motore australiano anche quello yankee??

Azz...tocca rimpiangere già fpt?
 
Qui occorre una svolta, altro che piano di risanamento con logiche globalistiche... le logiche globalistiche che avrebbero dovuto rilanciare Lancia (bel gioco di parole) la hanno trasformata in una Autobianchi di lusso, ed ora si parla addirittura di chiusura del marchio... E Lancia non è stata oggetto di politiche insensate di gestione (come Alfa negli anni '70). Alfa Romeo sta facendo la stessa la fine. Come Richard Gere oggi decanta un lusso Lancia (che fu), avremo forse in futuro Alonso che parlerà di sportività assoluta accanto ad una "Grande Panda" ricarrozzata Alfa Romeo ?

Quattro ipotesi:
1- Grossi inverstimenti in tecnologia: il CRF "raddoppia" e differenzia la tecnologia (sopraffina per Alfa, il resto va a Fiat e quel che resta di Lancia). Come dire: multiair solo per Alfa Romeo, il resto rimane "standard". Come fa a sopravvivere Subaru, con tecnologie/soluzioni particolari ed esclusive (boxer anche diesel... sono pazzi) ? Si faccia lo stesso con Alfa Romeo in Fiat.
2- Si vende il marchio a qualcuno pieno di soldi (cinesi ?) che possa reggere la "botta" di investire in un qualcosa di unico e che possa poi essere venduto in serie. Altissimo rischio, unica possibilità di vedere realizzati i nostri sogni di Alfa Romeo di nuovo ai vertici della tecnologia. Leggerissimo piccolissimo problema... come si recupera il terreno perduto ? Sotto la guida di chi ?
3- Alfa Romeo = solo supercar. La 8C è stata un successone: si è venduta, ha tenuto alto il valore del marchio, con investimenti (immagino) abbastanza limitati. Ogni 5 anni si prende una delle piattaforme Maserati/Ferrari più performanti e la si trasforma in una Alfa Romeo da sogno. Pochi pezzi, tutti da favola. Sempre che convenga.
4- Si chiude qui, e si vive di ricordi. E siccome la memoria tende a cancellare quelli brutti, ogni anno la nostra amata Alfa Romeo diventerà sempre più prestigiosa...

Saluti,
Fred
 
licia.fede ha scritto:
Qui occorre una svolta, altro che piano di risanamento con logiche globalistiche... le logiche globalistiche che avrebbero dovuto rilanciare Lancia (bel gioco di parole) la hanno trasformata in una Autobianchi di lusso, ed ora si parla addirittura di chiusura del marchio... E Lancia non è stata oggetto di politiche insensate di gestione (come Alfa negli anni '70). Alfa Romeo sta facendo la stessa la fine. Come Richard Gere oggi decanta un lusso Lancia (che fu), avremo forse in futuro Alonso che parlerà di sportività assoluta accanto ad una "Grande Panda" ricarrozzata Alfa Romeo ?

Quattro ipotesi:
1- Grossi inverstimenti in tecnologia: il CRF "raddoppia" e differenzia la tecnologia (sopraffina per Alfa, il resto va a Fiat e quel che resta di Lancia). Come dire: multiair solo per Alfa Romeo, il resto rimane "standard". Come fa a sopravvivere Subaru, con tecnologie/soluzioni particolari ed esclusive (boxer anche diesel... sono pazzi) ? Si faccia lo stesso con Alfa Romeo in Fiat.
2- Si vende il marchio a qualcuno pieno di soldi (cinesi ?) che possa reggere la "botta" di investire in un qualcosa di unico e che possa poi essere venduto in serie. Altissimo rischio, unica possibilità di vedere realizzati i nostri sogni di Alfa Romeo di nuovo ai vertici della tecnologia. Leggerissimo piccolissimo problema... come si recupera il terreno perduto ? Sotto la guida di chi ?
3- Alfa Romeo = solo supercar. La 8C è stata un successone: si è venduta, ha tenuto alto il valore del marchio, con investimenti (immagino) abbastanza limitati. Ogni 5 anni si prende una delle piattaforme Maserati/Ferrari più performanti e la si trasforma in una Alfa Romeo da sogno. Pochi pezzi, tutti da favola. Sempre che convenga.
4- Si chiude qui, e si vive di ricordi. E siccome la memoria tende a cancellare quelli brutti, ogni anno la nostra amata Alfa Romeo diventerà sempre più prestigiosa...

Saluti,
Fred

La strada n1 non la vedo percorribile, mi chiedo come si possa spendere miglioni di euro in investimenti e ricerca, per poi sfruttare tale tecnologia solo per una nicchia di mercato. Costi che non rientreranno mai, ed è proprio questo punto, che ha spinto Marchionne a tali dichiarazioni....
Forse, visto che il MultiAir, non è un motore vero e proprio, ma una tecnologia applicata alla testa, una soluzione potrebbe essere, quella di destinare ad Alfa, oltre al attuale 1.8 I.D, una variante magari in versione 1,6 cc in varie potenze turbo ed apirati, ed invece lasciare il 1.4 Multiair ed l'imminente 900cc Multi Air sul resto di gamma Fiat...... Ma per questo ci vuole tempo.
 
Riccardo S ha scritto:
Cari forumisti,
ho letto con attenzione tutto quello che e stato detto sul argomento ALFA nei giorni recenti, anche nell'ottica di tutto cio che stanno facendo i vertici di FIAT SPA per rilanciare il marchio nonche farlo diventare profittevole e remunerativo (questi sono le basi per il vero rilancio in futuro, di cui non si puo prescindere).
Essendo un'appassionato alfista (due 159 in possesso - berlina 2.2 JTS 2006 e SW 1.9 Multijet Distinctive - 2008) ma allo stesso tempo facendo un consigliere finanziario, dovrei farvi sapere che ogni tentativo volto a risanare i conti, consolidare ripresa e portar avanti tutti i progetti intrapresi (tutto quello che sta facendo Marchionne), sebbene a prima vista limitante dal punto di parere dei nostri sogni, non e indirizzato al declino del marchio, ma - al contrario - giova a mettere la corsia del brand alla strada giusta e - raggiungendo un'equilibrio finanziario, approfittare delle economie di scala nell'ambito del gruppo che si creato con ala acquisizione di Chrysler Group, entrando poi nella fase dello sviluppo vero, ma nache accompagnato da utili operativi.
Quindi, non si fa tutto questo, tutti quei progetti e ripensamenti per ridimensionare il marchio, ma per dargli un certo valore, stabilendo le basi per il futuro sviluppo. E ovvio che noi alfisti volevamo uno sviluppo "supersonico", la raffica dei modelli nuovi d'oggi in poi, una tecnologia all'avanguardia nel differenciare i modelli FIAT da quelli di ALFA, "quadrilateri" anteriori e posteriori, etc. ma non si puo soltanto prendere i pressupposti dai sogni che si ha nel cuore.
Dobbiamo conciliare e consolidare il piano industriale vero e reale, realizzabile, sfruttare un'opportunita di mettere insieme le tecnologie Chrysler e quelle Alfa-Fiat, per andar avanti con il rilancio del marchio ALFA.
Cosi si fa nel mondo che si sta per globalizzare, non si deve prescindere - nemmeno in buona fede - dalle giuste scelte economiche, partendo dalla premessa che ALFA restera il culmine emotivo di FIAT GROUP (a parte il discorso Ferrari-Maserati) e andra a sviluppare in modo ragionevole e prudente scaldando sempre i cuori e sogni di noi.
D'altro canto il piano presentato dai vertici, confermato nella stampa tedesca, non e niente male:
2010 Giulietta
2010 Spider Duetto Centenario
2011 Giulia (oppure 2012 - per me sembra piu credibile, tanto piu che la 159 e cosi bella, valida e dovrebbe andar avanti)
2012 169
2013 Kamal
Non si deve anche considerare come il male peggiore le sinergie meccaniche con Chrysler, ci possono dare una mano per diversificare la gamma e realizzare di piu spendendo di meno.
Ancora una cosa importante, ALFA c'e e va avanti, e italiana e restera italiana per sempre. Non si puo paragonarla con nessun'altra realta di marchio.
Tanti saluti, cordialmente,
Riccardo
D'altro canto il piano presentato dai vertici, confermato nella stampa tedesca

"Fiat Group Automobiles potrebbe sospendere temporaneamente i futuri investimenti in programma per Alfa Romeo nell?ambito di una revisione strategica del brand richiesta da Sergio Marchionne in persona.

Quella del ?congelamento? dei prossimi prodotti è una delle due strade prese in considerazione da Fiat: l?altra, secondo un approfondito reportage appena pubblicato da Automotive News, sarebbe quella di attingere fortemente alla banca organi Chrysler per rimpiazzare la 159 e dare un?erede alla 166 senza spendere più del dovuto. ?L?amministratore delegato Sergio Marchionne ha esaurito la pazienza nei confronti del marchio? riporta testualmente l?organo di informazione. Il numero uno Fiat avrebbe richiesto questa profonda revisione strategica sul marchio Alfa, allo scopo di valutarne le attuali potenzialità


Ricca' Marchionne ha annunciato che non fara' nulla di tutto questo e la stampa tedesca forse quell'articolo(che continuate a postare)e stato scritto prima dell'annuncio.
 
Almeno lo ha detto chiaramente quello che hanno sempre pensato in fiat di Alfa Romeo......pero' lo hanno fatto solo quando ormai non c'e' piu' nulla da vendere!!
 
trinacrio ha scritto:
AH riccà scrivi come un dipendente del gruppo fiat 8)
ma forse mi sbaglio ;)

Caro TRINACRIO,
Ti ringrazio di cuore per la risposta, ma per intenderci bene, non sono stato mai, neanche non sono un dirigente ne dipendente fiat, sto facendo un mestiere di consulente finanziario indipendente a Trieste, svolgendo anche varie attivita all'estero, in Germania e in Polonia.
Quello che volevo dire nel mio testo viene dalle esperienze gestionali sperimentate presso diverse societa, nonche dall'affetto sempre provato verso il marchio ALFA, verso la nostra Italia (made in Italy) in generale. Dobbiamo diffenderla, non denigrare quello che stiamo facendo noi.
Le parole dette da Marchionne di dover ripensare le strategie non significano che si tratta della rinucia allo sviluppo del marchio, soltanto - come spesso succede nelle politiche industriali dei grandi gruppi internazionali - di dover costantemente valutare le potenzialita del mercato e di conseguenza - adeguare le strategie proprie in modo che possano sfruttare al meglio le attuali circostanze della situazione. Quindi - non cancellare il rilancio, ma cambiare un po' rotta per fare di piu con le risorse che si avrebbe a disposizione, servirsi di tutto cio che potrebbe essere messo insieme seguendo la regola d'economia di scala e delle sinergie industriali "sotto la carozzeria": uno piu due talvolta potrebbe fare cinque, usando il senso metaforico delle parole. Non vedo niente di male, che male sarebbe che si usi per i nuovi modelli un po' di tecnologia americana, in cambio di quella italiana data a loro?? Cosi e costruito il mondo d'oggi e nel futuro prossimo non cambiera sotto questo aspetto.
Staremo a vedere, sono fiducioso che ALFA ci dara ancora tante soddisfazioni, a partire dalla bellissima Giulietta che ci sta ad aspettare.
Ti saluto cordialmente,
Riccardo
 
75turboTP ha scritto:
Riccardo S ha scritto:
Cari forumisti,
ho letto con attenzione tutto quello che e stato detto sul argomento ALFA nei giorni recenti, anche nell'ottica di tutto cio che stanno facendo i vertici di FIAT SPA per rilanciare il marchio nonche farlo diventare profittevole e remunerativo (questi sono le basi per il vero rilancio in futuro, di cui non si puo prescindere).
Essendo un'appassionato alfista (due 159 in possesso - berlina 2.2 JTS 2006 e SW 1.9 Multijet Distinctive - 2008) ma allo stesso tempo facendo un consigliere finanziario, dovrei farvi sapere che ogni tentativo volto a risanare i conti, consolidare ripresa e portar avanti tutti i progetti intrapresi (tutto quello che sta facendo Marchionne), sebbene a prima vista limitante dal punto di parere dei nostri sogni, non e indirizzato al declino del marchio, ma - al contrario - giova a mettere la corsia del brand alla strada giusta e - raggiungendo un'equilibrio finanziario, approfittare delle economie di scala nell'ambito del gruppo che si creato con ala acquisizione di Chrysler Group, entrando poi nella fase dello sviluppo vero, ma nache accompagnato da utili operativi.
Quindi, non si fa tutto questo, tutti quei progetti e ripensamenti per ridimensionare il marchio, ma per dargli un certo valore, stabilendo le basi per il futuro sviluppo. E ovvio che noi alfisti volevamo uno sviluppo "supersonico", la raffica dei modelli nuovi d'oggi in poi, una tecnologia all'avanguardia nel differenciare i modelli FIAT da quelli di ALFA, "quadrilateri" anteriori e posteriori, etc. ma non si puo soltanto prendere i pressupposti dai sogni che si ha nel cuore.
Dobbiamo conciliare e consolidare il piano industriale vero e reale, realizzabile, sfruttare un'opportunita di mettere insieme le tecnologie Chrysler e quelle Alfa-Fiat, per andar avanti con il rilancio del marchio ALFA.
Cosi si fa nel mondo che si sta per globalizzare, non si deve prescindere - nemmeno in buona fede - dalle giuste scelte economiche, partendo dalla premessa che ALFA restera il culmine emotivo di FIAT GROUP (a parte il discorso Ferrari-Maserati) e andra a sviluppare in modo ragionevole e prudente scaldando sempre i cuori e sogni di noi.
D'altro canto il piano presentato dai vertici, confermato nella stampa tedesca, non e niente male:
2010 Giulietta
2010 Spider Duetto Centenario
2011 Giulia (oppure 2012 - per me sembra piu credibile, tanto piu che la 159 e cosi bella, valida e dovrebbe andar avanti)
2012 169
2013 Kamal
Non si deve anche considerare come il male peggiore le sinergie meccaniche con Chrysler, ci possono dare una mano per diversificare la gamma e realizzare di piu spendendo di meno.
Ancora una cosa importante, ALFA c'e e va avanti, e italiana e restera italiana per sempre. Non si puo paragonarla con nessun'altra realta di marchio.
Tanti saluti, cordialmente,
Riccardo
D'altro canto il piano presentato dai vertici, confermato nella stampa tedesca

"Fiat Group Automobiles potrebbe sospendere temporaneamente i futuri investimenti in programma per Alfa Romeo nell?ambito di una revisione strategica del brand richiesta da Sergio Marchionne in persona.

Quella del ?congelamento? dei prossimi prodotti è una delle due strade prese in considerazione da Fiat: l?altra, secondo un approfondito reportage appena pubblicato da Automotive News, sarebbe quella di attingere fortemente alla banca organi Chrysler per rimpiazzare la 159 e dare un?erede alla 166 senza spendere più del dovuto. ?L?amministratore delegato Sergio Marchionne ha esaurito la pazienza nei confronti del marchio? riporta testualmente l?organo di informazione. Il numero uno Fiat avrebbe richiesto questa profonda revisione strategica sul marchio Alfa, allo scopo di valutarne le attuali potenzialità


Ricca' Marchionne ha annunciato che non fara' nulla di tutto questo e la stampa tedesca forse quell'articolo(che continuate a postare)e stato scritto prima dell'annuncio.

Caro 75TURBOTP,
Ti ringrazio di cuore per la risposta, ma quello che volevo dire nel mio testo originario viene dalle esperienze gestionali sperimentate presso diverse societa, nonche dall'affetto sempre provato verso il marchio ALFA, verso la nostra Italia (made in Italy) in generale. Dobbiamo diffenderla, non denigrare quello che stiamo facendo noi.
Le parole dette da Marchionne di dover ripensare le strategie non significano che si tratta della rinucia allo sviluppo del marchio, dei nuovi modelli, soltanto - come spesso succede nelle politiche industriali dei grandi gruppi internazionali - di dover costantemente valutare le potenzialita ed opportunita del mercato e di conseguenza - adeguare le strategie proprie in modo che possano sfruttare al meglio le attuali circostanze della situazione.
Quindi - non cancellare il rilancio, ma cambiare un po' rotta per fare di piu con le risorse che si avrebbe a disposizione, servirsi di tutto cio che potrebbe essere messo insieme seguendo la regola d'economia di scala e delle sinergie industriali "sotto la carozzeria": uno piu due talvolta potrebbe fare cinque, usando il senso metaforico delle parole.
Non vedo niente di male, che male sarebbe che si utilizzi per i nuovi modelli un po' di tecnologia americana, in cambio di quella italiana data a loro, mescolando diverse fonti dell'ingegneria?? Cosi e costruito il mondo d'oggi e nel futuro prossimo non cambiera sotto questo aspetto. Non si puo essere autarchico, non ci permetta di fare cosi il mondo del XXI secolo.
Persino questo ripensamento delle strategie dettato da Marchionne serve a definire il nuovo bel corso, guardando indietro dobbiamo mettersi d'accordo che tutto quello che e stato deciso e fatto finora da Marchionne serviva per sviluppare la Fiat, nonche gli altri marchi del gruppo. Tanti bei modelli...
Dal lontano 2004 fino ad oggi. Non sono le parole, sono i fatti. Non vedo perche dobbiamo dubitare che questo grande manager riconosciuto nel mondo non faccia un grande salto di sviluppo per ALFA, forse con vari strumenti e diverse risorse, ma come sempre con la ineguagliabile efficacia e successo.
Staremo a vedere, sono fiducioso che ALFA ci dara ancora tante soddisfazioni, a partire dalla bellissima Giulietta che ci sta ad aspettare.
Ti saluto cordialmente,
Riccardo
 
Ciao riccardo ,spero che la tua analisi possa essere profetica
e che tutto infine possa riprendere nel verso giusto,per noi amanti dell'auto italiana e in particolare la nostra cara AF questo é un momento assai difficile,spero per tutti noi ,e dipendenti AF un futuro migliore e prospero

PS:mi scuso per il mio primo messaggio un po' sospettoso nei tuoi confronti ;)
 
Riccardo S ha scritto:
D'altro canto il piano presentato dai vertici, confermato nella stampa tedesca, non e niente male:
2010 Giulietta
2010 Spider Duetto Centenario
2011 Giulia (oppure 2012 - per me sembra piu credibile, tanto piu che la 159 e cosi bella, valida e dovrebbe andar avanti)
2012 169
2013 Kamal

avresti perfettamente ragione se questo fosse il piano di rilancio.. con tante belle novità nei prossimi anni. ma purtroppo le affermazioni della stampa tedesca sono state proprio smentite dalle dichiarazioni dell AD fiat.. quindi la realtà è che non c'è un piano e forse non ci sarà mai :cry:
e nonostante non abbia la tua esperienza in materia finanziaria, permettimi di dire che così non si può avere sviluppo
 
A Riccà....mi sa che sei arrivato dopo amen, e ti sei perso tutta la messa cantata da Marchionne. Se ti sei iscritto solo per darci questo notizione....hai fatto un sacrificio inutile. Se sei 156....lascia perdere.... :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
A Riccà....mi sa che sei arrivato dopo amen, e ti sei perso tutta la messa cantata da Marchionne. Se ti sei iscritto solo per darci questo notizione....hai fatto un sacrificio inutile. Se sei 156....lascia perdere.... :D

Ciao BelliCapelli3,
mi sono iscritto al sito Quattroruote nel 2004, sono un abbonato della rivista incessantemente dal 2003, se lo vuoi verificare ti autorizzo pubblicamente la richiesta alla redazione. Le notizie che voglio darVi sono del tutto da testimoniare e provare nei fonti pubblici.
Rispetto i tuoi pareri, Ti saluto come sempre cordialmente,
Riccardo,
 
trinacrio ha scritto:
Ciao riccardo ,spero che la tua analisi possa essere profetica
e che tutto infine possa riprendere nel verso giusto,per noi amanti dell'auto italiana e in particolare la nostra cara AF questo é un momento assai difficile,spero per tutti noi ,e dipendenti AF un futuro migliore e prospero

PS:mi scuso per il mio primo messaggio un po' sospettoso nei tuoi confronti ;)

Grazie TRINACRIO,
condivido il Tuo parere, spero che la mia analisi possa essere profetica, credo che il nostro impegno comune nei confronti del made in Italy, e l'Alfa in particolare possa portar a realizzare i nostri sogni verso la nostra cara ALFA.
Non importa per il Tuo pizzicco dei sospetti, e del tutto comprensibile.
Ti ringrazio di cuore, da alfista, come - mi sembra - sei anche Tu,
Cordlialmente,
Riccardo
 

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