156jtd105 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
BufaloBic ha scritto:
Ne parla anche Auto
http://www.auto.it/2014/01/28/alfa-romeo/18443/
Beh, la fonte, citata anche da Quattroruote, è "Automotive news" (come ha precisato anche Modus72).
Da Wikipedia:
Automotive News is a weekly print newspaper written for automotive retailers, suppliers and manufacturers.[2] It is based in Detroit and owned by Crain Communications Inc. The brand has a team of more than 55 editors and reporters worldwide.The company is headquartered at 1155 Gratiot Avenue in downtown Detroit.
Non possiamo che dire la solita frase: se sono rose fioriranno. Però devono sbrigarsi e sfornare un prodotto davvero valido anche per l'Europa e per il mondo, non solo per gli States o per l'Italia. Bisogna ormai ragionare sempre in termini globali.
Sappiamo che l'ammiraglia simil-Ghibli era già pronta ma è stata messa in freezer (o soppressa) perché avrebbe dovuto essere venduta appunto quasi al prezzo di una Ghibli, che è una Maserati, con tutto ciò che questo comporta.
Ora si parla di un nuovo pianale TP (presumo per la Giulia e forse la stessa ammiraglia). Ma sarà davvero nuovo? Quanto peserà e quanto costerà? Quanto tempo ci vorrà perché si trasformi in una vettura finita, con un motore? Aspettiamo e speriamo.
Quanto al nome "Giorgio", mi piace pensare, così, per nostalgia, a 3 Grandi della Storia Alfa:
Giorgio Pianta, Giorgio Francia, Giorgio Giugiaro.
Caro pilota,
a questo punto non è più un problema di costi ma di tempo . Ricordi quando già 3 0 4 anni fa insistevo sull'importanza fondamentale di acquisire da parte di Fiat la Chrysler? Importanza fondamentale non solo per fiat ma anche e soprattutto per Alfa Romeo.

Beh, eccoci qua. questo potrebbe essere il primo vero risultato dell'acquisizione . Ovviamente il pianale Alfa non sarà utilizzato solo ed esclusivamente per Alfa (sarebbe da pazzi) ma nel tempo verrà utilizzato anche per i marchi americani esattamente come si è fatto con il C-Evo della Giulietta.
Ciao
Si, effettivamente è principalmente un problema di tempo, ma anche di strategie industriali.
I problemi del gruppo Fiat-Chrysler sono soprattutto, a mio avviso, due: gamme troppo ridotte e già in parte obsolete. Mercati numericamente troppo limitati. Il problema finanziario, sollevato da qualche giornalista forse un po' sprovveduto in materia economica, in realtà a mio parere non sussiste. La Fiat oggi ha presentato i primi "numeri" provvisori e l'indebitamento è pari a 6.6 miliardi circa (vado a memoria da un TG24) su un fatturato di circa 86 miliardi. Significa che il debito in assoluto può apparire elevato ma in relazione alle grandezze aziendali è davvero basso, tale da generare, con gli attuali tassi di interesse, oneri irrisori in percentuale sul fatturato. Se poi guardiamo il problema in sinergia con Chrysler, là c'è una voce "cassa" notevolissima, il che elimina quasi del tutto i dubbi sulla finanza. Per di più l'utile Fiat Group di quasi 2 miliardi sarà tutto reinvestito perchè non ci sarà dividendo...........
I problemi principali allora, che interagiscono ovviamente con il rilanciando brand Alfa, sono le gamme e i mercati.
GAMME: è opportuno accelerare la presentazione dei nuovi modelli, e credo sia giusto incentrare per ogni casa gli sforzi su determinate basi telaistiche e caratterizzazioni. Voglio dire che è giusto rilanciare l'Alfa come gamma media/medio-superiore e premium, che è giusto continuare a investire su Maserati e che è anche giusto rilanciare, oltre ovviamente Grugliasco, stabilimenti come Mirafiori, Pomigliano e Cassino (sembra che si voglia portare il totale prodotto in Italia a 700.000 unità).
MERCATI: questa forse è la nota più dolente. In Europa il gruppo Fiat continua a regredire (è innegabile), in Cina, Russia e Asia quasi non esiste, al contrario dei principali competitors. Ho letto per esempio che nel mondo la Ford ha venduto nel solo 2013 quasi 1 milione di Focus!
L'America non basta per incrementare le vendite in misura significativa. Oggi il mercato è "The World".