modus72 ha scritto:Il busillis sta tutto lì... Ci sta che nel giro di un paio d'anni si riesca anche a vedere qualcosa di interessante con il marchio Alfa. Il problema è "a quanto verrà venduta? A quanto riusciranno a venderla senza perderci dei soldi?"BufaloBic ha scritto:gitizetadue ha scritto:che si chiami Giorgio o non Giorgio l'importante è che sia la volta buona, finalmente un'Alfa (non di super nicchia) a TP, edd' daaiiii!
per me l'importante è che il nuovo D-Evo sia leggero e relativamente economico poichè il biscione non deve assolutamente produrre in perdita. Ogni auto deve guadagnare fin da subito perchè solo così Alfa Romeo potrà imboccare una strada propria qualunque essa sia. Forza Alfa!!!
L'odiatissima triade negli ultimi 20 anni ha investito ed investe cifre enormemente superiori al gruppone nostrano per riuscire a coniugare nei suoi prodotti tecnologia elevata a costi umani, godendo fra l'altro di buone economie di scala visti i numeri che riescono a fare.
Pensare che "i nostri" in un annetto riescano a recuperare il tempo perso e soprattutto i mancati investimenti passati presenti e futuri offrendo una Giulia con gli stessi contenuti di una 3er o di una C klasse è pura utopia.
Lo hanno già fatto con la Ghibli e la Quattroporte. Avrebbero potuto fare di più in termini di prestazioni ma a che prezzo?? Meglio pagare qualcosina in termini di prestazioni, per via del peso superiore, comunque elevatissime ma garantirsi una notevole remuneratività che poi raggiungendo economie di scala superiori garantisce investimenti superiori e quindi uleriori incrementi di efficienza a fronte di decrementi di peso.
Alfa Romeo a mio parere dovrebbe fare esattamente la stessa cosa ma nella maniera giusta per il Biscione che è una realtà differente rispetto al Tridente. Tutto qui.