SZ. ha scritto:
Beh ma quella è proprio la caratteristica più reale di tutte.
Valutazioni e critiche delle varie caratteristiche più o meno reali, si possono raccogliere nell'impressione pubblicata qui sul sito...
Le caratteristiche importanti (per me) sono erogazione, potenza e consumi. Poi se sia monocilindrico o W16 poco frega.
[/quote]Cercando di recuperare affannosamente la lunghezza persa dal topic: a tirare in ballo la necessità di un impegno Ferrari per lo sviluppo di motori fit for Alfa, e quindi indirettamente il tema della limitata validità e completezza della gamma motori attuale, è stato "Lui" in persona. E quindi, se lo dice "Lui"... cosa vuoi? Contraddirlo?

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Premesso che per me "Lui" è un buon manager ma non esistono santi (e quindi sì, lo posso pure contraddire se credo), vorrei chiarire la questione, perché si è fatto molto caos.
Sorvolerei sui diesel, visto che mi sembra che si sia sempre stati al passo coi tempi, se ne convieni.
La situazione di partenza era FIRE, Pratola Serra e Busso. Andavano bene per l'epoca di 156, ma già con 159 la tecnologia si era evoluta e diventava necessario tenere il passo con la concorrenza: calcolare con precisione tutti i dettagli del motore era fondamentale per avere efficienza ed efficacia.
159 fu "tutti motori iniezione diretta". Già un altro mondo rispetto ai precedenti, ma comportava investimenti che FIAT non era in grado di fare da sola.
Il 2,0JTS in realtà era il TwinSpark: è un motore che mi piace: tanto allungo e potenza ma vuoto in basso, poco adatto al mercato mainstream.
Il 2,2JTS spaventava un po' ma ho detto cosa ne penso.
Il motore di punta l'ho sempre considerato castrato: il 3,2 è un motore potente perché grosso, probabilmente neanche distantissimo dai concorenti dell'epoca ma comunque NON IN GRADO DI SVOLGERE IL SUO RUOLO, quello di bandiera tecnologica. Serie3 aveva un V8 da più di 4 litri, gli italiani non vedevano un V8 dai tempi della Thema. Il buco è evidente.
L'intuizione che il mercato andava verso i turbo anche per i benzina era giusta, ma col 3,2 si è mancato l'appuntamento, con perdite enormi. Dopo ci si è ritrovati dopo con i JTS ormai inutili, i FIRE di prima e nessun motore a V.
Direi che con "limitata validità e completezza " ci sei andato anche leggero.
Citofonare a Martinelli è stata la migliore mossa mai fatta: ha tirato fuori il suo piano: prendere il 1750 e costruirci intorno una gamma "modulare", non so se ricordi i vecchi piani: 900, 1350, 1750, 2700, 3600. Il 1,4 turbo è stato fondamentale perché centrale: copri un po' tutti i segmenti, poi pian piano riempi i vuoti.
Ad oggi, la gamma è in grado di coprire tutto, dai 65 ai 530Cv con motori aggiornati e di buona qualità.