keyone
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ottovalvole ha scritto:tutte le carrozzerie italiane sono indipendenti e prendono commesse da tutti i costruttori com'è vero che come avviene nella moda difficilmente lo stilista disegna in prima persona la sua collezione (parlo dei grossi stilisti, armani, versace, valentino, gucci ecc ecc) danno delle direttive, fanno ricerca, inventano nuove forme, fanno da supervisori insomma si occupano di tutto ma i disegnatori sono dei semplici dipendenti. Chi conosce Enrico Fumia? uno dei tanti "disegnatori" di Pininfarina negli anni 90, lui disegnò la Maserati 3200 GT, l'Alfa GTV e Spider, la Lancia Y, la Lybra che poi fu modificata, l'Alfa 164.....tutto o quasi rigorosamente col logo Pininfarina (eccetto la Y). Poi si è messo in proprio e ha disegnato delle vetture pure per la Chery. Giugiaro è sempre stato indipendente, non capisco quest'astio verso Fiat, gli hanno commissionato delle auto, le ha fatte ma non può pretendere le commesse, se Fiat vuole risparmiare e affidarsi al proprio centro stile è liberissima di farlo e mi pare che fino adesso vetture bruttissime non ne sono uscite, Flavio Manzoni se la cava egregiamente. Ogniuno fa le sue scelte, lui sperava in una cooperazione a vita evidentemente non si è saputo guardare intorno e lo ha fatto solo quando con l'acqua alla gola è andato a bussare al gruppo Vag e ha ceduto parte della sua azienda diventando da proprietario a impiegato. GENIO!!! Non vedo nessun vezzo stilistico nel gruppo tedesco, il DeSilva della 156 e 147 ha fatto delle belle vetture ma niente di straordinario, il Giugiaro stesso....cosa? la Up! Alleluia!!! e allora chi ha disegnato la Aygo chi è? dio in cielo?
Riconoscere l'importanza e il genio dei nostri carrozzieri , i quali hanno contribuito in misura preponderante alla creazione nel mondo della rappresentazione vincente del "made in Italy" e presupporre umilmente che farebbero ancora egregiamente delle nuove auto e in specifico delle nuove Alfa Romeo , non significa , almeno per parte mia , nutrire astio verso mamma Fiat .
Semmai significa rammaricarsi che l'industria italiana per eccellenza , non sia riuscita , forse proprio per la crisi che l'ha attanagliata negli ultimi 20 anni , a creare intorno a sè un gruppo di famosi carrozzieri - ovviamente oggi non più artigiani con il martello in mano , ma imprese-
che ne rinforzassero l'immagine internazionale .
Ed oggi che l'industria italiana , grazie anche alle alchimie di Marchionne , riesce a rialzare la testa e produrre di nuovo auto che piacciono , vedi 500 e 500X e a pensare al reinserimento della casa del Biscione , di nuovo nel novero delle case universalmente apprezzate e riconosciute come "premium" , dispiace ancor di più . Tutto qui e senza nulla togliere ai centri stile delle "case"...