Io temo (e spero vivamente di sbagliarmi), che tutti noi - intesi come platea, opinione pubblica - siamo stati volutamente "spiazzati" dalla casa.
Il capannone segreto, la sbandierata (ed attualmente solo "sedicente") riconquistata indipendenza progettistica e motoristica, non hanno alcun riscontro reale, se non nelle dichiarazioni ufficiali ed in qualche foto qua e la.
L'idea, temo, è quella che ciò sia voluto, poiché la vera genesi del prodotto non è "in Italia", ma al di là dell'Atlantico. Ed è a Detroit che nascerebbe e prenderebbe forma un progetto che, partendo da quel know-how, verrebbe poi vestito "da italiano".
Così si spiegherebbe l'incongruenza temporale (si partirebbe da asset già esistenti, a partire dai motori), l'assenza di riscontri reali (i fantomatici capannoni segreti), la condivisione con altri marchi del gruppo.
Da Alfista spero vivamente di sbagliarmi, però trovatemi voi un'altra chiave di lettura credibile...