zagorberto ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Siete invitati a evitare le polemiche sterili e inutili.
Scrivere pagine di forum per declamare e decantare di chi è il merito dell'avvento della Giulia oppure mi sembra un po' puerile, non credete? E comunque non serve a nulla se non ad alimentare liti e polemiche. Ci sono vari meriti, ed è sufficiente dire ciò.
Anche parlare di presunti inviati delle case nascosti tra i forumers del sito è OT. Magari aprite un topic in ZF.
La macchina ora comunque c'è (non è stata "rimandata" a fine anno come diceva qualche sito...) e sembra adeguata al blasone dell'Alfa. Per dirlo con maggiore cognizione di causa ovviamente occorre aspettare almeno qualche mese, ma le premesse per un buon successo sembra ci siano tutte. Importante sarà anche l'affidabilità della vettura.
Direi che il merito della nuova Giulia sia da attribuire all'AD che ha capito, e lo ha dichiarato pubblicamente, gli errori fatti da fiat fino ad oggi nella gestione Alfa, errori fatti anche da lui ed onestamente ammessi, ed ha capito e deciso di cambiare strada.
I "vecchi alfisti" sono ovviamente contenti di ciò e
rivendicano il merito di aver sempre continuato a chiedere a gran voce il cambio di rotta.
Che poi i social e forum vari abbiano contribuito a convincere l'AD non saprei, sicuramente i dati disastrosi di vendita dovrebbero aver avuto un maggiore potere persuasivo

Una altra considerazione mi preme però fare: la genesi della Giulia pare essere tutta italiana e senza attingere a componenti Chrysler.
A dimostrazione del fatto che se si vuole le risorse le abbiamo da soli senza bisogno di andare ad elemosinarle in giro per il mondo.
Concordo sul fatto che l'affidabilità sarà cruciale.
Più che di "merito" io parlerei di "dovere", altrimenti che vecchi alfisti sono?
Per il resto sono completamente d'accordo, se si vuole crescere bisogna imparare dai propri errori.
Sulle capacità di FCA di produrre subito una berlina Tp all'alterzza della migliore concorrenza non ho mai avuto dubbi.
Qualche merito a chi all'epoca si oppose alla vendita dell'Alfa Romeo a VW?
Comunque io non parlerei di meriti. Hanno fatto delle scelte valutando la possibilità che si è aperta in USA potendo commercializzare le Alfa Romeo attraverso la rete di vendita Chrysler che è un vantaggio non da poco.

Inoltre la crisi in USA è alle spalle......
Senza citare meriti e demeriti credo che oggettivamente alla decisione di produrre la Giulia con le connotazioni attuali abbiano contribuito diversi fattori.
Innanzitutto la migliore solidità economica e le sinergie derivanti dalla fusione con Chrysler. Chiaro che se in un primo momento si era pensato a una "Giulietta allungata" (che sarebbe stata sicuramente un fiasco) ciò era dovuto anche alla mancanza di fondi sufficienti per un progetto costoso e interamente nuovo. Inoltre l'uso di piattaforme comuni per alcuni modelli ha liberato risorse per deliberare la produzione di un pianale nuovo come appunto quello della Giulia, che presumibilmente, anzi certamente, verrà utilizzato per diverse altre vetture.
I socials e i forum hanno recitato il loro ruolo, senza dubbio, soprattutto per le caratteristiche generali della vettura, ovviamente senza trascurare l'apporto degli uffici marketing di Fca.
Importante poi la decisione di creare un gruppo di lavoro altamente qualificato (i famosi "skunks"), che nel delineare le caratteristiche costruttive della vettura ha espresso tutto il meglio in termini di creatività, preparazione tecnica, lungimiranza, abnegazione e concretezza.
Ne è venuto fuori un prodotto che, come ha detto Fedeli, è nato prima nella sua connotazione più sportiva e prestazionale, ovvero la Quadrifoglio, e solo dopo nella declinazione "base", mantenendo quasi tutte le componenti tecnologiche della versione di punta, a cominciare per esempio dall'albero di trasmissione in fibra di carbonio (ce l'ha così per esempio la nuovissima Aston Martin DB11....), la sezione differenziata delle gomme anteriori e posteriori (a richiesta anche sulle versioni "normali"), nonché l'assetto molto "racing" determinato dai quadrilateri anteriori e i multilink posteriori, senza trascurare atout ormai d'obbligo come il sensore cambio corsia, la frenata automatica di emergenza, 3 prese dentro il cassetto sul tunnel, i fari a led e un avanzato sistema di infotainement.
In definitiva è una vettura che corrisponde ai canoni tecnico-costruttivi che gli alfisti agognavano ormai da decenni, ai quali si è aggiunta una linea non favolosa ma certamente bella come 3 volumi.
Canoni che a ben vedere erano indispensabili per competere con speranze di successo in un segmento dove ci sono 3 "squali" che hanno sempre sbranato chiunque si presentasse sulla ideale linea di partenza per combattere per la conquista dei mercati mondiali.
Ancora ovviamente non abbiamo visto nulla quanto a risultati, ma, leggendo e vedendo anche le prime prove su strada, almeno le premesse per ben figurare ci sono.