alexmed ha scritto:
ANDREA ZANIBONI ha scritto:
Certo 11 secondi sono un'eternità. Insomma, alla fine anche l'Alfa ha 500 e rotti cavalli. La Giulia avrà due portiere in più e i sedili dietro, e non sarà alleggerita come la BMW, ma il distacco è importante. Abissale.
Una disfatta! Io casserei Giulia, non la farei più uscire per la vergogna.
PS Pista, temperature, piloti, GOMME, tutte variabili.
E vabbè...Ti piace vincere facile.
Ma mettiti a contare fino a undici insieme a me.
Uno...due...tre...quattro...cinque...sei...sette...otto...nove...dieci...
undici...
Agiti una bustina di zucchero...la apri...versi lo zucchero...mescoli...ci soffi sopra...un primo sorso...un altro...un altro ancora...poi col cucchiaino tiri su lo zucchero rimasto sul fondo...
Infine ti guardi attorno e vedi il mondo attorno a te con improvvisa nitidezza...Nitidezza che dura giusto il tempo in cui la caffeina agisce nel sangue e che lascia il posto a una sgradita sonnolenza.
Certo non ho considerato per il pilota BMW la decelerazione, l'ingresso ai box, l'uscita dall'abitacolo, le pacche sulle spalle, il pit stop in bagno, l'eventuale doccia, l'operazione del rivestirsi, il cammino da percorrere per arrivare al bar del Nurburgring...me lo immagino questo con grandi vetrate a nastro che danno sulla pista.
Il pilota BMW ora sta appoggiato al bancone, con aria da cowboy teutonico; termina di gustare il caffè, espresso ovviamente, perché anche i Tedeschi più o meno hanno imparato a prepararlo, anche se non sarà mai come il nostro.
Franz appoggia soddisfatto la tazza sul piattino, un po' bruscamente. E' ancora eccitato per l'impresa. Il cucchiaino sobbalza, con un tintinnio che echeggia metallico nella sala.
Egli adesso sta assaporando l'improvvisa nitidezza del mondo che lo circonda.
Poi, svogliatamente, si mette a guardare fuori, i suoi occhi sul traguardo d'asfalto drenante.
Sale intanto dai recessi della sua anima uno sbadiglio - vedi sgradita sonnolenza citata sopra; poi un altro.
Infine, ecco.
Una vettura rosso-marchionne sfila davanti a lui lasciando una scia di luce.
Una Giulia carbonioceramizzataconcinquecentomilacavalli, che taglia il traguardo. Come in una moviola. Un film d?altri tempi.
Gli pare pure di sentire una voce, lontana, che intona parole di coraggio ed eroismo:
"All'alba vincerò..."
Ma no, ho sognato, commenta tra sé e sé. Non è possibile. Una tale visione di perfezione, armonia, potenza. Ho sicuramente sognato.
Un altro caffè, per favore...
Mi scuso per l'OT. Non accadrà più.