La 159 mi è piaciuta da subito. Un oggetto bello piace fin dalla prima impressione. Questa Giulia no. Nasce con un design anonimo e superato. Quasi quasi mi ricorda vetture di fine anni novanta e inizio duemila. Comunque 159ti, compratela pure.
Bastava solo una nervatura lungo la fiancata, che richiamasse magari la forma della lamiera dell'antenata; un gioco di volumi che accennasse a un richiamo al passato, come il baule scende al centro e si rialza in prossimità dei fanali.
I fari tondi. Perché non disegnare i fari circolari come nella tradizione Alfa? Che poi quella plastica trasparente, utilizzata a piene mani, a lungo andare si opacizza ed è orrenda a vedersi.
Anche solo la scritta "Giulia" in corsivo avrebbe costituito un miglioramento complessivo dell'immagine della vettura.
Ma niente. Solo con gli occhi sul mercato. Mi amareggia che un investimento di tale portata vada sprecato in questo modo. Se non altro perché alle spalle ci sono persone che lavorano e mantengono una famiglia. E se non si vende, è un disastro.
Le vetture di successo hanno sempre un richiamo retrò: vedi Mini, la stessa 500, creatura di Marchionne. Forme che richiamano quelle di un tempo, che creano una dolce nostalgia, che è una leva formidabile per spingere all'acquisto. La stessa Audi, così teutonica, con l'introduzione del single frame ha ripreso un elemento di vetture sportive del passato della casa e ha incrementato notevomente le vendite.
Io parlo da appassionato di design. Ne ho viste di linee, conosco ormai una marea di automobili e riconosco quando un modello stilisticamente è valido. La mia è una valutazione di pancia, d'istinto. Delusione, questo è stato il mio primo sentimento alla vista della Giulia. Non è né carne né pesce. Il motivo è che è mancata una figura autorevole e competente, un Giugiaro, un Da Silva, che sapessero imporre una direzione precisa. Ramaciotti è un onesto lavoratore, ma gli manca il genio del designer.
Potrei dilungarmi per ore, potrei scrivere un libro su quello che penso, ma non servirebbe a nulla. La maggior parte di chi interviene su questo forum non vede che attraverso la logica, non si accorge che la bellezza non contempla il ragionamento.
La bellezza colpisce e cattura, e non c'è spiegazione logica perché avvenga questo. Qui si parla soprattutto di numeri, di potenza, di motore, di dati tecnici, di una linea che, ragionevolmente, può essere considerata non brutta. Ma qui i numeri, il calcolo, il cervello non c'entrano.
Ripeto: spero che la Giulia la si vendi, e spero di dover riconoscere di stare sbagliando. Forse la familiare sarà un po' più appetibile: ho visto un rendering e mi pare un po' meglio della berlina. La linea di una versione station wagon, sempre che venga prodotta, avrebbe il vantaggio di cancellare il pesante posteriore della berlina, pesante stilisticamente, intendo.
Magari, con un po' di fortuna, ce la si cava lo stesso.
E poi, per risollevare l'Alfa, ci vorrebbe un spiderino, come la mitica Giulietta e il Duetto. Ho sentito che si intendeva utilizzare il pianale della Mazda MX5. Ben venga, basta che sia bella.
Questo ci vuole per salvare il marchio di Arese. Una strizzatina d'occhio al passato. Niente di più. Ciao