http://www.ilgiornale.it/news/politica/gran-segreto-nel-bunker-cos-nata-nuova-giulia-1145327.html
Ingegner Krief, la «Squadra Puzzola» è finalmente uscita dal bunker.
«Siamo partiti due anni fa in 10 e il numero dei componenti è salito a circa 800. I primi tre mesi sono serviti a impostare la vettura, a definire il target e le scelte macrotecniche. Il tutto è stato condiviso con l'ad Sergio Marchionne e Harald Wester, il responsabile di Alfa Romeo».
Una squadra di tecnici super selezionati.
«Sono tutti ingegneri: progettisti, motoristi, calcolisti, sperimentatori e preparatori di prototipi. Provengono da 20 Paesi. Ci sono diversi neo laureati e l'età media è 35 anni».
Come li avete scelti?
«In base allo spirito, perché le competenze tecniche si trovano dappertutto, e la visone globale. E poi la determinazione, che è ciò che conta. Bisognava fare una vera Alfa Romeo, quella che gli appassionati hanno nel cuore».
Oltre all'ingegner Wester, ci sono altri tedeschi nel team?
«Certo».
E hanno dovuto adoperarsi per realizzare una gamma premium «anti-tedesca».
«È vero che il riferimento era quello tedesco, di Bmw, ma le sensazioni che Giulia e gli altri modelli garantiranno sono quelle insite nel Dna di Alfa Romeo.
È stato prezioso, in proposito, l'apporto di alcuni collaudatori storici del marchio».
E Marchionne?
«Ci ha dato uno Tsunami da vincere. L'input era quello di realizzare, da un foglio bianco, una gamma che partisse dal segmento C per arrivare a quello E, incluso il Suv. La piattaforma ?Giorgio?, grazie alla sua modularità, ci permette di fare questo. Sul Suv si è già alla fase dei prototipi».
Un aneddoto?
«Era il 23 dicembre 2013 e provo il primo prototipo di sospensione anteriore su un'altra macchina. Non mi convince. Chiamo il responsabile, Alberto Nicoletta, e gli dico che bisogna cambiarla: ?Alfa ha bisogno di più?. In un battibaleno ha allestito un team. Hanno lavorato tra la vigilia di Natale e il 7 gennaio 2014. E il risultato è stato positivo».