<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Giulia 2016-2019 | Page 586 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Giulia 2016-2019

Cosa manca ancora alla giulia?

  • Versione SW

    Votes: 98 62,8%
  • Versione benzina con cambio manuale

    Votes: 24 15,4%
  • Accessori e personalizzazioni

    Votes: 18 11,5%
  • Altro

    Votes: 16 10,3%

  • Total voters
    156
Eheheh l'importante è essere tornati AlfaRomeo cioè numeri 1 poi se gli italiani vogliono comprare roba tedesca lo facciano pure. Peggio per loro e comunque chissenefrega???
Hai ragione, agli appassionati questo basta e avanza.
Purtroppo nel mondo reale (industriale in questo caso) il chissenefrega non è contemplato (o contemplabile).
Io, ovvio è una mia opinione, sono sempre più convinto che legare industrialmente Alfa e Maserati, con la benedizione tecnologica di Ferrari, sia l'arma vincente.
Non vedo questa necessità di farne un marchio generalista, anche se premium.
Scendere di segmento (C o B) ha perfettamente senso per BMW o MB, marchi consolidati ma soprattutto desiderati, status symbol per molti anche nei modelli diciamo "popular premium" ma distanti anni luce da una serie 5 o 7, da una E o S, quelle "vere".
Alfa questo appeal l'ha perso, troppo tardi per riesumarlo.
Potete chiedere ad un eschimese o cinese, di certo risponderà che Alfa Romeo è uno storico marchio sportivo italiano, come Ferrari.
D'altronde lo stesso Enzo Ferrari diceva " all'Alfa sanno fare i guanti alle mosche"..
Quindi un riposizionamento di Alfa Romeo, ovvio numeri inferiori ai 400000 famosi, rinuncia a modelli di segmento inferiore a D. Lo so, questo porterebbe Alfa Romeo lontano dalle tasche di tanti appassionati, ma il mito (non la mito), la leggenda non soccomberebbero mai, sarebbe una realtà magari irrangiungibile ai più, ma tangibile.
Come negli scacchi, a volte bisogna sacrificare un pezzo, fosse anche la regina, se porta allo scacco matto.
 
Quoto Asterisco...., lo ripeto: in Alfa non potevano pensare di vendere un elevato numero di berline di classe medio/alta, settore, soprattutto in Italia, in netto declino a favore di suv, sw, etc....Perciò è pressochè impossibile arrivare a target elevati per la Giulia, che di fatto, partendo da questi innegabili presupposti, non è che possa fare sfraceli.
La Stelvio, viceversa, nonostante i costi ancora maggiori, intercetta molto di più i gusti del momento, pur essendo strettissima parente della sedan e i numeri cominciano a dimostrarlo.
Poi, soprattutto in certi colori, l'impatto visivo di questo suv è comunque notevole!
Saluti
 
Hai ragione, agli appassionati questo basta e avanza.
Purtroppo nel mondo reale (industriale in questo caso) il chissenefrega non è contemplato (o contemplabile).
Io, ovvio è una mia opinione, sono sempre più convinto che legare industrialmente Alfa e Maserati, con la benedizione tecnologica di Ferrari, sia l'arma vincente.
Non vedo questa necessità di farne un marchio generalista, anche se premium.
Scendere di segmento (C o B) ha perfettamente senso per BMW o MB, marchi consolidati ma soprattutto desiderati, status symbol per molti anche nei modelli diciamo "popular premium" ma distanti anni luce da una serie 5 o 7, da una E o S, quelle "vere".
Alfa questo appeal l'ha perso, troppo tardi per riesumarlo.
Potete chiedere ad un eschimese o cinese, di certo risponderà che Alfa Romeo è uno storico marchio sportivo italiano, come Ferrari.
D'altronde lo stesso Enzo Ferrari diceva " all'Alfa sanno fare i guanti alle mosche"..
Quindi un riposizionamento di Alfa Romeo, ovvio numeri inferiori ai 400000 famosi, rinuncia a modelli di segmento inferiore a D. Lo so, questo porterebbe Alfa Romeo lontano dalle tasche di tanti appassionati, ma il mito (non la mito), la leggenda non soccomberebbero mai, sarebbe una realtà magari irrangiungibile ai più, ma tangibile.
Come negli scacchi, a volte bisogna sacrificare un pezzo, fosse anche la regina, se porta allo scacco matto.
Non sono completamente d'accordo con il tuo discorso.
Sicuramente Alfa e Maserati potrebbero condividere molte parti meccaniche a partire dal pianale (anche se non so se su Giorgio si possa fare la Quattroporte da 520cm).
Pero' l'Alfa Romeo, che conoscono tutti in tutto il mondo, non ha l'esclusivita' del marchio Maserati che permette margini di guadagno molto maggiori. Pertanto la sopravvivenza del marchio e' legata alle regole delle grandi industrie e quindi i numeri sono molto importanti e se Giulia non riesce ad arrivare a vendere almeno 60/70.000 pezzi all'anno (e altrettanto dovrebbe fare anche la Stelvio) il rischio e' che salti tutto il piano di rilancio perche' il gruppo non naviga in buone acque.
Concordo che si potrebbe abbandonare il segmento B, ma nel C dovrebbero cercare di rilanciarsi quanto prima con uno/due prodotti premium, sempre TP.
La triade e' diventata quello che e' a suon di ingenti piani industriali portati sempre a termine e al giorno d'oggi non potrebbe essere altrimenti.
Alfa ha fatto un miracolo a realizzare un prodotto di questo livello (considerando la situazione del gruppo FCA), ma il confronto con il mercato e' molto duro e bisogna lavorare moltissimo per recuperare tutto cio' che si e' perso negli ultimi anni di assenza dal segmento D.
Il prodotto c'e', pero' devono cercare di renderlo appetibile ad una clientela piu' ampia per raggiungere i numeri necessari a sostenere il tutto.
 
Per Giulia e Stelvio FCA ha investito 5 miliardi.
Dal 2016 a settembre 2017 sono state vendute 37.000 Giulia in tutto il mondo, che moltiplicate x 45.000€ (ho fatto una media a spanne con i dati di vendita indicati da Alexmed) danno un incasso di circa 1,6 miliardi (i guadagni dovrebbero essere circa il 10% di questo importo).
La Stelvio, che invece è uscita nel 2017, ha venduto 12.000 pezzi e considerando una media di circa 55.000€ ad auto fanno 660milioni di incassi.
Quindi sommando i 2 modelli sono stati incassati circa 2,3 miliardi che sicuramente sono pochi rispetto all'investimento fatto, e per questa ragione al momento il piano di rilancio sta subendo rallentamenti (... e speriamo non ripensamenti).
 
Non sono completamente d'accordo con il tuo discorso.
Sicuramente Alfa e Maserati potrebbero condividere molte parti meccaniche a partire dal pianale (anche se non so se su Giorgio si possa fare la Quattroporte da 520cm).
Pero' l'Alfa Romeo, che conoscono tutti in tutto il mondo, non ha l'esclusivita' del marchio Maserati che permette margini di guadagno molto maggiori. Pertanto la sopravvivenza del marchio e' legata alle regole delle grandi industrie e quindi i numeri sono molto importanti e se Giulia non riesce ad arrivare a vendere almeno 60/70.000 pezzi all'anno (e altrettanto dovrebbe fare anche la Stelvio) il rischio e' che salti tutto il piano di rilancio perche' il gruppo non naviga in buone acque.
Concordo che si potrebbe abbandonare il segmento B, ma nel C dovrebbero cercare di rilanciarsi quanto prima con uno/due prodotti premium, sempre TP.
La triade e' diventata quello che e' a suon di ingenti piani industriali portati sempre a termine e al giorno d'oggi non potrebbe essere altrimenti.
Alfa ha fatto un miracolo a realizzare un prodotto di questo livello (considerando la situazione del gruppo FCA), ma il confronto con il mercato e' molto duro e bisogna lavorare moltissimo per recuperare tutto cio' che si e' perso negli ultimi anni di assenza dal segmento D.
Il prodotto c'e', pero' devono cercare di renderlo appetibile ad una clientela piu' ampia per raggiungere i numeri necessari a sostenere il tutto.
Non hai torto, ho estremizzato il mio pensiero forse provocatoriamente, solo per sottolineare il fatto che non è possibile, oggi col mercato attuale (e certi chiari di luna tecnologici, tipo elettrico si o no, ibrido, guida autonoma, diesel) trovare la quadratura del cerchio, tanto tempo e tante occasioni sono andate sprecate in Alfa, quando invece la concorrenza lavorava (e lavora) con costanza ed impegno.
Proprio ieri parlavo con un cugino di mia moglie che lavora alla Volkwagen Bratislava (Slovacchia) come ingegnere, e mi chiedeva se sono contento della mia Giulia, tenuto conto, con le debite proporzioni, che si tratta di una vettura prodotta da FCA ovvero Fiat.
La mia replica è stata ovvia, sono molto soddisfatto, gli ho risposto, è pari se non superiore in certi aspetti alle concorrenti tedesche.
E lui, con un sorrisetto che non è che mi sia piaciuto molto, forse voleva stuzzicarmi "sono contento per te, sai noi in VW diciamo FIAT sta per Fehler in allen Teilen (errori in ogni parte)....".
 
Ultima modifica:
Hai ragione, agli appassionati questo basta e avanza.
Purtroppo nel mondo reale (industriale in questo caso) il chissenefrega non è contemplato (o contemplabile).
Io, ovvio è una mia opinione, sono sempre più convinto che legare industrialmente Alfa e Maserati, con la benedizione tecnologica di Ferrari, sia l'arma vincente.
Non vedo questa necessità di farne un marchio generalista, anche se premium.
Scendere di segmento (C o B) ha perfettamente senso per BMW o MB, marchi consolidati ma soprattutto desiderati, status symbol per molti anche nei modelli diciamo "popular premium" ma distanti anni luce da una serie 5 o 7, da una E o S, quelle "vere".
Alfa questo appeal l'ha perso, troppo tardi per riesumarlo.
Potete chiedere ad un eschimese o cinese, di certo risponderà che Alfa Romeo è uno storico marchio sportivo italiano, come Ferrari.
D'altronde lo stesso Enzo Ferrari diceva " all'Alfa sanno fare i guanti alle mosche"..
Quindi un riposizionamento di Alfa Romeo, ovvio numeri inferiori ai 400000 famosi, rinuncia a modelli di segmento inferiore a D. Lo so, questo porterebbe Alfa Romeo lontano dalle tasche di tanti appassionati, ma il mito (non la mito), la leggenda non soccomberebbero mai, sarebbe una realtà magari irrangiungibile ai più, ma tangibile.
Come negli scacchi, a volte bisogna sacrificare un pezzo, fosse anche la regina, se porta allo scacco matto.

Il posizionamento il posizionamento... io dico impara a fare delle vere Alfa Romeo e poi impara come venderle. La prima cosa è stata fatta anche se avrei preferito una linea molto più Alfa, la seconda no.
Imparino a fare anche la seconda.

Est modus in rebus
 
Mentre invece è un "rebus" comprendere in che "modus" il marketing Alfa sta operando.
Cosé un Rebus?
Un Rebus é quando la gente non capisce.
Un rebus é quando la gente non capisce subito
Un Rebus é anche quando la gente non vuole capire
Un rebus é anche quando, tutti ne sentono bisogno di dire la sua....
ma anche quando chi viene preso di sorpresa e rimane incredulo.
Un Rebus é quando di una cosa si pretendono spiegazioni che non si posson avere. Perché?
Un Rebus puo essere tutto
Un Rebus non é un rebus ,solo quando non ci si chiede cosé un Rebus!
Quindi: E` la Giulia un Rebus?
 
L' Italia, gli italiani sono il vero rebus.
Hai ragione,se si parlasse di meno e si facesse di piu..
Ricordo il nonno che mi diceva da tipico bersagliere che era stato,:emoji_grimacing: ricordati sempre,che la paura é una sensazione, che se piu ci pensi piu malattia diventa. Ti persequiterá tutta la vita e tu cercarai il riparo piu sicuro, ma se il destino di quella pallottola e destinata per te nessuna sicurezza ti salverá.

la Giulia, quando é uscita nessuno sapeva come era, ma dopo i test chiunque ha capito di che pasta é fatta.Vogliasi parlare male Ok, parliamone, ma ricordiamoci che niente é perfetto,quindi parliamone ma con i valori seri e non i giocarelli modaioli che tra qualche hanno saranno messi da parte per le nuove mode.
A me frega un cavolo chi ci guadagna di piu o di meno, gli altri marchi guadagnano pure e sicuramente i guadagni non li passano a me. A me basta avere quello che desidero e se la giulia cé l ha ,prima o dopo entrerá in garage e non aspetteró cosa mi raccontano gli altri.
 
Marketing?Perchè c'è un ufficio Marketing che si occupa dell'Alfa??
No perchè non me ne sono accorto...
è vero che come dice anonimo i nemeri paragonanati alle berline della triade non sono male..ma sono pochi in assoluto..
Se fai la solita vettura di mezzo per occupare due segmenti,come fare la Stelvio e occupare suv medio e Sw..poi non ti puoi lamentare se non fai numeri..ti mangi i clienti da solo..

E se Mito praticamente con la sola 1.3 vende come la Giulietta..fatti due domande sulla Gulietta e muoverti a pensionarla..e le stessa Mito che forse un errore a non farne una nuova..certo che se abbandonano anche la Punto..torniamo al discorso di un costruttore di automobili che non costruisce automobili...
 
A me basta avere quello che desidero e se la giulia cé l ha ,prima o dopo entrerá in garage e non aspetteró cosa mi raccontano gli altri.
Nel caso mio, giusto un anno fa, gli altri a raccontare di Giulia manco esistevano, i possessori erano pochi e pochi i km percorsi dalle loro vetture.
Sulla decisione di acquistarla hanno giocato il fatto che mi piaceva ed era della categoria che volevo (venivo da due 159), e i 700000 km percorsi in totale con le tre Alfa possedute in passato, una dietro l'altra.
Se non c'era Giulia, avrei acquistato BMW, scelta obbligata.
In ogni caso sono convinto che, all'atto della firma del contratto o al momento di staccare l' assegno, che sia per una Giulia o per una concorrente, anche chi qui nel forum fa trasparire il fatto che se si tratta di una tedesca lo fa tranquillamente, sotto sotto dentro di lui pensa "speriamo bene"....
 
Nel caso mio, giusto un anno fa, gli altri a raccontare di Giulia manco esistevano, i possessori erano pochi e pochi i km percorsi dalle loro vetture.
Sulla decisione di acquistarla hanno giocato il fatto che mi piaceva ed era della categoria che volevo (venivo da due 159), e i 700000 km percorsi in totale con le tre Alfa possedute in passato, una dietro l'altra.
Se non c'era Giulia, avrei acquistato BMW, scelta obbligata.
In ogni caso sono convinto che, all'atto della firma del contratto o al momento di staccare l' assegno, che sia per una Giulia o per una concorrente, anche chi qui nel forum fa trasparire il fatto che se si tratta di una tedesca lo fa tranquillamente, sotto sotto dentro di lui pensa "speriamo bene"....
Grande, sempre sincero e veritiero ( Non saresti da solo, se non cé Alfa esiste solo BMW)
Ah, prossimo Martedi, si prova la Stelvio 200 CV
 
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