Beh tutte le masse in rotazione hanno una loro inerzia (basta pensare al volano, tanto per rimanere in tema), fisicamente parliamo di velocita' angolare, di momento di inerzia, di dinamica rotazionale ed energia cinetica di un corpo in rotazione...Altra domanda per ingegneri e tecnici , oltre a quella di Alfalele sul materiale dell'alberino della Q4 , il carbonio dell'albero di trasmissione , oltre a ridurre il peso complessivo dell'auto nelle sue interazioni con gli altri materiali , come ben esposto da Amine61 , serve anche ad aumentare la potenza alle ruote ?.
Spiego meglio il mio ragionamento da profano : se l'albero di trasmissione in carbonio ha una massa minore rispetto a quello in acciaio , la sua rotazione assorbe meno potenza e quindi ne "trasmette" di più alla ruota , sul principio dell'alleggerimento di bielle e pistoni ? Oppure nella rotazione sull'asse il peso diventa ininfluente ?
Vedi l'allegato 2621
Beh tutte le masse in rotazione hanno una loro inerzia (basta pensare al volano, tanto per rimanere in tema), fisicamente parliamo di velocita' angolare, di momento di inerzia, di dinamica rotazionale ed energia cinetica di un corpo in rotazione...
In sostanza tutta la catena cinematica assorbe una parte dell'energia meccanica prodotta dal motore, che se ne va principalmente in attrito ma anche in inerzie da vincere. Parliamo quindi di rendimento meccanico della trasmissione che alla fine lega potenza trasmessa alle ruote e potenza meccanica in output dall'albero motore.
Se riduco quindi peso di questi componenti (compreso quindi quello dell'albero) miglioro questo rendimento e trasferisco piu' potenza alle ruote.
Ritorno quindi a quanto affermavo nel precedente mio post (che poi non e' niente di trascendentale): comportamento, prestazioni, caratteristiche strutturali della vettura dipendono non solo in valore assoluto dalle scelte tipologiche operate dai progettisti, ma anche dalle loro interazioni reciproche.
Un albero tradizionale molto probabilmente avrebbe richiesto soluzioni diverse sul telaio o altro magari piu' pesanti.
Alla fine piu' peso e meno potenza alle ruote.
Alle volte anche i particolari hanno la loro importanza e fanno la differenza; e questo vale in tutti i campi.
Aggiungo: una pasta pomodoro e basilico sono capaci tutti di cucinarla. Ma sul risultato finale la scelta degli ingredienti fa la differenza, tra un basilico surgelato e uno fresco, tra passata industriale o fatta in casa, dalle farine utilizzate per la pasta....ma qui lascio la parola a chi conosce la materia.
Diciamo che con i metodi attuali di progettazione e simulazione tutte le azioni (sollecitazioni) sia esterne (es. vibrazioni dovute alla strada, le forze che si generano durante il moto, torsioni) che interne (es. dovute ai componenti sui relativi punti di appoggio) possono essere considerate in tante combinazioni diverse e permettere ai progettisti di scegliere le soluzioni piu' efficienti gia' a tavolino. Pensa solo a tutte le problematiche sulle giunzioni (tipico le saldature) di tutti i componenti, senza parlare poi di tutte quelle legate alle progettazione delle scocche a deformazione programmata (per assorbimento/dissipazione di energia in caso di urti); li' conta anche la forma degli elementi insieme ai materiali di cui sono composti.Se ho capito bene quindi la risposta al mio quesito se l'albero in carbonio contribuisca a diminuire la dispersione della potenza erogata dal motore , mi sembra sia sì
Certo anche qui -lo spieghi assai bene- non basta alleggerire un componente in questo caso l'albero di trasmissione in sè , ma occorre valutare tutto il complesso della trasmissione e anche delle interazioni con la scocca che , dovendo sostenere meno peso , può a sua volta essere ottimizzata . E' così ?
Per quanto riguarda questo aspetto l'albero di trasmissione della Giulia e' racchiuso da un carter di protezione dall'uscita del cambio fino all'ingresso nel differenziale.e che se non ha una protezione è esposto a sassate?
Ti parlo da progettista strutturale adesso (non automotive ma i concetti base sono replicabili) .
Determinati risultati ottenuti sul risparmio del peso (i 100 kg che citi) non si ottengono in valore assoluto, ma sono "interconnessi". Un componente piu' leggero di 5 kg rispetto a uno di 10 kg su 1400 kg di vettura sembrano poco conto. Falli girare a 1000 giri al minuto e vedrai la differenza di sollecitazioni su giunti e supporti.
Minori sollecitazioni in determinati punti della scocca permettono di ottimizzarne la forma e diminuire per esempio determinati spessori dei lamierati con conseguente risparmio di peso. E' un po' tutto collegato.
Per quanto riguarda questo aspetto l'albero di trasmissione della Giulia e' racchiuso da un carter di protezione dall'uscita del cambio fino all'ingresso nel differenziale.
Sul discorso della resistenza delle fibre, va tenuto conto che un albero di trasmissione trasmette la coppia motrice prodotta dal motore ed è soggetto sostanzialmente ad un momento torcente, che una volta determinato, permette di conoscere come questo si traduce in sforzi (tensioni) interne, e disporre di conseguenza la trama delle fibre di carbonio nelle direzioni di maggior resistenza.
Io non sono ingegnere né posso definirmi un connoisseur dilettante, quindi non ho voce in capitolo, ma una differenza di soli 5 kg di peso tra un albero in lega metallica standard e uno in carbonio mi sembra davvero scarsa... Non ci sarà un errore nel dato?
cuorern - 4 ore fa
agricolo - 8 ore fa
quicktake - 2 anni fa
omniae - 21 ore fa