Nardo-Leo ha scritto:Allora non c'è da scandalizzarsi poi tanto della Mito bicilindrica, anche l'Alfa doc ne studiò una con due cilindri.
quale?
Nardo-Leo ha scritto:Allora non c'è da scandalizzarsi poi tanto della Mito bicilindrica, anche l'Alfa doc ne studiò una con due cilindri.
quando si parlava di busso, addirittura erano arrivati ad un bicilindrico da 450cc ma comunque sono tutti studi finiti lívecchioAlfista ha scritto:Nardo-Leo ha scritto:Allora non c'è da scandalizzarsi poi tanto della Mito bicilindrica, anche l'Alfa doc ne studiò una con due cilindri.
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Già, ma se quegli studi non fossero fini lì?ottovalvole ha scritto:quando si parlava di busso, addirittura erano arrivati ad un bicilindrico da 450cc ma comunque sono tutti studi finiti lívecchioAlfista ha scritto:Nardo-Leo ha scritto:Allora non c'è da scandalizzarsi poi tanto della Mito bicilindrica, anche l'Alfa doc ne studiò una con due cilindri.
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Nardo-Leo ha scritto:Già, ma se quegli studi non fossero fini lì?ottovalvole ha scritto:quando si parlava di busso, addirittura erano arrivati ad un bicilindrico da 450cc ma comunque sono tutti studi finiti lívecchioAlfista ha scritto:Nardo-Leo ha scritto:Allora non c'è da scandalizzarsi poi tanto della Mito bicilindrica, anche l'Alfa doc ne studiò una con due cilindri.
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Fa però effetto leggere che alcuni tra i più illustri tecnici Alfa Romeo studiavano soluzioni oggi così aborrite dagli alfisti vecchio stampo.BelliCapelli3 ha scritto:Nardo-Leo ha scritto:Già, ma se quegli studi non fossero fini lì?ottovalvole ha scritto:quando si parlava di busso, addirittura erano arrivati ad un bicilindrico da 450cc ma comunque sono tutti studi finiti lívecchioAlfista ha scritto:Nardo-Leo ha scritto:Allora non c'è da scandalizzarsi poi tanto della Mito bicilindrica, anche l'Alfa doc ne studiò una con due cilindri.
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se non fossero finiti lì Alfa Romeo avrebbe avuto una storia leggermente diversa da quella che ha avuto, e sarebbe potuta diventare diversa da come in effetti è stata.
Ma quegli studi sono finiti lì, e la storia si scrive con quello che è successo.
Del resto le domande "what if" possono.essere molto stimolanti, lo capisco.
What if Alfa non fosse stata regalata ad un playboy sciatore interessato a levare di circolazione un concorrente, ma venduta ad un gruppo industriale interessato a fare prodotti?
fabiologgia ha scritto:Frankie71iceman ha scritto:gf27 ha scritto:BelliCapelli3 ha scritto:gf27 ha scritto:fabiologgia ha scritto:pilota54 ha scritto:Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.
La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla. All'inizio mostrò alcune debolezze nella parte elettronica, d'altronde fu tra le prime auto a montare il check-control ed il computer di bordo (entrambi di serie sulla 1.5 Quadrifoglio Oro che nella prima serie aveva 85 CV) mentre i vetri elettrici erano di serie anche sulla 1.3 da 79 CV.
Quella che hai avuto tu era già la "seconda serie", rispetto alla prima cambiava la gamma, la 1.3 fu offerta in due versioni, base con motore da 79 CV ed allestimento semplificato (niente vetri elettrici né chiusura centralizzata) ed S con motore da 86 CV ed allestimento identico alla precedente 1.3, la 1.5 acquistò 10 CV arrivando a 95 ma perse molti degli accessori che aveva quando si chiamava Quadrifoglio Oro, specialmente il volante in legno, il computer di bordo ed i tergifari.
La plancia era inoltre molto diversa, più elegante ma meno "tecnologica", non c'era più la strumentazione solidale col volante.
A mio parere quella che hai avuto tu è stata la serie migliore della 33, ancora con la vecchia carrozzeria ma senza i difetti di gioventù della prima serie.
La terza serie (dal 1990 in poi) non mi ha mai convinto molto come linea, la trovavo sgraziata ed inutilmente "giapponesizzata" sia nel frontale che nella coda.
Saluti
L' affermazione "La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla" è una cazzata. In realtà, Fiat sì o Fiat no, i tecnici dell'Alfa già pensavano di passare alla TA con motore trasversale. Per i motori più potenti avrebbero adottato la TI.
Potresti sviluppare il concetto, che interessa pure me?![]()
I primi esperimenti sulla TA risalgono agli anni '60 con la Tipo 103, macchina pronta mai andata in produzione per le pressioni della Fiat che ne impedirono la commercializzazione. Era una macchina che anticipava i tempi..
Sul libro di Domenico Chirico, ingegnere Alfa di Arese, troverai tutto il resto....
Anche il fatto di portare il cambio sul posteriore per migliorare la distribuzione dei pesi è tutta una palla: in realtà fu spostato per aumentare l'accessibilita ai posti posteriori e lo spazio nella zona pedaliera....
...quindi nemmeno io direi che "parlare di TA in Alfa all'epoca era tabù", o meglio, lo era per i dirigenti che ci vedevano solo uno spreco di denaro e tempo dei progettisti, non certo per chi le macchine le progettava..ovviamente, credo che nessuno avesse intenzione di usare la TA per auto dal segmento C in su...
Grazie per la doviziosa spiegazione che mi sono gustato a dovere essendo, come credo si sappia, un appassionato di storia dell'auto.
Mi preme però specificare, visto che tra le righe rispondi ad una frase che ho scritto io, che quella frase (che ho evidenziato in grassetto rosso qui sopra nel quote) aveva ben altro significato. Io parlavo della 33 e quindi dei primi anni '80, non certo della fine degli anni '60/primi anni '70 e quando ho scritto che in quel periodo parlare di TA per un'Alfa era oltraggioso non intendevo riferirmi né al pensiero dei progettisti né alle idee del management ma solamente al concetto che all'epoca avevano dell'Alfa gli Alfisti ossia i clienti e gli appassionati. Non stavo facendo un discorso di strategie commerciali né di indirizzi ingegneristici ma solo di identificazione del marchio con una certa tipologia di vetture basata sul mecato stesso.
Saluti
Nardo-Leo ha scritto:Allora non c'è da scandalizzarsi poi tanto della Mito bicilindrica, anche l'Alfa doc ne studiò una con due cilindri.
ottovalvole ha scritto:effettivamente basta leggere i libri di busso e chirico per capire il clima di lavoro, i compromesso, le richieste provenienti dalla politica e dai sindacati, il contrasto fra chi lavorava e dava anima e corpo e chi invece aspettava fine mese per lo stipendio pregiudicando la qualitá delle vetture...e super protetto dai sindacati. ieri sera ho letto un intervista all'ing. chirico pubblicata su alfasport.net, leggetela, ci sono tanti aneddoti. poi ovviamente ogniuno racconta la sua versione dei fatti e se magari non parla esplicitamente di rivalitá interne fra tecnici magari lo fa intendere con qualche risata.
Sempre nell'intervista di Chirico si parlava di quello che sarebbe successo nell'eventuale cessione alla Ford, riporto pari pari dal sito:Frankie71iceman ha scritto:ottovalvole ha scritto:effettivamente basta leggere i libri di busso e chirico per capire il clima di lavoro, i compromesso, le richieste provenienti dalla politica e dai sindacati, il contrasto fra chi lavorava e dava anima e corpo e chi invece aspettava fine mese per lo stipendio pregiudicando la qualitá delle vetture...e super protetto dai sindacati. ieri sera ho letto un intervista all'ing. chirico pubblicata su alfasport.net, leggetela, ci sono tanti aneddoti. poi ovviamente ogniuno racconta la sua versione dei fatti e se magari non parla esplicitamente di rivalitá interne fra tecnici magari lo fa intendere con qualche risata.
precisamente...il che dovrebbe farci sentire orgogliosi di quanto gente come Busso,Satta Puliga,Hruska,Chirico e compagnia sono riusciti a fare in un clima del genere...poi tanto per essere chiari, quando ho parlato di "antipatia" tra Busso e Chirico, è un'idea mia che mi sono fatto leggendo i loro libri e interviste ad altri personaggi, nessuno dei quali ha mai apertamente detto "si stavano sulle balle" o cose del genere. Normali dinamiche da posto di lavoro, quanti di voi adorano TUTTI i propri colleghi?
pilota54 ha scritto:Ragazzi non divaghiamo. Parliamo, se volete, dell'Alfa 33 a 30 anni dalla sua uscita sul mercato. Evitate anche frasi povocatorie tanto per innescare le solite polemiche tra alfisti.
Però l'hanno fatta pure SportWagon e 4x4. Credo centri la rigidità torsionale,probabilmente la 3p sarebbe stata meno rigida, con l'ALfasud notarono un bel pò di differenza solo con l'adozione del portellone posteriore, infatti la prima serie che aveva il cofano sotto al lunotto aveva una rigidità torsionale maggiore.GenLee ha scritto:Perchè non è mai arrivata una 33 3 porte?
La sorellastra Arna era anche a 3 porte, come pure la progenitrice....
theCat - 1 ora fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa