gf27 ha scritto:BelliCapelli3 ha scritto:gf27 ha scritto:fabiologgia ha scritto:pilota54 ha scritto:Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.
La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla. All'inizio mostrò alcune debolezze nella parte elettronica, d'altronde fu tra le prime auto a montare il check-control ed il computer di bordo (entrambi di serie sulla 1.5 Quadrifoglio Oro che nella prima serie aveva 85 CV) mentre i vetri elettrici erano di serie anche sulla 1.3 da 79 CV.
Quella che hai avuto tu era già la "seconda serie", rispetto alla prima cambiava la gamma, la 1.3 fu offerta in due versioni, base con motore da 79 CV ed allestimento semplificato (niente vetri elettrici né chiusura centralizzata) ed S con motore da 86 CV ed allestimento identico alla precedente 1.3, la 1.5 acquistò 10 CV arrivando a 95 ma perse molti degli accessori che aveva quando si chiamava Quadrifoglio Oro, specialmente il volante in legno, il computer di bordo ed i tergifari.
La plancia era inoltre molto diversa, più elegante ma meno "tecnologica", non c'era più la strumentazione solidale col volante.
A mio parere quella che hai avuto tu è stata la serie migliore della 33, ancora con la vecchia carrozzeria ma senza i difetti di gioventù della prima serie.
La terza serie (dal 1990 in poi) non mi ha mai convinto molto come linea, la trovavo sgraziata ed inutilmente "giapponesizzata" sia nel frontale che nella coda.
Saluti
L' affermazione "La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla" è una cazzata. In realtà, Fiat sì o Fiat no, i tecnici dell'Alfa già pensavano di passare alla TA con motore trasversale. Per i motori più potenti avrebbero adottato la TI.
Potresti sviluppare il concetto, che interessa pure me?![]()
I primi esperimenti sulla TA risalgono agli anni '60 con la Tipo 103, macchina pronta mai andata in produzione per le pressioni della Fiat che ne impedirono la commercializzazione. Era una macchina che anticipava i tempi..
Sul libro di Domenico Chirico, ingegnere Alfa di Arese, troverai tutto il resto....
Anche il fatto di portare il cambio sul posteriore per migliorare la distribuzione dei pesi è tutta una palla: in realtà fu spostato per aumentare l'accessibilita ai posti posteriori e lo spazio nella zona pedaliera....
OK, adesso ci siamo. Conosco la genesi della Giulia (che ebbe origine proprio dalla 103 che tu menzioni) ed ho capito a cosa ti riferivi (almeno per la TA, vorrei sapere dove Chirico parla di TI per le grosse potenze....), ma a mio parere non c'entra nulla col discorso che intendevo fare io. Se è per quello prima della 33 c'è stata, come tutti benm sappiamo l'Alfasud ma non è nemmeno questo il punto.
Il punto è che alla fine degli anni '70 / primi anni '80 lo schema d'elezione per le Alfa considerate tali (dalla Giulia/Giulietta in su) era a TP. L'Alfasud era un'eccezione e comunque era considerata un po' "di serie B", vuoi per la TA, vuoi per il fatto di essere costruita lontano da Arese, nonostante tutto ha avuto il suo bel successo superando il milione di unità prodotte.
La 33 era figlia dell'Alfasud e quindi ne riprendeva pedissequamente lo schema meccanico ed anche i motori, nonostante ciò la sua immagine fu subito "da vera Alfa" e gli Alfisti la accettarono più che bene nonostante la TA tant'è che molti Alfisti dalla Giulia 1.3, non volendo salire di cilindrata, passarono alla 33 mentre non sarebbero mai "scesi" all'Alfasud (e tantomeno all'Arna).
Saluti