Merosi1910 ha scritto:
Editoriale dell'ultimo numero di Automobilismo d' Epoca
"In Austria la passione per le Alfa Romeo è enorme. Come pure in Svizzera, Germania, Francia e perfino Inghilterra. Per non parlare degli Stati Uniti. Ci sono posti dove Alfa Romeo è sinonimo di auto sportiva. Se parli con un alfista straniero, sa tutto del Portello, le corse, la produzione, la storia. Se guardi nel suo garage, molto probabilmente ci trovi una Giulietta, una Giulia, un?Alfetta, magari perfino un?Alfasud.
Al Classic Expo di Salisburgo hanno già stabilito il tema dominante dell?edizione 2010: il centenario dell?Alfa Romeo, che fu fondata (come Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) il 24 giugno 1910. Di certo non sarà l?unico esempio: c?è da scommette che a ogni manifestazione, fiera, rievocazione, raduno, che si terranno in Europa e nel mondo il prossimo anno, ci sarà uno spazio, piccolo o grande, dedicato all?Alfa Romeo.
Insomma, tutti festeggeranno questa ricorrenza così importante per l?automobilismo italiano. Tutti, tranne noi italiani, tranne l?Alfa Romeo (cioé la Fiat). Al momento in cui scriviamo, tutto tace. Nulla di pianificato, nulla di deciso. Non ci sono soldi, forse non c?è nemmeno la voglia. Per organizzare qualcosa che sia all?altezza della situazione, la macchina organizzativa avrebbe dovuto essere già in movimento. Il centenario dell?Alfa Romeo, marca milanese per eccellenza, si poteva unire alle operazioni per l?Expo 2015: quanti appassionati alfisti da tutto il mondo si godrebbero la propria Alfa in una vacanza italiana con tappa a Milano per festeggiare il compleanno della loro Marca preferita?
Quale migliore occasione per restituire l?Alfa Romeo a Milano e la città a uno dei suoi simboli più importanti? Ma forse l?Alfa Romeo non è più un simbolo: se lo fosse, comporterebbe una condivisione sociale che Milano e l?Italia probabilmente non hanno più. "
Purtroppo la situazione é vergognosa, in tutto il mondo l'Alfa ha ancora un prestigio incredibile, in tutto il mondo vengono dedicate al centenario Alfa grandi manifestazioni.
In tutto il mondo tranne in Italia.
Di fatto, i proprietari del marchio Alfa hanno sistematicamente distrutto tutto quello che era Alfa, ultimo in ordine di tempo e adesso su tutti i giornali, lo stabilimento di Arese, avenguardia italiana del motorismo, non meno importante é stata la destituzione del motore busso, ultimo vanto della tecnologia Alfa abbandonato con sue linee produttive in favore di motori australiani, che tra l'altro paiono privi di qualità.
Il risultato é un marchio con macchine non aggiornate che sembrano figlie di nessuno, un'utilitaria carissima che però pare non servirà per far cassa per altri modelli, una ammiraglia scomparsa, due sportive la Gt che non é mai stata sviluppata e aggiornata, una splendida Brera che nessuno sa che esiste, ma é sempre stata un doppione della Gt, un' ottima 159 anch'essa e abbandonata al suo destino e in arrivo una 149-Milano nome che é senza alcun pudore che sarà solo 5porte come un'astra, e del dna alfa non avrà un milligrammo se non quell'inutile manettino.
Il marchio é morto, ma cotunuare ad infierire sul suo cadevere é poco gentile e stupido, come non sfruttarne le enormi potenzialità, e non migliorare mai il prodotto.
In confronto l'attenzione che renault riserva alla poco prestigiosa Dacia, fa sembrare nobile il marchio romeno e figlio di nessuno l'ex marchio Milano.
Credevo che Marchionne fosse un manager più avveduto e poco incline alle logiche industriali italiane, ma a quanto pare nella sostanza non mi sembra tanto diverso da un Romiti qualunque.
I posti di lavoro italiani tra l'altro non saranno mantenuti a quanto pare.
E neanche un'idea, un omaggio una pubblicità, che rendesse giustizia a quasto marchio dalla storia intensa e travagliata, anche per fare solo immagine per vendere qualche modello in più,
Quindi vergognati fiat credo che non si possa difendere l'indifendibile e mi impegnerò ad non acquistare mai più macchine del gruppo.
Che amarezza
Saluti a tutti gli alfisti.