Il "tremila" arrivo' dopo, tanto per 75 come per la "nuova" 164. Probabilmente se non fosse morta gia', anche la 90 l'avrebbe adottato.75turboTP ha scritto:Non dimentichiamo che la 75 ebbe motorizzazioni che ne Giulietta e ne 90 ebbero si arrivo' al 3.0V6 ....
Maxetto ha scritto:Però per ridursi a proporre dei restyling dei suoi stessi modelli l'Alfa doveva essere già in declino
AlfistaMilano ha scritto:beh, se si parla di Alfa 90, forse questo video può dire la sua....http://www.youtube.com/watch?v=ybjaG_hmkhw
d15/11 ha scritto:...............meno convincente su strade tutte curve per via del sottosterzo e i continui slittamenti....
d15/11 ha scritto:Cari amici del Forum è tempo che non scrivo più qua,
ma volevo ricordare ai nostalgici che quando avevo l'Alfa 90 V6 già all'epoca non era più una vera alfa di razza (già rispetto all'alfetta).
Si guidava con un piacere enorme, sopratutto perchè il V6 risponde immediatamente all'acceleratore anche in quinta a 2000 giri, ma l'assetto non era assolutamente all'altezza della vettura. l'auto era esageratamente sottosterzante che finiva poi con il chiudere la traiettoria con il posteriore senza preavviso, il che la rendeva incontrollabile, a differenza ad esempio dell'alfetta che non soffriva di alcun sottosterzo; e sul bagnato era molto difficile controllarla. In autostrada il motore dal rombo invadente ( ma per fortuna piacevole) e uno sterzo poco preciso non garantivano particolare confort; e le sospensioni abbastanza morbide rendevano il rollio elevato e l'assorbimento non adeguato al rango che doveva avere la vettura.
In poche parole non era assolutamente un prodotto innovativo ne adeguato al prezzo richiesto. Senza considerare le finiture.
Però all'epoca bastava un motore riuscito come il v6 per dimenticare tutte le altre mancanze.
ho sostituito poi la 90 con la 164 V6 Turbo prima serie; a differenza dei pensieri che spesso leggo qui, la 164 è stata forse l'unica vettura adeguata al marchio che portava: motore eccezionale, dal tiro infinito, tenuta di strada eccellente in autostrada con confort di alto livello, meno convincente su strade tutte curve per via del sottosterzo e i continui slittamenti; sedili molto confortevoli, soprattutto quelli in pelle e finalmente un impianto di condizionamento adeguato: quello dell'alfa 90 faceva fatica a raffreddare in primavera. le plastiche passavano in secondo piano-
ma la 166 con lo stesso motore era altrettanto sottosterzante e afflitta da reazioni allo sterzo o più gradevole?75turboTP ha scritto:d15/11 ha scritto:Cari amici del Forum è tempo che non scrivo più qua,
ma volevo ricordare ai nostalgici che quando avevo l'Alfa 90 V6 già all'epoca non era più una vera alfa di razza (già rispetto all'alfetta).
Si guidava con un piacere enorme, sopratutto perchè il V6 risponde immediatamente all'acceleratore anche in quinta a 2000 giri, ma l'assetto non era assolutamente all'altezza della vettura. l'auto era esageratamente sottosterzante che finiva poi con il chiudere la traiettoria con il posteriore senza preavviso, il che la rendeva incontrollabile, a differenza ad esempio dell'alfetta che non soffriva di alcun sottosterzo; e sul bagnato era molto difficile controllarla. In autostrada il motore dal rombo invadente ( ma per fortuna piacevole) e uno sterzo poco preciso non garantivano particolare confort; e le sospensioni abbastanza morbide rendevano il rollio elevato e l'assorbimento non adeguato al rango che doveva avere la vettura.
In poche parole non era assolutamente un prodotto innovativo ne adeguato al prezzo richiesto. Senza considerare le finiture.
Però all'epoca bastava un motore riuscito come il v6 per dimenticare tutte le altre mancanze.
ho sostituito poi la 90 con la 164 V6 Turbo prima serie; a differenza dei pensieri che spesso leggo qui, la 164 è stata forse l'unica vettura adeguata al marchio che portava: motore eccezionale, dal tiro infinito, tenuta di strada eccellente in autostrada con confort di alto livello, meno convincente su strade tutte curve per via del sottosterzo e i continui slittamenti; sedili molto confortevoli, soprattutto quelli in pelle e finalmente un impianto di condizionamento adeguato: quello dell'alfa 90 faceva fatica a raffreddare in primavera. le plastiche passavano in secondo piano-
La turbo V6 l'ho solo guidata per alcuni km e il sottosterzo ma anche le reazioni allo sterzo erano notevoli e mi disse che aveva anche problemi con il consumo delle gomme .....in casa ci sono state due TS di mio fratello e la qualita' ha sempre lasciato a desiderare....impianto elettrico rivestimenti interni ed affidabilta' da fiat.
La 166 aveva i QuadrilateriAlfistaMilano ha scritto:ma la 166 con lo stesso motore era altrettanto sottosterzante e afflitta da reazioni allo sterzo o più gradevole?75turboTP ha scritto:d15/11 ha scritto:Cari amici del Forum è tempo che non scrivo più qua,
ma volevo ricordare ai nostalgici che quando avevo l'Alfa 90 V6 già all'epoca non era più una vera alfa di razza (già rispetto all'alfetta).
Si guidava con un piacere enorme, sopratutto perchè il V6 risponde immediatamente all'acceleratore anche in quinta a 2000 giri, ma l'assetto non era assolutamente all'altezza della vettura. l'auto era esageratamente sottosterzante che finiva poi con il chiudere la traiettoria con il posteriore senza preavviso, il che la rendeva incontrollabile, a differenza ad esempio dell'alfetta che non soffriva di alcun sottosterzo; e sul bagnato era molto difficile controllarla. In autostrada il motore dal rombo invadente ( ma per fortuna piacevole) e uno sterzo poco preciso non garantivano particolare confort; e le sospensioni abbastanza morbide rendevano il rollio elevato e l'assorbimento non adeguato al rango che doveva avere la vettura.
In poche parole non era assolutamente un prodotto innovativo ne adeguato al prezzo richiesto. Senza considerare le finiture.
Però all'epoca bastava un motore riuscito come il v6 per dimenticare tutte le altre mancanze.
ho sostituito poi la 90 con la 164 V6 Turbo prima serie; a differenza dei pensieri che spesso leggo qui, la 164 è stata forse l'unica vettura adeguata al marchio che portava: motore eccezionale, dal tiro infinito, tenuta di strada eccellente in autostrada con confort di alto livello, meno convincente su strade tutte curve per via del sottosterzo e i continui slittamenti; sedili molto confortevoli, soprattutto quelli in pelle e finalmente un impianto di condizionamento adeguato: quello dell'alfa 90 faceva fatica a raffreddare in primavera. le plastiche passavano in secondo piano-
La turbo V6 l'ho solo guidata per alcuni km e il sottosterzo ma anche le reazioni allo sterzo erano notevoli e mi disse che aveva anche problemi con il consumo delle gomme .....in casa ci sono state due TS di mio fratello e la qualita' ha sempre lasciato a desiderare....impianto elettrico rivestimenti interni ed affidabilta' da fiat.
chi l'ha provata?
in effetti anche la prova di quattroruote affermava il grande piacere di guida della 166 v62000tb, però mi sarebbe piaciuto sapere se qualcuno l'avesse provata ;-)75turboTP ha scritto:La 166 aveva i QuadrilateriAlfistaMilano ha scritto:ma la 166 con lo stesso motore era altrettanto sottosterzante e afflitta da reazioni allo sterzo o più gradevole?75turboTP ha scritto:d15/11 ha scritto:Cari amici del Forum è tempo che non scrivo più qua,
ma volevo ricordare ai nostalgici che quando avevo l'Alfa 90 V6 già all'epoca non era più una vera alfa di razza (già rispetto all'alfetta).
Si guidava con un piacere enorme, sopratutto perchè il V6 risponde immediatamente all'acceleratore anche in quinta a 2000 giri, ma l'assetto non era assolutamente all'altezza della vettura. l'auto era esageratamente sottosterzante che finiva poi con il chiudere la traiettoria con il posteriore senza preavviso, il che la rendeva incontrollabile, a differenza ad esempio dell'alfetta che non soffriva di alcun sottosterzo; e sul bagnato era molto difficile controllarla. In autostrada il motore dal rombo invadente ( ma per fortuna piacevole) e uno sterzo poco preciso non garantivano particolare confort; e le sospensioni abbastanza morbide rendevano il rollio elevato e l'assorbimento non adeguato al rango che doveva avere la vettura.
In poche parole non era assolutamente un prodotto innovativo ne adeguato al prezzo richiesto. Senza considerare le finiture.
Però all'epoca bastava un motore riuscito come il v6 per dimenticare tutte le altre mancanze.
ho sostituito poi la 90 con la 164 V6 Turbo prima serie; a differenza dei pensieri che spesso leggo qui, la 164 è stata forse l'unica vettura adeguata al marchio che portava: motore eccezionale, dal tiro infinito, tenuta di strada eccellente in autostrada con confort di alto livello, meno convincente su strade tutte curve per via del sottosterzo e i continui slittamenti; sedili molto confortevoli, soprattutto quelli in pelle e finalmente un impianto di condizionamento adeguato: quello dell'alfa 90 faceva fatica a raffreddare in primavera. le plastiche passavano in secondo piano-
La turbo V6 l'ho solo guidata per alcuni km e il sottosterzo ma anche le reazioni allo sterzo erano notevoli e mi disse che aveva anche problemi con il consumo delle gomme .....in casa ci sono state due TS di mio fratello e la qualita' ha sempre lasciato a desiderare....impianto elettrico rivestimenti interni ed affidabilta' da fiat.
chi l'ha provata?![]()
Com'erano le peggiori? :lol:pietrogambadilegno ha scritto:Quando la Fiat prese possesso dell'Alfa, c'erano in produzione la 90 e la 75. Il pianale era lo stesso, ed anche le soluzioni tecniche, ma la 75 costava di meno produrla (stesso vecchio vizio di sempre) e così si decise di uccidere la 90. Ricordo che i concessionari non erano d'accordo.
Avendo posseduto la 90 6V 2000 la ricordo come una delle migliori auto che abbia mai avuto; magnificamente rifinita (gli ultimi modelli venivano forniti senza sovrapprezzo di uno straordinario interno in pelle), sedili elettrici, valigia valextra incorporata nel cruscotto.
Aveva dei difetti:
-consumava molto in autostrada (solo 27 km x 1000 giri in V^) ed era in quelle condizioni anche abbastanza rumorosa.
-nei curvoni veloci aveva la tendenza a dondolare e poi, insistendo, zig-zagare, al punto che nel tratto appenninico dell'autosole, se si aveva un po' di fretta, si doveva scegliere la traiettoria di ogni curva per evitare patemi d'animo.
-siccome l'albero di trasmissione girava alla stessa velocità dell'albero motore (cambio e differenziale erano dietro), bastava una macchiolina di grasso o di ruggine per squilibrarlo, e questo causava notevoli vibrazioni.
-necessitava di tagliandi piuttosto costosi.
Tutto il resto erano pregi; ci ho fatto 130.000 km e quando l'ho venduta il motore era ancora un violino di gran marca.
Un buon ricordo.
gbortolo - 43 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa