<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ALFA 75 | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

ALFA 75

Ho avuto la fortuna di possedere una 2.0T.S.
Nessuna, e ripeto, nessun'altra mi ha dato questo PIACERE di guida che mi ha regalato la 75...

L'ultima ALFA...
 
Quando uscì non ne fui onestamente entusiasta. La linea nera di plastica, inserita per "mascherare" le portiere (erano esattamente quelle della Giulietta) non mi convinceva e si capiva che la vettura era stata realizzata in economia, riciclando una meccanica vista e rivista da anni.
Ma ero innamorato dell'Alfa e passai sopra a tutto ciò, soprattutto quando, due anni dopo, già in gestione Fiat, presentarono la "turbo evoluzione", annunciando il ritorno ufficiale alle corse, con la famosa livrea rossa con due strisce bianche ai lati. Le 75 da competizione, preparate dalla rediviva "Alfa Corse", erano bellissime e anche la turbo GR.N da rallies sembrava destinata a buoni risultati, ma poi fu annientata dalla Lancia Delta e le altre 4WD. Purtroppo poi per la pista la Bmw nel 1987 tirò fuori la M3, un'auto da corsa adattata alla strada e la Ford poi irruppe con la RS500, un mostro imbattibile e la 75 dovette dire addio ai sogni di gloria (IMSA e 2 giri d'Italia a parte).

Oggi è famosa per essere stata l'ultima "vera Alfa", cioè l'ultima della gestione IRI e l'ultima di grande serie a trazione posteriore, e nel 2015 si festeggerà il "trentennale".
Ricordo che quando fu sostituita dalla 155 inviai valanghe di lettere di protesta a molte testate giornalistiche, e se ricordo bene alla stessa Alfa, ufficio stampa, per l'inopinato abbandono della TP. Poi però, da alfista incallito e impenitente, al di là della nuova proprietà, mi "affezionai" anche alla nuova arrivata, che andai subito a provare in concessionaria e mi impressionò per i motori e il poco sottosterzo nonostante la TA. Poi ne comprai addirittura 2 (e ovviamente fui felice quando arrivarono le plurivittoriose versioni "racing" ufficiali).
 
pilota54 ha scritto:
...
Oggi è famosa per essere stata l'ultima "vera Alfa", cioè l'ultima della gestione IRI e l'ultima di grande serie a trazione posteriore, e nel 2015 si festeggerà il "trentennale".
Ricordo che quando fu sostituita dalla 155 inviai valanghe di lettere di protesta a molte testate giornalistiche, e se ricordo bene alla stessa Alfa, ufficio stampa, per l'inopinato abbandono della TP. Poi però, da alfista incallito e impenitente, al di là della nuova proprietà, mi "affezionai" anche alla nuova arrivata, che andai subito a provare in concessionaria e mi impressionò per i motori e il poco sottosterzo nonostante la TA. Poi ne comprai addirittura 2 (e ovviamente fui felice quando arrivarono le plurivittoriose versioni "racing" ufficiali).

caro Pilota, quoto questa parte del tuo post perchè ci rivedo molto del mio essere Alfista :) Legato alla tradizione, che ha ben in mente crismi e caratteristiche irrinunciabili per un Alfa, ma che al di là della critica - anche aspra - rimane sempre fedele al marchio.

PS - pensa se all'epoca di fosse stato il web...ne avremmo viste e sentite delle belle...e forse ne avrebbe tratto giovamento fiat stessa
 
Io ho guidato una prima serie 1.6 a carburatori e una fantastica Twin Spark. Con la 1.6 mi ricordo un innocuo e breve ingarellamento con una Golf Gti II serie 1.8 da 112 cv.....ebbene la piccola 75 si difendeva alla grande.
E' stata una grande auto degna di portare quel marchio leggendario sul cofano.
 
vecchioAlfista ha scritto:
pilota54 ha scritto:
...
Oggi è famosa per essere stata l'ultima "vera Alfa", cioè l'ultima della gestione IRI e l'ultima di grande serie a trazione posteriore, e nel 2015 si festeggerà il "trentennale".
Ricordo che quando fu sostituita dalla 155 inviai valanghe di lettere di protesta a molte testate giornalistiche, e se ricordo bene alla stessa Alfa, ufficio stampa, per l'inopinato abbandono della TP. Poi però, da alfista incallito e impenitente, al di là della nuova proprietà, mi "affezionai" anche alla nuova arrivata, che andai subito a provare in concessionaria e mi impressionò per i motori e il poco sottosterzo nonostante la TA. Poi ne comprai addirittura 2 (e ovviamente fui felice quando arrivarono le plurivittoriose versioni "racing" ufficiali).

caro Pilota, quoto questa parte del tuo post perchè ci rivedo molto del mio essere Alfista :) Legato alla tradizione, che ha ben in mente crismi e caratteristiche irrinunciabili per un Alfa, ma che al di là della critica - anche aspra - rimane sempre fedele al marchio.

PS - pensa se all'epoca di fosse stato il web...ne avremmo viste e sentite delle belle...e forse ne avrebbe tratto giovamento fiat stessa

Grazie. E' poi appena il caso di aggiungere che nel 1987 il mio sogno era la "75 Twin Spark", per me indubbiamente la più bella delle 75 insieme alla turbo, ma all'epoca era un'auto da funzionari/dirigenti e io ero ancora solo un impiegato, non me la potevo semplicemente permettere, quindi dovetti "ripiegare" su una.....................Alfa 33. :D

PS: delle versioni "QV" turbo e TS, quelle con i sedili Recaro, ho ancora i dépliant originali.
 
pilota54 ha scritto:
Quando uscì non ne fui onestamente entusiasta. La linea nera di plastica, inserita per "mascherare" le portiere (erano esattamente quelle della Giulietta) non mi convinceva e si capiva che la vettura era stata realizzata in economia, riciclando una meccanica vista e rivista da anni.

Ricordo che quando fu sostituita dalla 155 inviai valanghe di lettere di protesta a molte testate giornalistiche, e se ricordo bene alla stessa Alfa, ufficio stampa, per l'inopinato abbandono della TP. Poi però, da alfista incallito e impenitente, al di là della nuova proprietà, mi "affezionai" anche alla nuova arrivata, che andai subito a provare in concessionaria e mi impressionò per i motori e il poco sottosterzo nonostante la TA. Poi ne comprai addirittura 2

Rispetto al massimo le tue opinioni, le tue passioni e le tue scelte.

Però vedo in quello che scrivi la contraddizione forte tra due passioni di alfista "a prescindere".
La prima passione, quella per la 75, è la passione dell'alfista motivato, di quello che adora una certa meccanica, a prescindere, appunto, da "La linea nera di plastica, inserita per "mascherare" le portiere (erano esattamente quelle della Giulietta) ..... la vettura era stata realizzata in economia, riciclando una meccanica vista e rivista da anni. "
Cioè, in virtù di una peculiarità tecnica, si poteva perdonare qualche altra mancanza o rinuncia.

Poi, d'altra parte, prendono una Tipo, la fanno diventare un'Alfa (piena anch'essa di difetti, ma senza il dna tipico del marchio) e il tuo essere alfista si riduce alla semplice dichiarazione d'amore per lo scudetto, a prescindere da quello a cui è stato applicato ("e mi impressionò per i motori e il poco sottosterzo nonostante la TA. Poi ne comprai addirittura 2 ").

Secondo me, la passione può prescindere da certi dettagli, ma non può ignorare in toto un "tradimento" così profondo...
 
vecchioAlfista ha scritto:
http://www.youtube.com/watch?v=carY-vDkEHs

Rivedendola ora, mi piace di più che ai tempi. Non trovo nemmeno brutta la tanto criticata linea nera (semmai trovo un po' bruttine le maniglie delle porte, dovessi dire...).
Comunque, sprizza grinta da tutti i pori!
 
renexx ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Quando uscì non ne fui onestamente entusiasta. La linea nera di plastica, inserita per "mascherare" le portiere (erano esattamente quelle della Giulietta) non mi convinceva e si capiva che la vettura era stata realizzata in economia, riciclando una meccanica vista e rivista da anni.

Ricordo che quando fu sostituita dalla 155 inviai valanghe di lettere di protesta a molte testate giornalistiche, e se ricordo bene alla stessa Alfa, ufficio stampa, per l'inopinato abbandono della TP. Poi però, da alfista incallito e impenitente, al di là della nuova proprietà, mi "affezionai" anche alla nuova arrivata, che andai subito a provare in concessionaria e mi impressionò per i motori e il poco sottosterzo nonostante la TA. Poi ne comprai addirittura 2

Rispetto al massimo le tue opinioni, le tue passioni e le tue scelte.

Però vedo in quello che scrivi la contraddizione forte tra due passioni di alfista "a prescindere".
La prima passione, quella per la 75, è la passione dell'alfista motivato, di quello che adora una certa meccanica, a prescindere, appunto, da "La linea nera di plastica, inserita per "mascherare" le portiere (erano esattamente quelle della Giulietta) ..... la vettura era stata realizzata in economia, riciclando una meccanica vista e rivista da anni. "
Cioè, in virtù di una peculiarità tecnica, si poteva perdonare qualche altra mancanza o rinuncia.

Poi, d'altra parte, prendono una Tipo, la fanno diventare un'Alfa (piena anch'essa di difetti, ma senza il dna tipico del marchio) e il tuo essere alfista si riduce alla semplice dichiarazione d'amore per lo scudetto, a prescindere da quello a cui è stato applicato ("e mi impressionò per i motori e il poco sottosterzo nonostante la TA. Poi ne comprai addirittura 2 ").

Secondo me, la passione può prescindere da certi dettagli, ma non può ignorare in toto un "tradimento" così profondo...

Non si tratta di acquistare uno scudetto.
Faccio parte di quella categoria di alfisti che non si ferma all'idolatria di un brand sulla scorta della proprietà dello stesso, della collocazione industriale o di una determinata connotazione tecnica, premettendo che rispetto tutto e tutti.
Se ragionassero in tale ottica gli appassionati di questo marchio e di altri brands prestigiosi come Lotus, Aston Martin, Lamborghini o Bentley, tanto per fare qualche esempio, a mio avviso tutti questi marchi non avrebbero più un solo fan.

Purtroppo la storia dell'automobile ci ha insegnato che le piccole case di grande pregio vengono prima o poi fagocitate da grandi concentrazioni industriali, pena la loro inevitabile morte.

Il nocciolo della questione, sempre IMHO, sta quindi non nell'avere una fede viscerale per i modelli del "tempo andato", annichilendo tutto ciò che è venuto dopo, bensì nella coerenza progettuale che le nuove proprietà riescono a mantenere in una gamma di automobili appartenenti a un marchio che ha scritto la storia dell'auto.

Qualcuno ora dirà che è proprio qui che "casca l'asino", perché Fiat Automobiles non sempre, se non quasi mai, è riuscita a mantenere in pieno le connotazioni tecnico-costruttive che in passato avevano determinato il coagulare di legioni di fans attorno al marchio del biscione. E' vero, questo è accaduto senza ombra di dubbio, ma in taluni casi il backgroung è riemerso (per me) in misura sufficientemente significativa da farmi ancora comprare una vettura con quello scudetto sul cofano e mantenere la "passione" (esempio: Brera 1.750 Tbi).
Vorrei aggiungere a tal proposito che anche un alfista incallito come lo scrittore Luca Goldoni comprò a suo tempo una 159 perché riteneva avesse una linea unica e inconfondibilmente "Alfa"..............

Quando ciò non accadrà più, resterò alfista ma solo per quelle vetture che hanno onorato tale impegnativa dichiarazione di "fede".

Vorrei poi aggiungere che io non sono "esclusivo" come passione. Sono sempre stato un fan anche di alcuni altri marchi: Maserati, Ferrari, Lotus e Jaguar i principali, ma potrei citare anche Lancia e Abarth. Forse anche per questo non ho quella "fregola" di considerare Alfa solo ciò che è stato costruito prima del 1986.

Scusate il parziale OT ma l'argomento e la domanda postami mi hanno costretto a enunciare un piccolo excursus a chiarimento dalla mia posizione (che ritengo non contraddittoria e condivisa da molti altri appassionati, con i quali ho a lungo parlato) nei confronti dell'alfismo.
 
renexx ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
http://www.youtube.com/watch?v=carY-vDkEHs

Rivedendola ora, mi piace di più che ai tempi. Non trovo nemmeno brutta la tanto criticata linea nera (semmai trovo un po' bruttine le maniglie delle porte, dovessi dire...).
Comunque, sprizza grinta da tutti i pori!

Concordo appieno.

La "linea" nera, per me, era pure un valore aggiunto.
Specie la seconda serie (dal 1.8 IE in su), ove terminava con lo spoiler pronunciato, le dava una connotazione spiccatamente sportiva, quasi "racing" 8)

Rimane inoltre un modello dal design riuscito e che non invecchia affatto, a differenza delle "sempre uguali" crucche.
Un po' come l'alfetta, il cui frontale lo trovo ancora oggi di un aggressività "discreta", pronunciata e non urlata, che la rendono unica ed elegantissima
 
pilota54 ha scritto:
...

Qualcuno ora dirà che è proprio qui che "casca l'asino", perché Fiat Automobiles non sempre, se non quasi mai, è riuscita a mantenere in pieno le connotazioni tecnico-costruttive che in passato avevano determinato il coagulare di legioni di fans attorno al marchio del biscione. E' vero, questo è accaduto senza ombra di dubbio, ma in taluni casi il backgroung è riemerso (per me) in misura sufficientemente significativa da farmi ancora comprare una vettura con quello scudetto sul cofano e mantenere la "passione" (esempio: Brera 1.750 Tbi).
Vorrei aggiungere a tal proposito che anche un alfista incallito come lo scrittore Luca Goldoni comprò a suo tempo una 159 perché riteneva avesse una linea unica e inconfondibilmente "Alfa"..............

Quando ciò non accadrà più, resterò alfista ma solo per quelle vetture che hanno onorato tale impegnativa dichiarazione di "fede".
...

Dipende dove vogliamo posizionare "l'asticella" della nostra tolleranza. E, nella vita di tutti i giorni, dove finisce l'auto dei nostri sogni ed inizia quella per le nostre esigenze.

Tu sai che amo ritenermi un "ortodosso" dell'Alfismo. Ciò nonostante, dopo otto anni di Golf 4 (vissuti con grande soddisfazione), con la 159 ho ritrovato il desiderio ed il piacere di una berlina del biscione. Senz'altro edulcorata e differente dai crismi e dai tratti storici (e direi necessari) del marchio, ma con altre qualità che me la fanno ritenere, tuttora, una scelta corretta per le mie esigenze.

Fermo restando, il mio auspicio e la mia critica rimane sempre "centrata" su quello che dovrebbe essere e non è. Così come la consapevolezza dei limiti concettuali e di prodotto della mia stessa 159.

Però la speranza, sulla scorta delle ultime sviolinate di Marchionne, è quella di ritornare a quei prodotti con tecnica e sviluppo puramente "Alfa".
Che, per tornare in IT, hanno visto proprio nella vetusta 75 la loro ultima espressione o, se vogliamo, canto del cigno ;)
 
Back
Alto