zero c. ha scritto:
pilota54 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
pilota54 ha scritto:
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Qualcuno ora dirà che è proprio qui che "casca l'asino", perché Fiat Automobiles non sempre, se non quasi mai, è riuscita a mantenere in pieno le connotazioni tecnico-costruttive che in passato avevano determinato il coagulare di legioni di fans attorno al marchio del biscione. E' vero, questo è accaduto senza ombra di dubbio, ma in taluni casi il backgroung è riemerso (per me) in misura sufficientemente significativa da farmi ancora comprare una vettura con quello scudetto sul cofano e mantenere la "passione" (esempio: Brera 1.750 Tbi).
Vorrei aggiungere a tal proposito che anche un alfista incallito come lo scrittore Luca Goldoni comprò a suo tempo una 159 perché riteneva avesse una linea unica e inconfondibilmente "Alfa"..............
Quando ciò non accadrà più, resterò alfista ma solo per quelle vetture che hanno onorato tale impegnativa dichiarazione di "fede".
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Dipende dove vogliamo posizionare "l'asticella" della nostra tolleranza. E, nella vita di tutti i giorni, dove finisce l'auto dei nostri sogni ed inizia quella per le nostre esigenze.
Tu sai che amo ritenermi un "ortodosso" dell'Alfismo. Ciò nonostante, dopo otto anni di Golf 4 (vissuti con grande soddisfazione), con la 159 ho ritrovato il desiderio ed il piacere di una berlina del biscione. Senz'altro edulcorata e differente dai crismi e dai tratti storici (e direi necessari) del marchio, ma con altre qualità che me la fanno ritenere, tuttora, una scelta corretta per le mie esigenze.
Fermo restando, il mio auspicio e la mia critica rimane sempre "centrata" su quello che dovrebbe essere e non è. Così come la consapevolezza dei limiti concettuali e di prodotto della mia stessa 159.
Però la speranza, sulla scorta delle ultime sviolinate di Marchionne, è quella di ritornare a quei prodotti con tecnica e sviluppo puramente "Alfa".
Che, per tornare in IT, hanno visto proprio nella vetusta 75 la loro ultima espressione o, se vogliamo, canto del cigno
Beh, sono d'accordo vecchioalfista. La Brera mi piace molto, ha una linea spettacolare e per me è anche un'auto costruita con una cura maniacale, almeno l'ultima versione, con alcune caratteristiche tecniche e di progetto sorprendenti e che a volte scopri man mano che la usi. Ma è ovvio che anch'io l'avrei preferita più leggera e magari con la trazione posteriore.
Come ho detto prima l'abilità di uno staff dirigenziale sta nel mantenere in una casa, nella fattispecie con il background dell'Alfa Romeo, le connotazioni che l'hanno resa famosa. Vedasi per esempio ciò che è stato fatto per la Lotus, anche se poi le vendite non sono in realtà tali da superare il "break even point" (livello di fatturato che consente il pareggio economico del bilancio). Ciò a conferma che anche mantenendo tutti i connotati del marchio non è detto che si riesca a sopravvivere degnamente e questo anche perché (come evidenzia il Direttore nel suo ultimo blog) oggi gli appassionati sono meno che in passato e molti comprano solo in base al gusto estetico o alla moda e guardano più al comfort e gli accessori piuttosto che alle prestazioni
mmm cura maniacale per finiture, assemblaggio e montaggi parlando di alfa è un po' ardito...a che cosa ti riferisci?
OOOOTTTT
Qualche esempio:
- Si è fulminata una lampadina luci di posizione. Immediatamente è apparsa una scritta sul computer di bordo: "controllare luce di posizione sinistra". Ma lo stesso trip computer (sezioni A e B, collegate al navigatore) dà informazioni, precisissime, su davvero tutto di tutto.
- Il climatizzatore, bizona, è eccellente. La temperatura programmata viene raggiunta molto in fretta e lo sbrinamento, con l'apposita funzione, avviene in un battibaleno.
- La batteria (marchiata "Alfa Romeo", non so di quale marca effettiva sia) deve essere potentissima e super efficiente. Deve sopportare e supportare un sacco di cose e ho visto che dopo 4 anni funziona sempre magnificamente: partenze sempre al primo "pollice sul pulsante", ripartenze immediate anche con radio accesa e motore spento per diversi minuti, ecc...
- Rumori di cruscotto e componentistica: assenti, grazie anche ad alcuni accorgimenti, come le guarnizioni del portellone e altro.
- I fari posteriori a mio parere sono un capolavoro di ingegneria applicata alla fattispecie.
- Il tetto, in vetro, perfettamente raccordato con il cofano, con l'apertura elettrica del soffitto interno, a 2 stadi e molto ben rifinito.
- Le plafoniere anteriori, ben 3 + le 2 dei parasole, illuminate. La qualità della pelle Poltrona Frau dei sedili e dei rivestimenti degli sportelli. I cassetti portaoggetti, di cui quello centrale perfettamente refrigerato, ma solo a richiesta girando l'apposita manopola. L'eccezionale "ergonomia" dei sedili, con schienale elettrico e manopola lombare, con cui ho attraversato tutta l'Italia (a 59 anni) senza stancarmi minimamente.
- La lancetta dell'indicatore benzina si muove anche in base al consumo. Se stai consumando poco, sale un pochino, se invece stai tirando al massimo, cala, sempre di poco ovviamente.
- Il motore turbo consuma il giusto e ha un'erogazione straordinariamente elastica. Schiacci e la vettura scatta in avanti, con qualunque marcia.
- Ho girato in pista già 2 volte senza il minimo problema, a parte un po' di fading. Le sospensioni come noto sono straordinarie per disegno, tecnologìa ed efficienza.
Potrei continuare per ore ma non Vi tedio. Per me è un capolavoro. Ecco anche perché la Brera secondo me ha motivo di meritare il nome o meglio il cognome che porta. Posso solo aggiungere che il progetto originario è di un certo Giugiaro, non di Pinco Pallo, e che la vettura veniva costruita alla Pininfarina.
SCUSATE L'OT, ma dovevo rispondere al cortese ZeroC.