Sinceramente non capisco il perche' un medico debba entrare cosi nei particolari.
Infatti ero in dubbio sulla pubblicazione di quel link, alla fine ho deciso per il sì perchè le ultime 3 righe sono piene di speranza, pensavo fosse combinato peggio.
Sinceramente non capisco il perche' un medico debba entrare cosi nei particolari.
Non lo portano neanche quelli che fanno discesa libera con gli sci e vanno a 150 km/h.
Eppure se tu fossi un professionista o anche un amatore che si spara centinaia di km in mezzo alle auto e camion, in salita, discesa, con l'asciutto, il bagnato a velocità da ciclomotore forse sarebbe meglio metterselo.Quando vado in moto, i caschi jet non li considero proprio.
In bici, invece, credo che non metterei un casco integrale.
Tra l'altro, non è che se si aggiunge una mentoniera di carta velina cambi granché le cose.
Bisognerebbe cambiare tutto, compreso il sistema di ritenzione.
Chi se lo mette, in bici, un casco di 1 kg, magari con possibilità di traspirazione relativa?
scusate, ma il paragone con lo sci non regge, primo, hanno una protezione per il mento quasi sempre, secondo, quelli non impattano contro ostacoli fissi, al più scivolano e finiscono nelle morbide reti di contenimento, nemmeno il paragone col cross regge, vero che è fisicamente intenso, ma poco prolungato. Volete mettere col pedalare per ore con lo stesso casco? Basti pensare che se non sbaglio ai tempi di pantani il casco non era obbligatorio e fino a poco fa (non so ora) il casco per motivi di confort si poteva abbassare (lasciare appeso dietro alla testa) in salita..non parliamo di 40 anni fa..semplicemente andrebbero fatti e usati caschi pensati per proteggere e non solo per essere più leggeri e aerodinamici possibile, ma qui bisogna rivedere la normativa di omologazione, altrimenti ognuno (produttore di caschi) può raccontare quello che vuole, dicendo che protegge di più ma omettendo in che senso (resistenza della calotta, ammortizzazione del cranio) e contro che tipo di urti (frontali, laterali, torsioni)...
Trovo assurdo il fatto che abbiamo complicato in maniera allucinante qualsiasi attività, creandoci ostacoli impossibili anche per operazioni banali e inutili in nome della protezione dei dati personali (distinti a loro volta in sensibili e non) e della cosiddetta privacy e....Sinceramente non capisco il perche' un medico debba entrare cosi nei particolari.
Eppure se tu fossi un professionista o anche un amatore che si spara centinaia di km in mezzo alle auto e camion, in salita, discesa, con l'asciutto, il bagnato a velocità da ciclomotore forse sarebbe meglio metterselo.
Non credo sia necessario un casco che regga le stesse sollecitazioni di quelli da moto, basterebbe qualcosa di più pratico e leggero ma che copra anche la nuca e dia un minimo di riparo al viso.
Ovvio che per fare la scampagnata di mezzoretta a passo d'uomo a nessuno verrebbe in mente di metterselo
lo so, quello che dicevo è che bisogna agire a livello di norma di omologazione, se si procede in ordine sparso a livello di produttori ognuno può raccontare una mezza verità dicendo di avere i caschi più protettivi degli altri..Esistono norme di omologazione.
Tra l'altro, da quello che dice qui, le norme europee sono le meno severe.
https://90rpm.blogspot.com/2017/06/i-caschi-da-ciclismo-europei-sono-i.html?m=1
peccato che proprio sulle strade più pericolose sia impossibile..pensa alla strada tra Canzo e il Tivano o dall´altra parte tra il Tivano e Nesso..allargarla avrebbe costi impensabili (devi sbancare la montagna per vari metri o allargare la carreggiata verso lo strapiombo sostenendola in qualche modo, allargare ponti...) e un impatto paesaggistico terribile..in alcuni punti sarebbe invece proprio impossibile a meno di espropriare case e spostarle..Io più che sul casco cercherei di fare qualcosa per la viabilità.
E' troppo pericoloso andare in bici per la strada oggi.
Domenica sono andato in montagna e ho trovato una quantità spropositata di bici che correvano in mezzo alla strada e il rischio di prenderli sotto è MOLTO alto, pur facendo tanta attenzione. Io non mi sognerei mai di andare in bici per quelle strade. Mi chiedo se queste persone siano più coraggiose o più incoscienti.
Se ci fossero delle piste ciclabili separate dalle carreggiate per auto, la sicurezza sarebbe notevolmente aumentata, anche senza casco spaziale.
lo so, quello che dicevo è che bisogna agire a livello di norma di omologazione, se si procede in ordine sparso a livello di produttori ognuno può raccontare una mezza verità dicendo di avere i caschi più protettivi degli altri..
peccato che proprio sulle strade più pericolose sia impossibile..pensa alla strada tra Canzo e il Tivano o dall´altra parte tra il Tivano e Nesso..allargarla avrebbe costi impensabili (devi sbancare la montagna per vari metri o allargare la carreggiata verso lo strapiombo sostenendola in qualche modo, allargare ponti...) e un impatto paesaggistico terribile..in alcuni punti sarebbe invece proprio impossibile a meno di espropriare case e spostarle..
ok, si tratta comunque di un test normato e uguale per tutti, l´importante è non darsi al "liberi tutti" in cui ognuno sostiene quello che vuole (oltre all´omologazione di legge)Esistono dei crash test peri i caschi chiamati SHARP. Almeno, per i caschi da moto. Non è obbligatorio per le case superare il test, ma è già un punto di partenza.
Chissà se vengono fatti anche per i caschi da bici.
vero, ma in casi di strade del genere basterebbe chiudere ai ciclisti il fine settimana. Io l´ho fatta in settimana e era deserta e bellissima, il fine settimana si può evitare strade del genere..Lo capisco, ma in quei passaggi è davvero troppo facile prendere sotto un ciclista. Ci vuole una buona dose di incoscienza secondo me a pedalare su strade del genere. Ma lì non c'è casco che tenga.
GuidoP - 10 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa