sofylove ha scritto:
Domanda tecnica, ma utilizzando per luce diurna su Golf VI la lampadina a doppio filamento, quest'ultima non avrà una vita molto breve?
Bella domanda...
Certo... la scelta tecnica di "infilare" un filamento aggiuntivo che rimane praticamente sempre accesso nella lampada che svolge la funzione abbagliante (quindi destinata a durare per ovvi motivi decisamente di più rispetto a quella dedicata agli anabbaglianti) costringendo nell'eventualità che questo si interrompa per usura, a sostituire anzitempo una lampada relativamente costosa rispetto a quello che sarebbe stato normalmente necessario... fa un pò pensare...
Da dire c'è che molto probabilmente per due motivi quel filamento è comunque in media destinato a durare a lungo..
Il primo perchè vista la ridotta emissione richiesta questo comporta uno stress limitato e per questo usura ridotta per lo stesso.
Il secondo perchè quasi certamente trattasi di una "lampada longlife" quindi con una sezione dello stesso (filamento) apportunamente calibrata per durare parecchie centinaia di ore, se non addirittura un migliaio... prima che si usuri per effetto della sublimazione, che inevitabilmente ne determina il consumo a tal punto da arrivare ad interrompersi.
Peccato solo che proprio la sublimazione di questo, a lungo andare vedrà il quarzo (la parte trasparente detta bulbo che contiene i filamenti) opacizzarsi a causa del deposito sulla sua parete interna delle componenti metalliche che prima costituivano il filamento atto a svolgere la funzione di "luce diurna".
Il motivo è presto detto... quando il metallo per "effetto Joule" accumula un'energia termica sufficiente, inizia ad assumere una importante rilevanza il fenomeno della sublimazione, che come tutti sanno non è altro che il cambiamento di stato fisico da solido... a gas/vapore.
Il vapore del metallo liberatosi... a contatto con le superfici relativamente più fredde (come la parete interna del bulbo di "vetro" da cui è circondato) tende a condensarsi, tornando così all'originario stato solido.
Le particelle metalliche che si depositano... opacizzano il bulbo, causando così l'assorbimento di una quota della radiazione emessa dal filamento incandescente con conseguente diminuzione della radiazione luminosa effettivamente emessa all'esterno.
Gli atomi volatilizzati inoltre... riducono man mano la sezione trasversale del filamento, rendendolo sempre più fragile, così che la sublimazione è (oltre a quando sopra esposto) anche all'origine di una decurtazione della durata della lampada. 8)
Questo effetto è contrastato ma purtoppo non completamente eliminato, mediante la pressurizzazione del bulbo e l'adozione di gas alogeni, che hanno l'effetto di far ridepositare (almeno in parte) sul filamento le particelle di tungsteno che evaporano a causa dell'elevata temperatura.
Tutto sta a vedere quanto sia stato tenuto debitamente in conto tutto ciò...
E solo l'esperienza potrà dire se i due accorgimenti che ho menzionato poco sopra, sono o meno stati presi da chi produce le suddette lampade H15 per permetterne una durata sufficientemente elevata.
Ciao
