@FedeSiena
Negli anni 70 e 80 le norme antisismiche avevamo caratteristiche ben diverse da ora. La zonizzazione prevedeva due sole fasce di rischio. Dove c'era e dove non c'era. A questo aggiungi che molti comuni non avevano previsto, nei loro regolamenti attuativi, la necessità di operare seguendo quelle prime indicazioni sull'antisimica. Ne consegue che solo i territori a grave rischio avevano l'obbligo di presentare i progetti al Genio Civile. Ed anche nel caso fosse un passaggio dovuto poi, sistematicamente mancava il collaudo delle opere che di fatto annullava la presentazione del progetto, ovvero, eri a posto con la burocrazia ma nessuno poteva dire quello che era stato realmente fatto.
Il tuo concetto di RISPARMIARE, in una condizione di problemi SISTEMATICI verso la gestione delle commissioni lavorative, si traduce invero nel continuo DANNO che le imprese devono sopportare a causa di leggi inique, inefficienti e vessatorie verso il sistema. Partiamo da questo concetto per capire la natura di quelli che tu chiami risparmi. Ti pare normale che un crispino qualsiasi per veder partire i suoi lavori di ristrutturazione di un complesso colonico abbia dovuto pagare una cifra di circa 90 mila euro tra (notaio, oneri comunali, progettisti, agenzie immobiliari, ASL, ecc ecc). Poi dovrà fare questi lavori ed anche lì ci saranno da pagare decine di migliaia di euro per rispondere alle esigenze normative.
In definitiva, tu che ti sei comprato la colonica da 400 mq a rudere pagandola 220 mila euro, prima di partire con i lavori hai speso ulteriori 90 mila euro, poi spenderai circa 500 mila euro di ristrutturazione a cui sommerai altri 20000 euro di spese tecniche varie, poi aggiungi gli interessi bancari sul mutuo .... considera che lo stesso crispino per adempiere pienamente alle norme spenderà una cifra di circa 110 mila euro per evadere le varie burocrazie, poi dei 500 mila almeno il 40% se ne vanno in maggiorazioni dovute a norme specifiche che impongono l'impiego di materiali e tecnologie come la legge vuole. Non dirmi che lui poteva permetterselo perché le percentuali, chiaramente rapportate, sono le stesse di quello che si compra l'appartamento in periferia.
Se fosse un impresa che rivende, dovendo nuovamente pagare le agenzie, quanto pensi che gli possa restare da questa operazione?