Effettivamente il disegno italiano - per limitare l'uso delle parole inglesi

- si è oggi internazionalizzato , uno dei pochi aspetti del sistema-Italia ad averlo fatto con successo .
Così troviamo , fra le altre , una A7 che anche a me , come a GT Junior promotore di questa discussione , piace moltissimo , la quale somiglia alle migliori realizzazioni italiane di coupè sportiva a 4 posti . Non solo ricorda la già citata Alfetta coupè , ma anche la ancor più agèe -non si sottolinea l'età di una bella signora :!: - Fiat Dino coupè.
Tutte realizzazioni -riuscitissime- di linee rastremate e aereodinamicamente efficaci , ma a 4 posti effettivi , non come la pur incisiva 911 che dietro può ospitare al massimo 2 borsoni o un bambino particolarmente affascinato dalle automobili , come forse non se ne trovano più , almeno qui da noi nell' (ex?)primo mondo.
De Silva , Giugiaro da anni lavorano per i tedeschi , Bertone , da cui pure è scaturita una delle poche proposte di linea per l'Alfa Romeo attuale e interessante , la sinuosa Pandion , pare stia per chiudere i battenti .Resta Pininfarina , però credo , impegnato soprattutto sulle Ferrari.
Mentre la diffusione del "tratto di matita" italiano , non solo in Germania , ma anche nell'estremo oriente - negli Usa è apprezzato dall'ultimo dopo guerra - , come tutte le diaspore , potrebbe rappresentare il massimo del successo e dell'espansione.
Solo che qui da noi , essendosi verificata negli ultini 20 anni la rinuncia a costruire automobili di successo , con conseguente "ammaloramento" di marchi e blasoni storici e preziosi , coerentemente con tale decadenza anche il design , mancando l'energia e la committenza adeguata , langue e rischia , lungi dal prosperare come potrebbe in tutte le metropoli del nuovo mondo globale , di seccare alla radice , lasciando ai concorrenti i frutti rimasti.
Giusto quindi questo topic e riuscito il suo titolo : cercasi design per Alfa , pena il declino definitivo non solo del marchio , ma pure dell'intero allure del made in Italy , almeno di quello automobilistico.
La forza di quest'ultimo , al di là degli esercizi di stile anteguerra , magnifici sì , ma riservati a una ristrettissima elite , si espresse invece al massimo nel dopoguerra dell'automobilismo di massa , con modelli medio alti , ma accessibili se non a tutti , a vasti strati della popolazione , come la Giulietta , la Giulia , la Sprint , la Gt , sino alle Alfette e Alfa 75 , solo per rimanere nella casa del Biscione.
Ferrari e Maserati pur splendide le prime e riuscite le seconde del rilancio , non bastano a far prosperare l'Italian design delle belle auto ! Saluti
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