<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> A proposito di V8... la 33 stradale | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

A proposito di V8... la 33 stradale

Merosi1910 ha scritto:
Veramente bello questo 3d. Complimenti.

Mi permetto di allargare un pò il discorso. Dall'archivio storico Alfa.
L'ultima frase è una forzatura ma non ho voluto censurare.

Lo spirito Alfa Romeo, sin dalle origini, si è alimentato di un istinto costante verso la perfezione tecnica, esprimendo prestazioni sempre più elevate. Protagonisti assoluti di questa ricerca sono i motori: cuore pulsante di ogni vettura Alfa Romeo. Scenografie di eccellenza di un progresso tecnico e tecnologico davvero unico sono stati i tracciati di gara di tutto il mondo, in cui la bandiera di Alfa Romeo ha conquistato il posto più alto.

La chiave di volta dell?evoluzione tecnica di Alfa Romeo è il motore a 8 cilindri, elaborato nella prima metà degli anni venti da un giovane tecnico di nome Vittorio Jano, impegnato nel rinnovamento del motore a 6 cilindri, sia per rispondere alle esigenze degli acquirenti delle vetture ?di serie? sia per contrastare al meglio gli assalti delle case rivali nelle competizioni sportive.

Il primo collaudo di una vettura 8C avviene nel 1923 con la P1, già dotata di compressore e doppia accensione, e successivamente con la P2. L?esordio non può essere migliore: nel 1925 l?Alfa Romeo P2 si aggiudica la vittoria del primo Campionato del Mondo. Gli effetti positivi di queste innovazioni non si limitano ai motori delle vetture di produzione, ma la gloria di questo risultato si inserisce nello stemma ?Alfa Romeo ? Milano? sotto forma di una corona da alloro che, da quel momento, caratterizza tutte le vetture della casa del Portello.

All?inizio degli anni Trenta, i potenti e affidabili motori ad 8 cilindri ? da ora in lega leggera ? suonano docili sotto il cofano di eleganti cabriolet e coupè (carrozzati, fra gli altri, dai milanesi Zagato e Castagna) e ruggiscono nella polvere di gare come la Mille Miglia e la Targa Florio, che vanno ad arricchire un impressionante palmares di vittorie assolute. Menzione particolare meritano le travolgenti vittorie del 1931, 1932, 1933 e del 1934 a Le Mans dell?Alfa Romeo 8C (chiamata poi ?Le Mans? sull?eco di queste grandi vittorie).

Il culmine del livello tecnico raggiunto con gli 8 cilindri è il motore dell?Alfa Romeo Tipo B, chiamata anche ?P3? per evidenziare il continuum tecnologico con la P2. Campari, Nuvolari, Caracciola, Borzacchini, Marinoni, Guidotti, Fagioli sono solo alcuni dei campioni che hanno legato i loro successi al motore 8C sui traguardi dei più prestigiosi circuiti del mondo, sia nella versione del 1932 sia in quella del 1934.

La continua evoluzione e la costante ricerca tecnica raggiungono l?acme con l?8C 2900, incontrastata dominatrice delle corse della seconda metà degli anni Trenta, dalla 1OOO Miglia alla 24 Ore di Le Mans, condotta senza pari dal pilota Biondetti su una 8C di rara eleganza carrozzata da Touring appositamente per questa competizione. Eccezionale è la longevità di questo motore: ancora nel 1947 la 8C 2900 B conquista con Biondetti-Romano la 1OOO Miglia, dimostrando ancora una volta e su un percorso eccezionalmente arduo, che i motori Alfa Romeo erano dotati di potenza e affidabilità del tutto straordinarie.

La seconda guerra mondiale interrompe ma solo per poco le vittorie della 158.
Nel 1946 nasce la mitica 159 ?Alfetta?, un concentrato di alta scuola motoristica. A detta di Juan Manuel Fangio, pilotare questo 8 cilindri era come ?tenere fra le mani l?archetto di uno Stradivari?. La 158 prima e la 159 poi consegnano al Portello gli allori dei primi due campionati mondiali della Formula 1 moderna, nel 1950 con Nino Farina e nel 1951 con Fangio.

Dopo le vittorie in Formula 1, l?Alfa Romeo decide di ritirarsi dalle corse per dedicarsi completamente alla forte richiesta della neonata 1900 e, successivamente, della gamma Giulietta. Nel 1967 ritornano i potenti 8 cilindri che equipaggiavano le 33 da competizione e che caratterizzavano le forme affascinanti e grintose della 33 in versione stradale. E anche qui il debutto in gara è entusiasmante, con il gradino alto del podio di Teodoro Zeccoli in occasione della gara in salita di Fleron, in Belgio, sulla 33/2 Sport Prototipo.

Altre 33, nel corso degli anni Settanta, si aggiudicano notevoli successi sulle piste e sui circuiti di tutto il mondo. Tale perfezione di tecnica viene trasferita nelle vetture di serie come la Montreal, auto di grande prestigio ed elevatissime prestazioni, grazie al motore 8 Cilindri derivato proprio dalle 33 da competizione. Nel 1977 il motore 8 cilindri viene montato su una serie limitata di Alfetta GTV, realizzata dall?Autodelta che, in questo modo, continua la tradizione sportiva applicata alla produzione dei motori.

Oggi, il cuore leggendario di quel motore torna a battere nel cofano della nuova Alfa 8C.

Bravo Merosi complimenti per la citazione. In effetti hai ragione l'ultima frase è proprio una forzatura.
 
fpaol68 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Chi di voi si ricorda della meravigliosa 33 stradale spinta da un V8 di 2 litri?

Cito testualmente Wikipedia:

L'Alfa Romeo 33 Stradale è una fuoriserie prodotta dall'Alfa Romeo a fine anni sessanta prodotta in 18 esemplari (numero attualmente censito).

Il contesto [modifica]
La prima 33 Stradale realizzata era basata sulla omonima versione da competizione, la Tipo 33. Questa autovettura, presentata nel 1967 al Motorshow di Torino, venne disegnata da Franco Scaglione e costruita dalla Carrozzeria Marazzi; è spesso ricordata per essere la prima vettura prodotta ad avere le portiere ad apertura verticale, e l'estetica non risente assolutamente dei 40 anni trascorsi, a tal punto che la nuova Alfa 8C Competizione ricorda moltissimo questa vettura. È considerata, da molti esperti, la più bella auto di tutti i tempi.

Il motore, posto in posizione centrale, lo stesso della Tipo 33 da competizione, non aveva praticamente nulla in comune con le unità destinate ad equipaggiare le auto di serie; era un 1995 cc V8 progettato dall'ing. Carlo Chiti, fondatore e responsabile della squadra corse Autodelta, il reparto corse dell'Alfa Romeo. Autentico gioiello tecnologico, costruito interamente in alluminio e magnesio, disponeva di impianto di iniezione meccanica indiretta "Spica", lubrificazione a carter secco, quattro alberi a camme in testa, cambio a 6 rapporti e sedici candele (2 per cilindro); poteva raggiungere il regime di 10.000 giri al minuto, un record per l'epoca ma anche oggi elevatissimo per un'auto da strada; la potenza di 230 cv fa di questo motore uno dei 2.000 cc aspirati più potenti mai realizzati. Una potenza strabiliante per un'autovettura stradale, ancor di più se si considera che è ottenuta con la sola tecnologia meccanica e senza l'ausilio di strumenti elettronici, onnipresenti su tutte le auto moderne. La ben più recente autovettura giapponese Honda S2000 (prodotta però in più di 110.000 esemplari in tutto il mondo), che monta anch'essa un 2000cc aspirato dalla potenza specifica di 120 cv/litro (una delle più alte per un'auto di grande serie), pur disponendo di testata plurivalvole, di iniezione elettronica, di accensione elettronica e di variatore elettronico di fase, si ferma a 240 cv, oltretutto ottenendo questo risultato 30 anni dopo.

Anche per il ridotto peso del telaio, realizzato grazie all'impiego di tecnologie aeronautiche, di appena 800 Kg in ordine di marcia, costruito con elementi tubolari in acciaio e fusioni in lega di magnesio, allungando di 10 cm quello della 33 da competizione costruita sempre da Autodelta, la 33 Stradale raggiungeva prestazioni inimmaginabili per il tempo come per oggi da un 2 litri, infatti la velocità massima era di quasi 260 km/h e l'accelerazione da 0 a 100 km/h era compiuta in 5,6 secondi.

Tra i 18 esemplari prodotti vi sono lievi differenze estetiche, la più evidente delle quali è rappresentata dalla presenza di due soli fari anteriori in luogo di quattro fari.

Uno dei 18 esemplari di questa autovettura (versione con quattro fari) è conservato presso il Museo Storico dell'Alfa Romeo di Arese.

La 33 Stradale quando fu venduta (figurava regolarmente a listino presso i concessionari) era una delle auto più costose sul mercato, ben 9.750.000 lire; per fare un esempio l'Alfa Romeo Giulia TI costava 1.570.000 lire; per una Jaguar si spendevano circa 5 milioni, mentre per una Ferrari occorrevano 6 milioni.

Nel 1970 una vettura della versione da competizione, denominata Tipo 33/3, venne utilizzata nel film di Steve McQueen, Le 24 Ore di Le Mans.

1968alfaromeo33stradales.jpg


200412211930alfa33strad.jpg

Ciao Ing.Paolo. :)

Siccome sei Ingegnere, forse sei interessato anche a qualche dato in piu' circa questa vettura.
Inizio con la " 33 Stradale " e magari poi ti scrivo anche le differenze con il motore sempre da 2.000 cc. della " 33 da corsa " per la quale la lettura dei dati sara' molto piu' lunga.

Alfa Romeo tipo 105-33 Stradale =
---Cilindri 8 a V di 90° - ales. x corsa 78 x 52,2 - Cilindrata totale 1995 cc.
---C / D = 0,669 -
---Area stantuffo (cmq.) 47,76-
---Cilindrata unitaria 249,375 -
---Camera di scoppio emisferica-
---Rapporto compressione 10:1
---Raffreddamento a circolaz. forzata mediante pompa centrifuga-
---Valvole in testa = 2 per cilindro a V con 4 assi a camme azionati da catena.
---Candele per cilindro = 2
---Iniezione Spica - nei tromboncini di aspirazione.
---Candele Lodge- 10- RL - 47
---Potenza max. 230 Cv a 8.800 giri - coppia motrice corrispondente M (mkg)-18,7 Din.
---Coppia max. M (mkg)- 21 Din regime corrisp. n' (g/m' )- 7.000 giri.
---Indice di elasticita' - 1,412 Din
---Metri al secondo pistoni- max - = 15,31 m/sec.
---Potenza specifica = Cv 115,29 Din.
---Potenza unitaria (cav/cilindro) 28,75 Din.
---Potenza per unita' area stantuffo (cav / cmq)= 0,602 Din
---Pressione media effettiva (Kg / cmq ) = 11,8 Din.
---Peso vettura in ordine di marcia = Kg. 700-
---Velocita' max. denunciata = 260 Km/h con rapporto lungo.
---Velocita max. effettiva raggiunta con rapporto 9/41-( 4,55 :1) = 246 Km/h a giri 8.900.
---Il Kilometro con partenza da fermo fu coperto in secondi 24,190-
---Lo 0-60 in sec. 2,3 - - - lo 0-100 in sec. 4,9 - - - lo 0-160 in 11,5 sec.- - -
lo 0- 180 in sec. 14,6 - - - lo 0-200 in sec. 19,4-
--- Freni a disco con doppio circuito . I freni posteriori NON sono sulla ruota ma come la Alfa 75 sono all'uscita del cambio/differenziale.
---Frizione monodisco a secco e Cambio di velocita' a
rapporti tutti sincronizzati.
---Rapporti = I° 3,25 con velocita' max a 9.000 giri di Km/h 73,7-
II° 2,18 con vel.max. di Km/h 110.
III° 1,60 con vel.max. di Km/h 150.
IV° 1,30 con vel. max di Km/h 185
V° 1,12 con vel.max di Km/h 215
VI° 0,96 con vel.max di Km/h 250
--- Carrozzeria in Alluminio.
---Sospensioni Anteriori e Posteriori a ruote indipendenti con bracci trasversali - molle elicoidali - ammortizzatori idraulici telescopici - barra stabilizzatrice.
---Pneumatici = Dunlop Racing : Anteriori 4,75 / 10,00 x 13.
Pneumatici posteriori 6.00 / 12.00 x 13-
---Pressione gomme = Ant.= 2,4 e Posteriori 2,7
---Diametro sterzata = mt. 13.-
---Lunghezza 3,97 x larghezza 1,71 x altezza 0,90 mt.-
---Passo = mt. 2,35-
---Carreggiate = Anteriore mm. 1350 - - - Posteriore mm. 1445-
---Altezza minima dal suolo cm. 12-
---Serbatoio carburante 98 litri-
---Batteria 24 / 36 Ah - - - - Generatore 400 W.-
---Prezzo = Listino 9.750.000 e prezzo su strada 10.175.000 Lit.
La vettura avrebbe dovuto essere costruita in 50 esemplari ma in effetti ne furono montate (come gia' fatto presente da tutti gli amici) in soli 18 esemplari.
Questa vettura, a cura dell'Autodelta, poteva anche essere "ancora di piu' " preparata per i clienti che lo desideravano.
Se ci fosse qualche altra cosa inerente questa vettura te lo scrivero' , pero' tu guarda il caso.....proprio qualche giorno fa, ho ritrovato una pubblicazione Americana di automobili (che va per la maggiore) e che e' datata 1999.
Ebbene, a parte che presenta la vettura di proprieta' di un "patito cliente Alfa " del Connecticut -(possessore anche di GTA-ecc.) , il reportage indica la potenza in 242 bhp (british hp) a 9.000 giri. di questo motore che mai, mai e poi mai e' stato toccato sin da quando fu acquistata la vettura.
Cio' mi permette di supporre che allora era vero quando si pensava che ai tempi Alfa dichiarava sempre qualche cavallino ( Italiano od Inglese- che non e' la stessa cosa e tu me lo insegni ) in meno.
Circa la paternita' di questo 8V Alfa e successive escalation - step successivi ed/ od modifiche anche per renderlo idoneo alla Montreal , se non riesco questa sera, te lo scrivero' non appena mi sara' possibile.
Inoltre,come dettoti precedentemente ti scrivero' tante ma veramente tante caratteristiche di questo motore / vettura 105-33 da Corsa.
Qualche cosa comunque avevo scritto sul vecchio forum.
Grazie per aver avuto la gentilezza di leggermi. :D
A presto. :D

Grazie a te carissimo Giampi, leggo sempre con molto interesse i dati tecnici che pubblichi. E questi relativi al motore della 33 stradale sono davvero impressionanti. Stiamo parlando di un motore di 40 e più anni fa che raggiunge prestazioni in termini di coppia potenza, regime di rotazione, velocità media del pistone che ancora oggi molti motori si sognano, il tutto senza un briciolo di elettronica!!

Attendo con gioia tutte le ulteriori notizie che riuscirai a trovare. Ancora grazie ed un caro saluto.

Rieccomi caro Ing. Paolo.
Anzitutto va precisato che poco prima della meta' anni '60 , in Alfa, ma soprattutto il Presidente, l'Ing. Satta e Busso , desiderando tenere sempre alta la bandiera della Casa ed anche a seguito di una futura sostituzione inevitabile - prima o poi - delle Giulia 1.600 -TZ- 1 e TZ - 2 , decisero di misurarsi con una vettura " piu' spinta " in tutti i sensi. Arrivando anche ad una escalation della cilindrata.
Complice di cio'
l ' Ing. Satta e Busso e la loro formidabile équipe , all'interno dei capannoni dell'Alfa al Portello , abbastanza segretamente, disegnarono e realizzarono il primo prototipo di vettura Sport.
Il progetto era il 105-33 e si decise che il motore sarebbe stato un nuovissimo V 8 di 2000 cc. Nel Gennaio del 1965 il prototipo scese in pista a Balocco per il primissimo collaudo.
La vettura era una Spider a motore posteriore ed il frontale era somigliantissimo ad una odierna Ferrari 430. ( se sapessi mettere le foto.........ma qualche giorno ci riusciro'..... ). :oops:
Il motore di questo prototipo pero' era ancora il motore a 4 cil. di 1.600 cc. della Giulia TZ-2 poiche' il motore V8 era ancora al banco per i collaudi.
Nel frattempo, sempre sotto lo scudo di Alfa-casa madre, il tutto fu demandato, per ulteriore affinamento, all'Autodelta dell'Ing. Chiti che si era accasata a Settimo Milanese.
Il 12 Marzo 1967, a Fleron in Belgio ci fu il debutto della primissima 33 Corsa, quella chiamata "Periscopica" per la sua caratteristica presa d'aria motore.
Il meraviglioso pilota Teodoro Zeccoli vinse la gara.
Questa vettura aveva il motore V 8 da 90° - 1.995 cc. - 4 assi a camme - 2 valvole per cilindro e 1 candela per cilindro ( e non 2 come la 33 Stradale che arrivera' 1 o 2 anni dopo). L'iniezione era Lucas ( e non Spica come la 33 Stradale ) e la potenza era di 260 Cv. a 9.200 giri.
L'alesaggio e la corsa erano di 78 x 52,2 mm.
Il suo peso era di 670 Kg. e la velocita' max era di 275 Km/h.
Questa vettura "periscopica" da corsa regalo' alla Casa un bel po' di vittorie e nel frattempo venne pronta la sua evoluzione con carrozzeria diversa ma soprattutto con aggiornamenti significativi al motore tra cui il mantenimento di 2 valvole per cilindro ma con l'adozione delle 2 candele x cilindro che, tra l'altro, permettevano l'adozione di valvole piu' grandi.
Quindi ora mi riferiro' alla 33 da corsa diciamo II° step ed in particolare alla versione chiamata Daytona- "coda lunga" che a Le Mans si posiziono' 4° in classifica - mi sembra nel 1967 ( o forse era il '68 ?? ).
---Motore V8 di 90° --- Ales. 78 x Corsa 52,2 --- Cilindr.Unitaria cc. 249,25.
---Cilindr.tot. cc.1995 --- Area stantuffo 47,76 cmq. - - -
---Rapporto Corsa / Diametro 0,669 - - -
---Rapporto Corsa / Lunghezza di biella 2,31- - - Rapp.Compress. 10,7:1- - -
---Potenza max. per la corsa delle 24 Ore di Le Mans, contenuta in 255 Cv-DIN a 9.400 giri.
---Potenza specifica (x Le Mans) 127,5 Cv / litro- - -
---Coppia e regime corrispondente 20,7 Kgm-DIN a 7.500 giri.- - -
---Metri al secondo pistoni 16,3
---Consumo specifico 250 gr. / Cv / h. - - -
---Consumo lubrificante inferiore a 100 gr. / h. - - -
---Monoblocco in alluminio con aspirazione centrale e scarichi esterni.- - -
---Disassamento tra i cilindri 21 mm.- - -
---Albero motore in acciaio di "tipo piatto" con volantino smorzatore e manovelle affiancate. - - -
---Supporti di banco 7 - - - Diametro mm. 60 - - - Spessore mm. 21 ( i 2 esterni ed il centrale) - gli altri mm. 18 - - -
---Dimensione perni di manovella = Diametro mm. 45 - - -spessore mm. 20- -
---Dimensione spinotti Diametro mm. 20- - -
---Cuscinetti di banco e di biella marca Wanderwell a guscio sottile- - -
---Spinotti con boccola in bronzo - - - Testate in Alluminio con camera di scoppio emisferica - - -
---Pistoni a pattino in alluminio con teste bombate e 3 segmenti di cui 2 di tenuta ed 1 raschiaolio- marca Borgo.- - -
---Bielle in acciaio con distanza tra i centri di mm. 120 - - -
---Camicie in ghisa riportate di tipo umido- - - Raffreddamento ad acqua con 2 radiatori laterali e con vaso di espansione. Pressione di funzionamento 0,9 mm. di colonna d'acqua. Capacita' circuito litri 13.
---Distribuzione 2 valvole per cilindro e 4 assi a camme. Comando nella parte anteriore del blocco cilindri di tipo misto con treno di ruote dentate e catene.- - -
---Alberi a camme in acciaio da cementazione e su 5 supporti.- - -
---Angolo tra le valvole 48°-( 23° per l'aspirazione e 25° per lo scarico )- - -
---Diametro valvole= Aspirazione 40,5 mm. e Scarico mm. 36.
---Alzata mm. 10,2 - - - Molle richiamo 2 ad elica cilindrica - - -
---Diagramma di distribuzione = Aspirazione anticipo 50° - ritardo 70° -------
Scarico anticipo 50° e ritardo 70°- - -
---Alimentazione Iniezione indiretta Lucas. Anticipo Iniez. 90° dopo il p.m.s. in aspirazione. - - -
---Accensione con 2 candele x cilindro diametro mm. 10 - Lodge RL-49- - -
---Anticipo accensione 32° / 33° con 2 distributori Marelli ad 8 uscite e 4 bobine Marelli con transistorizzazione Bosch.- - -
---Ordine di accensione= numerazione dei cilindri dal davanti e cilindri di destra con numero pari : 1-8-3-6 4-5-2-7 - - -
---Lubrificaz. a carter secco e radiatore olio con 1 pompa di mandata e 2 di recupero. Capacita' x olio 15 Kg. Filtraggio in parallelo con filtri. - - -
---Aspirazione : di tipo monocilindrico - - - Scarichi tipo 4 in 1- - -
---Accopiamento motore e cambio diretto - - - Frizione a comando idraulico- - -
---Cambio a 6 marce + retromarcia di tipo in cascata con ingranaggi a denti dritti ed innesti a denti frontali senza sincronizzatori e comando centrale- - -
---Rapporti = I° 3,25 - II° 2,18 - III° 1,6 - IV° 1,3 - V° 1,12 - VI° 0,96
---Velocita' max singole marce = 88 - 131 - 179 - 220 - 256 - 298 KM/h
---Coppia di riduzione a dentatura spirale - Denti 11/42 pari a rapp. 3,08 - - -
---Differenziale autobloccante ZF a pioli - - - Semiassi con 2 giunti a sfere omocinetici. - - -
---Telaio piattaforma ad " H " parte centrale in Peraluman, estremita' in fusione di magnesio . Triangolazione di irrigidimento in Titanio.- - -
---Sospensioni anteriori Ruote indipendenti a quadrilatero deformabile con braccio superiore singolo e braccio inferiore a trapezio. Gruppo molla-ammortizzatore coassiale con molla ad elica ed ammortizzatori idropneumatici Billstein (Koni registrabili) e barra antirollio.---
---Assetto avantreno : Camber 0° - convergenza 5° - caster 5° - king pin 9° -
altezza centro di rollio mm. 27 - - -
---Sospens.Post= ruote indipendenti a quadrilatero deformabile con quadrilatero inferiore - bielletta superiore - puntoni longitudinali di reazione.
Gruppo molla ammortizzatore coassiale con molle ad elica ed ammortizz. idropneumatici Billstein (Koni registrabili) e barra antirollio - - -
---Assetto retrotreno Camber 0° - convergenza 6° - altezza centro di rollio mm. 28 . - - -
---Freni a disco Alfa Romeo con caliper ATE - - Diametro anteriori 250 mm. e posteriori mm. 280 con circuito sdoppiato.- - -
---Sterzo Alfa Romeo a cremagliera con rapporto 18 / 1 e giri volante 3.- - -
---Serbatoio carburante 1 ad H in gomma Pirelli da 99 litri. - - -
---Ruote Campagnolo in lega di Magnesio . Anter. 8.00L x 13 e Posteriori
11.00L x 13.
---Pneumatici 4.75 / 10.00 x 13 ant. e 6.00 / 12.00 x 13 poster. - - -
---Passo 2,25 mt. - Carreggiate ant. mm.1350 e mm. 1445 poster. - - -
---Lunghezza (questo tipo x Le Mans ) mt. 4,49 - Larghezza mt. 1,72 - altezza mt. 0,95 - altezza minima da terra mm. 100. - - -
---Peso a secco con Acqua, Olio,Pieno di benzina, Estintore in vettura, ventilatore per abitacolo ed altri numerosi accessori = Kg. 781 rilevato a Le Mans. Pare comunque che successivamente questa vettura ma con la coda corta, dimagri' di moltissimi chilogrammi
---Berlinetta Coupe' trasformabile in Spider con batteria a 12 V e 25 Ah e dispositivo di carica batteria.
---Strumentazione : Contagiri meccanico Smiths con fondo scala a 12.000 giri e con spia - - 2 termometri acqua ed 1 termometro olio + 1 manometro olio +
1 manometro carburante + 1 indicatore livello carburante con spia riserva - -
Volante diametro 320 a 3 razze.- - -
---Consumo = dichiaravano un consumo di 27 / 30 litri x 100 Km.

Questo motore per le gare di durata inferiore alla 24 H di Le Mans, lo portavano sino a 275- 280 Cv ma qualcuno disse che arrivo' anche a 290 Cv . per le gare brevi.
Comunque, come vedi, c'e' una strettissima analogia con la 33 Stradale.

Successivamente, ultimissimi anni '60 , questo motore fu portato a 3.000 cc. con alesaggio di 86 x 64,4 e lo dotarono di 4 valvole per cilindro e la potenza fin da subito fu di oltre 400 cv. ( che sistematicamente aumentavano man mano lo sviluppavano) e la vettura fu chiamata 33 / 3.
Un caro saluto anche a Te ed a tutti gli amici. :D
 
Merosi1910 ha scritto:
Veramente bello questo 3d. Complimenti.

Mi permetto di allargare un pò il discorso. Dall'archivio storico Alfa.
L'ultima frase è una forzatura ma non ho voluto censurare.

Lo spirito Alfa Romeo, sin dalle origini, si è alimentato di un istinto costante verso la perfezione tecnica, esprimendo prestazioni sempre più elevate. Protagonisti assoluti di questa ricerca sono i motori: cuore pulsante di ogni vettura Alfa Romeo. Scenografie di eccellenza di un progresso tecnico e tecnologico davvero unico sono stati i tracciati di gara di tutto il mondo, in cui la bandiera di Alfa Romeo ha conquistato il posto più alto.

La chiave di volta dell?evoluzione tecnica di Alfa Romeo è il motore a 8 cilindri, elaborato nella prima metà degli anni venti da un giovane tecnico di nome Vittorio Jano, impegnato nel rinnovamento del motore a 6 cilindri, sia per rispondere alle esigenze degli acquirenti delle vetture ?di serie? sia per contrastare al meglio gli assalti delle case rivali nelle competizioni sportive.

Il primo collaudo di una vettura 8C avviene nel 1923 con la P1, già dotata di compressore e doppia accensione, e successivamente con la P2. L?esordio non può essere migliore: nel 1925 l?Alfa Romeo P2 si aggiudica la vittoria del primo Campionato del Mondo. Gli effetti positivi di queste innovazioni non si limitano ai motori delle vetture di produzione, ma la gloria di questo risultato si inserisce nello stemma ?Alfa Romeo ? Milano? sotto forma di una corona da alloro che, da quel momento, caratterizza tutte le vetture della casa del Portello.

All?inizio degli anni Trenta, i potenti e affidabili motori ad 8 cilindri ? da ora in lega leggera ? suonano docili sotto il cofano di eleganti cabriolet e coupè (carrozzati, fra gli altri, dai milanesi Zagato e Castagna) e ruggiscono nella polvere di gare come la Mille Miglia e la Targa Florio, che vanno ad arricchire un impressionante palmares di vittorie assolute. Menzione particolare meritano le travolgenti vittorie del 1931, 1932, 1933 e del 1934 a Le Mans dell?Alfa Romeo 8C (chiamata poi ?Le Mans? sull?eco di queste grandi vittorie).

Il culmine del livello tecnico raggiunto con gli 8 cilindri è il motore dell?Alfa Romeo Tipo B, chiamata anche ?P3? per evidenziare il continuum tecnologico con la P2. Campari, Nuvolari, Caracciola, Borzacchini, Marinoni, Guidotti, Fagioli sono solo alcuni dei campioni che hanno legato i loro successi al motore 8C sui traguardi dei più prestigiosi circuiti del mondo, sia nella versione del 1932 sia in quella del 1934.

La continua evoluzione e la costante ricerca tecnica raggiungono l?acme con l?8C 2900, incontrastata dominatrice delle corse della seconda metà degli anni Trenta, dalla 1OOO Miglia alla 24 Ore di Le Mans, condotta senza pari dal pilota Biondetti su una 8C di rara eleganza carrozzata da Touring appositamente per questa competizione. Eccezionale è la longevità di questo motore: ancora nel 1947 la 8C 2900 B conquista con Biondetti-Romano la 1OOO Miglia, dimostrando ancora una volta e su un percorso eccezionalmente arduo, che i motori Alfa Romeo erano dotati di potenza e affidabilità del tutto straordinarie.

La seconda guerra mondiale interrompe ma solo per poco le vittorie della 158.
Nel 1946 nasce la mitica 159 ?Alfetta?, un concentrato di alta scuola motoristica. A detta di Juan Manuel Fangio, pilotare questo 8 cilindri era come ?tenere fra le mani l?archetto di uno Stradivari?. La 158 prima e la 159 poi consegnano al Portello gli allori dei primi due campionati mondiali della Formula 1 moderna, nel 1950 con Nino Farina e nel 1951 con Fangio.

Dopo le vittorie in Formula 1, l?Alfa Romeo decide di ritirarsi dalle corse per dedicarsi completamente alla forte richiesta della neonata 1900 e, successivamente, della gamma Giulietta. Nel 1967 ritornano i potenti 8 cilindri che equipaggiavano le 33 da competizione e che caratterizzavano le forme affascinanti e grintose della 33 in versione stradale. E anche qui il debutto in gara è entusiasmante, con il gradino alto del podio di Teodoro Zeccoli in occasione della gara in salita di Fleron, in Belgio, sulla 33/2 Sport Prototipo.

Altre 33, nel corso degli anni Settanta, si aggiudicano notevoli successi sulle piste e sui circuiti di tutto il mondo. Tale perfezione di tecnica viene trasferita nelle vetture di serie come la Montreal, auto di grande prestigio ed elevatissime prestazioni, grazie al motore 8 Cilindri derivato proprio dalle 33 da competizione. Nel 1977 il motore 8 cilindri viene montato su una serie limitata di Alfetta GTV, realizzata dall?Autodelta che, in questo modo, continua la tradizione sportiva applicata alla produzione dei motori.

Oggi, il cuore leggendario di quel motore torna a battere nel cofano della nuova Alfa 8C.

Ciao carissimo Merosi. :) . Ben ritrovato. :)
Poi tanti complimenti a te per la meravigliosa rievocazione degli 8 cilindri "in linea " dell'Alfa che fecero proprio epoca. Grazie per avere pubblicato.
Poi, desideravo correggere un post che scrissi a te alcune settimane fa.
Ti scrissi infatti che l'Ing. Giuseppe Merosi aveva progettato il doppio asse a camme sulle vetture degli anni che vanno dal 1920 al 1930.
Ho errato !! Me ne scuso con te e rimedio subito. Credo infatti che l'Ing.Merosi nell'anno 1914 realizzo' la Gran Prix a 4 cilindri - bialbero e 4 valvole per cilindro e con doppia accensione di quasi 4.500 cc.
Circa la Montreal.....................perche' mi vuoi fare soffrire ?????? E forse sai il perche' !!!
Un caro saluto anche a Te . :D Ciao. :D
 
Visto che si parla di Alfa Romeo storiche...per chi volesse qui c'è un bel DOSSIER sull'ALFA 75 :
.
http://www.automobilismo.it/edisport/automobilismo/AutoR2.nsf/gd/Alfa-Romeo-Dossier-Alfa-75-1-Introduzione
 
lellom ha scritto:
Visto che si parla di Alfa Romeo storiche...per chi volesse qui c'è un bel DOSSIER sull'ALFA 75 :
.
http://www.automobilismo.it/edisport/automobilismo/AutoR2.nsf/gd/Alfa-Romeo-Dossier-Alfa-75-1-Introduzione

Bravissimo lellom....spero che chi parla della 75 come una giulietta rivestita legga il servizio,solo chi come me le ha avuto entrambe non puo' che essere daccordo con quello che e' scritto in merito alle due sorelle TERRIBILI.... nessuno non sapendolo si sarebbe accorto della strettissima parentela.

Inoltre invito chi accusa la 75 di leggere bene cosa si dice del successo immediato che ebbe,sia come VERA alfa e sia come vendite......la fine dell'alfa la decreto' la fiat tempra 155 TA e trasversale,c'erano ancora troppi alfisti, a fiat non riusci' quello che oggi e' riuscita a fare cosi' bene.

Eccole insieme in questo bellissimo video...le mie erano dello stesso colore ma la giulietta 1.8 e la 75 turbo. ;)

PS naturalmente chedo scusa a Paolo per l' OT....ma credo che anche lui sara' felice di rivedere la sua 75.

http://www.youtube.com/watch?v=y-zPrhuI1js
 
75turboTP ha scritto:
lellom ha scritto:
Visto che si parla di Alfa Romeo storiche...per chi volesse qui c'è un bel DOSSIER sull'ALFA 75 :
.
http://www.automobilismo.it/edisport/automobilismo/AutoR2.nsf/gd/Alfa-Romeo-Dossier-Alfa-75-1-Introduzione

Bravissimo lellom....spero che chi parla della 75 come una giulietta rivestita legga il servizio,solo chi come me le ha avuto entrambe non puo' che essere daccordo con quello che e' scritto in merito alle due sorelle TERRIBILI.... nessuno non sapendolo si sarebbe accorto della strettissima parentela.

Inoltre invito chi accusa la 75 di leggere bene cosa si dice del successo immediato che ebbe,sia come VERA alfa e sia come vendite......la fine dell'alfa la decreto' la fiat tempra 155 TA e trasversale,c'erano ancora troppi alfisti, a fiat non riusci' quello che oggi e' riuscita a fare cosi' bene.

Eccole insieme in questo bellissimo video...le mie erano dello stesso colore ma la giulietta 1.8 e la 75 turbo. ;)

PS naturalmente chedo scusa a Paolo per l' OT....ma credo che anche lui sara' felice di rivedere la sua 75.

http://www.youtube.com/watch?v=y-zPrhuI1js
hai perfettamente ragione...leggendo questo pezzo poi,si rimane davvero perplessi circa il decadimento dell'alfa...in pratica faceva quello che una cas come BMW fa oggi...con più di 20 anni di ritardo:
.
L?Alfa 75 è stata l?ultima Alfa Romeo di larga serie prodotta secondo lo schema convenzionale, con motore longitudinale anteriore e trazione posteriore. E? stata anche l?ultima ad avere il classico basamento motore in alluminio con canne cilindro in ghisa riportate in umido. Queste peculiarità, che con l?avventodella gestione Fiat andarono perdute per ragioni di sinergia ed economia di scala, fanno oggi della 75 un?auto sempre più ricercata dagli appassionati, specie nelle versioni Twin Spark, turbo o V6. Da non trascurare sono anche gli esemplari a carburatori della prima serie, difficili da trovare per colpa della rottamazione, ma il cui suono inconfondibile fa rivivere emozioni oggi perdute
 
75turboTP ha scritto:
lellom ha scritto:
Visto che si parla di Alfa Romeo storiche...per chi volesse qui c'è un bel DOSSIER sull'ALFA 75 :
.
http://www.automobilismo.it/edisport/automobilismo/AutoR2.nsf/gd/Alfa-Romeo-Dossier-Alfa-75-1-Introduzione

Bravissimo lellom....spero che chi parla della 75 come una giulietta rivestita legga il servizio,solo chi come me le ha avuto entrambe non puo' che essere daccordo con quello che e' scritto in merito alle due sorelle TERRIBILI.... nessuno non sapendolo si sarebbe accorto della strettissima parentela.

Inoltre invito chi accusa la 75 di leggere bene cosa si dice del successo immediato che ebbe,sia come VERA alfa e sia come vendite......la fine dell'alfa la decreto' la fiat tempra 155 TA e trasversale,c'erano ancora troppi alfisti, a fiat non riusci' quello che oggi e' riuscita a fare cosi' bene.

Eccole insieme in questo bellissimo video...le mie erano dello stesso colore ma la giulietta 1.8 e la 75 turbo. ;)

PS naturalmente chedo scusa a Paolo per l' OT....ma credo che anche lui sara' felice di rivedere la sua 75.

http://www.youtube.com/watch?v=y-zPrhuI1js

Macchè scuse, fa sempre piacere parlare della 75!! E poi stiamo discutendo di una grande macchina dell'Alfa, la 33, e la 75 è comunque un'altra grande Alfa, quindi niente OT!!
 
giampi47 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Chi di voi si ricorda della meravigliosa 33 stradale spinta da un V8 di 2 litri?

Cito testualmente Wikipedia:

L'Alfa Romeo 33 Stradale è una fuoriserie prodotta dall'Alfa Romeo a fine anni sessanta prodotta in 18 esemplari (numero attualmente censito).

Il contesto [modifica]
La prima 33 Stradale realizzata era basata sulla omonima versione da competizione, la Tipo 33. Questa autovettura, presentata nel 1967 al Motorshow di Torino, venne disegnata da Franco Scaglione e costruita dalla Carrozzeria Marazzi; è spesso ricordata per essere la prima vettura prodotta ad avere le portiere ad apertura verticale, e l'estetica non risente assolutamente dei 40 anni trascorsi, a tal punto che la nuova Alfa 8C Competizione ricorda moltissimo questa vettura. È considerata, da molti esperti, la più bella auto di tutti i tempi.

Il motore, posto in posizione centrale, lo stesso della Tipo 33 da competizione, non aveva praticamente nulla in comune con le unità destinate ad equipaggiare le auto di serie; era un 1995 cc V8 progettato dall'ing. Carlo Chiti, fondatore e responsabile della squadra corse Autodelta, il reparto corse dell'Alfa Romeo. Autentico gioiello tecnologico, costruito interamente in alluminio e magnesio, disponeva di impianto di iniezione meccanica indiretta "Spica", lubrificazione a carter secco, quattro alberi a camme in testa, cambio a 6 rapporti e sedici candele (2 per cilindro); poteva raggiungere il regime di 10.000 giri al minuto, un record per l'epoca ma anche oggi elevatissimo per un'auto da strada; la potenza di 230 cv fa di questo motore uno dei 2.000 cc aspirati più potenti mai realizzati. Una potenza strabiliante per un'autovettura stradale, ancor di più se si considera che è ottenuta con la sola tecnologia meccanica e senza l'ausilio di strumenti elettronici, onnipresenti su tutte le auto moderne. La ben più recente autovettura giapponese Honda S2000 (prodotta però in più di 110.000 esemplari in tutto il mondo), che monta anch'essa un 2000cc aspirato dalla potenza specifica di 120 cv/litro (una delle più alte per un'auto di grande serie), pur disponendo di testata plurivalvole, di iniezione elettronica, di accensione elettronica e di variatore elettronico di fase, si ferma a 240 cv, oltretutto ottenendo questo risultato 30 anni dopo.

Anche per il ridotto peso del telaio, realizzato grazie all'impiego di tecnologie aeronautiche, di appena 800 Kg in ordine di marcia, costruito con elementi tubolari in acciaio e fusioni in lega di magnesio, allungando di 10 cm quello della 33 da competizione costruita sempre da Autodelta, la 33 Stradale raggiungeva prestazioni inimmaginabili per il tempo come per oggi da un 2 litri, infatti la velocità massima era di quasi 260 km/h e l'accelerazione da 0 a 100 km/h era compiuta in 5,6 secondi.

Tra i 18 esemplari prodotti vi sono lievi differenze estetiche, la più evidente delle quali è rappresentata dalla presenza di due soli fari anteriori in luogo di quattro fari.

Uno dei 18 esemplari di questa autovettura (versione con quattro fari) è conservato presso il Museo Storico dell'Alfa Romeo di Arese.

La 33 Stradale quando fu venduta (figurava regolarmente a listino presso i concessionari) era una delle auto più costose sul mercato, ben 9.750.000 lire; per fare un esempio l'Alfa Romeo Giulia TI costava 1.570.000 lire; per una Jaguar si spendevano circa 5 milioni, mentre per una Ferrari occorrevano 6 milioni.

Nel 1970 una vettura della versione da competizione, denominata Tipo 33/3, venne utilizzata nel film di Steve McQueen, Le 24 Ore di Le Mans.

1968alfaromeo33stradales.jpg


200412211930alfa33strad.jpg

Ciao Ing.Paolo. :)

Siccome sei Ingegnere, forse sei interessato anche a qualche dato in piu' circa questa vettura.
Inizio con la " 33 Stradale " e magari poi ti scrivo anche le differenze con il motore sempre da 2.000 cc. della " 33 da corsa " per la quale la lettura dei dati sara' molto piu' lunga.

Alfa Romeo tipo 105-33 Stradale =
---Cilindri 8 a V di 90° - ales. x corsa 78 x 52,2 - Cilindrata totale 1995 cc.
---C / D = 0,669 -
---Area stantuffo (cmq.) 47,76-
---Cilindrata unitaria 249,375 -
---Camera di scoppio emisferica-
---Rapporto compressione 10:1
---Raffreddamento a circolaz. forzata mediante pompa centrifuga-
---Valvole in testa = 2 per cilindro a V con 4 assi a camme azionati da catena.
---Candele per cilindro = 2
---Iniezione Spica - nei tromboncini di aspirazione.
---Candele Lodge- 10- RL - 47
---Potenza max. 230 Cv a 8.800 giri - coppia motrice corrispondente M (mkg)-18,7 Din.
---Coppia max. M (mkg)- 21 Din regime corrisp. n' (g/m' )- 7.000 giri.
---Indice di elasticita' - 1,412 Din
---Metri al secondo pistoni- max - = 15,31 m/sec.
---Potenza specifica = Cv 115,29 Din.
---Potenza unitaria (cav/cilindro) 28,75 Din.
---Potenza per unita' area stantuffo (cav / cmq)= 0,602 Din
---Pressione media effettiva (Kg / cmq ) = 11,8 Din.
---Peso vettura in ordine di marcia = Kg. 700-
---Velocita' max. denunciata = 260 Km/h con rapporto lungo.
---Velocita max. effettiva raggiunta con rapporto 9/41-( 4,55 :1) = 246 Km/h a giri 8.900.
---Il Kilometro con partenza da fermo fu coperto in secondi 24,190-
---Lo 0-60 in sec. 2,3 - - - lo 0-100 in sec. 4,9 - - - lo 0-160 in 11,5 sec.- - -
lo 0- 180 in sec. 14,6 - - - lo 0-200 in sec. 19,4-
--- Freni a disco con doppio circuito . I freni posteriori NON sono sulla ruota ma come la Alfa 75 sono all'uscita del cambio/differenziale.
---Frizione monodisco a secco e Cambio di velocita' a
rapporti tutti sincronizzati.
---Rapporti = I° 3,25 con velocita' max a 9.000 giri di Km/h 73,7-
II° 2,18 con vel.max. di Km/h 110.
III° 1,60 con vel.max. di Km/h 150.
IV° 1,30 con vel. max di Km/h 185
V° 1,12 con vel.max di Km/h 215
VI° 0,96 con vel.max di Km/h 250
--- Carrozzeria in Alluminio.
---Sospensioni Anteriori e Posteriori a ruote indipendenti con bracci trasversali - molle elicoidali - ammortizzatori idraulici telescopici - barra stabilizzatrice.
---Pneumatici = Dunlop Racing : Anteriori 4,75 / 10,00 x 13.
Pneumatici posteriori 6.00 / 12.00 x 13-
---Pressione gomme = Ant.= 2,4 e Posteriori 2,7
---Diametro sterzata = mt. 13.-
---Lunghezza 3,97 x larghezza 1,71 x altezza 0,90 mt.-
---Passo = mt. 2,35-
---Carreggiate = Anteriore mm. 1350 - - - Posteriore mm. 1445-
---Altezza minima dal suolo cm. 12-
---Serbatoio carburante 98 litri-
---Batteria 24 / 36 Ah - - - - Generatore 400 W.-
---Prezzo = Listino 9.750.000 e prezzo su strada 10.175.000 Lit.
La vettura avrebbe dovuto essere costruita in 50 esemplari ma in effetti ne furono montate (come gia' fatto presente da tutti gli amici) in soli 18 esemplari.
Questa vettura, a cura dell'Autodelta, poteva anche essere "ancora di piu' " preparata per i clienti che lo desideravano.
Se ci fosse qualche altra cosa inerente questa vettura te lo scrivero' , pero' tu guarda il caso.....proprio qualche giorno fa, ho ritrovato una pubblicazione Americana di automobili (che va per la maggiore) e che e' datata 1999.
Ebbene, a parte che presenta la vettura di proprieta' di un "patito cliente Alfa " del Connecticut -(possessore anche di GTA-ecc.) , il reportage indica la potenza in 242 bhp (british hp) a 9.000 giri. di questo motore che mai, mai e poi mai e' stato toccato sin da quando fu acquistata la vettura.
Cio' mi permette di supporre che allora era vero quando si pensava che ai tempi Alfa dichiarava sempre qualche cavallino ( Italiano od Inglese- che non e' la stessa cosa e tu me lo insegni ) in meno.
Circa la paternita' di questo 8V Alfa e successive escalation - step successivi ed/ od modifiche anche per renderlo idoneo alla Montreal , se non riesco questa sera, te lo scrivero' non appena mi sara' possibile.
Inoltre,come dettoti precedentemente ti scrivero' tante ma veramente tante caratteristiche di questo motore / vettura 105-33 da Corsa.
Qualche cosa comunque avevo scritto sul vecchio forum.
Grazie per aver avuto la gentilezza di leggermi. :D
A presto. :D

Grazie a te carissimo Giampi, leggo sempre con molto interesse i dati tecnici che pubblichi. E questi relativi al motore della 33 stradale sono davvero impressionanti. Stiamo parlando di un motore di 40 e più anni fa che raggiunge prestazioni in termini di coppia potenza, regime di rotazione, velocità media del pistone che ancora oggi molti motori si sognano, il tutto senza un briciolo di elettronica!!

Attendo con gioia tutte le ulteriori notizie che riuscirai a trovare. Ancora grazie ed un caro saluto.

Rieccomi caro Ing. Paolo.
Anzitutto va precisato che poco prima della meta' anni '60 , in Alfa, ma soprattutto il Presidente, l'Ing. Satta e Busso , desiderando tenere sempre alta la bandiera della Casa ed anche a seguito di una futura sostituzione inevitabile - prima o poi - delle Giulia 1.600 -TZ- 1 e TZ - 2 , decisero di misurarsi con una vettura " piu' spinta " in tutti i sensi. Arrivando anche ad una escalation della cilindrata.
Complice di cio'
l ' Ing. Satta e Busso e la loro formidabile équipe , all'interno dei capannoni dell'Alfa al Portello , abbastanza segretamente, disegnarono e realizzarono il primo prototipo di vettura Sport.
Il progetto era il 105-33 e si decise che il motore sarebbe stato un nuovissimo V 8 di 2000 cc. Nel Gennaio del 1965 il prototipo scese in pista a Balocco per il primissimo collaudo.
La vettura era una Spider a motore posteriore ed il frontale era somigliantissimo ad una odierna Ferrari 430. ( se sapessi mettere le foto.........ma qualche giorno ci riusciro'..... ). :oops:
Il motore di questo prototipo pero' era ancora il motore a 4 cil. di 1.600 cc. della Giulia TZ-2 poiche' il motore V8 era ancora al banco per i collaudi.
Nel frattempo, sempre sotto lo scudo di Alfa-casa madre, il tutto fu demandato, per ulteriore affinamento, all'Autodelta dell'Ing. Chiti che si era accasata a Settimo Milanese.
Il 12 Marzo 1967, a Fleron in Belgio ci fu il debutto della primissima 33 Corsa, quella chiamata "Periscopica" per la sua caratteristica presa d'aria motore.
Il meraviglioso pilota Teodoro Zeccoli vinse la gara.
Questa vettura aveva il motore V 8 da 90° - 1.995 cc. - 4 assi a camme - 2 valvole per cilindro e 1 candela per cilindro ( e non 2 come la 33 Stradale che arrivera' 1 o 2 anni dopo). L'iniezione era Lucas ( e non Spica come la 33 Stradale ) e la potenza era di 260 Cv. a 9.200 giri.
L'alesaggio e la corsa erano di 78 x 52,2 mm.
Il suo peso era di 670 Kg. e la velocita' max era di 275 Km/h.
Questa vettura "periscopica" da corsa regalo' alla Casa un bel po' di vittorie e nel frattempo venne pronta la sua evoluzione con carrozzeria diversa ma soprattutto con aggiornamenti significativi al motore tra cui il mantenimento di 2 valvole per cilindro ma con l'adozione delle 2 candele x cilindro che, tra l'altro, permettevano l'adozione di valvole piu' grandi.
Quindi ora mi riferiro' alla 33 da corsa diciamo II° step ed in particolare alla versione chiamata Daytona- "coda lunga" che a Le Mans si posiziono' 4° in classifica - mi sembra nel 1967 ( o forse era il '68 ?? ).
---Motore V8 di 90° --- Ales. 78 x Corsa 52,2 --- Cilindr.Unitaria cc. 249,25.
---Cilindr.tot. cc.1995 --- Area stantuffo 47,76 cmq. - - -
---Rapporto Corsa / Diametro 0,669 - - -
---Rapporto Corsa / Lunghezza di biella 2,31- - - Rapp.Compress. 10,7:1- - -
---Potenza max. per la corsa delle 24 Ore di Le Mans, contenuta in 255 Cv-DIN a 9.400 giri.
---Potenza specifica (x Le Mans) 127,5 Cv / litro- - -
---Coppia e regime corrispondente 20,7 Kgm-DIN a 7.500 giri.- - -
---Metri al secondo pistoni 16,3
---Consumo specifico 250 gr. / Cv / h. - - -
---Consumo lubrificante inferiore a 100 gr. / h. - - -
---Monoblocco in alluminio con aspirazione centrale e scarichi esterni.- - -
---Disassamento tra i cilindri 21 mm.- - -
---Albero motore in acciaio di "tipo piatto" con volantino smorzatore e manovelle affiancate. - - -
---Supporti di banco 7 - - - Diametro mm. 60 - - - Spessore mm. 21 ( i 2 esterni ed il centrale) - gli altri mm. 18 - - -
---Dimensione perni di manovella = Diametro mm. 45 - - -spessore mm. 20- -
---Dimensione spinotti Diametro mm. 20- - -
---Cuscinetti di banco e di biella marca Wanderwell a guscio sottile- - -
---Spinotti con boccola in bronzo - - - Testate in Alluminio con camera di scoppio emisferica - - -
---Pistoni a pattino in alluminio con teste bombate e 3 segmenti di cui 2 di tenuta ed 1 raschiaolio- marca Borgo.- - -
---Bielle in acciaio con distanza tra i centri di mm. 120 - - -
---Camicie in ghisa riportate di tipo umido- - - Raffreddamento ad acqua con 2 radiatori laterali e con vaso di espansione. Pressione di funzionamento 0,9 mm. di colonna d'acqua. Capacita' circuito litri 13.
---Distribuzione 2 valvole per cilindro e 4 assi a camme. Comando nella parte anteriore del blocco cilindri di tipo misto con treno di ruote dentate e catene.- - -
---Alberi a camme in acciaio da cementazione e su 5 supporti.- - -
---Angolo tra le valvole 48°-( 23° per l'aspirazione e 25° per lo scarico )- - -
---Diametro valvole= Aspirazione 40,5 mm. e Scarico mm. 36.
---Alzata mm. 10,2 - - - Molle richiamo 2 ad elica cilindrica - - -
---Diagramma di distribuzione = Aspirazione anticipo 50° - ritardo 70° -------
Scarico anticipo 50° e ritardo 70°- - -
---Alimentazione Iniezione indiretta Lucas. Anticipo Iniez. 90° dopo il p.m.s. in aspirazione. - - -
---Accensione con 2 candele x cilindro diametro mm. 10 - Lodge RL-49- - -
---Anticipo accensione 32° / 33° con 2 distributori Marelli ad 8 uscite e 4 bobine Marelli con transistorizzazione Bosch.- - -
---Ordine di accensione= numerazione dei cilindri dal davanti e cilindri di destra con numero pari : 1-8-3-6 4-5-2-7 - - -
---Lubrificaz. a carter secco e radiatore olio con 1 pompa di mandata e 2 di recupero. Capacita' x olio 15 Kg. Filtraggio in parallelo con filtri. - - -
---Aspirazione : di tipo monocilindrico - - - Scarichi tipo 4 in 1- - -
---Accopiamento motore e cambio diretto - - - Frizione a comando idraulico- - -
---Cambio a 6 marce + retromarcia di tipo in cascata con ingranaggi a denti dritti ed innesti a denti frontali senza sincronizzatori e comando centrale- - -
---Rapporti = I° 3,25 - II° 2,18 - III° 1,6 - IV° 1,3 - V° 1,12 - VI° 0,96
---Velocita' max singole marce = 88 - 131 - 179 - 220 - 256 - 298 KM/h
---Coppia di riduzione a dentatura spirale - Denti 11/42 pari a rapp. 3,08 - - -
---Differenziale autobloccante ZF a pioli - - - Semiassi con 2 giunti a sfere omocinetici. - - -
---Telaio piattaforma ad " H " parte centrale in Peraluman, estremita' in fusione di magnesio . Triangolazione di irrigidimento in Titanio.- - -
---Sospensioni anteriori Ruote indipendenti a quadrilatero deformabile con braccio superiore singolo e braccio inferiore a trapezio. Gruppo molla-ammortizzatore coassiale con molla ad elica ed ammortizzatori idropneumatici Billstein (Koni registrabili) e barra antirollio.---
---Assetto avantreno : Camber 0° - convergenza 5° - caster 5° - king pin 9° -
altezza centro di rollio mm. 27 - - -
---Sospens.Post= ruote indipendenti a quadrilatero deformabile con quadrilatero inferiore - bielletta superiore - puntoni longitudinali di reazione.
Gruppo molla ammortizzatore coassiale con molle ad elica ed ammortizz. idropneumatici Billstein (Koni registrabili) e barra antirollio - - -
---Assetto retrotreno Camber 0° - convergenza 6° - altezza centro di rollio mm. 28 . - - -
---Freni a disco Alfa Romeo con caliper ATE - - Diametro anteriori 250 mm. e posteriori mm. 280 con circuito sdoppiato.- - -
---Sterzo Alfa Romeo a cremagliera con rapporto 18 / 1 e giri volante 3.- - -
---Serbatoio carburante 1 ad H in gomma Pirelli da 99 litri. - - -
---Ruote Campagnolo in lega di Magnesio . Anter. 8.00L x 13 e Posteriori
11.00L x 13.
---Pneumatici 4.75 / 10.00 x 13 ant. e 6.00 / 12.00 x 13 poster. - - -
---Passo 2,25 mt. - Carreggiate ant. mm.1350 e mm. 1445 poster. - - -
---Lunghezza (questo tipo x Le Mans ) mt. 4,49 - Larghezza mt. 1,72 - altezza mt. 0,95 - altezza minima da terra mm. 100. - - -
---Peso a secco con Acqua, Olio,Pieno di benzina, Estintore in vettura, ventilatore per abitacolo ed altri numerosi accessori = Kg. 781 rilevato a Le Mans. Pare comunque che successivamente questa vettura ma con la coda corta, dimagri' di moltissimi chilogrammi
---Berlinetta Coupe' trasformabile in Spider con batteria a 12 V e 25 Ah e dispositivo di carica batteria.
---Strumentazione : Contagiri meccanico Smiths con fondo scala a 12.000 giri e con spia - - 2 termometri acqua ed 1 termometro olio + 1 manometro olio +
1 manometro carburante + 1 indicatore livello carburante con spia riserva - -
Volante diametro 320 a 3 razze.- - -
---Consumo = dichiaravano un consumo di 27 / 30 litri x 100 Km.

Questo motore per le gare di durata inferiore alla 24 H di Le Mans, lo portavano sino a 275- 280 Cv ma qualcuno disse che arrivo' anche a 290 Cv . per le gare brevi.
Comunque, come vedi, c'e' una strettissima analogia con la 33 Stradale.

Successivamente, ultimissimi anni '60 , questo motore fu portato a 3.000 cc. con alesaggio di 86 x 64,4 e lo dotarono di 4 valvole per cilindro e la potenza fin da subito fu di oltre 400 cv. ( che sistematicamente aumentavano man mano lo sviluppavano) e la vettura fu chiamata 33 / 3.
Un caro saluto anche a Te ed a tutti gli amici. :D

Un grandissimo ringraziamento Giampi, e complimenti sei una vera e propria fonte enciclopedica.
Un caro saluto
 
lellom ha scritto:
75turboTP ha scritto:
lellom ha scritto:
Visto che si parla di Alfa Romeo storiche...per chi volesse qui c'è un bel DOSSIER sull'ALFA 75 :
.
http://www.automobilismo.it/edisport/automobilismo/AutoR2.nsf/gd/Alfa-Romeo-Dossier-Alfa-75-1-Introduzione

Bravissimo lellom....spero che chi parla della 75 come una giulietta rivestita legga il servizio,solo chi come me le ha avuto entrambe non puo' che essere daccordo con quello che e' scritto in merito alle due sorelle TERRIBILI.... nessuno non sapendolo si sarebbe accorto della strettissima parentela.

Inoltre invito chi accusa la 75 di leggere bene cosa si dice del successo immediato che ebbe,sia come VERA alfa e sia come vendite......la fine dell'alfa la decreto' la fiat tempra 155 TA e trasversale,c'erano ancora troppi alfisti, a fiat non riusci' quello che oggi e' riuscita a fare cosi' bene.

Eccole insieme in questo bellissimo video...le mie erano dello stesso colore ma la giulietta 1.8 e la 75 turbo. ;)

PS naturalmente chedo scusa a Paolo per l' OT....ma credo che anche lui sara' felice di rivedere la sua 75.

http://www.youtube.com/watch?v=y-zPrhuI1js
hai perfettamente ragione...leggendo questo pezzo poi,si rimane davvero perplessi circa il decadimento dell'alfa...in pratica faceva quello che una cas come BMW fa oggi...con più di 20 anni di ritardo:
.
L?Alfa 75 è stata l?ultima Alfa Romeo di larga serie prodotta secondo lo schema convenzionale, con motore longitudinale anteriore e trazione posteriore. E? stata anche l?ultima ad avere il classico basamento motore in alluminio con canne cilindro in ghisa riportate in umido. Queste peculiarità, che con l?avventodella gestione Fiat andarono perdute per ragioni di sinergia ed economia di scala, fanno oggi della 75 un?auto sempre più ricercata dagli appassionati, specie nelle versioni Twin Spark, turbo o V6. Da non trascurare sono anche gli esemplari a carburatori della prima serie, difficili da trovare per colpa della rottamazione, ma il cui suono inconfondibile fa rivivere emozioni oggi perdute
e' vero in parte,perche' neanche a distanza di 40 anni,il prototipo alfetta gt fu realizzato nel 1968,BMW ancora non ha il quadrilatero,negli anni 80 BMW ancora aveva i freni posteriori a tamburo,l'alfetta gia' nel 68 fu progettatta con i 4 freni a disco doppio circuito e ripartitore di frenata......ma era tutto realizzato per avere le massime prestazioni sia per comportamento stradale che prestazioni e affidabilita'.....eravamo decenni avanti :(
 
, potremmo dire che la nuova 75 era ormai un?auto ?al sommo della perfezione?,

Questo non lo dice,come sempre,75 turbo ma automobilismo.
 
La nuova 75 fece immediatamente presa, balzando ai primi posti nella classifica delle auto più vendute della sua categoria.

Neanche questo lo dice 75 turbo.....ma io per alcuni sono solo un vecchio nostalgico cavernicolo,che pero' non si inventa nulla.....speriamo che su questo forum si finisca di dare disinformazione.....e' fiat e non la 75 ad aver decretato la fine del piu' glorioso e irripetibile marchio della storia automobilistica mondiale.
 
fpaol68 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Chi di voi si ricorda della meravigliosa 33 stradale spinta da un V8 di 2 litri?

Cito testualmente Wikipedia:

L'Alfa Romeo 33 Stradale è una fuoriserie prodotta dall'Alfa Romeo a fine anni sessanta prodotta in 18 esemplari (numero attualmente censito).

Il contesto [modifica]
La prima 33 Stradale realizzata era basata sulla omonima versione da competizione, la Tipo 33. Questa autovettura, presentata nel 1967 al Motorshow di Torino, venne disegnata da Franco Scaglione e costruita dalla Carrozzeria Marazzi; è spesso ricordata per essere la prima vettura prodotta ad avere le portiere ad apertura verticale, e l'estetica non risente assolutamente dei 40 anni trascorsi, a tal punto che la nuova Alfa 8C Competizione ricorda moltissimo questa vettura. È considerata, da molti esperti, la più bella auto di tutti i tempi.

Il motore, posto in posizione centrale, lo stesso della Tipo 33 da competizione, non aveva praticamente nulla in comune con le unità destinate ad equipaggiare le auto di serie; era un 1995 cc V8 progettato dall'ing. Carlo Chiti, fondatore e responsabile della squadra corse Autodelta, il reparto corse dell'Alfa Romeo. Autentico gioiello tecnologico, costruito interamente in alluminio e magnesio, disponeva di impianto di iniezione meccanica indiretta "Spica", lubrificazione a carter secco, quattro alberi a camme in testa, cambio a 6 rapporti e sedici candele (2 per cilindro); poteva raggiungere il regime di 10.000 giri al minuto, un record per l'epoca ma anche oggi elevatissimo per un'auto da strada; la potenza di 230 cv fa di questo motore uno dei 2.000 cc aspirati più potenti mai realizzati. Una potenza strabiliante per un'autovettura stradale, ancor di più se si considera che è ottenuta con la sola tecnologia meccanica e senza l'ausilio di strumenti elettronici, onnipresenti su tutte le auto moderne. La ben più recente autovettura giapponese Honda S2000 (prodotta però in più di 110.000 esemplari in tutto il mondo), che monta anch'essa un 2000cc aspirato dalla potenza specifica di 120 cv/litro (una delle più alte per un'auto di grande serie), pur disponendo di testata plurivalvole, di iniezione elettronica, di accensione elettronica e di variatore elettronico di fase, si ferma a 240 cv, oltretutto ottenendo questo risultato 30 anni dopo.

Anche per il ridotto peso del telaio, realizzato grazie all'impiego di tecnologie aeronautiche, di appena 800 Kg in ordine di marcia, costruito con elementi tubolari in acciaio e fusioni in lega di magnesio, allungando di 10 cm quello della 33 da competizione costruita sempre da Autodelta, la 33 Stradale raggiungeva prestazioni inimmaginabili per il tempo come per oggi da un 2 litri, infatti la velocità massima era di quasi 260 km/h e l'accelerazione da 0 a 100 km/h era compiuta in 5,6 secondi.

Tra i 18 esemplari prodotti vi sono lievi differenze estetiche, la più evidente delle quali è rappresentata dalla presenza di due soli fari anteriori in luogo di quattro fari.

Uno dei 18 esemplari di questa autovettura (versione con quattro fari) è conservato presso il Museo Storico dell'Alfa Romeo di Arese.

La 33 Stradale quando fu venduta (figurava regolarmente a listino presso i concessionari) era una delle auto più costose sul mercato, ben 9.750.000 lire; per fare un esempio l'Alfa Romeo Giulia TI costava 1.570.000 lire; per una Jaguar si spendevano circa 5 milioni, mentre per una Ferrari occorrevano 6 milioni.

Nel 1970 una vettura della versione da competizione, denominata Tipo 33/3, venne utilizzata nel film di Steve McQueen, Le 24 Ore di Le Mans.

1968alfaromeo33stradales.jpg


200412211930alfa33strad.jpg

Ciao Ing.Paolo. :)

Siccome sei Ingegnere, forse sei interessato anche a qualche dato in piu' circa questa vettura.
Inizio con la " 33 Stradale " e magari poi ti scrivo anche le differenze con il motore sempre da 2.000 cc. della " 33 da corsa " per la quale la lettura dei dati sara' molto piu' lunga.

Alfa Romeo tipo 105-33 Stradale =
---Cilindri 8 a V di 90° - ales. x corsa 78 x 52,2 - Cilindrata totale 1995 cc.
---C / D = 0,669 -
---Area stantuffo (cmq.) 47,76-
---Cilindrata unitaria 249,375 -
---Camera di scoppio emisferica-
---Rapporto compressione 10:1
---Raffreddamento a circolaz. forzata mediante pompa centrifuga-
---Valvole in testa = 2 per cilindro a V con 4 assi a camme azionati da catena.
---Candele per cilindro = 2
---Iniezione Spica - nei tromboncini di aspirazione.
---Candele Lodge- 10- RL - 47
---Potenza max. 230 Cv a 8.800 giri - coppia motrice corrispondente M (mkg)-18,7 Din.
---Coppia max. M (mkg)- 21 Din regime corrisp. n' (g/m' )- 7.000 giri.
---Indice di elasticita' - 1,412 Din
---Metri al secondo pistoni- max - = 15,31 m/sec.
---Potenza specifica = Cv 115,29 Din.
---Potenza unitaria (cav/cilindro) 28,75 Din.
---Potenza per unita' area stantuffo (cav / cmq)= 0,602 Din
---Pressione media effettiva (Kg / cmq ) = 11,8 Din.
---Peso vettura in ordine di marcia = Kg. 700-
---Velocita' max. denunciata = 260 Km/h con rapporto lungo.
---Velocita max. effettiva raggiunta con rapporto 9/41-( 4,55 :1) = 246 Km/h a giri 8.900.
---Il Kilometro con partenza da fermo fu coperto in secondi 24,190-
---Lo 0-60 in sec. 2,3 - - - lo 0-100 in sec. 4,9 - - - lo 0-160 in 11,5 sec.- - -
lo 0- 180 in sec. 14,6 - - - lo 0-200 in sec. 19,4-
--- Freni a disco con doppio circuito . I freni posteriori NON sono sulla ruota ma come la Alfa 75 sono all'uscita del cambio/differenziale.
---Frizione monodisco a secco e Cambio di velocita' a
rapporti tutti sincronizzati.
---Rapporti = I° 3,25 con velocita' max a 9.000 giri di Km/h 73,7-
II° 2,18 con vel.max. di Km/h 110.
III° 1,60 con vel.max. di Km/h 150.
IV° 1,30 con vel. max di Km/h 185
V° 1,12 con vel.max di Km/h 215
VI° 0,96 con vel.max di Km/h 250
--- Carrozzeria in Alluminio.
---Sospensioni Anteriori e Posteriori a ruote indipendenti con bracci trasversali - molle elicoidali - ammortizzatori idraulici telescopici - barra stabilizzatrice.
---Pneumatici = Dunlop Racing : Anteriori 4,75 / 10,00 x 13.
Pneumatici posteriori 6.00 / 12.00 x 13-
---Pressione gomme = Ant.= 2,4 e Posteriori 2,7
---Diametro sterzata = mt. 13.-
---Lunghezza 3,97 x larghezza 1,71 x altezza 0,90 mt.-
---Passo = mt. 2,35-
---Carreggiate = Anteriore mm. 1350 - - - Posteriore mm. 1445-
---Altezza minima dal suolo cm. 12-
---Serbatoio carburante 98 litri-
---Batteria 24 / 36 Ah - - - - Generatore 400 W.-
---Prezzo = Listino 9.750.000 e prezzo su strada 10.175.000 Lit.
La vettura avrebbe dovuto essere costruita in 50 esemplari ma in effetti ne furono montate (come gia' fatto presente da tutti gli amici) in soli 18 esemplari.
Questa vettura, a cura dell'Autodelta, poteva anche essere "ancora di piu' " preparata per i clienti che lo desideravano.
Se ci fosse qualche altra cosa inerente questa vettura te lo scrivero' , pero' tu guarda il caso.....proprio qualche giorno fa, ho ritrovato una pubblicazione Americana di automobili (che va per la maggiore) e che e' datata 1999.
Ebbene, a parte che presenta la vettura di proprieta' di un "patito cliente Alfa " del Connecticut -(possessore anche di GTA-ecc.) , il reportage indica la potenza in 242 bhp (british hp) a 9.000 giri. di questo motore che mai, mai e poi mai e' stato toccato sin da quando fu acquistata la vettura.
Cio' mi permette di supporre che allora era vero quando si pensava che ai tempi Alfa dichiarava sempre qualche cavallino ( Italiano od Inglese- che non e' la stessa cosa e tu me lo insegni ) in meno.
Circa la paternita' di questo 8V Alfa e successive escalation - step successivi ed/ od modifiche anche per renderlo idoneo alla Montreal , se non riesco questa sera, te lo scrivero' non appena mi sara' possibile.
Inoltre,come dettoti precedentemente ti scrivero' tante ma veramente tante caratteristiche di questo motore / vettura 105-33 da Corsa.
Qualche cosa comunque avevo scritto sul vecchio forum.
Grazie per aver avuto la gentilezza di leggermi. :D
A presto. :D

Grazie a te carissimo Giampi, leggo sempre con molto interesse i dati tecnici che pubblichi. E questi relativi al motore della 33 stradale sono davvero impressionanti. Stiamo parlando di un motore di 40 e più anni fa che raggiunge prestazioni in termini di coppia potenza, regime di rotazione, velocità media del pistone che ancora oggi molti motori si sognano, il tutto senza un briciolo di elettronica!!

Attendo con gioia tutte le ulteriori notizie che riuscirai a trovare. Ancora grazie ed un caro saluto.

Rieccomi caro Ing. Paolo.
Anzitutto va precisato che poco prima della meta' anni '60 , in Alfa, ma soprattutto il Presidente, l'Ing. Satta e Busso , desiderando tenere sempre alta la bandiera della Casa ed anche a seguito di una futura sostituzione inevitabile - prima o poi - delle Giulia 1.600 -TZ- 1 e TZ - 2 , decisero di misurarsi con una vettura " piu' spinta " in tutti i sensi. Arrivando anche ad una escalation della cilindrata.
Complice di cio'
l ' Ing. Satta e Busso e la loro formidabile équipe , all'interno dei capannoni dell'Alfa al Portello , abbastanza segretamente, disegnarono e realizzarono il primo prototipo di vettura Sport.
Il progetto era il 105-33 e si decise che il motore sarebbe stato un nuovissimo V 8 di 2000 cc. Nel Gennaio del 1965 il prototipo scese in pista a Balocco per il primissimo collaudo.
La vettura era una Spider a motore posteriore ed il frontale era somigliantissimo ad una odierna Ferrari 430. ( se sapessi mettere le foto.........ma qualche giorno ci riusciro'..... ). :oops:
Il motore di questo prototipo pero' era ancora il motore a 4 cil. di 1.600 cc. della Giulia TZ-2 poiche' il motore V8 era ancora al banco per i collaudi.
Nel frattempo, sempre sotto lo scudo di Alfa-casa madre, il tutto fu demandato, per ulteriore affinamento, all'Autodelta dell'Ing. Chiti che si era accasata a Settimo Milanese.
Il 12 Marzo 1967, a Fleron in Belgio ci fu il debutto della primissima 33 Corsa, quella chiamata "Periscopica" per la sua caratteristica presa d'aria motore.
Il meraviglioso pilota Teodoro Zeccoli vinse la gara.
Questa vettura aveva il motore V 8 da 90° - 1.995 cc. - 4 assi a camme - 2 valvole per cilindro e 1 candela per cilindro ( e non 2 come la 33 Stradale che arrivera' 1 o 2 anni dopo). L'iniezione era Lucas ( e non Spica come la 33 Stradale ) e la potenza era di 260 Cv. a 9.200 giri.
L'alesaggio e la corsa erano di 78 x 52,2 mm.
Il suo peso era di 670 Kg. e la velocita' max era di 275 Km/h.
Questa vettura "periscopica" da corsa regalo' alla Casa un bel po' di vittorie e nel frattempo venne pronta la sua evoluzione con carrozzeria diversa ma soprattutto con aggiornamenti significativi al motore tra cui il mantenimento di 2 valvole per cilindro ma con l'adozione delle 2 candele x cilindro che, tra l'altro, permettevano l'adozione di valvole piu' grandi.
Quindi ora mi riferiro' alla 33 da corsa diciamo II° step ed in particolare alla versione chiamata Daytona- "coda lunga" che a Le Mans si posiziono' 4° in classifica - mi sembra nel 1967 ( o forse era il '68 ?? ).
---Motore V8 di 90° --- Ales. 78 x Corsa 52,2 --- Cilindr.Unitaria cc. 249,25.
---Cilindr.tot. cc.1995 --- Area stantuffo 47,76 cmq. - - -
---Rapporto Corsa / Diametro 0,669 - - -
---Rapporto Corsa / Lunghezza di biella 2,31- - - Rapp.Compress. 10,7:1- - -
---Potenza max. per la corsa delle 24 Ore di Le Mans, contenuta in 255 Cv-DIN a 9.400 giri.
---Potenza specifica (x Le Mans) 127,5 Cv / litro- - -
---Coppia e regime corrispondente 20,7 Kgm-DIN a 7.500 giri.- - -
---Metri al secondo pistoni 16,3
---Consumo specifico 250 gr. / Cv / h. - - -
---Consumo lubrificante inferiore a 100 gr. / h. - - -
---Monoblocco in alluminio con aspirazione centrale e scarichi esterni.- - -
---Disassamento tra i cilindri 21 mm.- - -
---Albero motore in acciaio di "tipo piatto" con volantino smorzatore e manovelle affiancate. - - -
---Supporti di banco 7 - - - Diametro mm. 60 - - - Spessore mm. 21 ( i 2 esterni ed il centrale) - gli altri mm. 18 - - -
---Dimensione perni di manovella = Diametro mm. 45 - - -spessore mm. 20- -
---Dimensione spinotti Diametro mm. 20- - -
---Cuscinetti di banco e di biella marca Wanderwell a guscio sottile- - -
---Spinotti con boccola in bronzo - - - Testate in Alluminio con camera di scoppio emisferica - - -
---Pistoni a pattino in alluminio con teste bombate e 3 segmenti di cui 2 di tenuta ed 1 raschiaolio- marca Borgo.- - -
---Bielle in acciaio con distanza tra i centri di mm. 120 - - -
---Camicie in ghisa riportate di tipo umido- - - Raffreddamento ad acqua con 2 radiatori laterali e con vaso di espansione. Pressione di funzionamento 0,9 mm. di colonna d'acqua. Capacita' circuito litri 13.
---Distribuzione 2 valvole per cilindro e 4 assi a camme. Comando nella parte anteriore del blocco cilindri di tipo misto con treno di ruote dentate e catene.- - -
---Alberi a camme in acciaio da cementazione e su 5 supporti.- - -
---Angolo tra le valvole 48°-( 23° per l'aspirazione e 25° per lo scarico )- - -
---Diametro valvole= Aspirazione 40,5 mm. e Scarico mm. 36.
---Alzata mm. 10,2 - - - Molle richiamo 2 ad elica cilindrica - - -
---Diagramma di distribuzione = Aspirazione anticipo 50° - ritardo 70° -------
Scarico anticipo 50° e ritardo 70°- - -
---Alimentazione Iniezione indiretta Lucas. Anticipo Iniez. 90° dopo il p.m.s. in aspirazione. - - -
---Accensione con 2 candele x cilindro diametro mm. 10 - Lodge RL-49- - -
---Anticipo accensione 32° / 33° con 2 distributori Marelli ad 8 uscite e 4 bobine Marelli con transistorizzazione Bosch.- - -
---Ordine di accensione= numerazione dei cilindri dal davanti e cilindri di destra con numero pari : 1-8-3-6 4-5-2-7 - - -
---Lubrificaz. a carter secco e radiatore olio con 1 pompa di mandata e 2 di recupero. Capacita' x olio 15 Kg. Filtraggio in parallelo con filtri. - - -
---Aspirazione : di tipo monocilindrico - - - Scarichi tipo 4 in 1- - -
---Accopiamento motore e cambio diretto - - - Frizione a comando idraulico- - -
---Cambio a 6 marce + retromarcia di tipo in cascata con ingranaggi a denti dritti ed innesti a denti frontali senza sincronizzatori e comando centrale- - -
---Rapporti = I° 3,25 - II° 2,18 - III° 1,6 - IV° 1,3 - V° 1,12 - VI° 0,96
---Velocita' max singole marce = 88 - 131 - 179 - 220 - 256 - 298 KM/h
---Coppia di riduzione a dentatura spirale - Denti 11/42 pari a rapp. 3,08 - - -
---Differenziale autobloccante ZF a pioli - - - Semiassi con 2 giunti a sfere omocinetici. - - -
---Telaio piattaforma ad " H " parte centrale in Peraluman, estremita' in fusione di magnesio . Triangolazione di irrigidimento in Titanio.- - -
---Sospensioni anteriori Ruote indipendenti a quadrilatero deformabile con braccio superiore singolo e braccio inferiore a trapezio. Gruppo molla-ammortizzatore coassiale con molla ad elica ed ammortizzatori idropneumatici Billstein (Koni registrabili) e barra antirollio.---
---Assetto avantreno : Camber 0° - convergenza 5° - caster 5° - king pin 9° -
altezza centro di rollio mm. 27 - - -
---Sospens.Post= ruote indipendenti a quadrilatero deformabile con quadrilatero inferiore - bielletta superiore - puntoni longitudinali di reazione.
Gruppo molla ammortizzatore coassiale con molle ad elica ed ammortizz. idropneumatici Billstein (Koni registrabili) e barra antirollio - - -
---Assetto retrotreno Camber 0° - convergenza 6° - altezza centro di rollio mm. 28 . - - -
---Freni a disco Alfa Romeo con caliper ATE - - Diametro anteriori 250 mm. e posteriori mm. 280 con circuito sdoppiato.- - -
---Sterzo Alfa Romeo a cremagliera con rapporto 18 / 1 e giri volante 3.- - -
---Serbatoio carburante 1 ad H in gomma Pirelli da 99 litri. - - -
---Ruote Campagnolo in lega di Magnesio . Anter. 8.00L x 13 e Posteriori
11.00L x 13.
---Pneumatici 4.75 / 10.00 x 13 ant. e 6.00 / 12.00 x 13 poster. - - -
---Passo 2,25 mt. - Carreggiate ant. mm.1350 e mm. 1445 poster. - - -
---Lunghezza (questo tipo x Le Mans ) mt. 4,49 - Larghezza mt. 1,72 - altezza mt. 0,95 - altezza minima da terra mm. 100. - - -
---Peso a secco con Acqua, Olio,Pieno di benzina, Estintore in vettura, ventilatore per abitacolo ed altri numerosi accessori = Kg. 781 rilevato a Le Mans. Pare comunque che successivamente questa vettura ma con la coda corta, dimagri' di moltissimi chilogrammi
---Berlinetta Coupe' trasformabile in Spider con batteria a 12 V e 25 Ah e dispositivo di carica batteria.
---Strumentazione : Contagiri meccanico Smiths con fondo scala a 12.000 giri e con spia - - 2 termometri acqua ed 1 termometro olio + 1 manometro olio +
1 manometro carburante + 1 indicatore livello carburante con spia riserva - -
Volante diametro 320 a 3 razze.- - -
---Consumo = dichiaravano un consumo di 27 / 30 litri x 100 Km.

Questo motore per le gare di durata inferiore alla 24 H di Le Mans, lo portavano sino a 275- 280 Cv ma qualcuno disse che arrivo' anche a 290 Cv . per le gare brevi.
Comunque, come vedi, c'e' una strettissima analogia con la 33 Stradale.

Successivamente, ultimissimi anni '60 , questo motore fu portato a 3.000 cc. con alesaggio di 86 x 64,4 e lo dotarono di 4 valvole per cilindro e la potenza fin da subito fu di oltre 400 cv. ( che sistematicamente aumentavano man mano lo sviluppavano) e la vettura fu chiamata 33 / 3.
Un caro saluto anche a Te ed a tutti gli amici. :D

Un grandissimo ringraziamento Giampi, e complimenti sei una vera e propria fonte enciclopedica.
Un caro saluto

Grazie a Te caro Paolo per l'attenzione che hai rivolto ad un semplice appassionato come me. :D
Poi , scrivendo il post inerente i supporti dell'albero motore della 33 da corsa con coda tipo
Le Mans, inavvertitamente avevo schiacciato il tasto 7 al posto di schiacciare 5.
Pertanto i supporti dell'albero motore, come e' giusto che sia, sono 5.
E sempre a proposito di albero motore, desidero scriverti la differenza tra l'albero motore " piatto " dei motori sia della 33 Stradale che dei motori delle 33 Corsa , rispetto all'albero motore della Montreal.
Quindi "albero piatto " con manovelle a 180° e 5 supporti per le prime, mentre invece per la Montreal l'albero motore aveva le 4 manovelle angolate di 90° e ovviamente sempre su 5 supporti , il che rendeva il bilanciamento del motore talmente perfetto che sia a motore al minimo e sino ai 3.000- 3.500 giri pareva un motore elettrico da tanto era dolce ( ma sempre grintosissimo all'occorrenza ). Parlo ovviamente di vettura strettamente di serie.
La differenza era = Ordine accensione " motori da corsa " = 1-8-3-6-4-5-2-7
mentre per la Montreal era = 1 - 5 - 4 - 2 - 6 - 3 - 7 - 8
Un caro saluto. :D Ciao.
 
75turboTP ha scritto:
Ciao Giampi.

Hai dati e risultati della 33 TT 12 con il favoloso boxer, se puoi sarebbero veramente interessanti ;)

do solo un anticipo per capire di cosa si parla,a chi non la conosce.

Il modello 33 fu progettato per le corse nella categoria Sport Prototipi. Il motore, a 8 cilindri a V di 90°, ha due valvole per cilindro con quattro alberi a camme in testa; è montato posteriormente e fa corpo unico con il cambio e con il ponte ad assi snodati.
Il debutto della prima versione denominata "periscopio" avvenne il 12 marzo 1967 con la partecipazione alla corsa in salita di Fléron, in Belgio, dove conquistò la vittoria assoluta.
Nel 1968 fu prodotta anche la versione stradale con motore a 8 cilindri di 2 litri e carrozzeria coupé in lega leggera. Ottenne numerose vittorie nella versione 33/2 e 33/3 litri.
Nel 1971 venne presentata la 33 TT 3 che doveva rappresentare l?Alfa Romeo nel Campionato Mondiale Marche; inizialmente montava lo stesso motore V8 della 33/3, poi sostituito , nel 1973, da un inedito 12 cilindri boxer.
Il tipo 33 TT 12 ottiene un primo successo nel 1974 e si aggiudica il Campionato Mondiale Marche nel 1975.
La stessa versione, ma con un motore potenziato a oltre 520 CV a 12000 giri, vince il Campionato Mondiale Marche nel 1977.


504n.jpg
 
Back
Alto