<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> A proposito di V8... la 33 stradale | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

A proposito di V8... la 33 stradale

Buona serata a tutti. :D
Avevo promesso a " 75turboTP " qualcosa circa le Alfetta GTV- 2.000 - Turbodelta e le Giulietta Turbodelta. Ecco qua' :
Cio' di cui si parla, risale ad un articolo stilato nell'anno 1991 da una persona molto molto giovane (in quell'anno ) , ma a mio avviso bravissimo e molto appassionato. Immediatamente dopo, riferiro' circa una risposta al suo articolo, da parte di un grande personaggio ( che purtroppo oggi non c'e' piu' ) che ha dedicato la vita intera all'automobile e con incarichi di grande prestigio anche presso l'attuale piu' blasonata casa automobilistica sportiva del mondo.

--- Pare che nel 1978 l'Autodelta regalo' a Lauda una Alfetta Berlina- 2.000 cc.
dotata di Turbo che innalzo' la potenza a qualcosa piu' di 150 Cv.
Questa vettura pero' non era esente da gravi difetti e , si dice nell'articolo ,che spesso e volentieri i meccanici Autodelta facevano visita in Austria a casa di Lauda per riparargli la vettura. A quel tempo questa auto non si chiamava ancora Turbodelta ma in capo ad 1 anno la fiche di omologazione sarebbe stata legittimata e questa Berlina sarebbe stata considerata un Prototipo. Quindi pare che la storia delle Turbodelta inizi da qui', da questa auto di Lauda.
--- Si dice che altre 4 o 5 Alfetta Berlina 2.000 cc. - dopo quella di Lauda - furono costruite in seguito. E si dice che fu costruita anche una Spider-2000 cc. con lo stesso motore Turbo.
Nell'anno 1979 , l'Alfa Romeo, su suggerimento di Chiti, decide di seguitare l'esperimento Turbo e di costruire in piccola serie una vettura che, oltre che essere venduta alla clientela piu' esigente , eventualmente si sarebbe potuto fare partecipare a delle corse. Si pensava di costruire, inizialmente, almeno 500 auto e la scelta cadde logicamente sulla Alfetta GTV-2.000 cc.
--- Si legge sull'articolo che queste GTV non nascevano tutte uguali e su qualcuna al posto dei pistoni originali sono stati montati i pistoni della versione preparata per il Gruppo 4.
--- Colui che stilo' questo articolo, diceva che le vetture furono tutte prodotte nel solo colore Rosso, ma non e' vero perche' poi lo capirete dalla risposta nella seconda parte di questo Post.
--- I cofano motore di questa Alfetta GTV-2000- erano di colore nero e l'auto aveva 2 strisce arcobaleno con la scritta Turbodelta e l'adesivo Autodelta, sui fianchi.
--- Le modifiche si limitavano all'installazione di 1 Turbo mantenendo i carburatori Weber doppio corpo da 40 mm. La dirigenza di Arese conscia che l'IRI-Finmeccanica produceva turbine, decise che su queste vetture l'Ing. Chiti avrebbe dovuto montare le turbine Alfa-Avio di Pomigliano d'Arco.
--- Purtroppo si rivelarono fragilissime e dopo avere prodotto le prime 4 o 5 vetture, si adottarono le KKK che si dimostrarono piu' affidabili. ---- La produzione venne avviata e la vettura venduta a Lit. 16.284.000 pari a 5 milioni in piu' della sorella di Serie.
--- Con precisione ne' Alfa ne' Autodelta sanno dire quante Alfetta GTV Turbodelta siano state costruite. La ragione e' che da Arese uscivano delle GTV normali che venivano smontate e modificate nei capannoni di Settimo Milanese ( la stessa cosa succedera' poi per la Giulietta Turbodelta) e che venivano regolarmente omologate e vendute direttamente dall'Autodelta.
--- Per la Giulietta Turbodelta invece si conosce la produzione totale che assomma a 361 vetture,perche' venne omologata (insieme a 1 versione con motore di 1.800 cc. ma mai costruita ) e venduta dall'Alfa stessa.
--- Pare poi che le GTV Turbodelta non vennero tutte costruite dall'Autodelta ma, secondo la testimonianza di alcuni ex dipendenti, un certo numero venne assemblato in officine di preparatori di motori Alfa che coadiuvavano Autodelta.
--- All'interno del vano motore deve esserci rivettata la targhetta che indica l'elaborazione Turbodelta con la sigla : 11636D per l'Alfetta GTV Turbodelta , mentre per la Giulietta Turbodelta deve essere : 116A1B.
--- Terminata la produzione dell'Alfetta GTV Turbodelta , l'Alfa Romeo per continuare l'avventura delle vetture Turbo sulle auto di serie decide di costruire una seconda versione su carrozzeria Giulietta.
--- Le modifiche questa volta sono radicali : impianto frenante - cerchioni espressamente disegnati e costruiti per montare i TRX-Michelin.
Le sospensioni montavano molle, barre e ammortizzatori (cosi' come il cambio ed il differenziale) della GTV- 2.500 cc. Gruppo A da turismo.
--- Potenza di 170 Cv. e sia le prestazioni che la tenuta di strada sono notevolmente accresciute. I collaudatori che ne curarono lo sviluppo la ricordano come auto dal comportamento tendenzialmente neutro e caratterizzata da una grande facilita' di guida.
-- La turbina era la solita Alfa-Avio, sostituita dall'Autodelta, negli ultimi 112 esemplari da una officina autorizzata da Alfa-Autodelta, con la solita KKK.
--- Gli esemplari previsti erano 420 vetture ma ci si fermo' a 361 esemplari.
--- Per un modello che ne fosse sprovvisto, 2 sono le modifiche indispensabili:
il montaggio di una turbina KKK e di uno scambiatore di calore aria-aria.
--- Con un paio di alberi a camme speciali si posson raggiungere i 220 Cv.

Questa la I° parte.

Ora la risposta di quel " grande " personaggio che sopra dicevo :
" Ho letto con attenzione l'articolo sulle Alfetta GTV Turbodelta e Giulietta Turbodelta, 2 vetture che mi hanno allietato negli ultimi anni.
Ho posseduto una GTV Turbodelta e l'ho sostituita con una Giulietta Turbodelta che utilizzo tutt'ora. Alcune precisazioni :
L' Alfetta GTV Turbodelta venne prodotta in circa 200 esemplari per poterla omologare ai fini sportivi come GT e da potere fare correre nei Rally come Gruppo 4.
Proprio per la fretta di costruire il numero di esemplari richiesti dal regolamento essa venne approntata in maniera non proprio ideale.
Sulla mia macchina avevo applicato un radiatore olio e piu' tardi uno scambiatore di calore e queste aggiunte produssero effetti benefici per la longevita' del motore e per l'erogazione di potenza.
Le Alfetta GTV Turbodelta comunque non erano tutte dello stesso colore, il rosso, ma di colori vari. Ve ne sono state di colore Prugna e la mia era Grigia ecc. ecc.
Montai poi sulla mia, ammortizzatori Koni e gomme Pirelli P7 e la tenuta era divenuta eccellente.
Quanto alle turbine la verita' e' che all'origine erano montate quelle della KKK, sostituite piu' tardi da quelle dell'Alfa-Avio che avevano il pregio nella progressivita' della pompata di aria, rendendo piu' piacevole la guida, ma anche il grande difetto della fragilita'.
Io ne ho cambiate 3 tornando poi alle KKK che comunque non erano esenti dai guai a causa della eccessiva temperatura dell'olio ; e la lubrificazione puo' essere stata una concausa della fragilita' delle Turbine Alfa-Avio.
Quanto alle macchine GTV Turbodelta del Gruppo 4 , dopo il necessario periodo di sviluppo, e quando la macchina aveva raggiunto limiti molto buoni, essa era pronta a vincere........ma l'Alfa Romeo decideva di cambiare programma e l'avventura finiva cosi'. Ma non era colpa dell'Autodelta. Quella di cambiare idea in maniera irrazionale e' stata una costante della conduzione dell'Alfa Romeo nei 3 lustri che hanno preceduto il passaggio dell'Alfa al gruppo Fiat .
La Giulietta Turbodelta invece e' nata molto bene perche' ha sfruttato tutte le esperienze della GTV Turbodelta, con una gestione non affrettata che gli eccellenti collaudatori F . e C . hanno portato avanti . Da citare che anche i Tecnici le hanno arricchite con tecnologie avanzate per le testate, le valvole, la frenatura, le sospensioni ed anche con gli allestimenti interni.
Io ho ulteriormente migliorato la tenuta di strada montando ammortizzatori Bilstein e montando gomme Pirelli PZero. Una spesa che ne valeva la pena.
Cordiali saluti. " FINE.

Questo e' tutto. Spero di avere fatto cosa gradita.
Ciao. :D[/quote]

Ciao carissimo Giampi
grazie ancora per tutte queste informazioni.
Vista la tua immensa passione e altrettanto grande competenza, mi permetto di chiederti di continuare a parlare dei motori ed auto sportive Alfa degli anni 50/60 derivate dalla serie. Abbiamo iniziato parlando dei V8 per proseguire con i V12 da formula 1, sarebbe giusto parlare anche dei gloriosi bialbero.
Spero di non darti troppo disturbo con questa mia richiesta.
Un grande saluto a presto
 
giampi47 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Bravissimo,come sempre,di aver ricordato la bimotore.

Ciao Giampi :p

nuvolaribim.jpg


bimotore2.jpg


bimotorebxo7.jpg


bimotorerdh9.jpg

Ciao ancora :D

Allora, era come supponevo circa la 2° foto della vettura coi 2 motori appaiati.
Per contrastare vetture che si presentavano in gara con motori da oltre 5.000 cc. come le Bugatti ed altre marche, l'Ing. Jano ideo' un'auto inconsueta:
la prima " bimotore " , una monoposto a 12 cilindri GP-Tipo A dell'anno 1931.
---Questa vettura fu realizzata affiancando 2 motori a 6 cilindri cadauno di 1.752 cc. (gli stessi della collaudata 6C-1.750 - su una unica vettura e sotto lo stesso cofano motore anteriore e con 2 alberi di trasmissione e 2 cambi di velocita' che inviavano la potenza ai 2 semiassi posteriori.
il risultato fu una vettura che aveva 12 cilindri con una capacita' complessiva di 3.504 cc. ed una potenza di 230 cv. a 5.200 giri ed un peso di 930 Kg.
---Ogni motore aveva 1 compressore Roots.
---La Tipo A si dimostro' per le caratteristiche sopra esposte, difficile da guidare; su di essa ebbe un incidente mortale il corridore Arcangeli, e anche se Nuvolari riusci' a spremere da questa vettura prestazioni sufficienti a vincere il G.P. di Monza, si capi' ben presto che la strada non era percorribile e l'idea di una "bimotore" fu accantonata sino al 1935 - quando arrivo' quella del record sull'autostrada Firenze-Mare di cui abbiamo gia' parlato.
Ciao. :D

Buona serata a tutti. :D
Avevo promesso a " 75turboTP " qualcosa circa le Alfetta GTV- 2.000 - Turbodelta e le Giulietta Turbodelta. Ecco qua' :
Cio' di cui si parla, risale ad un articolo stilato nell'anno 1991 da una persona molto molto giovane (in quell'anno ) , ma a mio avviso bravissimo e molto appassionato. Immediatamente dopo, riferiro' circa una risposta al suo articolo, da parte di un grande personaggio ( che purtroppo oggi non c'e' piu' ) che ha dedicato la vita intera all'automobile e con incarichi di grande prestigio anche presso l'attuale piu' blasonata casa automobilistica sportiva del mondo.

--- Pare che nel 1978 l'Autodelta regalo' a Lauda una Alfetta Berlina- 2.000 cc.
dotata di Turbo che innalzo' la potenza a qualcosa piu' di 150 Cv.
Questa vettura pero' non era esente da gravi difetti e , si dice nell'articolo ,che spesso e volentieri i meccanici Autodelta facevano visita in Austria a casa di Lauda per riparargli la vettura. A quel tempo questa auto non si chiamava ancora Turbodelta ma in capo ad 1 anno la fiche di omologazione sarebbe stata legittimata e questa Berlina sarebbe stata considerata un Prototipo. Quindi pare che la storia delle Turbodelta inizi da qui', da questa auto di Lauda.
--- Si dice che altre 4 o 5 Alfetta Berlina 2.000 cc. - dopo quella di Lauda - furono costruite in seguito. E si dice che fu costruita anche una Spider-2000 cc. con lo stesso motore Turbo.
Nell'anno 1979 , l'Alfa Romeo, su suggerimento di Chiti, decide di seguitare l'esperimento Turbo e di costruire in piccola serie una vettura che, oltre che essere venduta alla clientela piu' esigente , eventualmente si sarebbe potuto fare partecipare a delle corse. Si pensava di costruire, inizialmente, almeno 500 auto e la scelta cadde logicamente sulla Alfetta GTV-2.000 cc.
--- Si legge sull'articolo che queste GTV non nascevano tutte uguali e su qualcuna al posto dei pistoni originali sono stati montati i pistoni della versione preparata per il Gruppo 4.
--- Colui che stilo' questo articolo, diceva che le vetture furono tutte prodotte nel solo colore Rosso, ma non e' vero perche' poi lo capirete dalla risposta nella seconda parte di questo Post.
--- I cofano motore di questa Alfetta GTV-2000- erano di colore nero e l'auto aveva 2 strisce arcobaleno con la scritta Turbodelta e l'adesivo Autodelta, sui fianchi.
--- Le modifiche si limitavano all'installazione di 1 Turbo mantenendo i carburatori Weber doppio corpo da 40 mm. La dirigenza di Arese conscia che l'IRI-Finmeccanica produceva turbine, decise che su queste vetture l'Ing. Chiti avrebbe dovuto montare le turbine Alfa-Avio di Pomigliano d'Arco.
--- Purtroppo si rivelarono fragilissime e dopo avere prodotto le prime 4 o 5 vetture, si adottarono le KKK che si dimostrarono piu' affidabili. ---- La produzione venne avviata e la vettura venduta a Lit. 16.284.000 pari a 5 milioni in piu' della sorella di Serie.
--- Con precisione ne' Alfa ne' Autodelta sanno dire quante Alfetta GTV Turbodelta siano state costruite. La ragione e' che da Arese uscivano delle GTV normali che venivano smontate e modificate nei capannoni di Settimo Milanese ( la stessa cosa succedera' poi per la Giulietta Turbodelta) e che venivano regolarmente omologate e vendute direttamente dall'Autodelta.
--- Per la Giulietta Turbodelta invece si conosce la produzione totale che assomma a 361 vetture,perche' venne omologata (insieme a 1 versione con motore di 1.800 cc. ma mai costruita ) e venduta dall'Alfa stessa.
--- Pare poi che le GTV Turbodelta non vennero tutte costruite dall'Autodelta ma, secondo la testimonianza di alcuni ex dipendenti, un certo numero venne assemblato in officine di preparatori di motori Alfa che coadiuvavano Autodelta.
--- All'interno del vano motore deve esserci rivettata la targhetta che indica l'elaborazione Turbodelta con la sigla : 11636D per l'Alfetta GTV Turbodelta , mentre per la Giulietta Turbodelta deve essere : 116A1B.
--- Terminata la produzione dell'Alfetta GTV Turbodelta , l'Alfa Romeo per continuare l'avventura delle vetture Turbo sulle auto di serie decide di costruire una seconda versione su carrozzeria Giulietta.
--- Le modifiche questa volta sono radicali : impianto frenante - cerchioni espressamente disegnati e costruiti per montare i TRX-Michelin.
Le sospensioni montavano molle, barre e ammortizzatori (cosi' come il cambio ed il differenziale) della GTV- 2.500 cc. Gruppo A da turismo.
--- Potenza di 170 Cv. e sia le prestazioni che la tenuta di strada sono notevolmente accresciute. I collaudatori che ne curarono lo sviluppo la ricordano come auto dal comportamento tendenzialmente neutro e caratterizzata da una grande facilita' di guida.
-- La turbina era la solita Alfa-Avio, sostituita dall'Autodelta, negli ultimi 112 esemplari da una officina autorizzata da Alfa-Autodelta, con la solita KKK.
--- Gli esemplari previsti erano 420 vetture ma ci si fermo' a 361 esemplari.
--- Per un modello che ne fosse sprovvisto, 2 sono le modifiche indispensabili:
il montaggio di una turbina KKK e di uno scambiatore di calore aria-aria.
--- Con un paio di alberi a camme speciali si posson raggiungere i 220 Cv.

Questa la I° parte.

Ora la risposta di quel " grande " personaggio che sopra dicevo :
" Ho letto con attenzione l'articolo sulle Alfetta GTV Turbodelta e Giulietta Turbodelta, 2 vetture che mi hanno allietato negli ultimi anni.
Ho posseduto una GTV Turbodelta e l'ho sostituita con una Giulietta Turbodelta che utilizzo tutt'ora. Alcune precisazioni :
L' Alfetta GTV Turbodelta venne prodotta in circa 200 esemplari per poterla omologare ai fini sportivi come GT e da potere fare correre nei Rally come Gruppo 4.
Proprio per la fretta di costruire il numero di esemplari richiesti dal regolamento essa venne approntata in maniera non proprio ideale.
Sulla mia macchina avevo applicato un radiatore olio e piu' tardi uno scambiatore di calore e queste aggiunte produssero effetti benefici per la longevita' del motore e per l'erogazione di potenza.
Le Alfetta GTV Turbodelta comunque non erano tutte dello stesso colore, il rosso, ma di colori vari. Ve ne sono state di colore Prugna e la mia era Grigia ecc. ecc.
Montai poi sulla mia, ammortizzatori Koni e gomme Pirelli P7 e la tenuta era divenuta eccellente.
Quanto alle turbine la verita' e' che all'origine erano montate quelle della KKK, sostituite piu' tardi da quelle dell'Alfa-Avio che avevano il pregio nella progressivita' della pompata di aria, rendendo piu' piacevole la guida, ma anche il grande difetto della fragilita'.
Io ne ho cambiate 3 tornando poi alle KKK che comunque non erano esenti dai guai a causa della eccessiva temperatura dell'olio ; e la lubrificazione puo' essere stata una concausa della fragilita' delle Turbine Alfa-Avio.
Quanto alle macchine GTV Turbodelta del Gruppo 4 , dopo il necessario periodo di sviluppo, e quando la macchina aveva raggiunto limiti molto buoni, essa era pronta a vincere........ma l'Alfa Romeo decideva di cambiare programma e l'avventura finiva cosi'. Ma non era colpa dell'Autodelta. Quella di cambiare idea in maniera irrazionale e' stata una costante della conduzione dell'Alfa Romeo nei 3 lustri che hanno preceduto il passaggio dell'Alfa al gruppo Fiat .
La Giulietta Turbodelta invece e' nata molto bene perche' ha sfruttato tutte le esperienze della GTV Turbodelta, con una gestione non affrettata che gli eccellenti collaudatori F . e C . hanno portato avanti . Da citare che anche i Tecnici le hanno arricchite con tecnologie avanzate per le testate, le valvole, la frenatura, le sospensioni ed anche con gli allestimenti interni.
Io ho ulteriormente migliorato la tenuta di strada montando ammortizzatori Bilstein e montando gomme Pirelli PZero. Una spesa che ne valeva la pena.
Cordiali saluti. " FINE.

Questo e' tutto. Spero di avere fatto cosa gradita.
Ciao. :D

Bravissimo e grazie per tutto il tempo che ci dedichi ;)

Prossimamente mettero' alcune foto.

Ciao Giampi.
 
loopo ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Bravissimo e grazie per tutto il tempo che ci dedichi ;)

Prossimamente mettero' alcune foto.

Ciao Giampi.

Quoto!
Mi unisco

Grazie " loopo " - grazie " 75turboTP " e grazie anche anche a te " Ing.Paolo ". :D
Caro Paolo, nessun disturbo; anzi......!!! Saro' lieto di scambiare qualcosa sui mitici motori 4 cilindri. Comunque sul vecchio Forum, unitamente a tanti altri amici, si era disquisito di questi motori , anche e soprattutto perche' avevo iniziato a farne " di tutti i colori " (elaborazioni ecc.) proprio con essi. Infatti, in parte ho raccontato di cio' sul vecchio Forum . Se hai tempo e desiderio, dagli un'occhiata.
Ora pero' mi prendero' un piccolo periodo di riposo dal Forum per sopraggiunti impegni, ma cerchero' di seguirVi sempre .
Ora, altra curiosita' : Abbiamo, poco sopra , la fotografia postata da "75TurboTP " inerente l'Alfa Bimotore, ma quella coi 2 motori 6 cilindri in linea ( di derivazione della 1750 Gran Sport dell'anno 1930 ,) appaiati anteriormente.
E quindi , nell'autunno dell'anno 1930 la Caproni ( aerei ) propose all'Alfa di adattare 1 motore della 1750 Gran Sport - 6 cilindri in linea ad un suo aereo
"per la navigazione da turismo".
Si riteneva che da tale utilizzazione derivassero :
--Riduzione di 1/3 del costo, rispetto ad motore aeronautico di pari potenza.
--Possibilita' di reperire facilmente i pezzi di ricambio.
--Peso che - senza acqua ne' olio era 146,5 Kg. - era quasi simile a quello di un motore d'aereo.
--Inoltre il 6 cilindri Alfa consentiva di conservare intatta la potenza sino a 2000 metri di quota.
--Il motore venne installato su un Caproni 100 , un biplano da turismo che partecipo' al Giro d'Italia del 1931.
--Le modifiche al motore 1.750 "aviazione" = Ridisegnato il carter del comando della distribuzione ed il basamento nel quale era situato il magnete al posto dello spinterogeno.
La coppa dell'Olio era piu' grande ed a forma di scodella per garantire il pescaggio della pompa anche in caso di forti inclinazioni e con nervature longitudinali per migliorare il raffreddamento.
La scatola del riduttore (rapporto 3:1 ) era piazzata al posto del cambio di velocita'.
L'avviamento avveniva per mezzo di manovella e di magnetino a mano.
Il radiatore dell'acqua era a nido d'ape e piu' piccolo della versione automobilistica perche', chiaramente, la maggiore velocita' raffreddava meglio.
La potenza era contenutissima in 80 Cv a 4200 giri .
La velocita' di rotazione dell'elica raggiungeva i 1.400 giri/min.
Il motore era dotato del solito compressore Roots.
Prezzo = Lit. 20.000 di allora .
Ciao. :D
 

Ciao Giampi scusa il ritardo,posto le foto promesse......aggiungo anche quella della Alfetta gtv V8 con il motore derivato Montreal(anche se non era lo stesso) portato a 3000cc,visto che si parla anche di V8.....e anche alfette da gara :p ;)

520alfetta20gtv20turbod.jpg


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arha0714giulietta20turb.jpg


giuliettaturbodelta.jpg


gtvautodelta.jpg


kb11616237.jpg


motoreturbod.jpg


turbodelta.jpg
 
Mi sono accorto che la foto del motore delle turbodelta e' una foto dove si puo' vedere una modifica all'aspirazione,infatti e' stato messo un intercooler davanti al radiatore dell'acqua.
Furono anche realizzati intercooler (da alcuni preparatri che lavoravano all'autodelta)inseriti dentro il cassonetto di aspirazione(quello nero sopra i carburatori a pressione)naturalmente meno efficiente ma si manteneva in parte l'originalita' dell'auto,verso la fine degli anni 90 veniva venduto a 1.200.000 lire(contattamo chi li aveva realizzati) con questo intercooler gli alberi a cammes modificati e i getti dei carburatori si raggiungevano senza problemi i 220cv.....devo dire che gia' con i 170cv e' piu' che prestazionale(era piu prestazionale della 75 turbo, se ne andava proprio) non ho mai provato con 220cv ma riesco solo ad immaginarlo.
 
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