<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 850 euro ed e' tutto normale???? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

850 euro ed e' tutto normale????

leon83 ha scritto:
se non mi danno il listino non mangio perchè so gia che mi inchioappettano ma che io vedo il prezzo e poi la porzione sia misera non lo posso sapere!!!! ma non vado alla cieca
Per quello mi piace mangiare nell'est europeo ... tutti i menu riportano la quantita' e/o i "grammi" delle pietanze ... che poi magari 'barino' su di esse potrebbe accadere, ma almeno uno ha una mezza idea di cosa aspettarsi .... :D
 
leolito ha scritto:
assolutamente!!! e tutti quelli coi suvvv sono terribili!!! poi pure con le targhe quadrate da autocarro per evadere le tasse .... marrani .... :lol:
e che girano con le gomme liscie che sembrano un tavolo da biliardo perchè rigommare l'auto costa più che comprarla nuova... :twisted:
 
GheddoStella ha scritto:
leolito ha scritto:
assolutamente!!! e tutti quelli coi suvvv sono terribili!!! poi pure con le targhe quadrate da autocarro per evadere le tasse .... marrani .... :lol:
e che girano con le gomme liscie che sembrano un tavolo da biliardo perchè rigommare l'auto costa più che comprarla nuova... :twisted:
.....e da quanto sono impelagati con i pagamenti non gli passano il finanziamento per l'acquisto del treno di gomme :D :D :D
 
leolito ha scritto:
...con le targhe quadrate da autocarro per evadere le tasse ...
Pensavo anch'io che le targhe quadrate fossero indice di immatricolazione autocarro, ma ho imparato che non è vero anni fa, quando mia moglie comprò una Freelander. Ci ritrovammo infatti con la targa quadrata anche se (con somma meraviglia del venditore) non la immatricolammo come autocarro, rinunciando così all'enorme... "risparmio" che tale scelta ci avrebbe regalato.

Se le cose non sono nel frattempo cambiate, ciò che permette di distinguere un'auto fatta passare per autocarro dalle altre non è la forma della targa ma la presenza di una griglia metallica di separazione (inamovibile) tra l'abitacolo e il vano bagagli (anche se alcuni di quei possessori di "autocarri" che si fanno pagare metà della macchina dal prossimo la tolgono dopo l'immatricolazione).
 
Oltre al libero mercato e alla legge della domanda e dell'offerta , esistono anche le truffe : vale a dire quando qualcuno ti rifila qualchecosa o che non vale nulla o che vale molto meno di quanto viene fatta pagare. A prescindere da tanti bei ragionamenti assolutori ,che creano il terreno fertile ai raggiri,mi sembra che il caso esposto da Lord appartenga a quella famosa categoria vecchia quanto il mondo.Saluti
 
Ci sono numerosi ristoranti con menù a 2-300 euro, bevande escluse. Basta cercare su internet, o sulle guide (Michelin ecc.) i prezzi sono pubblicati. Però bisogna essere un po' ingenui a non accorgersene prima di entrarci, non è che l'ingresso faccia pensare ad una pizzeria...
 
Vi sono numerosi ristoranti che ,per servizio, qualità del cibo , buon nome , eleganza ,esclusività ,fama dello chef, storia ,buona stampa di cui godono, bellezza e raffinatezza del sito e dell'arredamento, posizione panoramica ed ambita ecc. sono considerati unanimamente dalla clientela e dalla critica ristoranti di lusso e quindi con prezzi assai elevati e conseguenti.Potrei sbagliare,ma da quanto scritto non mi sembra questo il caso.
 
key-one ha scritto:
...quando qualcuno ti rifila qualche cosa che non vale nulla o che vale molto meno di quanto viene fatta pagare...
Ho l'impressione che quanto sopra non sia "oltre" il libero mercato e il meccanismo della domanda/offerta ma parte integrante di essi (per lo meno nel modo in cui oggi essi sembrano essere intesi).

Quali e quante sarebbero, a tuo parere, le "cose" che oggi non valgono molto meno di quanto vengono fatte pagare? Forse telefonia, servizi in genere, carburanti, automobili, ricambi, elettronica di consumo, cure dentistiche, soggiorni balneari, frutta e verdura, scarpe, vestiario...?
 
luca.mazda ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
leolito ha scritto:
assolutamente!!! e tutti quelli coi suvvv sono terribili!!! poi pure con le targhe quadrate da autocarro per evadere le tasse .... marrani .... :lol:
e che girano con le gomme liscie che sembrano un tavolo da biliardo perchè rigommare l'auto costa più che comprarla nuova... :twisted:
.....e da quanto sono impelagati con i pagamenti non gli passano il finanziamento per l'acquisto del treno di gomme :D :D :D
... ma va' ... ha fatto pure mettere nel finanziamento il trapasso e l'autoradio ... se potevano mettevano pure il bollo! :lol:
:twisted:
 
marimasse ha scritto:
Pensavo anch'io che le targhe quadrate fossero indice di immatricolazione autocarro, ma ho imparato che non è vero anni fa ...
:D
Sei cascato in uno degli "scherzi" piu' vecchi di questo forum!
:p
 
EDITO DA KEY-ONE E NON DA MAILLAUX ,RIMASTA ERRONEAMENTE IN MEMORIA:
marimasse ha scritto:
key-one ha scritto:
...quando qualcuno ti rifila qualche cosa che non vale nulla o che vale molto meno di quanto viene fatta pagare...
Ho l'impressione che quanto sopra non sia "oltre" il libero mercato e il meccanismo della domanda/offerta ma parte integrante di essi (per lo meno nel modo in cui oggi essi sembrano essere intesi).

Quali e quante sarebbero, a tuo parere, le "cose" che oggi non valgono molto meno di quanto vengono fatte pagare? Forse telefonia, servizi in genere, carburanti, automobili, ricambi, elettronica di consumo, cure dentistiche, soggiorni balneari, frutta e verdura, scarpe, vestiario...?

Caro Marimasse non farmi dire una cosa che ho sulla punta della lingua ,ma che è molto abusata e non del tutto elegante ,trattando poi questo post del conto di un ristorante :shock:, cioè che qui................................................................................
è tutto un gran magna magna :!: :D
Scherzi a parte,..."telefonia,servizi in genere,carburanti,automobili,ricambi,elettronica di consumo,cure dentistiche,soggiorni balneari,frutta e verdura,scarpe,vestiario."...(sembra quasi un elenco pronto per come dovrebbe essere l'Istat o per un trattatello sociologico del Censis) :shock:,hanno prezzi che quasi sempre fanno pensare al secondo mestiere più antico del mondo,vale a dire quello del pataccaro o truffatore che dir si voglia :evil:.
Entriamo qui però nei meandri della dinamica prezzi/salari per dipanar la quale non basterebbero neppure Tremonti e Bersani,messi insieme a seconda del colore preferito :XD:.
Se mi ricordo bene quanto studiato ormai qualche anno fa, i prezzi sono correlati appunto da una parte al valore della moneta rispetto alle valute concorrenti e dall'altra al livello salariale e inoltre sono continuamente alimentati da una certa inflazione che non può mai essere 0.
Certamente oggi nelle società opulente come malgrado tutto continua ad essere anche quella italiana ,-basta guardare giustappunto il pienone dei viaggi-vacanze e simili pure di quest'estate 8)-, vi è la tendenza ,in nome di una presunta esclusività o ancora più dubbia appartenenza all'elite , di far pagare alcuni prodotti ,fabbricati in serie e quindi necessariamente in migliaia o milioni di esemplari o servizi di cui "godono" sempre milioni di persone, come se fossero destinati ad un circolo di "happy few" o ad aristocratici privilegiati:,Vale a dire -e qui torniamo al nocciolo- molto di più del loro oggettivo valore industriale. Potenza della pubblicità ,più o meno occulta, che vende non prodotti reali ,ma presunti ,fantastici -nel senso di fantasticati - mirabolanti -nel senso spesso di deliranti- "stili di vita".A volte dietro tutto questo ambaradan c'è un prodotto valido anche se sovraprezzato,a volte no.E a quest'ultima categoria mi sembra ,da quanto scritto, appartenere il caso in questione.Saluti
 
leolito ha scritto:
marimasse ha scritto:
Sei cascato in uno degli "scherzi" più vecchi di questo forum!
Beh, allora ben mi sta :)

A mia assai parziale difesa potrei dire che io davvero pensavo che le targhe quadrate avessero a che fare con l'immatricolazione autocarro.
Non sarebbe peraltro una gran difesa: cambierebbe solo la ragione per cui sono stato pirla, non il fatto di esserlo stato...
 
maillaux02 ha scritto:
...i prezzi sono correlati appunto da una parte al valore della moneta rispetto alle valute concorrenti e dall'altra al livello salariale e inoltre sono continuamente alimentati da una certa inflazione...
Premettendo doverosamente la totale assenza, nel mio curriculum scolastico, di studi di economia, credo che i prezzi siano anche, oggi forse più che in passato, governati da una... regola che spesso mi capita di menzionare: ogni bene viene venduto al prezzo più alto che i compratori dimostrano concretamente di essere disposti a pagare.

Una regola che, specie nell'ormai onnipresente caso di prezzi più o meno spudoratamente gonfiati, inevitabilmente assegna una non trascurabile dose di responsabilità ai compratori, ovvero a coloro che di norma tendono a dipingersi e a credersi vittime del tutto immacolate. Una convinzione che a me sembra ingenua o, più verosimilmente, parecchio ipocrita. Nel momento in cui io, pur potendo non farlo, accetto di pagare per un certo bene una somma gonfiata, io altro non faccio che promuovere, incoraggiare, convalidare le speculazioni più o meno truffaldine.

...vi è la tendenza ... di far pagare alcuni prodotti ... o servizi di cui "godono" sempre milioni di persone ... molto di più del loro oggettivo valore industriale...
Vi è anche però la tendenza, da parte di quei milioni di persone, a pagare le somme richieste, anche quando se ne potrebbe benissimo fare a meno (il che, in una società per l'appunto opulenta, è vero per la stragrande maggioranza degli acquisti).

...Potenza della pubblicità ... A volte dietro tutto questo ambaradan c'è un prodotto valido anche se sovra prezzato, a volte no...
Beh, se si pensa a quanto costa la pubblicità e se, come a me parrebbe abbastanza corretto, non la si considera parte del valore industriale dei beni, si può facilmente concludere che tutti i prodotti molto pubblicizzati sono assai sovra prezzati...
 
marimasse ha scritto:
[Premettendo doverosamente la totale assenza, nel mio curriculum scolastico, di studi di economia, credo che i prezzi siano anche, oggi forse più che in passato, governati da una... regola che spesso mi capita di menzionare: ogni bene viene venduto al prezzo più alto che i compratori dimostrano concretamente di essere disposti a pagare.

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Così è. Ma la causa non è forse da ricercarsi in una debolezza congenita del compratore che ,spesso e volentieri, viene distratto dal valore reale dell'oggetto che vuole/deve acquistare e sviato da feticci più o meno suggeriti dalla pubblicità?
Se io ,per esempio , mi metto a produrre una borsa in plastica con un particolare logo vagamente ipnotico del valore industriale e commerciale di -poniamo- 200 euro e riesco a venderla a 2.000 , non commetto alcun reato.Però ho creato un cosiddetto effetto plagio ,vale a dire ho indotto l'acquirente a strapagare quell'oggetto in nome di un'esclusività o un'appartenenza che la merce in sè non è in grado ovviamente di garantire a nessuno.
Occorrerebbe quindi la creazione e la diffusione di un libero pensiero che educasse i compratori a maggior lucidità ,concretezza , semplicità ,logica e stile nei loro acquisti. Sarebbe il miglior calmiere -perchè senza imposizioni- che si possa trovare ai fini di un più armonico rapporto fra produttori e consumatori ,a tutto vantaggio ,in definitiva,dell'economia e dello sviluppo dei consumi.
 
key-one ha scritto:
...Occorrerebbe quindi la creazione e la diffusione di un libero pensiero che educasse i compratori a maggior lucidità, concretezza, semplicità, logica e stile nei loro acquisti. Sarebbe il miglior calmiere ... a tutto vantaggio, in definitiva, dell'economia e dello sviluppo dei consumi.
Penso che ben pochi sarebbero disposti a considerarlo un "vantaggio".
La spudorata ipocrisia in cui oggi siamo immersi fino alle orecchie (in larga misura derivante dagli ultimi due o tre decenni di opportuno ammaestramento pubblicitario e propagandistico) fa sì che da un lato praticamente tutti siano favorevoli, in teoria, alla riduzione degli sprechi e delle speculazioni e degli inquinamenti ecc e dall'altro praticamente nessuno sia disposto ad accettare che tali riduzioni comportino (come è ovvio che sia) perdite di reddito, di fatturato, di posti di lavoro e così via.

Ecco quindi che praticamente nessuno promuove, suggerisce o insegna il libero pensiero di cui parli; nemmeno coloro che in quanto a slogan e bandiere dovrebbero esserne i più attivi se non addirittura sfegatati sostenitori. Non sarebbe una cosa particolarmente difficile, visto che si conosce esattamente la fonte della mancanza di lucidità, concretezza ecc. Basterebbe regolamentare seriamente la pubblicità, riducendone l'invadenza, la falsità, la ripetitività. Una volta estratto dall'acqua, un oggetto tende ad asciugarsi automaticamente.
Però tutti, di ogni colore o parrocchia, ben si guardano dal muovere un dito in tal senso. Gli ambientalisti, poi, vanno così controcorrente che consigliano di... comprare una macchina nuova dotata di questo e quel dispositivo, magari allegramente indebitandosi per anni, buttando alle ortiche (e quindi trasformando precocemente in rifiuto) quella che si possiede già, sebbene ancora perfettamente funzionante. Alla faccia della concretezza e della semplicità.
 
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