<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 4R divulga il Fiat pensiero...e il suo. Lettori ignorati | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

4R divulga il Fiat pensiero...e il suo. Lettori ignorati

fpaol68 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
non capisco dove sia il paventato appoggio di 4ruote verso queste parole...
4ruote ha tratto le sue conclusioni da un'intervista di Wester, il quale ha fatto oramai ben capire che si preferisce far scendere il marchio Maserati verso il basso piuttosto che continuare a credere che Alfa, con i suoi numeri oramai piccolissimi, possa tirar fuori modelli costosi... ad un prezzo che difficilmente risulta consono per i potenziali clienti premium...
4ruote conclude poi con un ironico Allegria!...
che la dice lunga sulle idee in proposito...
Non vedo l'ora di prendermi il numero di luglio
dal quote che gentilmente ci riporti, concordo con te, mi sembra che 4R mandi giù storto questo "nuovo corso"

Anche io non vedo l'ora di leggerlo!
Sono d'accordo, velatamente e senza dirlo esplicitamente esprime il suo dissenso, un pò come il "dovrebbe" della famosa pag 122!!
Non nominare la pagina della verita',che ricominciano le polemiche :D

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Beh dopo le dichiarazioni di Wester, mi sembra che spazio per le polemiche ne sia rimasto poco. Per una volta sono stati sinceri ed onesti. Anche nell'ammettere il parziale insuccesso della Mito. Ma a quello rimediaranno con un esercito di donne pronte a comprare la 5 porte. :lol: :lol: :lol: :D :D
Se tolgono una ruota anteriore e la fanno due posti hanno altri segmenti dove possono fare vendite. :D ;)
 
autofede2009 ha scritto:
riporto per intero l'articolo posto in prima pagina del numero di luglio di 4ruote...

Per gli italiani l'Alfa è un po' come la Nazionale di calcio: siamo tutti commissari tecnici e tutti sapremmo quali modelli fanno al caso del Biscione, come e forse meglio di chi è chiamato a gestirlo. Là ci sono i tifosi, qui gli alfisti, ma la sostanza è quella. E, allora, ecco una bella svolta di cui discutere, perchè Alfa ha deciso di cambiare modulo di gioco. Anzi, ha deciso di cambiare addirittura campionato, come spiega il capo della marca, l'ingegnere tedesco Harald Wester, nell'intervista pubblicata a pag.82: non più una casa soltanto sportiva, che se la batta con le varie Audi, Bmw e Mercedes, ma qualcosa di più familiare, più solido, che cerchi di rubare clienti anche alla Volkswagen. Ancora sportiva, certo, ma non solo. In gergo di mercato automobilistico, si traduce in "segmento premium dei generalisti", ovvero quei costruttori che fanno auto per tutti, ma con quel qualcosina in più che consente di spuntare un prezzo un po' più alto. Comunque inferiore a quello delle premium vere e proprie, che sono poi le tedesche nominate sopra. La Giulietta è la prima auto di questo nuovo corso, studiata per strizzare più l'occhio ai "Golfisti" che ai possessori delle varie Audi A3 o Serie 1.

E' uno sviluppo clamoroso, che avviene in contemporanea con un altro snodo fondamentale nella vita centenaria dell'Alfa: l'abbandono dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, una fabbrica imposta dalla politica a Giuseppe Luraghi, che ha riservato più croci che delizie. Ma è tutto il gruppo Fiat ad avere una logica sempre più globale e sempre meno italiana. E non solo: qualche giorno fa, Carlos Ghosn ha scandalizzato Parigi dicendo che oramai la "sua" Renault "non è più un costruttore francese".
Un paese, per quanto grande, non basta a tenere in piedi un marchio: non è più tempo di legami affettivi né di nazionalismo automobilistico. Si bada al sodo, anche a costo d'infrangere vecchi tabù. E Wester, attraverso Quattroruote, manda a dire agli alfisti che il Cuore sportivo non basta più a reggere il peso degli investimenti. Il suo ragionamento, in soldoni, è: meglio un'Alfa che strizza l'occhiolino alle famiglie, ma viva, di un'Alfa dura e pura, ma moribonda. Allegria!


"non più una casa soltanto sportiva, che se la batta con le varie Audi, Bmw e Mercedes, ma qualcosa di più familiare, più solido, che cerchi di rubare clienti anche alla Volkswagen"


L'Alfa Romeo per tradizione non è mai stata una casa solo sportiva, come Ferrari, Porsche o Lotus, ma è stata sempre la coniugazione tra la sportività e "la familiarità" il tutto in chiave di eccellenza.

"E' uno sviluppo clamoroso"

Non ci vedo nulla di clamoroso nel "nuovo corso" che Fiat vorrebbe dare al marchio Alfa Romeo. E' da circa 25 anni che vuole sfidare il mondo con centinaia di migliaia di vetture (sbarchi in America compresi) e non lo ha mai fatto. Inoltre non mi pare che nei suoi listini ci fosse predominanza di vetture "dure e pure" da 300cv, ma bensì 145,146,156,147 con cilindrate medie e potenze sempre inferiori ai 200cv (escluso le GTA). La 166 non era certo una "dura e pura" e non era neppure un'Alfa al 100%. Mi pare che si voglia fare un po' di fumo per confondere le idee??

"Un paese, per quanto grande, non basta a tenere in piedi un marchio: non è più tempo di legami affettivi né di nazionalismo automobilistico"

Ma se Fiat vende soltanto in Italia e qualche paese sudamericano!
Se non è piu' tempo di lagami affettivi perchè lo slogan della nuova Giulietta dice : "senza cuore saremo solo macchine" e po ancora "io sono fatta della stessa materia di cui sono fatti i sogni". Ma se non dobbiamo sognare allora perchè dovrei comprare la Giulietta???
Pazzesco, sti cialtroni !! Buoni a vendere fuffa e convicere la gente con le balle.
L'audi apre un sito sulle auto storiche, BMW e Porsche inaugurano i loro Musei fantasmagorici e Fiat che fa? chiude il Museo di Alfa....perchè Lei ora è globale. A ME SA CHE E' PROVINCIALE.
Allegria!

Io invece non ci leggo nulla di critico in questa affermazione finale, altrimenti Quattroruote avrebbe potuto rispondere, con la sua competenza, al sig.Wester che le suo dichiarazioni erano stupefacenti e incomprensibili.
 
a me sembra un articolo alquanto "notarile" se mi passate il termine , 4r conosce perfettamente il perche ed il per come del disastro di alfa e lancia ma in questi anni ha sempre evitato di affondare la lama , i motivi possono essere tanti , sono buono e dico che ha prevalso lo spirito di bandiera....
 
franco58pv ha scritto:
a me sembra un articolo alquanto "notarile" se mi passate il termine , 4r conosce perfettamente il perche ed il per come del disastro di alfa e lancia ma in questi anni ha sempre evitato di affondare la lama , i motivi possono essere tanti , sono buono e dico che ha prevalso lo spirito di bandiera....
Che purtroppo non c'e' stato quando Alfa non era di fiat.
 
Ormai è un classico che quando esce un modello nuovo si incenza in tutte le voci, salvo poi ritrattare quando il mercato comincia a decretarne l'insuccesso.

Come non ricordare le parole usate per la Brera 2.2 JTS: "Finalmente è arrivata una coupé italiana di alto profilo, senza complessi di inferiorità: il design, firmato Giugiaro, è affascinante, l'autotelaio, appositamente studiato per il piacere di guidare, ha il pregio di esaltare il comportamento stradale, e i motori, tecnologicamente all'avanguardia, dispongono di coppia e potenza in abbondanza."

Oppure come non ricordare il sedile della Kappa che non comprimeva l'arteria femorale.......oppure....la Lybra che all'esordi era rifinita come una Classe C o un'A4; peccato che aveva il legno finto replicato perfino sulle cornici degli strumenti del cruscotto, chi è che progetterebbe in legno vero un elemento cosi esile!).

Ma ce ne sarebbe anche per la Delta 2, la 155, la 166... ecc ecc..
 
estratto dal'intervista 4R a H. Wester ha scritto:
non più una casa soltanto sportiva, che se la batta con le varie Audi, Bmw e Mercedes, ma qualcosa di più familiare, più solido, che cerchi di rubare clienti anche alla Volkswagen. Ancora sportiva, certo, ma non solo.

Quindi queste sono familiari ma non troppo ...
AudiA4Avant2008_1.jpg
mercedes_classe_c_sw_01.jpg

bmw-serie-3-touring_45_medium.jpg


Allora gli obiettivi saranno queste?
ford_focus_sw_2008_04.jpg
Volkswagen_Golf_SW_Individual_ter.jpg

ruse-skoda-octavia-sw-2002.jpg
 
autofede2009 ha scritto:
riporto per intero l'articolo posto in prima pagina del numero di luglio di 4ruote...

Per gli italiani l'Alfa è un po' come la Nazionale di calcio: siamo tutti commissari tecnici e tutti sapremmo quali modelli fanno al caso del Biscione, come e forse meglio di chi è chiamato a gestirlo. Là ci sono i tifosi, qui gli alfisti, ma la sostanza è quella. E, allora, ecco una bella svolta di cui discutere, perchè Alfa ha deciso di cambiare modulo di gioco. Anzi, ha deciso di cambiare addirittura campionato, come spiega il capo della marca, l'ingegnere tedesco Harald Wester, nell'intervista pubblicata a pag.82: non più una casa soltanto sportiva, che se la batta con le varie Audi, Bmw e Mercedes, ma qualcosa di più familiare, più solido, che cerchi di rubare clienti anche alla Volkswagen. Ancora sportiva, certo, ma non solo. In gergo di mercato automobilistico, si traduce in "segmento premium dei generalisti", ovvero quei costruttori che fanno auto per tutti, ma con quel qualcosina in più che consente di spuntare un prezzo un po' più alto. Comunque inferiore a quello delle premium vere e proprie, che sono poi le tedesche nominate sopra. La Giulietta è la prima auto di questo nuovo corso, studiata per strizzare più l'occhio ai "Golfisti" che ai possessori delle varie Audi A3 o Serie 1.

E' uno sviluppo clamoroso, che avviene in contemporanea con un altro snodo fondamentale nella vita centenaria dell'Alfa: l'abbandono dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, una fabbrica imposta dalla politica a Giuseppe Luraghi, che ha riservato più croci che delizie. Ma è tutto il gruppo Fiat ad avere una logica sempre più globale e sempre meno italiana. E non solo: qualche giorno fa, Carlos Ghosn ha scandalizzato Parigi dicendo che oramai la "sua" Renault "non è più un costruttore francese".
Un paese, per quanto grande, non basta a tenere in piedi un marchio: non è più tempo di legami affettivi né di nazionalismo automobilistico. Si bada al sodo, anche a costo d'infrangere vecchi tabù. E Wester, attraverso Quattroruote, manda a dire agli alfisti che il Cuore sportivo non basta più a reggere il peso degli investimenti. Il suo ragionamento, in soldoni, è: meglio un'Alfa che strizza l'occhiolino alle famiglie, ma viva, di un'Alfa dura e pura, ma moribonda. Allegria!
E' proprio così l'Alfa per vivere deve essere così, premium generalista con qualche modello particolarmrnte sportivo. Meglio questo che un'Alfa finita.
 
Gli obbiettivi saranno queste:

Passat R
art_18593_1_passat_01_big.jpg

Golf GTI
VW-Golf-VI-GTI-Concept-5_headergallery.jpg

Octavia RS
octavia-rs-front.jpg


Opel Insignia OPC

opel-insignia-opc-frontale.jpg


E poi la Leon Cupra, l'Astra GSi ed OPC... la Golf R.
 
Maxetto ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
In gergo di mercato automobilistico, si traduce in "segmento premium dei generalisti", ovvero quei costruttori che fanno auto per tutti, ma con quel qualcosina in più che consente di spuntare un prezzo un po' più alto. Comunque inferiore a quello delle premium vere e proprie, che sono poi le tedesche nominate sopra. La Giulietta è la prima auto di questo nuovo corso, studiata per strizzare più l'occhio ai "Golfisti" che ai possessori delle varie Audi A3 o Serie 1.
E' proprio così l'Alfa per vivere deve essere così, premium generalista con qualche modello particolarmrnte sportivo. Meglio questo che un'Alfa finita.
Il termine tecnico è "subpremium", 4R lo sa benissimo, ma cerca solo di indorare la pillola, perché sub-qualchecosa suona un po' troppo avvillente, meglio qualchecosa upgradato.
Il fatto è che nell'attuale sistema di mercato non c'è più molto spazio per le "vie di mezzo" (e non solo nel settore automobilistico).
La domanda si concentra o sul top o sul prezzo.

Un esempio clamoroso, secondo me, è la Volvo V50: è nettamente meglio della Focus da cui deriva, costava proporzionalmente ed equamente di più (pur senza avvicinarsi ai terrificanti listini della trimurti), eppure Focus vendeva alla grande e V50 era ai minimi termini. Volvo ha quindi introdotto la linea Polar che ha portato i prezzi quasi ai livelli Focus, con i risultati in termini di vendite che sono facilmente consultabili su unrae.it

:?
 
|Mauro65| ha scritto:
Maxetto ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
In gergo di mercato automobilistico, si traduce in "segmento premium dei generalisti", ovvero quei costruttori che fanno auto per tutti, ma con quel qualcosina in più che consente di spuntare un prezzo un po' più alto. Comunque inferiore a quello delle premium vere e proprie, che sono poi le tedesche nominate sopra. La Giulietta è la prima auto di questo nuovo corso, studiata per strizzare più l'occhio ai "Golfisti" che ai possessori delle varie Audi A3 o Serie 1.
E' proprio così l'Alfa per vivere deve essere così, premium generalista con qualche modello particolarmrnte sportivo. Meglio questo che un'Alfa finita.
Il termine tecnico è "subpremium", 4R lo sa benissimo, ma cerca solo di indorare la pillola, perché sub-qualchecosa suona un po' troppo avvillente, meglio qualchecosa upgradato.
Il fatto è che nell'attuale sistema di mercato non c'è più molto spazio per le "vie di mezzo" (e non solo nel settore automobilistico).
La domanda si concentra o sul top o sul prezzo.

Un esempio clamoroso, secondo me, è la Volvo V50: è nettamente meglio della Focus da cui deriva, costava proporzionalmente ed equamente di più (pur senza avvicinarsi ai terrificanti listini della trimurti), eppure Focus vendeva alla grande e V50 era ai minimi termini. Volvo ha quindi introdotto la linea Polar che ha portato i prezzi quasi ai livelli Focus, con i risultati in termini di vendite che sono facilmente consultabili su unrae.it

:?
Finchè Alfa è all'interno di Fiat credo che molto più di questo, almeno a breve termine, non riescano a fare. :cry:
 
a mio parere non so.

Credo solo che quanto sopra rappresenti un "dato di fatto" a cui 4R non poteva esimersi dall'evidenziare, ma del quale ben si vede di prendere posizione.

Legittimo dato che la stampa di settore, per quanto libera e professionale, non può esimersi da quell'etica non scritta per la quale il confine fra opinione e cattiva pubblicità al prodotto è sottile.

Certo trovo il paragone poco appropriato, dato che si presta ad una banalizzazione disarmante. MA QUALI TIFOSI! Noi siamo solo amanti e clienti di un marchio che, per sua natura, è ben altro che una semplice automobile. Che dovremmo fare? Trasformarci tutti nel razionale e minimalista cliente di auto generaliste fiat-cloni che torino vorrebbe? Troppo comodo 8)
 
Maxetto ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
riporto per intero l'articolo posto in prima pagina del numero di luglio di 4ruote...

Per gli italiani l'Alfa è un po' come la Nazionale di calcio: siamo tutti commissari tecnici e tutti sapremmo quali modelli fanno al caso del Biscione, come e forse meglio di chi è chiamato a gestirlo. Là ci sono i tifosi, qui gli alfisti, ma la sostanza è quella. E, allora, ecco una bella svolta di cui discutere, perchè Alfa ha deciso di cambiare modulo di gioco. Anzi, ha deciso di cambiare addirittura campionato, come spiega il capo della marca, l'ingegnere tedesco Harald Wester, nell'intervista pubblicata a pag.82: non più una casa soltanto sportiva, che se la batta con le varie Audi, Bmw e Mercedes, ma qualcosa di più familiare, più solido, che cerchi di rubare clienti anche alla Volkswagen. Ancora sportiva, certo, ma non solo. In gergo di mercato automobilistico, si traduce in "segmento premium dei generalisti", ovvero quei costruttori che fanno auto per tutti, ma con quel qualcosina in più che consente di spuntare un prezzo un po' più alto. Comunque inferiore a quello delle premium vere e proprie, che sono poi le tedesche nominate sopra. La Giulietta è la prima auto di questo nuovo corso, studiata per strizzare più l'occhio ai "Golfisti" che ai possessori delle varie Audi A3 o Serie 1.

E' uno sviluppo clamoroso, che avviene in contemporanea con un altro snodo fondamentale nella vita centenaria dell'Alfa: l'abbandono dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, una fabbrica imposta dalla politica a Giuseppe Luraghi, che ha riservato più croci che delizie. Ma è tutto il gruppo Fiat ad avere una logica sempre più globale e sempre meno italiana. E non solo: qualche giorno fa, Carlos Ghosn ha scandalizzato Parigi dicendo che oramai la "sua" Renault "non è più un costruttore francese".
Un paese, per quanto grande, non basta a tenere in piedi un marchio: non è più tempo di legami affettivi né di nazionalismo automobilistico. Si bada al sodo, anche a costo d'infrangere vecchi tabù. E Wester, attraverso Quattroruote, manda a dire agli alfisti che il Cuore sportivo non basta più a reggere il peso degli investimenti. Il suo ragionamento, in soldoni, è: meglio un'Alfa che strizza l'occhiolino alle famiglie, ma viva, di un'Alfa dura e pura, ma moribonda. Allegria!
E' proprio così l'Alfa per vivere deve essere così, premium generalista con qualche modello particolarmrnte sportivo. Meglio questo che un'Alfa finita.
Vero e' meglio imbalsamere il proprio cane quando muore che sotterrarlo.....ma dai!!!! ;)
 
Si, se c'è una nota stonata è forse proprio il paragone fra tifosi e clienti. I tifosi della nazionale non comprano il tuo prodotto ( oppure no ).

Se fai incazzare i tifosi, al massimo ti accolgono all'aeroporto urlandoti volgarità. Se fai incazzare i clienti, puoi chiudere bottega. Non devono aver capito questa sottile sfumaturina.

Fiat ha sempre avuto questa autoreferenzialità, questa supponenza nel giudicare l'opinione della clientela come un ammennicolo di scarsa utilità, anche ora che questa clientela non sta comprando una sega di nulla.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Si, se c'è una nota stonata è forse proprio il paragone fra tifosi e clienti. I tifosi della nazionale non comprano il tuo prodotto ( oppure no ).

Se fai incazzare i tifosi, al massimo ti accolgono all'aeroporto urlandoti volgarità. Se fai incazzare i clienti, puoi chiudere bottega. Non devono aver capito questa sottile sfumaturina.

Fiat ha sempre avuto questa autoreferenzialità, questa supponenza nel giudicare l'opinione della clientela come un ammennicolo di scarsa utilità, anche ora che questa clientela non sta comprando una sega di nulla.

E' una particolarità che (correggimi se sbaglio), trovo solo nell'estabilisment torinese.

Di questo malcostume (perchè tale è), il maglionato non solo "non fa difetto", ma ne rappresenta l'essenza. Coerente con il personaggio, rafforzato dall'immagine di salvatore della patria, mostra a noi plebe la strada da seguire (ALfa-clone anti WV, Lancia rimarchiate da amerikane, Maseratine con V6 pentastar e motori a nafta). Per non parlare degli aspetti sindacali e prettamente aziendali (ma saremmo OT)

Doveroso quanto ovvio sottolineare la scarsa "perspicacia", in un mercato dove fiat non fa più la voce del padrone (mi riferisco, soprattutto, all'Italia, da sempre porto sicuro dei nostri prodotti).

Da cliente tifoso, ma pur sempre cliente, mi aspettavo ben altro trattamento...
 
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