<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> &#34;Il paradiso è una favola per chi ha paura di morire&#34; | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

&#34;Il paradiso è una favola per chi ha paura di morire&#34;

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
stone1958 ha scritto:
Per l'ateo Jaccos :D (non l'ho tradotta perche' so che sai bene l'inglese)

An atheist was walking through the woods.
'What majestic trees'!
'What powerful rivers'!
'What beautiful animals'!
He said to himself.

As he was walking alongside the river, he heard a rustling in the bushes behind him. He turned to look. He saw a 7-foot grizzly bear charge towards him.

He ran as fast as he could up the path. He looked over his shoulder & saw that the bear was closing in on him.

He looked over his shoulder again, & the bear was even closer. He tripped & fell on the ground. He rolled over to pick himself up but saw that the bear was right on top of him, reaching for him with his left paw & raising his right paw to strike him.

At that instant the Atheist cried out, 'Oh my God!'

Time Stopped.
The bear froze.
The forest was silent.

As a bright light shone upon the man, a voice came out of the sky. 'You deny my existence for all these years, teach others I don't exist and even credit creation to cosmic accident.' 'Do you expect me to help you out of this predicament? Am I to count you as a believer'?
The atheist looked directly into the light, 'It would be hypocritical of me to suddenly ask you to treat me as a Christian now, but perhaps you could make the BEAR a Christian'?

'Very Well,' said the voice.

The light went out. The sounds of the forest resumed. And the bear dropped his right paw, brought both paws together, bowed his head & spoke:

'Lord bless this food, which I am about to receive from thy bounty through Christ our Lord, Amen.'

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
stone1958 ha scritto:
Per l'ateo Jaccos :D (non l'ho tradotta perche' so che sai bene l'inglese)

An atheist was walking through the woods.
'What majestic trees'!
'What powerful rivers'!
'What beautiful animals'!
He said to himself.

As he was walking alongside the river, he heard a rustling in the bushes behind him. He turned to look. He saw a 7-foot grizzly bear charge towards him.

He ran as fast as he could up the path. He looked over his shoulder & saw that the bear was closing in on him.

He looked over his shoulder again, & the bear was even closer. He tripped & fell on the ground. He rolled over to pick himself up but saw that the bear was right on top of him, reaching for him with his left paw & raising his right paw to strike him.

At that instant the Atheist cried out, 'Oh my God!'

Time Stopped.
The bear froze.
The forest was silent.

As a bright light shone upon the man, a voice came out of the sky. 'You deny my existence for all these years, teach others I don't exist and even credit creation to cosmic accident.' 'Do you expect me to help you out of this predicament? Am I to count you as a believer'?
The atheist looked directly into the light, 'It would be hypocritical of me to suddenly ask you to treat me as a Christian now, but perhaps you could make the BEAR a Christian'?

'Very Well,' said the voice.

The light went out. The sounds of the forest resumed. And the bear dropped his right paw, brought both paws together, bowed his head & spoke:

'Lord bless this food, which I am about to receive from thy bounty through Christ our Lord, Amen.'
Ahahahhahaahhahahaha bellissssssimaaaaaa :D :D :D
 
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà. Ad esempio, se l'elefantino lo vedo solo io e nessuno strumento (nemmeno gli occhi degli altri) lo percepisce è semplicemente un'allucinazione, non un miracolo.
Ne consegue che quindi come dici tu sia dimostrabile scientificamente (in quanto misurabile). Ma sono 2 concetti diversi.
se a questa premessa maggiore uniamo la premessa minore: "un fattore a non è scientificamente provato", consegue "necessariamente" che "il fattore a non esiste"... Dal punto di vista logico il tuo ragionamento, viste le premesse è ineccepibile...
No, non ho detto questo.
E non è nemmeno corretto dirlo.
Faccio una precisazione: se circostanziamo l'esistenza di una cosa in un determinato confine spaziotemporale, una volta acclarato la mancanza di alcuna traccia/prova, possiamo affermare che quella cosa, in quel determinato confine, non esiste.
Ma se non poniamo alcun confine o addirittura non si ha la più pallida idea di dove cercare, la ricerca non può che essere infinita senza mai arrivare ad un risultato. Indica solo che dove si è cercato non si è trovato. Con questo presupposto, NON E' POSSIBILE PROVARE LA NON ESISTENZA DI QUALCOSA, al massimo si può affermare che dove si è cercato non si è trovato. Se vi ostinate a dire il contrario, per cortesia circostanziate la vostra affermazione (in parole povere, dimostrate che è possibile provare la non esistenza di qualcosa su uno spazio/tempo infinito).
Ma la matematica, come spesso accade, ci viene in aiuto. Più si cerca e più non si trova più è fondato affermare che qualcosa non c'è. E' un limite (in senso matematico).

Tornado all'elefantino, se dico che esso è in questa stanza, una volta controllata tutta la stanza senza trovare nulla si può affermare che l'elefantino, in quella stanza, non c'è.
Ma se dico generalmente che l'elefantino esiste da qualche parte non potete dimostrare la sua inesisitenza.
ECCO PERCHE' L'ONERE DELLA PROVA STA A CHI AFFERMA L'ESISTENZA DI QUALCOSA, NON A CHI LA NEGA.
Se invece partiamo da questa premessa maggiore:
-"se una cosa è scientificamente provata allora esiste"

Poniamo la stessa premessa minore di prima, cioè: "un fattore a non è scientificamente provato"

La conclusione necessaria sarà: "nulla ne consegue"... Cioè sappiamo di non sapere...

E' l'atteggiamento del pensiero che ti porta su quella conclusione...

L'atteggiamento del pensiero non è una cosa che si modifica con un ragionamento superiore che ti dimostri la fallacia del ragionamento precedente perchè il ragionamento "formalmente" non fa una
piega...
Che è quello che ho detto anch'io, ma sono andato oltre.

Se dico: tutti gli uomini sono mortali
poi aggiungo: socrate non è un uomo

razionalmente deriva che Socrate non è mortale...

Il ragionamento è "formalmente" perfetto ma la realtà è diversa...
Neanche lo commento, ti lascio trovare l'errore da solo... ;)
A me l'affermazione dello scienziato di cui sopra sempra una pura valutazione personale...
E lo è, lui di certo non lo nega. O crede di avere la verità in mano (a differenza degli altri). ;)
P.S.: con frutto della tecnologia umana mi riferivo alle creazioni del cinema...
:thumbup:

Ok, la conclusione del ragionamento su Socrate in effetti è falsa... Stamattina a mente fresca l'ho visto più chiaramente... ;)

Però tu dici: "Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà".

Invece non è detto che una cosa che non lascia tracce di se, non esista per il semplice fatto che potrebbe essere che non siamo in grado di rilevarne l'esistenza...

Come diceva qualcuno prima, le particelle elementari della materia non erano misurabili molto tempo fa e alcune non lo sono neanche adesso, ma ciò non significa che non esistano...

La tua premessa è: se una cosa esiste allora lascia tracce di se
poniamo che: una non lascia tracce di se
consegue "necessariamente" che: una cosa non esiste

Però poniamo la seguente premessa: "se una cosa lascia tracce di se, allora esiste...
poniamo la stessa premessa minore di prima: una cosa non lascia tracce di se...
Conclusione "necessaria" è che: nulla ne consegue...

Le implicazioni delle due premesse maggiori sono molto diverse:

"Se una cosa esiste allora lascia tracce di se" è diversa da:

"Se una cosa lascia tracce di se allora esiste"...
 
Aries.77 ha scritto:
Ok, la conclusione del ragionamento su Socrate in effetti è falsa... Stamattina a mente fresca l'ho visto più chiaramente... ;)

Però tu dici: "Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà".

Invece non è detto che una cosa che non lascia tracce di se, non esista per il semplice fatto che potrebbe essere che non siamo in grado di rilevarne l'esistenza...
Certo, ma finchè non si sono trovate le prove la loro esistenza era un'ipotesi, non una tesi.
Se io affermo l'esistenza dell'elefantino, è un'ipotesi. E rimane tale finchè non ne provo l'esistenza, nessuno ha l'onere di provarne l'inesistenza.
Perchè è così che funziona il ragionamento logico e il metodo scientifico.
Un'ipotesi finchè non viene provata è una supposizione, un frutto della fantasia.
E' il bello della scienza, non esistono dogmi e tutto può essere confutato. Ma soprattutto, senza prove è tutto ipotetico.
Posso ipotizzare il mio elefantino o il paradiso. Ma senza prove rimangono un frutto della fantasia.
Come diceva qualcuno prima, le particelle elementari della materia non erano misurabili molto tempo fa e alcune non lo sono neanche adesso, ma ciò non significa che non esistano...
Vedi sopra
La tua premessa è: se una cosa esiste allora lascia tracce di se
poniamo che: una non lascia tracce di se
consegue "necessariamente" che: una cosa non esiste

Però poniamo la seguente premessa: "se una cosa lascia tracce di se, allora esiste...
poniamo la stessa premessa minore di prima: una cosa non lascia tracce di se...
Conclusione "necessaria" è che: nulla ne consegue...

Le implicazioni delle due premesse maggiori sono molto diverse:

"Se una cosa esiste allora lascia tracce di se" è diversa da:

"Se una cosa lascia tracce di se allora esiste"...
Ok, ce la fai dimostrare che qualcosa che non lascia tracce (in assoluto) può esistere?
Occhio che quello che è in grasetto è di nuovo il solito errore, poni come postulato l'ipotesi che vuoi dimostrare...
 
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...
 
Aries.77 ha scritto:
chepallerossi ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Il Paradiso di cui parliamo è qualcosa che non si può dimostrare scientificamente ma empiricamente ci sono molte testimonianze sulle esperienze di fede...

credo che tu non abbia ben chiaro il significato del termine "empirico".

?????

empirico: che si basa sull'esperienza, su ciò che può essere dimostrato sperimentalmente, che fa riferimento ai soli accadimenti e fenomeni che giungono ai sensi, che si basa sulla pratica .

ovvero è empirico ciò è oggettivamente osservabile e praticamente dimostrabile: esperienze extrasensoriali e visioni mistiche non hanno nulla di epirico.
 
BARON SAMEDI X ha scritto:
Comunque diciamo che il paradiso esiste, ma adesso mi sorge un altra domanda, quale paradiso esiste, quello cristiano, quello musulmano ecc. mettetevi daccordo e poi ne riparliamo.
Se su una domanda ci sono + di una risposta, significa che non tutte le riposte sono giuste, o meglio, in confronto a parecchie risposte esiste la possibilita che nessuna delle risposte va a centro.
Odifreddi fa un bellissimo ragionamento ne "il vangelo secondo la scienza", riassumo:

Ponendo che il paradiso esista, vi si entra solo se si seguono scrupolosamente dei precetti religiosi, qualunque esso sia.
Ora, vi sono decine e decine di religioni e decine e decine di paradisi... posto che ogni dio/pantheon pone come vincolo l'assoluta ed esclusiva obbedienza, non se ne può seguire più di uno. E non si possono nemmeno seguire tutti i precetti: ad esempio, hai voglia a fare la comunione cristiana col vino ma rispettare il precetto islamico del non bere alcool.
Ora, o si ha il culo di beccare quello giusto (e la probabilità è minima), o si passerà una vita "limitata" per poi finire all'inferno (e la vita non ti viene restituita). Non è forse meglio vivere una vita piena e libera, in pace con se stessi e con gli altri, con valori buoni come la tollerenza e la solidarietà, coscienti che quando finisce, finisce e punto? ;)
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...
Belpi, per cortesia, potresti smettere di citare solo i pezzi che ti fanno comodo? :?
Mi sono sprecato in pagine di commenti, almeno leggili tutti.... :rolleyes:

Potrei dire che secondo il tuo di ragionamento, esiste l'elefantino viol alato che scorreggia lavanda allora?
 
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...
Belpi, per cortesia, potresti smettere di citare solo i pezzi che ti fanno comodo? :?
Mi sono sprecato in pagine di commenti, almeno leggili tutti.... :rolleyes:

PS: mi devi ancora dimostrare l'inesistenza dell'elefantino... :twisted: :D

no, ti sei sprecato in pagine di propaganda e di reiterazione degli stessi sofismi.

non è che un germe di garu si è insinuato nelle pieghe del forum?
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...
Belpi, per cortesia, potresti smettere di citare solo i pezzi che ti fanno comodo? :?
Mi sono sprecato in pagine di commenti, almeno leggili tutti.... :rolleyes:

PS: mi devi ancora dimostrare l'inesistenza dell'elefantino... :twisted: :D

no, ti sei sprecato in pagine di propaganda e di reiterazione degli stessi sofismi.

non è che un germe di garu si è insinuato nelle pieghe del forum?
Nonostante le svariate volte in cui ti ho invitato a controbattere ai miei ragionamenti continui a svicolare.

Se sei così convinto da chiamare la mia propaganda (che non è affatto un bell'epiteto), forza, smentiscimi. E' da pagine e pagine che te lo chiedo. Non aspetto altro.

Almeno con aries c'è un dialogo... e rispetto reciproco, aggiungo... :rolleyes:

PS: manco garu è un bell'epiteto... :D
 
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...
Belpi, per cortesia, potresti smettere di citare solo i pezzi che ti fanno comodo? :?
Mi sono sprecato in pagine di commenti, almeno leggili tutti.... :rolleyes:

PS: mi devi ancora dimostrare l'inesistenza dell'elefantino... :twisted: :D

no, ti sei sprecato in pagine di propaganda e di reiterazione degli stessi sofismi.

non è che un germe di garu si è insinuato nelle pieghe del forum?
Nonostante le svariate volte in cui ti ho invitato a controbattere ai miei ragionamenti continui a svicolare.

Se sei così convinto da chiamare la mia propaganda (che non è affatto un bell'epiteto), forza, smentiscimi. E' da pagine e pagine che te lo chiedo. Non aspetto altro.

Almeno con aries c'è un dialogo... e rispetto reciproco, aggiungo... :rolleyes:

PS: manco garu è un bell'epiteto... :D

non è vero.

(mi scuso per il "garu", non era intenzionale... :D )
 
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...
Belpi, per cortesia, potresti smettere di citare solo i pezzi che ti fanno comodo? :?
Mi sono sprecato in pagine di commenti, almeno leggili tutti.... :rolleyes:

PS: mi devi ancora dimostrare l'inesistenza dell'elefantino... :twisted: :D

no, ti sei sprecato in pagine di propaganda e di reiterazione degli stessi sofismi.

non è che un germe di garu si è insinuato nelle pieghe del forum?
Nonostante le svariate volte in cui ti ho invitato a controbattere ai miei ragionamenti continui a svicolare.

Se sei così convinto da chiamare la mia propaganda (che non è affatto un bell'epiteto), forza, smentiscimi. E' da pagine e pagine che te lo chiedo. Non aspetto altro.

Almeno con aries c'è un dialogo... e rispetto reciproco, aggiungo... :rolleyes:

PS: manco garu è un bell'epiteto... :D

Grazie Jaccos...

E' un piacere dialogare e confrontarsi con rispetto... :)
 
BARON SAMEDI X ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...

Adesso fai un paragone tra un Dio e un continente, allora questo Dio gioca a nascondiglio con noi. Prima si nascondeva dietro le nuvole, nei fulmini, nel mare, man mano la scienza andava avanti si trovava altri nascondigli, :rolleyes:

no, io non ho mai parlato in questa discussione dell'esistenza del paradiso, o di un Dio (la seconda cosa non implica necessariamente la prima), e nemmeno di una realtà ultraterrena.

mi sono limitato a osservare un errore di impostazione nel ragionamento SCIENTIFICO, non nelle conseguenze: cioè che in mancanza di prova la scienza non può AFFERMARE semplicemente e radicalmente che qualcosa non esiste ma afferma che nulla si conosce scientificamente.
per dire che non esiste ha bisogno o della prova della inesistenza, oppure di verificare la mancanza di qualcosa che DOVREBBE ESSERCI necessariamente.

discorso che va benissimo per esempio per la vita extraterrestre:
la scienza non può affermare che non esiste solo perché non ce n'è traccia, e non può affermare che esiste finché non c'è prova.
può dire che in certi ambiti non ci può essere perché non ci sono le condizioni, oppure perché sono stati visitati. per il restante infinito universo può solo dire che nulla si sa.
lo scienziato singolo poi può farsi persuaso che da qualche parte per crude ragioni statistiche la vita ci sia, oppure no; ma sono convincimenti

non mi sono manco affacciato alla questione se l'ultraterreno possa nemmeno astrattamente essere esplorato con gli strumenti (logici e scientifici) propri dell'osservazione del mondo materiale, figurarsi se mi permetto di pensare a un risultato.
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...
Belpi, per cortesia, potresti smettere di citare solo i pezzi che ti fanno comodo? :?
Mi sono sprecato in pagine di commenti, almeno leggili tutti.... :rolleyes:

PS: mi devi ancora dimostrare l'inesistenza dell'elefantino... :twisted: :D

no, ti sei sprecato in pagine di propaganda e di reiterazione degli stessi sofismi.

non è che un germe di garu si è insinuato nelle pieghe del forum?
Nonostante le svariate volte in cui ti ho invitato a controbattere ai miei ragionamenti continui a svicolare.

Se sei così convinto da chiamare la mia propaganda (che non è affatto un bell'epiteto), forza, smentiscimi. E' da pagine e pagine che te lo chiedo. Non aspetto altro.

Almeno con aries c'è un dialogo... e rispetto reciproco, aggiungo... :rolleyes:

PS: manco garu è un bell'epiteto... :D

non è vero.

(mi scuso per il "garu", non era intenzionale... :D )
Non è vero che per dimostrare la tua tesi ti ho chiesto di provare la non esistenza dell'elefantino viola alato e metorista? ;)
 
belpietro ha scritto:
BARON SAMEDI X ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Jaccos, mi sembra di capire che il tuo ragionamento poggia su questo presupposto: "se una cosa esiste allora può essere dimostrato scientificamente"...
Non proprio. Se una cosa esiste lascia tracce di se, anche solo indirette. Se non lascia tracce di alcun genere (e quindi non può essere misurata) è frutto della fantasia/non esisite nella realtà.

quindi il bosone di Higgs non esiste, le particelle subatomiche non esistevano fino alla metà del novecento, la vita nello spazio non esiste e ovviamente anche l'America non esisteva prima del 1492.

non fa una piega...

Adesso fai un paragone tra un Dio e un continente, allora questo Dio gioca a nascondiglio con noi. Prima si nascondeva dietro le nuvole, nei fulmini, nel mare, man mano la scienza andava avanti si trovava altri nascondigli, :rolleyes:

no, io non ho mai parlato in questa discussione dell'esistenza del paradiso, o di un Dio (la seconda cosa non implica necessariamente la prima), e nemmeno di una realtà ultraterrena.

mi sono limitato a osservare un errore di impostazione nel ragionamento SCIENTIFICO, non nelle conseguenze: cioè che in mancanza di prova la scienza non può AFFERMARE semplicemente e radicalmente che qualcosa non esiste ma afferma che nulla si conosce scientificamente.
per dire che non esiste ha bisogno o della prova della inesistenza, oppure di verificare la mancanza di qualcosa che DOVREBBE ESSERCI necessariamente.

discorso che va benissimo per esempio per la vita extraterrestre:
la scienza non può affermare che non esiste solo perché non ce n'è traccia, e non può affermare che esiste finché non c'è prova.
può dire che in certi ambiti non ci può essere perché non ci sono le condizioni, oppure perché sono stati visitati. per il restante infinito universo può solo dire che nulla si sa.
lo scienziato singolo poi può farsi persuaso che da qualche parte per crude ragioni statistiche la vita ci sia, oppure no; ma sono convincimenti

non mi sono manco affacciato alla questione se l'ultraterreno possa nemmeno astrattamente essere esplorato con gli strumenti (logici e scientifici) propri dell'osservazione del mondo materiale, figurarsi se mi permetto di pensare a un risultato.
Appunto, ok questa è la tua tesi. Puoi provare che l'elefantino (è qualsiasi e ripeto QUALSIASI cosa la mente umana possa partorire) non esista?

Oltre a ciò, ti consiglio di ripassare la definizione di limite matematico.... ;)
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto