30 giga in regalo per il down del 3 ottobre

Chi tra gli amici del forum abita in pianura padana potrebbe essere stato coinvolto nel black out di qualche ora che ha colpito la rete mobile di un noto operatore telefonico il 3 ottobre.

Io sono uno degli utenti coinvolti e ho ricevuto un sms di scuse che annunciava un risarcimento.
Mi hanno attivato gratuitamente una promozione che dimezza il costo delle chiamate per un mese.
Agli utenti che utilizzano maggiormente il traffico dati invece hanno regalato 30 giga da utilizzare nello stesso periodo.

Io so di non fare testo ma quel giorno ho guardato il telefono alle 7.30 prima di andare a lavoro e poi per 4 ore di fila non l'ho nemmeno tolto dalla tasca.
In pratica non mi sono accorto dell'assenza di campo.

Mi rendo conto che invece per altre persone,specialmente chi usa il telefono per lavoro,il disagio sarà stato maggiore.

Però temo anche che ci saranno state migliaia di persone che si sono sentite perse senza averne realmente motivo.
Ho parlato con una di esse che mi ha chiesto se mi ero accorto della tragedia che si era consumata.
Io ho confessato di non aver subito alcun danno e lei invece mi ha raccontato la sua mattinata d'inferno.
Trascorsa quasi interamente al telefono (il telefono di casa) per chiamare il numero verde dell'operatore e chiedere spiegazioni.
Notare bene che questa persona,che conosco molto bene,non lavora quindi non aveva esigenze lavorative.
Non ha figli ne parenti ricoverati in ospedale quindi anche dal punto di vista delle emergenze familiari non era particolarmente a rischio.
Però è smartphone dipendente,è una di quelle persone che se stanno controllando whatsapp (praticamente ogni 30 secondi) non ti sente nemmeno se le parli a 30 cm di distanza.

So che con alcuni di voi sfondo una porta aperta ma secondo me ci sono persone che hanno perso la brocca e probabilmente sono più dipendenti dalla necessità di essere sempre connessi che dall'energia elettrica o dal gas in inverno.
Mi piacerebbe che esistesse un modo per spiegare a queste persone che il mondo non si ferma se il telefono non prende,e che 3 o 4 ore di isolamento non sono una tragedia.
Se non si hanno esigenze reali (lavorative o familiari) non essere reperibili per così poco tempo non è un dramma.

La compagnia telefonica ha fatto bene a indennizzare i propri clienti,che alla fine pagano un abbonamento a dei servizi 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno,però parlando di disservizi c'è di peggio.

Pensiamo anche solo per un momento ai disagi che stanno vivendo gli abitanti di Genova,soprattutto per quanto riguarda la viabilità ma anche a livello economico e sociale.
E' come se qualcuno per un'unghia incarnita si comportasse come se gli avessero amputato una gamba,solo che se si parla di connettitività è lecito esagerare.

 

Contadini e calciatori: sono quelli che più facilmente si accorgono se non c'é campo. A seguire... boh.... i tennisti, forse.

Ed il babbo di Roberto Benigni, che non avendo il cesso in casa "scendeva in campo" dopo mangiato.