<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 2021 - John Elkann nominato Cavaliere del Lavoro | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

2021 - John Elkann nominato Cavaliere del Lavoro

triiiiiiiiiii ora ci bannanooooooo a vitaaaaaaa :)

E quando mai! Si parla di verdura...
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Gianni Agnelli ha voluto sin da subito che il suo successore fosse John, l'aveva deciso forse ancor prima della morte di Edoardo (morte ancora misteriosa), Lapo è stato sempre più libero in questo senso, ha la sua quota in Extor ma nulla più, quello che guadagna lo reinveste nelle sue aziende Garage Italia, Italian Endependent e credo un'altra. John è succube deli avvocati Gabetti e Grande Stevens, sono loro che gestiscono tutto il patrimonio degli Agnelli, la Extor è solo una delle decine di società che fanno capo alla Dicembre. John è in freddo con sua mamma proprio a causa dell'eredità di Gianni, gli avvocati lo hanno manipolato per benino e messo qui e lì a loro piacimento.....in tutta questa storia John passa per il manager perfetto con un matrimonio d'Amore con Lavinia Borromeo (ovviamente ci si sposa entro certi ambiti, guai a uscire fuori) mentre Lapo passa per il nipote scapestrato e bislacco, ma con tutti i suoi sbagli io lo vedo sempre più sincero e genuino, dovessi prestare 10 euro a uno dei due li presterei a Lapo.
A me sembra che L'Avvocato, in un suo discorso, avrebbe voluto dare via la Fiat a qualche gruppo straniero piuttosto che nelle mani sbagliate.
 
A me sembra che L'Avvocato, in un suo discorso, avrebbe voluto dare via la Fiat a qualche gruppo straniero piuttosto che nelle mani sbagliate.
ma siiii ormai hano tanto di quel denaro che potrebbero campare di rendita per qualche generazione ma ho paura che il gatto e la volpe si sono già pappati parte del patrimonio e se lo papperanno tutto, devono stare molto attenti
 
Gianni Agnelli ha voluto sin da subito che il suo successore fosse John, l'aveva deciso forse ancor prima della morte di Edoardo (morte ancora misteriosa), Lapo è stato sempre più libero in questo senso, ha la sua quota in Extor ma nulla più, quello che guadagna lo reinveste nelle sue aziende Garage Italia, Italian Endependent e credo un'altra. John è succube deli avvocati Gabetti e Grande Stevens, sono loro che gestiscono tutto il patrimonio degli Agnelli, la Extor è solo una delle decine di società che fanno capo alla Dicembre. John è in freddo con sua mamma proprio a causa dell'eredità di Gianni, gli avvocati lo hanno manipolato per benino e messo qui e lì a loro piacimento.....in tutta questa storia John passa per il manager perfetto con un matrimonio d'Amore con Lavinia Borromeo (ovviamente ci si sposa entro certi ambiti, guai a uscire fuori) mentre Lapo passa per il nipote scapestrato e bislacco, ma con tutti i suoi sbagli io lo vedo sempre più sincero e genuino, dovessi prestare 10 euro a uno dei due li presterei a Lapo.

Condivido anch'io la tua analisi. John mi è sempre sembrato un burattino nelle mani di qualcuno.
 
Forse l'han nominato Cavaliere del Lavoro proprio in virtù della vendita a PSA...

Che i lavoratori abbiano più possibilità di andare avanti in questo modo piuttosto che con la (mala)gestione che c'era prima?

[post ironico]
 
Forse l'han nominato Cavaliere del Lavoro proprio in virtù della vendita a PSA...

Che i lavoratori abbiano più possibilità di andare avanti in questo modo piuttosto che con la (mala)gestione che c'era prima?

[post ironico]

Non sono ancora intervenuto ma con questo post mi hai dato l'opportunità di farlo.
Direi tanto ironico forse no. Oggettivamente per la seconda volta in 18 anni ha salvato il gruppo (prima Fiat, poi FCA) dal baratro. La prima volta assumendo Marchionne, che evitò il tracollo definitivo, e la seconda con questa fusione con PSA.

Però è abbastanza evidente, a mio avviso, ovvero altrettanto oggettivo, che sia prima della prima volta, sia prima della seconda volta, a quel punto di quasi non ritorno e all'alleanza con un altro gruppo ci si era arrivati anche per la scarsa lungimiranza e una gestione "svogliata" e poco orientata verso lo sviluppo del settore automotive del gruppo Exor.

In sostanza il "risultato finale" è stato quello di salvare tanti posti di lavoro e probabilmente rilanciare l'automotive in Italia dopo 3-4 anni di immobilismo, ma è stata appunto una extrema ratio.
Quindi in definitiva l'impressione è che il Presidente abbia voluto premiare "l'approdo", senza verificare come e perchè si è arrivati a questo risultato finale.
 
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Indagine della Procura di Torino sulle fiduciarie della famiglia Agnelli. Tre indagati, anche John Elkann


Si apre una nuova pagina, questa volta di carattere fiscale, nella complicata battaglia sull’eredità dell’Avvocato Gianni Agnelli intentata da Margherita Agnelli nei confronti dei figli John, Lapo e Ginevra Elkann.

Secondo quanto anticipato dall’Ansa, un focus sulle società fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli è stato attivato dalla procura di Torino, con la Guardia di Finanza che ha acquisito della documentazione nello studio di un notaio. Secondo quanto si è appreso, il fascicolo è stato aperto dopo un esposto presentato proprio da Margherita Agnelli, figlia di Gianni Agnelli.

Sarebbero tre le persone iscritte nel registro degli indagati. Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti informate si tratta di Gianluca Ferrero, commercialista torinese, Robert Von Groueningen, amministratore dell’eredità di Marella Agnelli per incarico dell’autorità giudiziaria svizzera, e di John Elkann, figlio di Margherita Agnelli, presentatrice dell’esposto che ha innescato gli accertamenti dei magistrati subalpini.
Non sarebbero invece coinvolte le società del gruppo controllato dalla dinastia torinese. L’obiettivo degli accertamenti è verificare le ipotesi di irregolarità di carattere fiscale in particolare con riferimento, si apprende, alla residenza fiscale della madre di Margherita, Marella Caracciolo di Castagneto. Non sarebbe a carico di ignoti il procedimento avviato dalla procura di Torino sulle fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli. I magistrati hanno effettuato delle iscrizioni nel registro degli indagati.

Si tratta di un nuovo filone nell’ambito della battaglia giudiziaria avviata oramai da anni da Margherita Agnelli. Proprio un mese fa è ritornata al tribunale di Torino l’azione penale promossa nei confronti dei figli per una questione legata indirettamente all’eredità del padre Gianni Agnelli. La Cassazione ha, infatti, annullato parzialmente l’ordinanza con cui i giudici del capoluogo piemontese, lo scorso giugno, avevano disposto lo stop alla causa in attesa che venissero definiti tre procedimenti giudiziari in corso in Svizzera. Parallelamente stanno andando avanti le indagini della Procura di Milano con al centro le tredici opere d’arte che arredavano Villa Frescot e Villar Perosa a Torino e una residenza di famiglia a Roma, sparite anni fa e ora reclamate dalla figlia Margherita unica erede dopo la morte della madre Marella Caracciolo di Castagneto.

È l’attacco al cuore di un mito: quello degli Agnelli. E a pagarne le conseguenze più dure potrebbe essere lui, l’erede che non porta più quel cognome, John Elkann.

Nell’attesa che Elkann invii una comunicazione alla Consob, per evitare di incorrere in un nuovo reato, quello legato alle mancate o false comunicazioni borsistiche, c’è da porsi una domanda: con il codice etico di Stellantis e di Exor come la mettiamo?


https://www.ilsole24ore.com/art/indagine-procura-torino-fiduciarie-famiglia-agnelli-AFmmEmeC
 
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