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2019 parte male

Ultima modifica di un moderatore:
Se ci aggiungiamo anche il fatto che c'è stata molta confusione sull'ecotassa e che i blocchi del traffico hanno rischiato di interessare addirittura gli euro 5,ora si parla del 2024 che comunque è dietro l'angolo,ci sta che la gente stia alla finestra e aspetti non sapendo se la scelta che farà si rivelerà valida a lungo termine.
Tra un provvedimento statale che premia le auto a Gasolio ma con i sindaci che le puniscono e addirittura vogliono bandirle, lo credo che viviamo nell'incertezza pur non volendo rinunciare alle ruote alte.
 
Su Quattroruote di febbraio ci sono diverse pagine (editoriale compreso) contro questo nuovo balzello anti-automobile in Italia (appunto l'ecotassa), che tra l'altro da marzo in poi potrebbe ulteriormente penalizzare le vendite.

C'è anche un accenno al fatto che, favorendo l'acquisto di auto più piccole, che pagano molto meno IVA, lo Stato probabilmente tra calo vendite e minor gettito IVA finirà per incassare (si stima) fino a 500 milioni in meno. Lo ha ipotizzato il presidente dell'UNRAE Michele Crisci.

Insomma l'ennesimo boomerang.
 
C'è anche un accenno al fatto che, favorendo l'acquisto di auto più piccole, che pagano molto meno IVA, lo Stato probabilmente finirà per incassare (si stima) fino a 500 milioni in meno.

L'ennesimo autogol quindi.
Senza farne un discorso politico io continuo a chiedermi perchè quando vengono scritte delle norme che hanno a che fare col mercato dell'auto non vengono interpellati degli esperti,come ad esempio i giornalisti di Quattroruote,per avere un quadro chiaro delle conseguenze che ci saranno.
Come per il superbollo che partiva dal presupposto errato secondo cui gli italiani avrebbero continuato a comprare auto molto potenti anche se mantenerle diventava molto più oneroso.
 
L'ennesimo autogol quindi.
Senza farne un discorso politico io continuo a chiedermi perchè quando vengono scritte delle norme che hanno a che fare col mercato dell'auto non vengono interpellati degli esperti,come ad esempio i giornalisti di Quattroruote,per avere un quadro chiaro delle conseguenze che ci saranno.
Come per il superbollo che partiva dal presupposto errato secondo cui gli italiani avrebbero continuato a comprare auto molto potenti anche se mantenerle diventava molto più oneroso.

E' quello che si chiede, sostanzialmente, anche Gianluca Pellegrini che, a conclusione del suo Editoriale, accennando anche all'"ingresso delle auto elettriche nelle aree pedonali", conclude:
"Esempi di un'inquietante approssimazione: Quale credibilità può avere uno Stato che non sa neppure scrivere le proprie leggi?"
Sue testuali parole.
 
E' quello che si chiede, sostanzialmente, anche Gianluca Pellegrini che, a conclusione del suo Editoriale, accennando anche all'"ingresso delle auto elettriche nelle aree pedonali", conclude:
"Esempi di un'inquietante approssimazione: Quale credibilità può avere uno Stato che non sa neppure scrivere le proprie leggi?"
Sue testuali parole.



Nessuna....
 
L'analisi di Quattroruote.it

https://www.quattroruote.it/news/mercato/2019/02/01/mercato_italiano_vendite_auto_gennaio_2019.html

Si parte malissimo, ma del resto siamo in recessione ed evidentemente l'auto non fa eccezione. Forse l'effetto psicologico della prossima ecotassa (parte a marzo) ci ha messo del suo, soprattutto per Alfa Romeo (diversi modelli prevedono la nuova tassa), che perde il 45%, e Maserati (-36%)..........
Io mi sarei aspettato un aumento delle vendite proprio perche' fino al 28 febbraio l'ecotassa non si paga.

Comunque i legislatori nazionali ed europei, sembrano metterci di tutto per danneggiare il mercato dell'auto che rimane uno settori trainanti dell'economia del continente.
Fra ecotasse, nuove normative di omologazione, blocchi dei diesel e continui annunci di inizio dell'era elettrica (....ma poi non esistono le colonnine per la ricaricarica e quasi nessuno si puo' permettere di spendere le cifre richieste per questi mezzi) la gente si tiene la vecchia cara auto, che poi e' sempre la scelta piu' conveniente a livello economico.
 
Su Quattroruote di febbraio ci sono diverse pagine (editoriale compreso) contro questo nuovo balzello anti-automobile in Italia (appunto l'ecotassa), che tra l'altro da marzo in poi potrebbe ulteriormente penalizzare le vendite.

C'è anche un accenno al fatto che, favorendo l'acquisto di auto più piccole, che pagano molto meno IVA, lo Stato probabilmente tra calo vendite e minor gettito IVA finirà per incassare (si stima) fino a 500 milioni in meno. Lo ha ipotizzato il presidente dell'UNRAE Michele Crisci.

Insomma l'ennesimo boomerang.
Si concordo, non si puo' introdurre un balzello di questo tipo in soli 2/3 mesi.
L'industria dell'auto, per la sua complessita' necessita' di una programmazione su periodi molto piu' lunghi.
Questo sistema introdotto andrebbe rinviato al 2020 (se proprio si vuole fare questo errore), e comunque si tratta di una nuova tassa da aggiungere e che probabilmente avra' effetto negativo sulle entrate dello stato, come gia' avvenuto per il superbollo che ha fatto crollare la vendita di auto oltre i 185Kw e relativo crollo di entrate IVA.
 
Io mi sarei aspettato un aumento delle vendite proprio perche' fino al 28 febbraio l'ecotassa non si paga.
.

E' quello che mi aspettavo anche io....
Non e' che puo' esserci mancanza di prodotto con le nuove omologazioni o qualcosa del genere
??
E comunque e' un momento " strano "
-Cresce VW del 14
-crolla Audi del 30 ( ma vanno in pari MB e BMW )
-trimezza Porsche
-Ma raddoppiano Lambo e Ferrari
 
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