75TURBO/TP ha scritto:Chisa' se chi ha deciso di distruggerla sapeva chi erano e cosa si e' creato in quello stabilimento,non semplici auto ma le Alfa Romeo.Merosi1910 ha scritto:75TURBO/TP ha scritto:Ciao Merosi,in Germania si recuperano le vecchie miniere di carbone, cosa avranno di interessante non l'ho mai capito in una ci sono stato anche a bere una birra,vedevo qualche settimana fa che una vecchia miniera fa quasi gli stessi visitatori di Pompei e lo stesso incasso con spese di manutenzione molto ma molto inferiori,e chi e' stato a Pompei e in una miniera sa di cosa parlo....non mi stupisco piu' hanno distrutto una delle piu' prestigiose ed importanti produzioni automobilistiche a livello mondiale,come prestigio non seconda a nessuno e si continua con Arese!!!Merosi1910 ha scritto:Che tristezza. Fa più danni l'ignoranza che i bombardamenti in guerra.
Ho qui in ufficio la raccolta di Ruoteclassiche dedicata all'alfa uscita l'anno scorso. Tra i vari articoli c'è anche quello dedicato alla demolizione definitiva del Portello ( direi da Ruoteclassiche 2002 )
Mi hai fatto venir voglia di andarmelo a rileggere. Riporto solo questo passaggio
" Per i corridoi dei palazzi e dei capannoni hanno camminato per molti anni gli uomini dell'Alfa, come i dirigenti Ugo Gobbato e Giuseppe Luraghi o ingegneri del calibro di Giampaolo Garcea, Giuseppe Busso, Orazio Satta Puliga. I loro passi sembravano ancora risuonare sui pavimenti dove una volta sorgevano i vari reparti..............."
A me queste cose fanno venire i brividi.
Che emozione doveva essere per un Alfista ritirare direttamente la sua Alfa al Portello. Adesso devi andare in un salone Fiat Jeep........sarà mica un altro segnale che ci dice che l'Alfa non esiste piu ??, nonostante quello che scrivono i velinari
Ad Arese forse una lapide ce la lasciano. Al Portello manco quella hanno fatto![]()
Direi proprio di no. Mi sembra di ricordare che solo Vittorio Sgarbi cercò di fare qualcosa per salvare almeno un piccolo frammento del Portello. Sgarbi può piacere o meno, ma di beni culturali se ne intende. Per il resto indifferenza totale.