Le cose non andarono così. A quanto ne so io, era la proprietà di Fiat (ovvero la famiglia Agnelli) che aveva un preaccordo con GM (che possedeva già il 20% del gruppo Fiat) per l'incorporazione di Fiat dentro GM.
Poi però la casa americana fece marcia indietro, volle rinunciare ad acquisire Fiat. Fu quello il momento in cui Fiat ingaggiò Marchionne (già esperto top manager, molto bravo in finanza), proprio per far pagare un'adeguata penale a GM. Marchionne riuscì ad ottenere 1.5 miliardi di euro dal gruppo americano, e così, con quella somma e con un altro investimento economico da parte degli Agnelli, nonchè un intervento finanziario bancario (ora non ricordo se un pool o una singola banca) Fiat incorporò Chrysler. Così Fiat da probabile acquisita fu "salvata" e divenne acquirente...
Quindi Marchionne fu decisivo per la fusione per incorporazione di Chrysler (che era in grande crisi), non mi pare che fu chiamato per l'eventuale fusione con GM.
Giusto dire invece che Marchionne bocciò l'elettrico, ma non con ritardo, direi con un certo anticipo, infatti quando arrivò Tavares impostò una transizione (lui si) con un certo anticipo sui competitors europei (principalmente i gruppi VW e Renault), azione che però si rivelò un fallimento data la riluttanza della maggioranza degli utenti ad anticipare la transizione, e siamo all'oggi....
E nell'oggi c'è questo topic, con STLA large sulla quale non ci saranno solo Alfa elettriche, come voleva Tavares, ma anche ibride...
Scusate l'OT ma era per rispondere al post del buon mg27.