La mia risposta e' nel post #113.
Che l'heritage di Alfa Romeo sia nel meccanico-tradizionalista e' una limitazione solo se pensi che il mondo cambia e tu non sei in grado di farlo. Il discorso Alfa non diventera' mai Apple e' esattamente il modello di pensiero che ha spazzato via il tessuto industriale italiano, mai disposto a mettersi in discussione e a cambiare a meno che non si tratti di realta' piccole. L'errore e' credere in modo dogmatico che sportività vada a braccetto solo ed esclusivamente con il piegare lastre di metallo e fare le molle come si deve; non e' cosi', come ha dimostrato Tesla, che ha sostanzialmente fatto un sistema operativo basato su linux e delle app che governano quei pezzi di metallo, creando non un'auto ma una rivoluzione. E va pure come un missile. E, al netto delle sclerate nazi di Musk, e' pure stata molto apprezzata dai clienti veri (non di vari -isti), che l'hanno comprata perché' era, ed e', un prodotto dirompente che, bonus, va forte.
Ci tengo a sottolineare che questa non e' una questione di automobili: i settori industriali funzionano tutti cosi'; emergono poche aziende dominanti che sono scalzate o perché fanno cappellate clamorose o perché qualcuno, tipicamente un outsider ma non sempre, si inventa qualcosa di nuovo. Non e' neanche detto che questo qualcosa di nuovo debba essere uno sconvolgimento radicale come l''iPhone o la Model S; basta una piu' umile Qashqai, che pone fine al dominio e alla rilevanza della Golf semplicemente proponendo un nuovo fattore di forma, una nuova tipologia di carrozzeria.
Queste sono le durissime regole del gioco; se si ritiene che non si possa giocare, l'alternativa e' godersi Cassino e Grugliasco su immobiliare.it, perché' ai competitor non interessa nulla del museo di Arese e delle foto in bianco e nero: quelli vogliono vivere adesso, non nel passato
In sintesi?
La solita minestra.
Alfa Romeo è morta, meglio chuderla o innovare con CMP di Polonia e Pure tech di Francia, che sono un'innovazione eccezionale, la rivoluzione dell'auto, che tutti aspettavamo con ansia.
Si perchè l'auto è tale se ha un sistema operativo.
Poi che questo sistema governi un tre cilindri in linea nato con cinghia a bagno d'olio e poi convertito a catena, speriamo dall'ing. Bagnasco poco importa.
Rassegniamoci, Cassino è morta e faremo fare a chi ci lavora i camerieri ed affittacamere, se ne hanno da fittare, ai cinesi.
Candy è la loro, Bialetti pure, aspettiamo fermi immobili nelle noste convizioni e luoghi comuni.
"le Alfa Romeo stanno sempre in officina".
Le mie lo sono state solo per i tagliandi di manutenzione programmata in rete ufficiale, mai un problema.
Anzi posso dire che montano ancora la frizione di primo impianto.
Con la scomparsa del Signor GIORGIO Armani ieri, speriamo non si comprino anche quella maison, anche se quella l'abbiamo abbandonata da tempo in favore dei venditori di fast fashion cinese.
Poveri noi!
Attenti al futile e non all'utile!
A Marchionne, quella di FCA, quello che comprò Chrysler, quando la crisi del 2008 la aveva portata fuori dall'orbita Daimler, va dato atto, che quando tutti cantavano il de profundis, decise di uscire dal coro ed inestire forte su Alfa Romeo come non si faceva dal 1972, da Alfetta ed Alfa sud che hanno retto le sorit dell'azienda sino al 1992, quando quella meccanica in parte fu pensionata con la Alfa 155.
Ora la cura non è investire in sostanza, ma in giocattoli elettronici, del resto i quadri strumenti ricordamo molto i video games di corse di autovetture in pista, rally, formula degli anni 90 del secolo scorso.
Grandissima innovazione prendere dalla soffitta le grafiche e portarle in pompa magna ai questi appassionati del bel giudare.
Ancora una volta il ragionamento pecca di ragionevolezza perchè equipara situazioni dissimili.
Tesla marchio full electric con Alfa Romeo endotermica.
Tesla ha avuto un calo di vendite per le idee politiche del suo rivoluzionario inventore?
Mica le ha progettate lui, ha solo comprato la fabbrica che aveva quella tecnologia e diamo a Cesare quel che è di Cesare!