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Temperature

Comunque ho fatto una prova l’altro giorno, con 32º-34º esterni
31-33ºC oggi. Impostati ricircolo e 25ºC. Non ho preso misure perché dovevo guidare in mezzo a traffico intenso, ma assicuro che non si sudava, ed io sono uno che suda facilmente. Vero anche che ho oscurato il tetto panoramico, lasciando aperta una fessura in deflessione per estrarre aria calda.
Per inciso pochi minuti più di 1h, per poco più di 100km con tanti trafori.
 
Per capire meglio ciò che intendo, pag. 30 del PDF

https://static.autoclima.com/files/it_Manuale-aria-condizionata.pdf

La paratia mobile “d” è esattamente quella che consente la miscelazione di aria fredda e calda.

IMG_0422.jpeg
 
Ah, però non ho capito cosa c'entri l'evaporatore con la cilindrata variabile. Certamente è un limite mio.
L'hai tirato fuori tu al post #119:
Signornò, cambia la potenza refrigerante cambiando la cubatura del compressore o addirittura interviene l'inverter per bev, phev, fhev, et similia.

P.S. sempre che non dica una stupidaggine, l’inverter serve a modulare la potenza “passo-passo” al posto della modalità on-off, mentre per riscaldare l’aria interna rispetto alla temperatura esterna funge la pompa di calore. Ma, anche qui, attendo renatom.
 
Appunto la cilindrata variabile è nel compressore, non capisco l'attinenza dell'evaporatore e relativi arcinoti scambi termodinamici. Vabbè.
Nel manuale che ho linkato non mi pare che si parli di compressori a cilindrata variabile, forse mi sfugge qualcosa ma a me pare che rappresenti gli impianti clima attuali: compressore a cilindrata fissa e miscelazione tra aria calda e fredda.

Attendiamo renatom
 
Ultima modifica:
@renatom , si è laureato in ingegneria meccanica, proprio con una tesi sui condizionatori per auto. Tendo a credergli, senza offesa per nessuno.

Però nel 1990, purtroppo.
Tra i climatizzatori di BEV e ibridi e quelli delle ICE, c'è la grandissima differenza che nei primi i compressori sono azionati elettricamente e quindi il numero di giri può essere scelto in maniera ottimale, sule seconde è collegato al motore quindi numero di giri è totalmente random.
Per ovviare un po' alla cosa, al tempo, si iniziavano a usare dei compressori a cilindrata variabile che sentivano la pressione di evaporazione e andavano a diminuire la cilindrata del compressore se la pressione di evaporazione scendeva e ad aumentarla se saliva.
In ogni caso, in linea di massima, i climatizzatori degli autoveicoli sono sempre "dimensionati male" nel senso che non c'è spazio per mettere evaporatore e condensatore di dimensioni adeguate e quindi l'impianto è costretto a lavorare con salti di temperatura e quindi pressione, molto più alti rispetto all'ottima, sovraccaricare il compressore che, quindi, deve essere sovradimensionato e assorbe molta più energia di un climatizzatore per abitazione di pari potenza frigorifera.
 
Ultima modifica:

Sinceramente non so.
Posso immaginare che, laddove l'azionamento del compressore è elettrico, la variabilità della cilindrata non serva e si vada a intervenire sul numero di giri.
Dove, invece, il compressore è azionato dal motore della vettura, credo che si usino compressori a cilindrata variabile, ma la gestione della cilindrata sia affidata all'elettronica anziché l meccanicamente dalla pressione di evaporazione.
 
Nel manuale che ho linkato non mi pare che si parli di compressori a cilindrata variabile, forse mi sfugge qualcosa ma a me pare che rappresenti gli impianti clima attuali: compressore a cilindrata fissa e miscelazione tra aria calda e fredda.

Attendiamo renatom

Funzionavano così i primi climatizzatori..
automatici. Poi (primi anni '90) mi risulta che si stava passando sulla cilindrata variabile.
Può darsi che si sia tornati indietro, non so.
Certo, a livello di efficirnza e quindi consumi, non è il top.
Oppure, come dicevo, è un impianto che può regolare il numero di giri del compressore? A quel punto, regolare anche la cilindrata non serve.
Oppure gestisce degli on-off, molto frequenti?
Sto facendo ipotesi.
Come detto, è molto tempo che non me ne occupo più.
 
Ultima modifica:
Funzionavano così i primi climatizzatori..
automatici. Poi (primi anni '90) mi risulta che si stava passando sulla cilindrata variabile.
Può darsi che si sia tornati indietro, non so.
Certo, a livello divefficirnza e quindi vonsumi, non è il top.
Oppure, come dicevo, è un impianto che può regolare il numero di giri del compressore? A quel punto, regolare anche la cilindrata non serve.
Oppure gestisce degli on-off, molto frequenti?
Sto facendo ipotesi.
Come detto, è molto tempo che non me ne occupo più.
Mi riferivo solo ai motori termici, dove la velocità di rotazione del compressore dipende dal regime del motore.
 
Quando ero alla Diavia, vedevo che in sostanza, "progettavano" così:
- condensatore ed evaporatore, quello che ci entrava
- compressore abbastanza grosso da fare 30 gradi alle teste dei manichini in sala prove in due minuti partendo da 60 gradi in auto (43 gradi e 900 W/mq di irraggiamento) e che non facesse risalire la temperatura in folle sl minimo.
Il resto chi se ne frega.
Con il compressore a palette che era meno efficiente di quello a pistoni assiali (al tempo le alternative erano quelle) in certe condizioni, transitorie, assorbiva anche 10 cv abbondanti!
 
Quando ero alla Diavia, vedevo che in sostanza, "progettavano" così:
- condensatore ed evaporatore, quello che ci entrava
- compressore abbastanza grosso da fare 30 gradi alle teste dei manichini in sala prove in due minuti partendo da 60 gradi in auto (43 gradi e 900 W/mq di irraggiamento) e che non facesse risalire la temperatura in folle sl minimo.
Il resto chi se ne frega.
Con il compressore a palette che era meno efficiente di quello a pistoni assiali (al tempo le alternative erano quelle) in certe condizioni, transitorie, assorbiva anche 10 cv abbondanti!
Da quanto vedo, il consumo (gasolio) sale anche di 0,5 litri/ora (ad auto ferma) a compressore inserito. D’altra parte, se non erro, il clima non entra nel ciclo di omologazione WLTP e quindi penserei che i costruttori optino per una soluzione “minima spesa, massima resa” (intesa in termini di costo dell’impianto e di comfort ottenuto).

Forse ho qualcuno cui chiedere come funzionano gli impianti attuali.
 
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