Ciao a tutti,
permettetemi un'osservazione.
Le teutoniche della triade, quando si vendono secondo le aspettative, non hanno un centesimo di sconto, ergo commercialmente non deve andare bene la Prima Alfa Romeo pensata ed ingegnerizzata altrove, tunizzata dagli ingegneri Alfa Romeo per lo sterzo e prodotta in Polonia.
Nel mio post del 19 settembre u.s. 4987 pagina 333, scrivevo degli incentivi all'elettrico Bev sino ad 11000 € e in altro post mi auguravo che la Prima Alfa Romeo pensata ingegnerizza e prodotta all'estero ne potesse beneficiare.
In questo redazionale della testata, di cui vi indico il link si legge che non ne potrà beneficiare la 281 Cv,, occasione persa per smuoverne le vendite.
Sempre lì si legge di come le classifiche siano relative se con appenna 1103 immatricolazioni BEV sei la NONA Bev più venduta in Italia, quindi sei nelle retrovie.
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Sempre Googlando si legge che il nuovo capo dello stile del Gruppo ha preso servizio il 01 ottobre e che le Alfa del futuro devono sembrare delle bestie vive.
Che vorrà dire, bo?
Certo le Peugeot che ha disegnato non lo sembrano e la Cmp di Tychy sembra una gatta morta, più che una bestia viva.
Le Alfa Romeo dovono trasmettere dinamismo, essere protese verso la strada che devono dominare e percorrere con agilità, eleganza e velocità e non con frontali barocchi e carichi di elementi ridondanti.
Un'Alfa Romeo deve essere riconoscibile negli specchietti, come lo era l'Alfetta. l' Alfa 75, le Alfa 147 e 156 di De Silva ed anche l'Alfa 166, più riconoscibile come tale nella seconda serie, che non nella prima, che non lascia del tutto a desderare.
Un'Alfa Romeo deve dire a chi la guarda negli specchietti: strada!
Bestia viva, che brutto lessico, non premette nulla di buono.
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