<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> È finita, anche da un punto di vista contabile, per la piattaforma Giorgio | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

È finita, anche da un punto di vista contabile, per la piattaforma Giorgio

Comunque non siamo in finanza dove tutto è solo questione economica. Ok il successo tecnico della Giorgio non porta il pane sotto ai denti. C'è da dire che senza questa piattaforma Stellantis non avrebbe nemmeno la Large, cosa che avrebbe reso impossibile il benché minimo pensiero di avere marchi premium.
Ad esempio Renault non ha altrettanto nel suo portafoglio e di conseguenza nemmeno volendo potrebbe coprire tutti i segmenti.
Poi a livello economico poco importa basta che vi sia il segno +.
Potremo anche considerare successo l'ultimo periodo di gestione FCA basata sul risparmio e sulla vendita di auto vecchie e ammortizzate per azzerare il debito, se giudicassimo solo al punto di vista economico, ma poi sappiamo tutti che questo ha aperto le porte alla vendita (fusione...) in posizione tecnica di minoranza, con conseguente esubero di lavoratori dalle nostre parti dato che non avevamo piattaforme da offrire (a parte la Giorgio ma non adatta a BEV e ibrido full, quindi da riprogettare).
 
Bel post. Ma Sai quante volte glie l'abbiamo scritto? E lo ZF8 ibrido che manca. E la gamma che doveva essere intera e l'hanno ridotta a due e le hanno trattate in modo vergognoso tipo i led nel 2021. L'altro giorno ha scritto "infotaiment Giorgio fa cagare". Ok ma non è colpa di Giorgio, che odia come se fosse una persona fisica, è colpa di chi decise di non dotarla di tecnologia al passo. O no?
Sì e comunque non avresti fatto i numeri delle tedesche. E' come dice alex un primo passo.
E in ogni caso oggi il "problema" sono cinesi (o anche gli americani del miliardario?).
 
E invece siamo in finanza, anche di quella spicciola della buona massaia. Per parafrasare l'antica pubblicità Pirelli, le tecnica è nulla senza guadagno.
Capire perché questo notevole pezzo di ingegneria si sia rivelato uno dei peggiori flop dell'auto italiana è (sarebbe) essenziale per evitare di ripetere gli stessi errori. Ma non credo che nel grande gioco dell'auto questo ormai conti più di tanto: probabilmente Giorgio è stato l'ultimo chiodo sulla bara
 
E invece siamo in finanza, anche di quella spicciola della buona massaia. Per parafrasare l'antica pubblicità Pirelli, le tecnica è nulla senza guadagno.
Capire perché questo notevole pezzo di ingegneria si sia rivelato uno dei peggiori flop dell'auto italiana è (sarebbe) essenziale per evitare di ripetere gli stessi errori. Ma non credo che nel grande gioco dell'auto questo ormai conti più di tanto: probabilmente Giorgio è stato l'ultimo chiodo sulla bara
Mi sono perso qualcosa o Alfa Romeo vende ancora auto o ha cambiato ragione sociale e ora vende prodotti finanziari?
Per vendere non conta solo il costo ma anche le caratteristiche del prodotto che proponi e se ti uniformi agli altri, specialmente se non un immagine che te lo garantisce, sparisci.
E' proprio questo che tu vuoi?
Giorgio è stato l'ultimo chiodo sulla bara non di Alfa Romeo ma della progettazione ingegneristica dell'auto italiana. Dopo di lei in Italia fare solo messe a punto, design interni ed esterni, vendita/ assistenza e se va bene produzione.
 
Mi sono perso qualcosa o Alfa Romeo vende ancora auto o ha cambiato ragione sociale e ora vende prodotti finanziari?
Per vendere non conta solo il costo ma anche le caratteristiche del prodotto che proponi e se ti uniformi agli altri, specialmente se non un immagine che te lo garantisce, sparisci.
E' proprio questo che tu vuoi?
Giorgio è stato l'ultimo chiodo sulla bara non di Alfa Romeo ma della progettazione ingegneristica dell'auto italiana. Dopo di lei in Italia fare solo messe a punto, design interni ed esterni, vendita/ assistenza e se va bene produzione.
E chi ha parlato di costo? E chi ha parlato di prodotti finanziari?
La triade vende auto piu' care di Alfa, a milioni, e spesso con caratteristiche inferiori. Il problema di Giorgio NON e' il costo.
Far quadrare i conti non e' vendere un prodotto finanziario!

Sono cose banali, perché fare polemica su queste ovvieta'?
 
E chi ha parlato di costo? E chi ha parlato di prodotti finanziari?
La triade vende auto piu' care di Alfa, a milioni, e spesso con caratteristiche inferiori. Il problema di Giorgio NON e' il costo.
Far quadrare i conti non e' vendere un prodotto finanziario!

Sono cose banali, perché fare polemica su queste ovvieta'?
Non voglio far polemica con te assolutamente.

E' che francamente la situazione Alfa, e te lo dico da appassionato del marchio, è irrisolvibile. Si deve tornare indietro di 70 anni quando la casa italiana doveva (ma magari non poteva) crearsi un respiro internazionale più stabile, così da non dipendere troppo dal mercato interno.
 
Non voglio far polemica con te assolutamente.

E' che francamente la situazione Alfa, e te lo dico da appassionato del marchio, è irrisolvibile. Si deve tornare indietro di 70 anni quando la casa italiana doveva (ma magari non poteva) crearsi un respiro internazionale più stabile, così da non dipendere troppo dal mercato interno.
Come poteva Alfa crearsi un respiro internazionale quando fu ceduta a Fiat, l' emblema della nostra industria di stampo nazional-politico-popolare? Per Fiat parlare di "internazionale" voleva dire far riferimento al sud america (Brasile) o alla joint venture con l' industria sovietica (per costruire le 124 marchiate Lada): con scelte del genere la mentalità aziendale era proprio l' opposto di quello che serviva ad Alfa.
 
Come poteva Alfa crearsi un respiro internazionale quando fu ceduta a Fiat, l' emblema della nostra industria di stampo nazional-politico-popolare? Per Fiat parlare di "internazionale" voleva dire far riferimento al sud america (Brasile) o alla joint venture con l' industria sovietica (per costruire le 124 marchiate Lada): con scelte del genere la mentalità aziendale era proprio l' opposto di quello che serviva ad Alfa.

devi mettere in piedi un lavoro decennale che è fatto molto di marketing e di varie iniziative. I giapponesi nel giro di 10 anni nell'immaginario collettivo passarono da essere produttori di vetture anche abbastanza imbarazzanti a quelli che negli anni 90/2000 realizzavano le auto che tutti sognavano e che incarnavano il piacere di guida, ma come ci sono arrivati? A parte l'impegno tecnologico, tanto impegno nel motor sport, nel cinema , nel gaming , e una produzione che toccava un poco tutte le classi sociali.
Da noi tutto questo non è stato mai capito , e anche quando qualcuno aveva dato in uno di quei settori in parte una indirizzo corretto non si è fatto un lavoro a 360° per utilizzare i risultati, mi riferisco ad esempio alla vittoria della 155 nel DTM che rimase relegato allo sport e poco usato dagli altri comparti del marchio.
 
Per vendere il prodotto, ovunque, devi avere il prodotto....

Il prodotto deve piacere, essere performante, e proposto al giusto prezzo....fine delle discussioni, economia, ecologia, marketing....si può discutere per ore ma oggi si dovrebbe riflettere sul perchè....

Perchè al costo di una Junior posso prendermi un superibrido?
 
Per vendere il prodotto, ovunque, devi avere il prodotto....

Il prodotto deve piacere, essere performante, e proposto al giusto prezzo....fine delle discussioni, economia, ecologia, marketing....si può discutere per ore ma oggi si dovrebbe riflettere sul perchè....

Perchè al costo di una Junior posso prendermi un superibrido?

qui si sta parlando del pianale Giorgio e di quello che doveva e poteva essere per l'Alfa Romeo, la Junior non usa quel pianale quindi è fuori da questo discorso.
 
devi mettere in piedi un lavoro decennale che è fatto molto di marketing e di varie iniziative. I giapponesi nel giro di 10 anni nell'immaginario collettivo passarono da essere produttori di vetture anche abbastanza imbarazzanti a quelli che negli anni 90/2000 realizzavano le auto che tutti sognavano e che incarnavano il piacere di guida, ma come ci sono arrivati? A parte l'impegno tecnologico, tanto impegno nel motor sport, nel cinema , nel gaming , e una produzione che toccava un poco tutte le classi sociali.
Da noi tutto questo non è stato mai capito , e anche quando qualcuno aveva dato in uno di quei settori in parte una indirizzo corretto non si è fatto un lavoro a 360° per utilizzare i risultati, mi riferisco ad esempio alla vittoria della 155 nel DTM che rimase relegato allo sport e poco usato dagli altri comparti del marchio.
Se intendiamo per "noi", il management Fiat Spa e le sue scelte strategiche a partire dall'epoca di acquisizione di Alfa Romeo da IRI, non credo che il problema fosse perché non ci "arrivassero" a capire, anzi; era proprio la mentalità industriale che era volta ad obbiettivi più "larghi" del solo comparto automotive. Basti pensare ad un Ghidella messo da parte per un Romiti: la prova provata che il costruire automobili in un certo modo, basato sul costante affinamento tecnologico, supportato da marketing, assistenza clienti, ecc., veniva in secondo piano rispetto alla diversificazione delle attività e alla finanza.
All' epoca seminarono vento (loro, guadagnando comunque) e oggi raccogliamo tempesta (noi, l' Italia, che vediamo evaporare giorno dopo giorno quel comparto industriale, anzi quello che era il principale comparto industriale, come dimensioni e indotto).
L' incredibile pianale Giorgio nato nell' era FCA di Marchionne, prestazionale come non pochi e contemporaneamente incapace di generale vendite e utili non ha nessuna colpa.
 
Se intendiamo per "noi", il management Fiat Spa e le sue scelte strategiche a partire dall'epoca di acquisizione di Alfa Romeo da IRI, non credo che il problema fosse perché non ci "arrivassero" a capire, anzi; era proprio la mentalità industriale che era volta ad obbiettivi più "larghi" del solo comparto automotive. Basti pensare ad un Ghidella messo da parte per un Romiti: la prova provata che il costruire automobili in un certo modo, basato sul costante affinamento tecnologico, supportato da marketing, assistenza clienti, ecc., veniva in secondo piano rispetto alla diversificazione delle attività e alla finanza.
All' epoca seminarono vento (loro, guadagnando comunque) e oggi raccogliamo tempesta (noi, l' Italia, che vediamo evaporare giorno dopo giorno quel comparto industriale, anzi quello che era il principale comparto industriale, come dimensioni e indotto).
L' incredibile pianale Giorgio nato nell' era FCA di Marchionne, prestazionale come non pochi e contemporaneamente incapace di generale vendite e utili non ha nessuna colpa.

Sicuramente il mamagment, poi per me l'appassionato ha un poco la pecca di pensare che il pianale Giorgio si vendeva da solo per la sua bontà, ma l'appassionato per definizione e anche giustamente ragiona su altre logiche.
Il management doveva capire che non sono più i tempi per cui basta un telaio ed il nome della casa ,il telaio lo devi anche saper vendere e per saper vendere mi riferisco a quello che dicevo prima, lavorare su più fronti
 
Per me poteva essere l'auto perfetta, ma se vuoi essere premium con relativi prezzi devi investire in più di una generazione, sapendo che la prima andrà in perdita o quasi. Ci va un po' a guadagnarsi la fiducia della gente, specie se costi più di una generalista.
D'altronde quel segmento, anche prima dei SUV, era stato praticamente abbandonato da tutte le generaliste, o comunque con vendite risibili.
 
Per me poteva essere l'auto perfetta, ma se vuoi essere premium con relativi prezzi devi investire in più di una generazione, sapendo che la prima andrà in perdita o quasi. Ci va un po' a guadagnarsi la fiducia della gente, specie se costi più di una generalista.
D'altronde quel segmento, anche prima dei SUV, era stato praticamente abbandonato da tutte le generaliste, o comunque con vendite risibili.
Questo è vero ma c'è un ma. L'auto è un prodotto maturo con ranking solidificati da decenni. Se vuoi ambire a scalare le classifiche devi o inventarti qualcosa di veramente nuovo (Qashqai o, soprattutto, Tesla prima che Musk si mettesse a fare i saluti nazisti) oppure avere una visione di così lungo periodo che ti impone di controllare i costi in un modo al quale non siamo abituati, ovvero come fanno Giapponesi e Coreani. Se non lo fai, sei morto: Aston Martin, ad esempio, è un pozzo senza fondo nonostante le risorse illimitate di Stroll e un prodotto oggettivamente eccellente. Ma se devo spendere 300mila euro su una Aston, allora ne spendo 350mila su una Ferrari; è lo stesso discorso Giulia-serie 3 o classe C.
Il fatto è che Giulia e Stelvio sono ottime ma sono dei wannabe, cercano di essere come la triade allo stesso prezzo, e allora la gente sceglie l'originale, ovvero la triade.

Come si risolve il problema? Che si inventa Alfa Romeo di dirompente come furono Qashqai e Model S/3/Y? Questo NON è un problema che risolvi con la meccanica figa; quella ci deve pure stare ma la chiave sono idee che sparigliano le carte. Chi le ha, si faccia avanti
 
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