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Voi dove vi trasferireste?

Ecco, io vivo in una provincia che è incuneata proprio tra queste tre regioni. E confermo la stupendezza delle parti collinari e montane.
Tra l'altro sono le zone ideali per godersi al massimo livello possibile un'auto come la MX-5, che sembra progettata apposta per quelle strade.
Reatino?
 
vengo da due settimane in cui ho girato a cavallo tra Abruzzo e Molise. Confermo che sono posti molto belli e dove il turismo è ancora sostenibile. Purtroppo quelli dove sono stato io si stanno spopolando perchè probabilmente l'offerta lavorativa è molto bassa ed il richiamo dei servizi della costa molto forte.

In certi posti si riesce a vivere solo di turismo. Rocca Calascio nel 2011 era pressoché sconosciuta, un paio di punti di ristoro e parecchio degrado. Ci sono ripassato ieri, rapporto abitanti/turisti 1/1000.......Ha goduto di molti passaggi televisivi, la rocca merita, ma presentata in TV in modo appropriato va venir voglia di andarci subito.
 
Di adozione. In verità né la mia famiglia né quella di mia moglie hanno niente a che fare con Rieti.
Quando abbiamo scelto di comprarci casa qua non conoscevamo proprio nessuno del posto.
Il parente più vicino ce l'abbiamo a un'ora di auto (mia suocera a Roma Nord: suocera lontana, vita più sana :emoji_smile: - questa me la sono inventata ora per l'occasione).
 
sicuramente, però paesi disabitati perdono i servizi e diventa oggettivamente difficile e scomodo viverci 356 giorni l'anno
Non se ne può parlare qui ma il problema per queste situazioni che descrivi è prettamente politico perché i primi a tagliare i servizi sono stati i decisori politici.
Tuttavia molti enti si stanno ravvedendo e adoperando per cercare di invertire la tendenza.
Secondo me è ancora poco incisivo ma insomma il tentativo è in atto.
Il turismo è una opportunità fondamentale ma non è l'unica opzione. Chiaramente non si può pretendere che una qualunque attività in certi luoghi possa essere accomunata ad una con una ricettività 10-100-1000 volte superiore e neanche che in si debbano creare zone artigianali o industriali in ogni dove sapendo che non avrebbero risultati positivi e sarebbero trattate come un qualunque stabilimento delle zone industriali più pregiate.
Di questo occorre tenerne conto anche perché oltre alla normale gestione ci sono sovente altri disagi che aumentano un po' la forbice con le realtà più centrali.
Pian piano ci arrivano.
 
Stamattina vorrei aggiungere alcune mie considerazioni personali sull'aspetto "umano" dei luoghi in cui si vive.
Nella mia città (adottiva) la popolazione in media è piuttosto sempliciotta, tradizionalista, con un livello culturale non certo eccelso. Piuttosto "burini" (come si dice a Roma) nella mentalità. Ho scoperto lacune gravissime di cultura generale anche in persone laureate (e io non lo sono). E, quando si va in giro di giorno, c'è una netta prevalenza di anziani non certo di classe sociale elevata (ma questo penso sia così ormai in tutta Italia).
Orbene, quello che può sembrare un mio giudizio dispregiativo, classista, da snob, alla fine - all'atto pratico - ha dei risvolti positivi per me: i rapporti con le persone del posto per questi motivi sono molto più semplici, genuini, veri e rilassanti, rispetto ad altre località più "evolute" dal punto di vista umano.
E anche questo mi aiuta a vivere bene nella mia città adottiva.
Proprio ieri una conferma di tutto ciò che ho scritto in ciò che ho quotato.
A pranzo sono stato coinvolto in una megatavolata (21 persone) in un ristorante su al Terminillo. Non conoscevo proprio nessuno, a parte mia moglie.
Bene, ero partito piuttosto prevenuto, vista la mia naturale "orsitudine" (preferisco di gran lunga i pranzetti "core a core" con la mia dolce metà piuttosto che quelli "allargati" dove si parla troppo mentre si mangia, cosa che di solito odio) e la mia scarsissima voglia di fare nuove conoscenze, di dover fare conversazione con persone di cui non me ne frega niente (più che altro perché credo di non avere niente in comune da spartire con loro) nonostante siano piuttosto vicine a me come età (e io non mi sento affatto la mia età!)
All'inizio pensavo: vabbè, sopportiamo con pazienza... basta che se magna bene!
E invece, dopo pochi minuti di mia diffidenza personale, mi sono dovuto ricredere: è stato uno dei pranzi più piacevoli che ricordi da tempo. Gente semplice e molto alla mano, simpatia reciproca arrivata subito dopo pochi scambi di parole, racconti personali e battute spiritose che mi facevano venire voglia di prolungare quel pranzo di qualche ora. E questo con persone che, se le vedessi casualmente per strada, non mi farebbero venire alcuna voglia di averci a che fare.
Il bello dei rapporti umani veri, semplici, genuini. A volte bisogna reprimere i propri pregiudizi e capire che conoscere persone nuove (conoscerle di persona, non su un forum o sui social) è sempre un arricchimento.
 
Io subito al mare.., in Toscana o in Liguria.., dopo 20 anni sul lago di Garda.., altri 20 anni (prima) in montagna....! :emoji_wink:
Nel caso tieni conto che secondo diversi studi con lo scioglimento dei ghiacci l'innalzamento del mare potrebbe mangiarsi molte coste .. se proprio vuoi stare sul mare direi che almeno un 3° piano sia d'obbligo :emoji_grin:

In alternativa una costa rialzata in modo da trovarsi sul bagnasciuga laddove oggi troveresti la boscaglia.
 
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