Roma, 19 marzo 2025 – Le parole di
John Elkann davanti alle commini di Attività produttive di Camera e Senato. Il futuro di Stellantis in Italia (e non solo). La reazione della
Lega che definisce le parole del numero uno di
Stellantis “Vergognose”.
"Senza Stellantis non saremmo qui perché l'auto italiana sarebbe già scomparsa da tempo. Negli
ultimi 20 anni il mercato domestico è calato del 30%, mentre l'occupazione si è ridotta di circa il 20%. Questo significa che
l'azienda ha difeso la produzione e l'occupazione degli stabilimenti del Paese grazie all'export dei marchi italiani, oltre alle Jeep prodotte in Basilicata, alle Dodge in Campania, ai van Citroen, Opel e Peugeot in Abruzzo e più recentemente alle DS a Melfi".
Questo il passaggio che non è piaciuto alla Lega. “Le parole di John Elkann sono l'ennesima, vergognosa presa in giro:
il suo gruppo è cresciuto grazie ai soldi degli italiani, italiani che poi ha licenziato per investire e assumere all'estero...
Ma la
relazione di Elkann davanti alle commissioni Attività produttive di Camera e Senato ha tracciato un quadro della situazione dell’automotive in Italia ed Europa e degli sviluppi futuri.
"Al tavolo Stellantis abbiamo preso una serie di impegni nei confronti di tutti gli attori del settore dell`auto. Questi impegni li stiamo realizzando puntualmente".
Gli stabilimenti italiani "sono e saranno dotati di tutte le piattaforme multi-energia di Stellantis per la produzione di autovetture – ha affermato Elkann – STLA Small, Medium e Large, con quest`ultime due già operative a Melfi e Cassino. Inoltre, ad Atessa è installata una piattaforma dedicata ai veicoli commerciali leggeri. Questi investimenti permetteranno agli stabilimenti italiani la massima flessibilità per poter produrre la più ampia gamma di modelli Stellantis e soddisfare i clienti sia in termini di prodotto che di motorizzazioni.
Il presidente ha illustrato i piani industriali del gruppo nelle fabbriche italiane e ha detto che “Senza Stellantis l’industria automobilistica in Italia sarebbe scomparsa da tempo” e che l’azienda “ha difeso produzione e occupazione”
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