Insieme alle varie carte di quando abbiamo acquistato la ID.4 c'erano varie brochure informative ed una rimandava a come Vw insieme al progetto ID aveva avviato anche il progetto di riciclo delle proprie batterie.
Ecco un estratto di come Vw effettua le operazioni di riciclo :
Queste sono le normative imposte dall'Unione Europea sul trattamento di una batteria in base alla propria capacità di accumulo :
– Quando la batteria ha una capacità di accumulo superiore al 75% può essere utilizzata per altri scopi, come ad esempio all’interno di sistemi di accumulo statico.
– Con una capacità compresa tra il 65% e il 75% la batteria può essere ricondizionata: viene disassemblata, riparata e riportata alla sua capacità di accumulo originale
– Le batterie con una percentuale inferiore al 65% devono essere obbligatoriamente riciclate secondo le normative dell’Unione Europea.
Dal 2021 Volkswagen gestisce un impianto pilota per il riciclaggio delle batterie ad alto voltaggio dei veicoli presso la sede di Salzgitter. Qui, attraverso un processo appositamente sviluppato, vengono recuperate preziose materie prime come litio, nichel, manganese e cobalto, il che non solo va a vantaggio dell’ambiente, ma riduce anche i costi dei materiali.
Mentre la gamma dei modelli della famiglia ID. completamente elettrica continua a crescere, le prime auto elettriche di Volkswagen la e-up! e la e-golf sono in circolazione da circa dieci anni. Le esperienze sul lungo periodo dimostrano che, nella maggior parte dei casi, anche dopo dieci anni le batterie hanno ancora una capacità nettamente superiore rispetto al 70% che Volkswagen garantisce dopo otto anni o 160’000 chilometri.
Prima o poi, però, le batterie giungono al termine del loro ciclo di vita. E che fine fanno a quel punto? Il reparto ricerca e sviluppo del gruppo Volkswagen ha trovato la soluzione e, insieme a Volkswagen Group Technology, l’ha resa pronta per la produzione in serie: un processo innovativo e sostenibile per il riciclaggio delle batterie, che viene impiegato in un impianto pilota presso la sede tedesca di Salzgitter, proprio accanto alla nuova gigafabbrica di celle.
«Vogliamo recuperare oltre il 90 percento delle materie prime utilizzate per le batterie. Per nichel e cobalto puntiamo addirittura al 95 percento», afferma Chris Gabrisch, esperto di riciclaggio delle batterie presso Volkswagen Group Technology. Poi aggiunge: «L’obiettivo è un ciclo chiuso.»
Al processo di riciclaggio sono destinate solo le batterie che non sono davvero più utilizzabili in altro modo. Prima si verifica se le batterie sono ancora in condizioni abbastanza buone da poter avere una seconda vita. Infatti, anche se una batteria non è più adatta per l’utilizzo in un’auto elettrica, spesso può essere utilizzata ancora per anni negli accumulatori di corrente domestici o nelle colonnine di ricarica rapida mobili. In questo modo se ne prolunga sensibilmente la durata di utilizzo.
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