Infatti, ed io mi guardo bene dall'intervenire, anche solo commentando i sicuri rincari del petrolio..... è politica anche quella.Ma non è vietato da regolamento parlare di politica?
Infatti, ed io mi guardo bene dall'intervenire, anche solo commentando i sicuri rincari del petrolio..... è politica anche quella.Ma non è vietato da regolamento parlare di politica?
E sono politiche diverse, secondo me: una cosa è quella delle nazioni (e rispettivi governi), altra ben distinta quella dei produttori di petrolio. Il rapporto tra la politica di governo (specialmente nei paesi consumatori) e la politica dei produttori di petrolio (come i membri dell’OPEC, Russia, ecc.) è un gioco di influenze reciproche, ma non credo tanto paritario, anzi in molti casi sono le decisioni dei produttori che condizionano fortemente le politiche dei governi, soprattutto nei paesi importatori di energia.Infatti, ed io mi guardo bene dall'intervenire, anche solo commentando i sicuri rincari del petrolio..... è politica anche quella.
...e mangia e dormi quando puoi....Spera per il meglio ma preparati al peggio
Infatti, ed io mi guardo bene dall'intervenire, anche solo commentando i sicuri rincari del petrolio..... è politica anche quella.
La politica è off limits, ma una analisi tecnica, scevra da valutazioni personali non è vietata. Certo, se si inizia ad inveire contro una parte o farne una questione religiosa o ideologica, poi degenera.Infatti, ed io mi guardo bene dall'intervenire, anche solo commentando i sicuri rincari del petrolio..... è politica anche quella.
Infatti, ed io mi guardo bene dall'intervenire, anche solo commentando i sicuri rincari del petrolio..... è politica anche quella.
E sono politiche diverse, secondo me: una cosa è quella delle nazioni (e rispettivi governi), altra ben distinta quella dei produttori di petrolio. Il rapporto tra la politica di governo (specialmente nei paesi consumatori) e la politica dei produttori di petrolio (come i membri dell’OPEC, Russia, ecc.) è un gioco di influenze reciproche, ma non credo tanto paritario, anzi in molti casi sono le decisioni dei produttori che condizionano fortemente le politiche dei governi, soprattutto nei paesi importatori di energia.
Piú che attiva, quella dei governi é una politica reattiva: di solito sono loro a rincorrere e dover reagire alle mosse dei produttori. Quando iniziò la guerra (pardon "operazione speciale") in Ucraina, l' OPEC non ha aumentato più di tanto la produzione, i prezzi rimasero alti, costringendo i vari governi (in particolar modo quelli europei) ad interventi pesanti di sgravio e conteninento dei costi energetici.
Se poi vogliamo infierire, tanto é lo sbilanciamento di potere a favore dei produttori (e dei mercati energetici), che condizionare le politiche energetico-industriali (alla fine quelle economiche e finanziarie) degli stati, per loro risulta un gioco da ragazzi. Dal condizionamento alla destabilizzazione poi il passo è breve.
Bei tempi per noi, quando c'era all' ENI Enrico Mattei, ma sono tempi che non torneranno più.
Questa discussione è politica, non c'è nulla di più politico della guerra e....Tutto e' politica....
IMO....
....Il problema e' la conflittualita' che puo' portare, invece di farne semplici citazioni.
Dal patacca, ad Frara.
Saluti.
Basta attenersi alla trattazione tecnico-commerciale della questione. Anche se è difficile delineare una linea di separazione netta.Questa discussione è politica, non c'è nulla di più politico della guerra
AKA_Zinzanbr - 8 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa