<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I 70 anni della Fiat 600 | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

I 70 anni della Fiat 600

1116, quindi e mi sembra pure misure stranissime 80 x 55,5 lo ricordo perchè quel motore l'avevo sulla Uno...il discorso di Giugiaro si riferisce a quando la Fiat era davanti a tutti :emoji_sweat_smile:

Un super-mega quadro, più o meno come l’attuale motore della Ferrari F.1 (80x53).
Lampredi era un genio, ed era avanti…
 
però non ho più notato motori con quelle misure, magari mi sono sfuggiti...

I motori sportivi generalmente sono superquadri, in particolare quelli da competizione, perchè consentono regimi più elevati e valvole più grosse.
Quelli sottoquadri hanno qualche vantaggio per le auto stradali moderne, perchè di solito hanno più coppia ai bassi (che su strada serve di più). Ecco perchè oggi ci sono diversi motori (soprattutto a ciclo Miller o Atkinson) a corsa lunga.

Siamo andati però OT, cerchiamo di restare in tema Fiat 600.
 
Siamo andati però OT, cerchiamo di restare in tema Fiat 600.
E la multipla? Mi sembra non sia ancora stata nominata! Nuova formula vincente, anche perchè è nata nel mio anno, il '56 :emoji_sweat_smile: ha poi dato seguito ai famosi pulmini/furgoni/camioncini che per il lavoro sono stati preziosi e anche per comitive di festanti vacanzieri...
 
Un super-mega quadro, più o meno come l’attuale motore della Ferrari F.1 (80x53).
Lampredi era un genio, ed era avanti…
Mi pare come minimo strano aver impostato così, a quei tempi poi, le misure di alesaggio / corsa di quello che era alla fine un motore utilitario di massa, dalla modesta potenza specifica di 50 cv/l circa e per cui la coppia e regolarità di funzionamento ai bassi erano più importanti della capacità di schizzare immediatamente agli alti regimi, nemmeno fosse stato un motore da motocicletta.......
Anche se comunque lo dico così, non è che io conosca le misure...... poi potrebbe anche darsi che un alesaggio così esagerato fosse stato impostato per futuri aumenti di cilindrata da ottenere cambiando solo l'albero motore.
 
E la multipla? Mi sembra non sia ancora stata nominata! Nuova formula vincente, anche perchè è nata nel mio anno, il '56 :emoji_sweat_smile: ha poi dato seguito ai famosi pulmini/furgoni/camioncini che per il lavoro sono stati preziosi e anche per comitive di festanti vacanzieri...
La 600 Multipla era la normalità, quando io ero bambino, come taxi : me le ricordo bene, verdi e nere.
 
Mi pare come minimo strano aver impostato così, a quei tempi poi, le misure di alesaggio / corsa di quello che era alla fine un motore utilitario di massa, dalla modesta potenza specifica di 50 cv/l circa e per cui la coppia e regolarità di funzionamento ai bassi erano più importanti della capacità di schizzare immediatamente agli alti regimi, nemmeno fosse stato un motore da motocicletta.......
Anche se comunque lo dico così, non è che io conosca le misure...... poi potrebbe anche darsi che un alesaggio così esagerato fosse stato impostato per futuri aumenti di cilindrata da ottenere cambiando solo l'albero motore.

E' vero che per una vettura di serie l'alesaggio era tanto maggiore della corsa, però non dimentichiamo che l'ing. Aurelio Lampredi ha lavorato tanto anche con Ferrari...
 
Tornando alla Fiat 600, il motore era quasi quadro, dato che le misure erano 70x72. La 1.000 TC con testata radiale aveva le seguenti misure: 65x74. Quindi era un "corsa lunga", abbastanza in voga a quei tempi.
 
Mi pare come minimo strano aver impostato così, a quei tempi poi, le misure di alesaggio / corsa di quello che era alla fine un motore utilitario di massa, dalla modesta potenza specifica di 50 cv/l circa e per cui la coppia e regolarità di funzionamento ai bassi erano più importanti
Ma non ci sono solo le misure, esistono anche le fasature di alzata e di accensione. Quel motore, sino all'evoluzione torque, anche 16v, ha ottenuto sempre ottimi valori di coppia, e l'alesaggio generoso ha favorito la "respirazione" del motore, diminuendo le perdite per pompaggio e scarico.
Altro discorso era l'aste e bilancieri del modello del topic. Un motore molto più datato, concettualmente e prestazionalmente. Non un capolavoro, ma un buon compromesso per l'epoca, ranto da divenire longevo anche con accensione ed iniezione elettronica e catalizzatore.
Il limite, nonostante non fosse un motore brillante in alto, è che era piuttosto fiacco anche in basso, ma bastava prenderci la mano.
Decisamente più innovativo, per la sua epoca successiva, il fire, altro capolavoro dei motoristi torinesi.
 
Tornando alla Fiat 600, il motore era quasi quadro, dato che le misure erano 70x72. La 1.000 TC con testata radiale aveva le seguenti misure: 65x74. Quindi era un "corsa lunga", abbastanza in voga a quei tempi.
Non c'era ancora la necessità di avere 4 vakvole per cilindro con configurazione a tetto. Poi divenute vincenti per le turbolenze.
 
E' vero che per una vettura di serie l'alesaggio era tanto maggiore della corsa, però non dimentichiamo che l'ing. Aurelio Lampredi ha lavorato tanto anche con Ferrari...
Già, ma proprio un super esperto come l'Ing. Lampredi sapeva benissimo che le esigenze e problematiche per chi progetta il motore di un veicolo di massa come la 128 sono ben diverse (leggi costi) da quelle di chi progetta il motore di una Ferrari (leggi prestazioni).
Naturalmente, avrà avuto le sue ragioni.
 
Back
Alto